Archivi giornalieri: 26 settembre 2015

Legge di Stabilità 2016

Legge di Stabilità 2016: Esodati, Opzione Donna, Pensioni

 

Legge Stabilità 2016: spazio a settima salvaguardia esodati ed Opzione Donna fino a fine 2015, con nuove forme di pensione anticipata e flessibilità in uscita nei prossimi anni.

 – 25 settembre 2015
Pmi TVDEF 2015: Padoan annuncia PIL +0,7%
 

 

Ministro Padoan

Opzione Donna fino al 31 dicembre 2015, soluzione per gli Esodati con una setima salvaguardia, pensione anticipata con flessibilità in uscita: tutto nella Legge Stabilità 2016, risorse permettendo. Dopo settimane di balletto, il Governo si impegna ad inserire in Manovra più di un provvedimento di Riforma Pensioni, su cui forniscono anticipazioni i ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan e del Lavoro, Giuliano Poletti, in commissione alla Camera.

=> Riforma Pensioni: proposte allo studio

 

 

Settima salvaguardia esodati

In arrivo quindi la settima (e ultima) salvaguardia, che il Ministro Padoan definisce “intervento definitivo” confermando la volontà di chiudere la questione esodati. Tutto dipenderà dai numeri contenuti nel provvedimento (sullaquantificazione degli esodati non tutelati ci sono stime diverse) e dalle nuove norme sulla flessibilità in uscita. Padoan torna indietro rispetto all’utilizzo delle risorse risparmiate nelle sei salvaguardie (circa 500 milioni di euro): saranno destinate alla nuova salvaguardia, che sarà finanziata compatibilmente con il bilancio pubblico.

=> Opzione Donna: si torna a sperare

Opzione Donna

Nella Legge Stabilità 2016 sembra dunque trovare spazio anche l’applicazione estensiva dell’Opzione Donna a tutte le lavoratrici che maturano il requisito per la pensione – non la decorrenza del trattamento – al 31 dicembre 2015: si supera così l’interpretazione restrittiva dell’INPS, che ad oggi riconosce la pensione anticipata (a 58 anni con 35 di contributi, in cambio di un ricalcolo contributivo dell’assegno) solo alle lavoratrici con decorrenza della pensione al 31 dicembre, con prepensionamento solo per lavoratrici che hanno maturato ildiritto alla pensione entro maggio o novembre 2014, rispettivamente per autonome e dipendenti, in virtù dell’applicazione delle finestre mobili (18 e 12 mesi + 1). La modifica normativa porterebbe invece definitivamente al 31 dicembre 2015 la data di maturazione del requisito.

Non si esclude un meccanismo simile all’Opzione Donna per consentire forme dipensionamento anticipato anche nei prossimi anni: si parla di prepensionamento a 62-63 anni, sempre con 35 anni di contributi e una riduzione dell’assegno intorno al 10%.

E siamo alla flessibilità in uscita: qui, ci sono solo generici impegni a inserirla in Legge di Stabilità, senza ulteriori precisazioni sulle scelte di Riforma Pensioni che l’Esecutivo intende adottare. Sul tavolo, come è noto, ci sono diverse ipotesi, da quella di Cesare Damiano(anticipo a 62 anni, con taglio del 2% annuo fino a un massimo dell’8%), a quella del presidente dell’INPS, Tito Boeri, che prevede invece un diverso ricalcolo della pensione con una decurtazione intorno al 3-3,5%.

