Archivi giornalieri: 20 dicembre 2015

I trombettieri di Renzi, ovvero la zerbinocrazia

I trombettieri di Renzi, ovvero la zerbinocrazia

ROMA – Il mal vezzo di salire nel carro dei vincitori e di adulare i potenti è un tratto peculiare della storia italiana. Ad iniziare da molti storici romani, cronachisti medievali, cortigiani rinascimentali, velinari fascisti.

Lo storico Santo Mazzarino in tre monumentali volumi sul “Pensiero storico classico” (Ed. Laterza) sostiene alla luce di un enorme cumulo di documenti, di scoperte e di ritrovamenti archeologici che buona parte della storia romana – quella insomma che abbiamo studiato a scuola – è stata inventata spesso di sana pianta, dagli storici latini e dai cronachisti di quel periodo. E il tutto per esaltare i Cesari, e per mitizzare la virtus romana e il popolo eletto dagli dei per  regere imperio populos. “Romanità” che, ohimè, ammorba ancora, mistificandola e falsificandola,  la storia italiota, quella risorgimentale in specie.

Non sono da meno in quanto a mancanza di rigore storico e a svarioni, o addirittura a veri e propri falsi, gli storici “cristiani” medievali: fra l’altro “inventarono” un documento secondo cui l’imperatore Costantino con un decreto avrebbe donato a Papa Silvestro i territori di Roma e del Lazio. Con tale documento apocrifo volevano giustificare e legittimare il potere temporale dei papi e della Chiesa.

Ci avrebbe poi pensato Lorenzo Valla, umanista brillante e colto, a demistificare e sbugiardare tale falso, con le armi finissime e scientifiche della filologia, della paleografia e dell’archeologia, con un celebre opuscolo ”De falso credita et ementita Constantini donatione” del 1440.

Con il Rinascimento la gran parte degli scrittori e “intellettuali” diventano cantori e giullari dei Principi. Cortigiani. In tempi a noi più vicini, durante il fascismo, – pur con lodevoli ed eroiche eccezioni – specie i giornalisti, diventano semplici velinari. Durante il fascismo, bene in evidenza sotto la testata dell’Unione Sarda in prima pagina campeggiava la scritta:” Dove il Duce vuole”.

Nell’Italia “democratica” la piaggeria e il servilismo nei confronti dei nuovi potenti continua da parte dei Media: in primis della Rai-Tv. In cui la censura permane, brutale. A farne le spese sono – ma è solo un esempio – due comici particolarmente urticanti e corrosivi: Dario Fo e Beppe Grillo. 

Dario Fo (premio Nobel per il teatro nel 1997) insieme a Franca Rame, nel 1962, è conduttore e autore dei testi del varietà Canzonissima. Le sue scenette sulla mafia e sulle fabbriche (in particolare quelle che parlano di incidenti sul lavoro) non piacciono ai vertici della RAI. I due sono costretti ad abbandonare  la trasmissione.

Beppe Grillo viene allontanato dalla televisione nel 1986. Durante un programma attacca duramente i socialisti (racconta che quando Craxi era andato in Cina accompagnato da decine di compagni di partito, Claudio Martelli, il suo vice, gli ha domandato: “Ma se sono tutti socialisti, a chi rubano?”).

Con Berlusconi, attraverso il cosiddetto“decreto bulgaro”, gli strali della censura colpiscono soprattutto, insieme a due giornalisti di gran vaglia come Enzo Biagi e Michele Santoro, l’autore satirico Daniele Luttazzi

Gli è che i potenti hanno paura della satira perché niente è più irriverente ed eversivo del sorriso. Che può frantumare i bastioni della paura, rendendo ridicolo il potente. Il sorriso è infatti capace di scomporre gerarchie sociali e indebolire il sistema. Che viene sezionato e raccontato con le parole acuminate dell’ironia. Ecco perché il potere non tollera la satira e, quando può cerca di cancellarla. La satira per sua natura é beffarda e dissacrante, deve decostruire per poter modificare, é una lente di ingrandimento che può sminuire o enfatizzare o comunque disvelare ogni giustificazione, vanagloria, e presunzione che affligga personaggi come il ragazzotto di Firenze.

