Archivi giornalieri: 9 dicembre 2015
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Patronati
Tagli ai Patronati – Modena, i patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli chiusi il prossimo venerdì
Gli uffici dei patronati modenesi di Cgil Cisl Uil e delle Acli resteranno chiusi, venerdì prossimo per tutto il giorno, in segno di protesta contro i tagli previsti nella Legge di stabilità 2016. Anche gli uffici Caf di Cgil, Cisl e Uil e Acli aderiscono alla giornata di mobilitazione contro il provvedimento
del governo e l’11 dicembre non saranno garantiti i normali servizi all’utenza. Anche gli operatori dei patronati e dei Caf modenesi, circa 500, parteciperanno, inoltre, alla manifestazione regionale a Bologna che lo stesso giorno si terrà in piazza del Nettuno, dalle 10 alle 12.30.
Nel mirino, dunque, “tagli che oltre ad avere ripercussioni sull’organizzazione degli enti stessi – affermano i sindacati – si tradurranno inevitabilmente in una contrazione dei servizi alle persone, mettendo in discussione il diritto universale all’assistenza previdenziale e assistenziale gratuita finora garantita”.
Numerosi in questi giorni anche i volantinaggi nei mercati cittadini nei principali Comuni della provincia, tra cui Castelfranco, Modena, Carpi, Mirandola, Pavullo, Formigine, Castelnuovo Rangone, dove gli operatori di patronati e Caf sono in prima fila per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenza della riduzione delle risorse.
IL MATTINO
IL FOGLIO
Tagli ai Patronati
Tagli ai Patronati – Modena, i patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli chiusi il prossimo venerdì
Gli uffici dei patronati modenesi di Cgil Cisl Uil e delle Acli resteranno chiusi, venerdì prossimo per tutto il giorno, in segno di protesta contro i tagli previsti nella Legge di stabilità 2016. Anche gli uffici Caf di Cgil, Cisl e Uil e Acli aderiscono alla giornata di mobilitazione contro il provvedimento
del governo e l’11 dicembre non saranno garantiti i normali servizi all’utenza. Anche gli operatori dei patronati e dei Caf modenesi, circa 500, parteciperanno, inoltre, alla manifestazione regionale a Bologna che lo stesso giorno si terrà in piazza del Nettuno, dalle 10 alle 12.30.
Nel mirino, dunque, “tagli che oltre ad avere ripercussioni sull’organizzazione degli enti stessi – affermano i sindacati – si tradurranno inevitabilmente in una contrazione dei servizi alle persone, mettendo in discussione il diritto universale all’assistenza previdenziale e assistenziale gratuita finora garantita”.
Numerosi in questi giorni anche i volantinaggi nei mercati cittadini nei principali Comuni della provincia, tra cui Castelfranco, Modena, Carpi, Mirandola, Pavullo, Formigine, Castelnuovo Rangone, dove gli operatori di patronati e Caf sono in prima fila per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenza della riduzione delle risorse.
Patronati
Tagli ai Patronati e Caf – Cosenza, una norma iniqua e insensata
Cgil, Cisl, Uil e Acli della provincia di Cosenza sono scesi in piazza per difendere i Patronati e i Caf dai tagli previsti nella legge di stabilità 2016. Il 7 u.s., infatti, le sedi dei Caf e dei Patronati sono rimaste chiuse, con i lavoratori e i sindacati che hanno organizzato dei sit-in a Cosenza davanti alla Prefettura, all’Inps e all’Agenzia delle Entrate.
Una delegazione dei manifestanti è stata poi ricevuta in Prefettura e ha consegnato al capo di gabinetto del prefetto Gianfranco Tomao due lettere. In particolare, è scritto in una nota, “nei due documenti viene sottolineata l’importanza sociale dell’attività svolta da Patronati e Caf; vengono ricordate le sforbiciate che da qualche anno mettono a rischio i servizi, che sono per la maggior parte gratuiti; viene chiesto allo stesso prefetto di farsi portavoce con il Governo affinché vengano cancellati dalla legge di stabilità 2016 gli ulteriori tagli di 28 milioni per i Patronati e di 45 milioni per i Caf. Il capo di gabinetto si è impegnato a trasferire le istanze di Cgil, Cisl, Uil e Acli sui tavoli romani”.
