Newsletter del 04/09/2015
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Archivi giornalieri: 4 settembre 2015
Santa Rosalia
Nacque da Sinibaldo, signore di Quisquina e discendente del re Carlo Magno. I genitori si preoccuparono di educare la fanciulla nei principi cristiani. E la piccola Rosalia corrispose alle cure dei genitori. Devotamente attendeva alle pratiche di pietà, amava teneramente la Madonna, e per la sua innocenza e bontà di cuore divenne l’idolo dei genitori.
Conoscendo il pregio della verginità, generosamente si consacrò tutta al suo sposo Gesù, mantenendosi illibata per tutta la sua vita. Crescendo negli anni e venendo a conoscere quanto perfido sia il mondo e quanto difficilmente un giglio possa conservarsi intatto tra il fango, fuggì dalla casa paterna e si ritirò in una grotta nei crepacci del monte Quisquina presso Palermo, per darsi all’unione perfetta col suo Sposo Celeste.
Solo una pastorella conosceva il luogo del rifugio di Rosalia ed ogni giorno le portava pane e latte. P difficile esporre a quali aspre penitenze e digiuni si sottopose Rosalia. Si vede ancora la grotta in cui dimorava. Vi si scende per una scala come in un sepolcro: umida, oscura. Si conserva tutt’ora la pietra su cui riposava la Santa e sul muro si vedono scolpite queste parole: a Io, Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rosa, per amore del Signore mio Gesù Cristo scelsi di abitare in questa grotta ».
Non vi restò però molto tempo perché avvisata dal suo Angelo che se ivi fosse restata presto sarebbe stata trovata dai suoi genitori, si diresse verso il monte Pellegrino. Sulla sommità del monte gli Angeli le indicarono una grotta che aveva un’apertura appena sufficiente per entrarvi. La luce, penetrando in essa, ne rischiarava le nere pareti; il suolo era talmente bagnato che a stento Rosalia trovò un angolo dove riposarsi senza sprofondare nel fango.
Condusse quel genere di vita per vari anni, finché lo Sposo Divino la chiamò a sò. Una viva luce in quella notte illuminò tutto il monte Pellegrino. A tale improvviso prodigio tutta Palermo si scosse, non conoscendone la ragione. Allora quell’umile pastorella che era stata a parte dei segreti della Santa, corse in città ad annunziare la sua morte. Fu trovata morta dai pellegrini il 4 settembre del 1165. Il giorno seguente si radunò tutto il popolo ed in processione salirono a prendere il prezioso corpo di S. Rosalia, trasportandolo trionfalmente nella cattedrale.
D’allora in poi il Signore si degnò di glorificare la Santa con ripetuti miracoli e il culto di lei andò sempre più crescendo nella città di Palermo e fuori, tanto che quando la Sicilia nel 1625 fu desolata dalla peste, con voce unanime quel popolo si volse a S. Rosalia, trasse le sue reliquie dalla cattedrale, le portò processionalmente per la città ed il terribile morbo parve.
PRATICA. Facciamo oggi una mortificazione per amor di Dio.
PREGHIERA. Esaudiscici o Dio, nostro Salvatore affinché come ci rallegriamo per la festa della beata vergine Rosalia, così veniamo ammaestrati nella vera devozione.
(LA) « Ego Rosàlia Sinibaldi Quisquinae Et Rosarum Domini Filia Amore D.ni Mei Iesu Christi In Hoc Antro Habitari Decrevi »
(IT) « Io Rosalia di Sinibaldo, figlia del Signore della Quisquina e del Monte delle Rose, per amore del mio Signore Gesù Cristo, ho deciso di abitare in questa grotta »
Rassegna stampa del 04/09/2015 regione sardegna
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Cronache
Pensioni e indennità > Minorazioni civili – provvidenze
Homepage > Pensioni e indennità > Minorazioni civili – provvidenze economiche > L’assegno sociale e la pensione sociale
Schede
Quesiti
Normativa
- Circolare – INPS – Direzione Centrale Prestazioni 02/12/2008 n. 105
“Assegno sociale – nuovi requisiti introdotti dall’art.20 co.10 del DL 112/2008 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (pubblicata su GU n.195 del 21.9.2008 – Supplemento Ordinario n.196)” - Legge – 06/08/2008 n. 133
“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
Si veda in particolare: [ art. 20, comma 10 ] - Circolare – INPS 06/07/2004 n. 101
“Criteri di accertamento del reddito per l’erogazione delle provvidenze a favore degli invalidi civili, dal compimento del 65° anno di età.” - Circolare – INPS 01/03/2002 n. 44
“Legge 28 dicembre 2001, n. 448. Incremento delle pensioni in favore di soggetti disagiati” - Decreto Ministeriale – Ministero dell’Interno 04/02/2002
“Determinazione per l’anno 2002 degli importi delle pensioni, degli assegni e delle indennità a favore dei mutilati ed invalidi civili, ciechi civili e sordomuti nonchè dei limiti di reddito prescritti per la concessione delle provvidenze stesse.” - Legge – 28/12/2001 n. 448
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002).”
Si veda in particolare: [ art. 38 ] - Legge – 23/12/1999 n. 488
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge finanziaria”
Si veda in particolare: [ art. 52 ] - Legge – 23/12/1998 n. 448
“Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo”
Si veda in particolare: [ art. 67 ] - Legge – 06/03/1998 n. 40
“Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
Si veda in particolare: [ art. 39 ] - Legge – 08/08/1995 n. 335
“Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare.”
Si veda in particolare: [ art. 3 commi 6 – 7 ] - Legge – 26/02/1982 n. 54
“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 dicembre 1981, n.791, recante disposizioni in materia previdenziali”
Si veda in particolare: [ art. 9 ] - Legge – 30/03/1971 n. 118
“Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n.5, e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili.”
Si veda in particolare: [ art. 19 ]