Non a caso nell’era Renzi la satira è pressoché scomparsa. E non ha nemmeno avuto bisogno di censure e decreti. E’ bastata l’autocensura. Per cui oggi assistiamo al degrado e all’assoggettamento dei Media, ove la parola d’ordine pare sia “accondiscendenza sempre e comunque” e non solo nei riguardi del potere ma del pensiero dominante, in ordine a ogni tipo di vicenda: dalla cronaca al calcio allo spettacolo. All’opera un esercito di giornalisti (e intellettuali?) infeudati, cortigiani e adulatori:la “zerbinocrazia”, li chiama Marco Travaglio, i piscia tinteris e gli imbrutta paperi li chiamava il nostro più grande poeta etnico, Cicitu Masala. In servizio permanente, nel tentativo (in parte riuscito) di cloroformizzare l’opinione pubblica, per assicurare consensi e voti a un sistema politico ed economico inetto e cialtrone o comunque mediocre e spesso ottuso e corrotto. Un sistema che – a leggere i giornali e guardare la TV – ci regalerebbe o comunque ci regalerà benessere e prosperità. Non avvedendosi che ci sta invece inabissando in un malessere viepiù insopportabile: con l’attentato alla Costituzione,. modificandola in senso autoritario, una legge elettorale liberticida, l’ulteriore precarizzazione del lavoro, la devastazione della scuola, la derubricazione della Questione meridionale e di quella sarda in specie, dall’Agenda del Governo.

E il giornalista cane da guardia del potere? Almeno in Italia – salvo rarissime eccezioni –  è scomparso. E’ diventato “cane da compagnia, o da riporto” per citare ancora Travaglio. E mi pare persino inutile consigliare allo stuolo dei velinari renziani di rileggersi Voltaire che nel suo “Del principe e delle lettere” ci esorta a meditare sul ruolo dell’informazione e dell’intellettuale in genere: “il suo campo – scrive –  non può essere che quello della libertà…l’opera dell’intellettuale deve essere mantenuta separata dal potere, qualunque forma esso assuma, altrimenti significherebbe abdicare alla propria funzione di libertà”. Sullo stesso crinale si muove Varlan Shalamov, uno scrittore perseguitato dal regime sovietico che sostiene “ogni scrittura è sempre una scrittura contro il potere”. O Albert Camus, secondo il quale lo scrittore doveva essere la sentinella dei diritti dell’uomo e presidiare la dignità umana, dovunque fosse violata, facendo emergere – come sosteneva Gorky –  ciò che è in ombra.

rassegna sindacale

del 19/12/2015

Sciopero commercio: anche a Bari presidio di protesta

18 dicembre 2015 ore 20.04

Almaviva: accordo tampone, ma a gennaio riprende vertenza

“È di certo un punto a nostro favore ma non è la soluzione. Gennaio sarà il mese della lotta e dello sciopero nazionale”, commenta il segretario generale della Slc Cgil di Catania, Davide Foti
18 dicembre 2015 ore 19.57

Bari: Vito Savino eletto presidente Forum legalità

18 dicembre 2015 ore 19.00

Calabria: due morti in poche ore

Venerdì nero: due operai edili di 40 anni sono deceduti in due diversi incidenti nella provincia di Catanzaro, a Caraffa e Girifalco. Un terzo è gravemente ferito. Per la Cgil c’è un chiaro “allentamento degli elementi di tutela e salvaguardia”
18 dicembre 2015 ore 18.52

Gruppo Burgo salvati 153 posti di lavoro

18 dicembre 2015 ore 18.40

Finmeccanica, ripreso il confronto unitario

Chiarimento tra Fiom Cgil e azienda. Nuovo incontro il 21 dicembre. Sul tavolo: relazioni sindacali, trasferte e professionalità
18 dicembre 2015 ore 18.39

«Torniamo in piazza per la nostra dignità»

Parlano i lavoratori. Francesca Calcagnini (Carrefour): “Siamo per la maggior parte donne part-time, i nostri pochi soldi diventano sempre di meno, è scandaloso”. Massimo Garzone (Ikea): “I clienti sono solidali con noi, la battaglia prosegue”
18 dicembre 2015 ore 18.39