 

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Newsletter del 26/09/2015

Newsletter del 26/09/2015

Logistica: aperto il tavolo per il rinnovo del Ccnl (25/09/2015 19:29)

  Lo annunciano le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, spiegando di aver “ribadito la volontà di avviare una discussione aperta e finalizzata a un rinnovo che coniughi buone condizioni di lavoro ed efficienza dell’impresa”

Camusso: «Il contratto dei bancari può essere un modello»(25/09/2015 18:09)

  Il segretario della Cgil ha chiuso la tre giorni della Fisac ad Assisi. Al centro del suo intervento la necessità di sperimentare nuove forme di contrattazione, per essere ancora in grado di “modificare le condizioni materiali delle persone”

Forestale: Cgil, no alla militarizzazione forzata, pronti anche allo sciopero (25/09/2015 17:15)

  “L’assemblea unitaria ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, un secco no del personale del Corpo forestale dello Stato alla soppressione del corpo e alla militarizzazione forzata”

Contratto energie e petrolio: chiesti 134 euro di aumento(25/09/2015 14:48)

  Varata la piattaforma unitaria per il rinnovo contrattuale nel triennio 2016-18. I sindacati: “Nell’attuale contesto economico produttivo attraversato da situazioni di crisi, occorre rafforzare ed estendere diritti e tutele dei lavoratori”

Firenze: Galgani (Cgil), puntare su infrastrutture, coinvolgendo la cittadinanza (25/09/2015 13:07)

Gruppo Saviola: sindacati, parte la contrattazione di secondo livello (25/09/2015 13:06)

Filt di Roma e Lazio: Eugenio Stanziale eletto segretario generale (25/09/2015 11:51)

Elezioni Rls in Fca/Cnhi: a Venaria la Fiom è maggioranza assoluta (25/09/2015 10:18)

Iobs Act

Iobs Act e collocamento mirato

Dopo la pubblicazione, ieri in Gazzetta Ufficiale, degli ultimi quattro decreti legislativi del Jobs Act, sono entrate in vigore a partire dalla scorsa mezzanotte le novità in materia di collocamento mirato.

Il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151 porta con sé la modifica di alcune parti della legge 68/99, cambiamenti sui quali molto si è discusso nei mesi scorsi. Il principio base è che i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici assumono i lavoratori mediante richiesta nominativa di avviamento agli uffici competenti o mediante la stipula delle convenzioni.

Una novità sostanziale è la scelta di puntare, per quanto riguarda i datori di lavoro privati, sull’assunzione di lavoratori con disabilità attraverso la richiesta nominativa, previa iscrizione degli interessati ad apposite liste. Per ogni persona, un comitato tecnico annota in un’apposita scheda le capacità lavorative, le abilità, le competenze, le inclinazioni, la natura e il grado della disabilità e analizza le caratteristiche dei posti da assegnare ai lavoratori disabili, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si prevede comunque che gli uffici possano procedere anche previa chiamata con avviso pubblico e con graduatoria limitata a coloro che aderiscono alla specifica occasione di lavoro.

Dalla parte dei datori di lavoro si prevede che i lavoratori che non sono stati assunti tramite il collocamento obbligatorio ma che erano già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, sono computati nella quota di riserva caso in cui abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60 per cento, o del 45 per cento nel caso di lavoratori  con disabilità intellettiva e psichica. Ai datori di lavoro si permette di assumere in una loro unità produttiva un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento obbligatorio superiore a quello prescritto, portando le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti in altre unità produttive della medesima regione.

Cambiano anche gli incentivi concessi ai datori di lavoro. Per un periodo di 36 mesi le aziende potranno contare su un contributo pari al 70 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile per ogni lavoratore disabile assunto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che abbia una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o di un contributo del 35 per cento nel caso di riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%.

Disposizioni più favorevoli nel caso di lavoratori con disabilità intellettiva e psichica: il contributo sarà pari al 70 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, per un periodo di 60 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di assunzione a tempo determinato di durata non inferiore a dodici mesi e per tutta la durata del contratto. Il decreto istituisce inoltre una “Banca dati del collocamento mirato” che raccoglie le informazioni concernenti i datori di lavoro pubblici e privati obbligati e i lavoratori interessati.