“Ringraziamo la Prefettura per la sensibilità dimostrata – ha commentato Francesco Piro, direttore del Patronato Inca Cgil di Cosenza -. Se questa legge di stabilità non verrà cambiata, sarà messa in discussione l’erogazione dei servizi. Le ricadute per la provincia di Cosenza, dove i nostri Patronati sono molto diffusi, saranno ancora più pesanti. Ad esempio, come faranno i pensionati che hanno difficoltà a spostarsi, se dovessimo chiudere delle strutture? Senza dimenticare, inoltre, la soppressione in atto di molte sedi Inps”.
“Nel 2015 – ha sostenuto Luca Cascardi, responsabile del Caaf Cgil di Cosenza – abbiamo assistito i cittadini nella compilazione di 26.00 modelli 730, e nel 2014 di 1900 modelli Isee. Ma i numeri da soli non spiegano l’importanza dei nostri servizi, dobbiamo ricordare che sia la compilazione del 730, sia quella dell’Isee nel corso degli anni è diventata sempre più complessa. E’ fondamentale, quindi, nell’interesse dei nostri lavoratori e, soprattutto, dei cittadini, che il Governo torni sui propri passi e cancelli dalla legge di stabilità questi tagli iniqui e insensati”.
Patronati
Tagli ai Patronati – Londra, no ai faccendieri…
Gli uffici dell’Inca-Cgil di Londra sono rimasti aperti nelle giornate del 5 e 6 dicembre per accogliere tutti coloro che hanno voluto dimostrare la propria solidarietà contro il pesante taglio al finanziamento dei patronati.
Circa 100 persone hanno partecipato nei due giorni al dibattito nel quale sono state esaminate le ragioni della protesta contro la politica del governo che, con i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità, mette a serio repentaglio l’esistenza delle sole istituzioni che all’estero sono in grado di fornire un servizio attento ed accurato ad una comunità in continua evoluzione ma ancora portatrice dei bisogni di cui il patronato si e’ sempre fatto carico con attenzione e professionalità tutelando ed assistendo gratuitamente tutti i connazionali che ne richiedono i servizi.
I presenti, sorprendentemente ben informati dalla televisione italiana che grazie alla nuove tecnologie arriva ormai in tutte le case degli italiani all’estero (e non parliamo di Rai International, ma dei canali nazionali) hanno più volte dimostrato la loro incredulità di fronte ad un governo che hanno accusato di “bipolarità” politica poiché da un lato garantisce elargizioni di 80 e 500 euro e dall’altro, invece, tagliando le risorse, punisce centinaia di migliaia di cittadini che con i tagli in programma si troverebbero, in Italia e all’estero, dall’oggi al domani senza tutela ed assistenza”.
Più volte nel corso delle due giornate e’ stato sottolineato il fatto che gli unici ad avvantaggiarsi di questo stato di cose saranno i faccendieri ed i “professionisti” improvvisati che i nostri connazionali pensavano ormai fossero relegati nel cestino della storia. “Non abbiamo né soldi né voglia di rivolgerci agli azzeccagarbugli di cui pensavamo di esserci liberati” afferma una signora ormai sulla settantina e, continua, “non riusciamo a capire perché questo governo che pensavamo amico delle persone più deboli si stia dimostrando non solo privo di qualsiasi attenzione nei nostri confronti ma addirittura impegnato in una sorta di punizione sistematica nei confronti delle organizzazioni che lavorano per noi”.
Molti, nel corso della discussione caratterizzata da una solida e profonda consapevolezza, hanno a più riprese chiesto:” Dove sono i rappresentanti degli emigrati che eleggemmo al Parlamento italiano nelle liste del partito che e’ ora al Governo? Come mai erano sempre presenti in campagna elettorale ed ora non li vediamo a difendere i nostri interessi che sembrava gli stessero così a cuore? Ecco perché ci si disamora della politica!”
Le due giornate si sono concluse con l’impegno ad inviare al governo un invito a ripensarci perché se certi provvedimenti dovessero andare avanti, saranno gli italiani a ricordarsi nel momento giusto di chi li ha difesi e chi li ha offesi.
ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE09/12/2015
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Tagli ai Patronati
Tagli ai Patronati – Cagliari, no a tagli servizi patronato, protesta sindacati ….
…e interrogazione del Consiglio regionale sardo al Presidente
In questo lungo ponte dell’Immacolata, gli operatori di patronato si sono impegnati in tutte le piazze d’Italia per manifestare contro i tagli previsti nel ddl di stabilità. Ma non finisce qui i presidi continuano su tutto il territorio nazionale ….
A Cagliari oggi, dalle 9.30 alle 11, sotto la sede Inps in viale Regina Margherita a Cagliari, si svolgerà un presidio organizzato da Cgil, Cisl, Uil regionali e Acli regionale per protestare contro i tagli al finanziamento ai servizi di patronato e assistenza fiscale previsti dal disegno
di legge di Stabilità 2016.
Dopo le 11, il presidio si sposterà con un piccolo corteo attraverso via Roma, in piazza del Carmine, sotto la sede del rappresentante del Governo, al quale una delegazione consegnerà un documento con le ragioni della protesta.
Nel corso della manifestazione verranno distribuiti volantini e materiale informativo ai cittadini. “L’obiettivo – spiega una nota dei sindacati – è sostenere i servizi di patronato e assistenza fiscale, che ogni anno interessano anche in Sardegna centinaia di migliaia di cittadini, soprattutto quelli appartenenti alle fasce più deboli e bisognose di assistenza e solidarietà. Il Governo intende colpirli con tagli insostenibili – denunciano Cgil, Cisl e Uil – e questo rischia di lasciare esposte queste persone alla necessità di acquistarsi a caro prezzo quei servizi sul mercato, se possono permetterseli, ovvero a rinunciare a far valere i propri diritti di lavoratori, cittadini e contribuenti”.
Inoltre
i consiglieri regionali TEDDE – PITTALIS – CAPPELLACCI – CHERCHI Oscar – FASOLINO – LOCCI – PERU – RANDAZZO – TOCCO – TUNIS – ZEDDA, hanno presentato una interrogazione (n. 588/A) al Presidente della regione con richiesta di risposta scritta, in relazione agli ulteriori tagli annunciati dal Governo alle risorse destinate a finanziare CAF e patronati, contenuti nella proposta di legge di stabilità per l’anno 2016.
I sottoscritti, premesso che anche quest’anno il Governo prevede di introdurre nel disegno di legge di stabilità 2016 pesanti tagli alle risorse destinate ai patronati e premesso, altresì, che con la precedente mozione n. 94 del 1 dicembre 2014, presentata sempre al Presidente della regione e ad oggi rimasta ancora priva di riscontro,
rilevato che l’indifferenza dell’Amministrazione regionale rispetto alla problematica segnalata ha prodotto il peggioramento delle condizioni di operatività dei CAF sardi che, ciononostante, sono riusciti con sacrificio a garantire gli stessi servizi degli anni passati con meno risorse evitando che i tagli si ripercuotessero negativamente sui cittadini sardi;
rilevato, altresì, che il silenzio sulla questione ha lasciato intendere al Governo che potrà ulteriormente procedere a nuovi tagli al sistema dei patronati, fingendo di dimenticare che l’attività dei CAF concorre in misura rilevante a sostenere e integrare i servizi degli enti previdenziali e assistenziali a beneficio dei cittadini, specie dei lavoratori dipendenti e pensionati;
rilevato che tale misura comporterà un danno per tutti coloro che oggi, tramite i patronati, possono contare su una rete di servizi diffusa nel territorio e prevalentemente gratuita nelle prestazioni;
considerato che il sistema dei patronati gestisce il 90 per cento dell’invio delle istanze relative a disoccupazione, assegni di maternità, assegni famigliari, indennità di malattia, bonus bebè e altre importanti pratiche, in un paese in cui il tasso di alfabetizzazione informatica è tra i più bassi in Europa e in cui i costanti cambiamenti normativi rendono complesso l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali;
tenuto conto che in Sardegna un taglio di tale portata andrebbe a incidere negativamente su una comunità già pesantemente segnata dalla crisi, dall’insularità e dalla scarsa dimestichezza di gran parte della popolazione con gli strumenti informatici, ai quali si aggiunge l’osticità delle procedure previste dal legislatore per accedere ai benefici previdenziali e assistenziali che richiede sempre un sostegno dedicato e specializzato;