Almaviva: Slc Cgil, istituzioni non possono giocare allo sfascio

18 dicembre 2015 ore 18.20

Fp Cgil: serve una “vertenza salute” per la Campania

“Mancano all’appello circa 6000 infermieri e altrettante figure del comparto necessarie alla copertura dei turni nel rispetto della direttiva europea e per assicurare i livelli minimi assistenziali”, denuncia Anna Canzanella (Fp Napoli)
18 dicembre 2015 ore 18.18

Termini Imerese: Ennio Li Greci nuovo responsabile Cgil

18 dicembre 2015 ore 18.03

Fp, la prima volta dell’Assemblea generale

La categoria dei servizi pubblici della Cgil convoca a Roma l’organismo deciso dalla Conferenza di organizzazione dello scorso mese di settembre. Obiettivi: inclusività e ampliamento degli spazi di rappresentanza
18 dicembre 2015 ore 17.37

Accordo per Almaviva, stop a licenziamenti

Firmati contratti di solidarietà di tipo B per i dipendenti. Salvate le retribuzioni, anche se con una perdita da gennaio di un ulteriore 10 per cento
18 dicembre 2015 ore 17.33

Cgil-Cisl-Uil Marche: osservazioni su bilancio di previsione 2016

18 dicembre 2015 ore 17.14

Sciopero del commercio: così in piazza

Il corteo partirà alle 10,30 da Corso Venezia (angolo via Palestro) per arrivare a Piazza della Scala, dove i delegati e lavoratori del settore faranno sentire la loro voce.
18 dicembre 2015 ore 17.01

Appalti, Filt Toscana: basta con le false cooperative, serve una legge

Grande partecipazione e adesioni ai presìdi pro-legalità del sindacato in nove luoghi della regione
18 dicembre 2015 ore 16.49

Profughi, sindacati Friuli: appello all’accoglienza

Cgil, Cisl e Uil assieme alle sigle slovene: “Risposte umanitarie a una crisi umanitaria”
18 dicembre 2015 ore 16.31

Ordigno Brescia: Silp Cgil, condanna gesto e solidarietà a personale PolGai

18 dicembre 2015 ore 16.30

Cgil Liguria, eletta l’Assemblea generale

18 dicembre 2015 ore 16.28

Patronati, si apre uno scenario nuovo

Scongiurato il taglio di 48 milioni, che avrebbe significato il licenziamento di migliaia di lavoratori, ora bisogna affrontare i problemi derivanti dai decreti attuativi della riforma, che cambieranno le modalità di svolgimento dell’attività di tutela
18 dicembre 2015 ore 16.21

Ex Isi, Fiom Firenze: più tempo ai lavoratori per restituire il prestito

18 dicembre 2015 ore 16.11

Cgil Roma–Lazio: pieno sostegno a sciopero grande distribuzione

18 dicembre 2015 ore 16.04

«Senza lavoro non si esce dalla recessione»

Sanna (Cgil) a RadioArticolo1: “Il governo continua con politiche di amministrazione della crisi. Per uscire dalla ‘stagnazione secolare’, invece, bisogna puntare decisi sul lavoro, attraverso investimenti pubblici e politiche economiche espansive”
18 dicembre 2015 ore 15.36

Alstom Power: migliaia di posti di lavoro a rischio in Europa

Lunedì 21 dicembre sciopero e presidio davanti alla Regione Lombardia
18 dicembre 2015 ore 15.15

Commercio, sciopero per il contratto. Tutti a Milano

Sabato otto ore di stop e manifestazione per i lavoratori di Federdistribuzione, distribuzione cooperativa e Confesercenti. Gabrielli (Filcams) a Radioarticolo1: uno sforzo importante per i lavoratori, finora le controparti non ci hanno ascoltato
18 dicembre 2015 ore 15.05