Redattore Sociale

Santi Cosma e Damiano

 


Santi Cosma e Damiano

Nome: Santi Cosma e Damiano
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 26 settembre
Protettore di:chirurghi, dentisti, farmacisti, medici, parrucchieri

I santi martiri Cosma e Damiano furono fratelli gemelli, secondo il Martirologio Romano, e compagni non solo di sangue, ma anche di fede e di martirio. Studiarono assieme medicina in Siria e salirono ben presto a grande fama per la loro valentia nel curare i malati. Forse erano arabi di nascita, ma assai per tempo ricevettero un’ educazione cristiana veramente ammirabile. Animati da vero spirito di fede e di carità si servirono della loro arte per curare sia i corpi sia le anime con l’esempio e con la parola. Riuscirono a convertire al cristianesimo molti pagani . Si portavano in fretta presso chiunque li richiedesse rifiutando ogni compenso, contenti di poter per mezzo della loro arte esercitare un po’ di apostolato. In questo modo si attirarono amore e stima non solo dai cristiani, ma anche dagli stessi infedeli. Venivano da tutti soprannominati “Anàrgiri” (dal greco anargyroi, parola greca che significa “senza denaro”), proprio perché non si facevano pagare per la cura dei malati. 

Mentre essi compivano tanto bene, ecco scoppiare la persecuzione di Diocleziano. I santi Cosma e Damiano si trovavano in quel tempo ad Egea di Cilicia, in Asia Minore. Così circa l’anno 300 i santi medici si videro arrestati e tradotti davanti al tribunale di Lisia, governatore della Cilicia. « Ho l’ordine, dice il proconsole, di far ricerca dei cristiani, punire quelli che resistono e premiare quelli che si sottomettono alle leggi dell’impero. Voi siete accusati di appartenere alla setta… Scegliete ». « La scelta è fatta, risposero i santi fratelli, siamo cristiani e come tali siamo pronti a morire ».

« Riflettete bene, soggiunse Lisia, perché si tratta di vita o di morte, non potendo, né dovendo io tollerare una ribellione alle leggi ». « Noi rispettiamo come gli altri le leggi civili, ma nessuna legge ci può costringere ad inchinarci ai vostri dei di fango; noi adoriamo il Dio vivo e ci inchiniamo a Gesù Cristo Salvatore ». Lisia sdegnato ordinò che fossero legati e flagellati. Dopo questo primo tormento, persistendo i Santi nel loro fermo proposito, ordinò che fossero gettati in mare. L’ ordine fu all’ istante, mentre una grande turba di cristiani piangeva dirottamente. Il Signore venne in loro soccorso: le onde li spinsero fino alla riva e così poterono salvarsi. A tal vista il popolo gridò : « Siano salvi i nostri medici; si rispettino quelli che il mare stesso rispetta ». Purtroppo tutte queste grida furono vane: il proconsole li voleva assolutamente morti, perciò li fece gettare in una fornace ardente. Liberati miracolosamente dal Signore, dopo altri vari tormenti, furono fatti decapitare a Egea probabilmente nel 303.

Sul loro sepolcro si moltiplicarono i miracoli: lo stesso imperatore Giustiniano, raccomandatosi alla intercessione di questi santi medici, fu guarito da mortale malattia e per riconoscenza fece erigere in loro onore una sontuosa basilica. 
In loro onore Papa Felice IV (525-530) fece costruire a Roma una chiesa, decorata di mosaici stupendi.
I resti dei santi martiri sono custoditi nel pozzetto dell’antico altare situato nella cripta dei Ss. Cosma e Damiano in Via Sacra, dove li depose S. Gregorio Magno (590-604).
Vivo il loro culto in Oriente in Occidente, dove numerose chiese e monasteri di epoche diverse sono intitolate ai santi martiri “guaritori”.

PRATICA. Facciamo oggi qualche opera di misericordia spirituale e corporale in favore del prossimo. 

PREGHIERA. Fa’, te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che noi che celebriamo la festa dei tuoi martiri Cosma e Damiano, veniamo liberati per loro intercessione da tutti i mali che ci minacciano.