Archivi giornalieri: 2 settembre 2015

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE02/09/2015

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GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 01 SETTEMBRE 2015, N. 17366

LAVORO

Lavoro subordinato – Licenziamento – Direttore di filiale di banca – Accesso alla postazione informatica dell’istituto – Violazione dei precetti di riservatezza e correttezza

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 01 SETTEMBRE 2015, N. 17371

LAVORO

Lavoro – Licenziamento – Periodo di prova – Mancato superamento – Limiti in caso di subappalto

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 01 SETTEMBRE 2015, N. 17386

FISCALE

Fallimento ed altre procedure concorsuali – Esdebitazione – Riparti – Soddisfazione parziale dei creditori – Giudice del merito – Valutazione discrezionale – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 01 SETTEMBRE 2015, N. 17397

FISCALE

Procedure concorsuali – Fallimento – Azienda agricola – Prestazione di garanzie – Affitto di terreni agricoli – Revoca della dichiarazione di fallimento – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 01 SETTEMBRE 2015, N. 17399

LAVORO

Professionista – Trattamento dati personali – Revoca del consenso – Raccomandata del legale di fiducia – Valida

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 10 AGOSTO 2015, N. 16662

LAVORO

Licenziamenti – Rito di cui all’art. 1, commi 48 e segg., legge n. 92 del 2012 – Proposizione di domanda subordinata ai sensi dell’art. 8 legge n. 604 del 1966 – Inammissibilità

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 19 AGOSTO 2015, N. 16965

FISCALE

Tributi – Tasse automobilistiche – Veicoli di interesse storico e collezionistica – Specifica certificazione ASI – Sufficienza dell’inclusione della vettura nelle categorie e modelli generalmente determinati dall’ASI

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 19 AGOSTO 2015, N. 16973

FISCALE

Tributi – ICI – Unità immobiliari – Costruzioni strumentali necessarie allo svolgimento dell’attività agricola – Carattere di ruralità – Esenzione

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 26 AGOSTO 2015, N. 17172

FISCALE

Tributi – Accertamento induttivo – Avviso motivato per relationem alle risultanze del PVC – Carenza di motivazione – Mancata esplicazione dei metodi eseguiti nei controlli – Nullità dell’avviso

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 31 AGOSTO 2015, N. 17348

LAVORO

Inps – Lavoratori di pubblica utilità – Lavoratori socialmente utili – Distinzioni – Disparità di trattamento per lavori a carattere omogeneo

LEGISLAZIONE

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2015, N. 136

FISCALE

Attuazione della direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, per la parte relativa ai conti annuali ed ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari, nonché in materia di pubblicità dei documenti contabili delle succursali, stabilite in uno Stato membro, di enti creditizi ed istituti finanziari con sede sociale fuori di tale Stato membro, e che abroga e sostituisce il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – DECRETO MINISTERIALE 30 LUGLIO 2015

LAVORO, FISCALE

Disposizioni di attuazione del regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno (marchi e brevetti)

PRASSI

CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON

NOTA

CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON – NOTA 01 SETTEMBRE 2015, N. 67

LAVORO, FISCALE

I Voucher per l’internazionalizzazione – Tempistiche attivazione

MINISTERO INTERNO

CIRCOLARE

MINISTERO INTERNO – CIRCOLARE 27 AGOSTO 2015, N. 4621

LAVORO

Conversione del permesso di soggiorno da motivi religiosi a lavoro subordinato.

I pastori? “Barbari scannatori di agnelli”

 

I pastori? “Barbari scannatori di agnelli”

CAGLIARI – I pastori? Barbari scannatori di agnelli. La pastorizia? Ostacola il progresso e sopravvive con iniezioni di denaro pubblico.

Gli estimatori del mondo agro-pastorale? Prezzolati cantori di un falso mito rurale Sono solo alcune delle lusinghiere espressioni nei confronti dei sardi da parte di una Società che vorrebbe realizzare in Sardegna una gigantesca centrale elettrica di pannelli solari termodinamici della potenza lorda di 55 MWe. 

Come reagire davanti a tanta infamia e volgarità? La tentazione sarebbe quella di affidarsi all’antica saggezza sarda che attraverso un suo diciu ci consiglia: a paraulas maccas, origras surdas”.Ovvero non dare ascolto alle scempiaggini dei nuovi predatori e speculatori. Anche perché sos orrios de burricu no nche pigant a chelu: i ragli degli asini non salgono in cielo. Ma dobbiamo sempre lasciar perdere? Far finta di niente? Io credo di no. Ma vediamo, analiticamente, la vicenda.