Elezioni Rsu Capgemini Italia: Fiom, maggioranza assoluta

18 dicembre 2015 ore 15.01

Alenia Aermacchi (Torino), alta partecipazione a sciopero Fiom

18 dicembre 2015 ore 14.43

Roma, Fiom primo sindacato alla Capgemini

18 dicembre 2015 ore 14.43

Almaviva, 22/12 manifestazione a Roma

18 dicembre 2015 ore 14.20

Bekaert (Fi), i lavoratori votano sì all’accordo

18 dicembre 2015 ore 14.18

Fiom Taranto, si rischia la svendita dell’Ilva

18 dicembre 2015 ore 13.30

Tari, Cgil Palermo: troppi errori nelle notifiche di pagamento

18 dicembre 2015 ore 12.43

Fisac Fvg, dipendenti sottoposti a pressing quotidiano

18 dicembre 2015 ore 11.58

Università: oggi presidio a Montecitorio

18 dicembre 2015 ore 11.53

Porretta Terme: stato d’agitazione all’Albergo Residenziale Sassocardo

18 dicembre 2015 ore 11.38

Ciare (Ancona), avviati i licenziamenti

18 dicembre 2015 ore 11.08

Bari: biblioteca provinciale, un presidio culturale da difendere

18 dicembre 2015 ore 10.56

Sardegna: le proposte Cgil e Flai su migranti e lavoro

18 dicembre 2015 ore 10.44

Lo scatto umano

Quando ti aspettavi di trovarlo, scompariva senza dare alcuna spiegazione. Poi però era capace di sorprenderti con gesti di straordinaria generosità. Una delle sue battaglie: dimostrare che la celebre foto del miliziano di Capa fosse autentica
18 dicembre 2015 ore 10.34

Bari: oggi elezione presidente Forum legalità

18 dicembre 2015 ore 10.32

Perugia, Cgil aderisce a manifestazione contro femminicidio

18 dicembre 2015 ore 10.20

Lucca: oggi inizitiva su appalti

18 dicembre 2015 ore 09.44

Napoli: Edenlandia riassume i lavoratori licenziati

18 dicembre 2015 ore 09.34

Amianto, nuovi Sportelli a Ferrara e Faenza

Dopo Bologna, Reggio Emilia e Rubiera, Afeva e Cgil Emilia Romagna inaugurano altri due centri. Numerosi i servizi: dalla tutela previdenziale alla sorveglianza sanitaria, dal supporto psicologico alle informazioni sullo smaltimento di piccole quantità
18 dicembre 2015 ore 09.21

L’ordinanza per la costituzione di parte civile

18 dicembre 2015 ore 09.13

Liguria: promosso il contratto del tpl

18 dicembre 2015 ore 09.13

Toscana: oggi 9 iniziative per legge regionale su appalti

18 dicembre 2015 ore 09.03

Sul banco degli imputati la mafia imprenditrice

Si avvia alla conclusione la fase delle udienze preliminari del più grande processo contro la criminalità organizzata nel Nord Italia. Colla, Cgil regionale: “Fondamentale il ruolo del sindacato nelle attività di contrasto al malaffare e all’illegalità”
18 dicembre 2015 ore 08.58

Radioarticolo1, i programmi di venerdì 18 dicembre

18 dicembre 2015 ore 08.52

San Liberato (Liberale)

 


San Liberato (Liberale)

Nome: San Liberato (Liberale)
Titolo: Martire a Roma
Ricorrenza: 20 dicembre

Proveniente da un elenco del ‘Martirologio Geronimiano’, il nome di s. Liberato martire, fu inserito, anche qui al 20 dicembre, nel ‘Martirologio Romano’ composto nel secolo XVI, dal grande storico cardinale Cesare Baronio.

Nonostante che in tutti i codici è indicato con “in Oriente”, egli è invece un autentico martire di Roma, il suo nome era più propriamente Liberale, in latino Liberalis, tradotto poi erroneamente in Liberatis.

Egli era certamente sepolto nel cimitero di Via Salaria Vecchia, dove riposavano anche i due martiri Giovanni e Festo; gli ‘Itinerari’ del secolo VII, che riportavano per i fedeli pellegrini, le basiliche e catacombe con tombe di martiri, citano s. Liberato sepolto nel sottosuolo della basilica, dedicata al martire Giovanni.

Egli era un console, discendente da nobile famiglia, che fattosi cristiano si innamorò di Cristo, rinunziando alla carriera, alla politica, agli agi della nobiltà e seguendo la nuova via dell’amore fraterno e della fede in Dio, venne arrestato e condannato a morte, sotto il regno di Claudio il Gotico (269-270).

Un certo Florio, eresse in onore del martire il mausoleo tombale, con la speranza di ottenere da Dio un giusto premio per la sua venerazione dei santi; in una lapide messa dallo stesso Florio, egli racconta che il sepolcro era stato profanato durante l’invasione di Alarico nel 410 e che lui fedele devoto, l’aveva restaurato.