CE – Rapporto sull’adeguatezza delle pensioni
Sulla scia della Relazione 2015 sull’invecchiamento pubblicata dalla Commissione europea nel maggio del 2015, la Presidenza lussemburghese dell’Unione europea, ufficialmente insediatasi il 1 luglio 2015, ha annunciato per ottobre 2015 la presentazione di un “Rapporto sull’adeguatezza delle pensioni”.
In linea con le precedenti edizioni, la Relazione 2015 contiene proiezioni a lungo termine dell’impatto dell’invecchiamento della popolazione sui bilanci pubblici dei 28 Stati membri dell’UE (più Norvegia) nel periodo 2013-2060, riguardanti in particolare la spesa pubblica per pensioni, assistenza sanitaria e assistenza a lungo termine, istruzione e indennità di disoccupazione.
La Presidenza lussemburghese intende insomma lanciare un dibattito politico sull’adeguatezza delle pensioni, finalizzato all’adozione di una decisione formale del Consiglio EPSCO (Occupazione, politica sociale, salute e consumatori) su questo tema.
C’è però da essere scettici: il concetto di “adeguatezza” è stato finora sempre associato a progetti di riforma dei sistemi pensionistici miranti soprattutto a ridurre la spesa pubblica e ad aumentare sia l’età legale della pensione sia l’età effettiva di pensionamento. E nulla ci autorizza a credere che stavolta non sarà così.
Per quanto se ne sa, la relazione sull’adeguatezza delle pensioni è già in fase di ultimazione, e dovrebbe utilizzare un approccio cosiddetto “multidimensionale” al concetto di pensioni adeguate, analizzando cioè le diverse forme (pubbliche e private) di reddito percepito dopo l’età del pensionamento, e tenendo conto del fattore di genere (parità uomo/donna).
Sempre secondo anticipazioni informali, la relazione esaminerebbe il tenore di vita dei pensionati in funzione del loro accesso tanto alle prestazioni in natura (servizi) quanto a quelle in denaro (cure mediche, anche a lungo termine, ecc.) e tenendo ovviamente conto del ruolo e della capacità dei sistemi pensionistici nel garantire adeguati standard di vita agli anziani, in particolare confrontando i redditi dei pensionati con quelli del resto della popolazione.
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