La società anglo-italo-sarda Flumini Mannu Limited (con sede a Londra e Macomer) vuole “affittare” per 30 anni 270 ettari (parte dei quali “demaniali”) tra Villasor e Decimoputzu per realizzare una spianata di specchi per la produzione di energia con un investimento di 200 milioni di euro. Il progetto nel 2013 viene presentato al Ministero dell’Ambiente “corredato” da una serie di giudici e valutazioni – fra cui quelle cui abbiamo già accennato – su pastori ed economia pastorale. Il rappresentante sardo, residente a Silanus, certo Luciano Lussorio Virdis, per conto della società parla della presenza in Sardegna di “un fronte contro le rinnovabili, come da nessuna parte… di un oscurantismo che difende rendite di posizione e interessi particolari”. E poi “La pastorizia sarda da decenni ormai non è in grado di stare sul mercato contando soltanto sulle sue forze e sopravvive grazie a una pluriennale e costante assistenza finanziaria regionale, nazionale ed europea … e ha impedito di utilizzare razionalmente il territorio, ha ostacolato lo sviluppo di altre attività quali l’agricoltura e il bosco e persino certe forme di turismo”.

Di contro, il progetto della Flumini Mannu sarebbe la fonte di energia del futuro: non inquina, è silenzioso, deve sorgere su terre  praticamente sterili, erose, poco sfruttate.

Rappresenterebbe inoltre un futuro alternativo valorizzando importanti competenze industriali ancora presenti. Del resto, sostiene la Flumini Mannu, anche la Corte costituzionale la penserebbe così: la Consulta – afferma la società – “ritiene lo sviluppo del settore agricolo, al pari dell’ambiente, un settore soccombente, rispetto a quello delle energie rinnovabili”.

Come si vede si tratta di tutto il ciarpame di vieti luoghi comuni tendenti a criminalizzare il pastore: ieri pastore= bandito e oggi pastore= scannatore di agnelli; di tutta la paccottiglia di trite banalità sulla pastorizia arretrata e assistita..

Sostiene Felice Floris, leader del Movimento Pastori. Sardi (MPS): chiediamo fondi? Sì ma poi diamo da mangiare alla gente, non facciamo affari sugli incentivi, generando energia dove consumiamo la metà di quella che produciamo.

La pastorizia è in crisi? Certo. E gli altri comparti produttivi no?

Almeno il rappresentante sardo di Flumini Mannu dovrebbe conoscere la storia dei pastori. Sapere che pur con crisi e difficoltà immani, la pastorizia è stata storicamente l’unico comparto economico che ha sempre retto: anche a fronte degli Editti delle Chiudende, della la rottura dei Trattati doganali con la Francia con Crispi, della rovinosa e fallimentare industrializzazione, dello strozzinaggio delle banche, della lingua blu. Ha retto – e continua a reggere – perché si tratta dell’unica industria, endogena e autocentrata, che verticalizza la materia prima – il latte soprattutto – e crea un indotto che nessuna altra industria nell’Isola ha mai creato. L’unica “industria” legata al territorio e ai saperi tradizionali, diffusa ubiquitariamente, al contrario dell’industria per “poli”. Che presiede, salvaguardia e difende l’ambiente, che è in forte simbiosi con la storia, la tradizione, la civiltà, la cultura e la lingua sarda.

In realtà l’attacco alla pastorizia e ai pastori è l’alibi  dei nuovi furones per sequestrare e impadronirsi del territorio e della terra: l’unica vera ricchezza della Sardegna. Anche in questo caso, a conferma dell’antico adagio sardo, furat chie benit dae su mare.  

I ladroni vengono da fuori. Sunt istranzos. Sembra addirittura che fra i partenr della Società Flumini Mannu vi siano sauditi e cinesi. Naturalmente anche questa volta – come sempre nella nostra storia – hanno bisogno degli elementi locali, di ascari. Come mediatori del colonialismo. 