sottolineato ulteriormente che disoccupati, pensionati, lavoratori, cittadini stranieri e italiani all’estero dovranno pagare per un servizio oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto, con l’ulteriore e infausta conseguenza della cancellazione della uguaglianza di accesso ai diritti;
osservato che i tagli contenuti nella proposta di legge di stabilità per il 2016, che si andrebbero a sommare a quelli praticati nel 2014 per l’anno in corso, renderebbero impossibile l’attività dei patronati già dal prossimo mese di gennaio in un quadro nel quale, solo in Sardegna, sarebbero a rischio chiusura 89 sedi di patronato che occupano 144 operatori che gestiscono ogni anno circa 250.000 istanze;
considerato che, alla luce delle novità che lo stesso Governo ha introdotto con il decreto sulle semplificazioni, relative anche all’introduzione del 730 precompilato e alle nuove e maggiori responsabilità a carico degli intermediari, sia patronati che professionisti, in caso di dichiarazioni errate, con l’obbligo previsto a carico di questi ultimi di pagare le imposte non versate, le sanzioni e gli interessi, lo Stato da un lato di fatto chiede e pretende dai patronati un servizio più complesso con maggiori e più onerose responsabilità rispetto a oggi, mentre dall’altro riduce sensibilmente e vistosamente le risorse a essi destinate;
sottolineato che per svolgere lo stesso lavoro dei patronati la pubblica amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa seimila nuovi uffici permanenti e aumentare gli organici di oltre cinquemila unità, con un costo complessivo per Inps, Inail e Ministero dell’interno di 657 milioni di euro per anno,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione affinché:
1) chiarisca se sia intenzione dell’Amministrazione regionale intervenire presso il Governo e i parlamentari sardi al fine di chiedere e ottenere la cancellazione delle misure afflittive contenute nella proposta di disegno di legge di stabilità per il 2016 che, qualora confermate, si andrebbero ad aggiungere a quelle già varate nel 2014 per l’anno in corso, destinate a ridurre ulteriormente e drasticamente le risorse assegnate al finanziamento delle attività dei patronati;
2) dichiari quali siano gli orientamenti della Giunta regionale in ordine al prezioso e indispensabile servizio reso dai patronati che attraverso la propria attività sostengono i cittadini sardi nell’esercizio di diritti fondamentali e colmano le numerose lacune e falle nel sistema della previdenza e assistenza sociale di cui dovrebbe occuparsi lo Stato.
Tagli ai Patronati
Tagli ai Patronati – Canada, ti tuteliamo sì… ma chi ci mette la faccia?
Aprendo il sito, attivato da Acli, Inas, Inca e Ital, per la tutela dei Patronati, appare lo slogan del gruppo che intende metterci la faccia, perché adesso il pericolo è veramente grosso: i tagli ai Patronati, imposti dalla legge di stabilità, minacciano la gratuità dei servizi previdenziali per coloro che se ne servono, soprattutto all’estero. Per partecipare alla campagna contro i tagli ai patronati il sito www.tituteliamo.it invita a pubblicare un selfie (da qui lo slogan che si riferisce alla foto in primo piano), sperando che le facce, ossia le condivisioni alla nostra campagna, possano frenare questa corsa all’estinzione del Patronato.
Infatti, nonostante la riduzione sia passata da 48 a 28 milioni di euro (il finanziamento è relativo a tutti i Patronati, in Italia e fuori della nazione), non si può scongiurare il danno se si considera il taglio già apportato l’anno scorso, di 35 milioni di euro.
In vista delle ristrettezze imposte dalla legge di stabilità molti patronati saranno costretti a chiudere a discapito soprattutto del pensionato.
Acli, INAS, Inca e Ital, in particolare, si muovono con una petizione telematica a base di scatti fotografici e per dire no ai tagli ai Patronati basta andare sul sito www.tituteliamo.ite ”postare” una fotografia in primo piano.
I patronati Inas, Inca, Ital e Acli del Canada si sono attivati anche su Fb all’indirizzo https://www.facebook.com/patronati.canada/