Certo promettono occupazione e benessere:. “Investiremo un miliardo, creeremo posti di lavoro” hanno scritto. Ma si tratta del drammatico déjà-vu.Vengono, s’intascano gli incentivi, fanno colossali profitti che s’involano fuori: poco importa se ieri a Milano con Rovelli e oggi magari a Londra o Pechino o a Riyāḍ. Lasciando nell’Isola non lavoro ma devastazione. La stessa Regione sarda infatti avrebbe individuato alcune contraddizioni nella descrizione dell’impatto sui terreni: all’inizio la Flumini Mannu aveva definito non necessari la bonifica ma poi – spiegano alla Regione – sarebbero spuntati alcuni ettari che verrebbero compromessi dai pannelli.

In tutta la vicenda occorre pèrò prendere atto di un elemento positivo: l’opposizione dei Sardi al progetto di sequestro del nostro territorio.

Sono infatti contrari non solo i pastori e le Associazioni di categoria ma le popolazioni, gli Ambientalisti; i Consorzi di tutela (dell’agnello IGP, del pecorino romano: nella zona interessata al progetto ci sono importanti aziende casearie che godono dei marchi Dop e Igp e avrebbero solo svantaggi); il Corpo Forestale (che bolla come “esilaranti” le tesi di Flumini Mannu); l’Università di Sassari; la Soprintendenza. 

Ha espresso parere negativo la stessa Regione. Ma in ultima analisi, le competenze sulla decisione finale, spettano a Roma. Alla faccia dell’Autonomia speciale!

Quirinale

Mattarella: “Il Meeting per l’amicizia tra i popoli ha prodotto centinaia di incontri e discussioni. Ha arricchito il dialogo, ha sviluppato maturazioni e amicizie”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della XXXVI edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli ha inviato agli organizzatori, ai volontari e a tutti i partecipanti un messaggio in cui rivolge “il saluto più cordiale e l’augurio affinché questa edizione abbia il successo sperato”.

“La persona – ha sottolineato il Presidente Mattarella – è il fondamento della comunità e dello Stato. La sua libertà, il valore incomprimibile del suo essere unica e irripetibile, l’integralità dei diritti umani preesistono, come indica l’articolo 2 della nostra Costituzione, agli stessi ordinamenti. Da questa radice è nato il Meeting, che nel tempo ha prodotto centinaia di incontri e discussioni, ha arricchito il dialogo, ha sviluppato maturazioni e amicizie”. 

“In questa esperienza – ha proseguito il Capo dello Stato – si sono formati tanti giovani, è cresciuta e si è fatta adulta la vostra associazione, ne ha tratto ricchezza il pluralismo della nostra società e della nostra cultura.

L’intensa poesia di Mario Luzi dalla quale avete tratto il titolo del Meeting di quest’anno – “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” – scava ancor più in profondità nell’animo umano, alla ricerca della fonte di quell’incessante bisogno di verità, che sospinge le nostre energie spirituali e sociali”.

“Viviamo – ha aggiunto Mattarella – in un mondo di comunicazioni immediate, di straordinarie potenzialità tecnologiche, di connessioni multiple e all’apparenza infinite. Sono opportunità che vanno messe al servizio del progetto di un umanesimo integrale, premessa dello sviluppo civile, evitando che sia la tecnica a dominarci. Ogni volta che siamo assaliti da sensazioni di strapotere scopriamo che si tratta soltanto di un’illusione se perdiamo di vista la nostra umanità, la fraternità, il desiderio del bene e di ciò che è bello, il valore della legalità, la percezione dei limiti invalicabili agli stessi poteri pubblici, l’aspirazione a una condizione di pace, di maggiore giustizia e uguaglianza.

L’ideale personalista è una grande aspirazione dell’uomo moderno che trova nelle formazioni sociali e nei corpi intermedi il suo pieno compimento. E’ un impegno di popolo, al quale ciascuno è chiamato a contribuire nel pluralismo delle convinzioni e delle culture. Tutti ne trarremo beneficio. A partire dalle istituzioni e dalla politica.

Il rischio di chiusure settarie, o di tentazioni fondamentaliste, è sempre in agguato. Basta guardare attorno a noi il riemergere di populismi e nazionalismi.

Ebbene, la risposta viene offerta da tante testimonianze di moralità, di solidarietà, di impresa responsabile, di governo dei conflitti, di ricostruzione del diritto laddove la sua rete è stata lacerata.

Personalismo e solidarietà, valori che si trovano alla base della nostra Costituzione, hanno bisogno di essere continuamente realizzati. E chi lo fa con generosità, accresce anche gli anticorpi per affrontare le difficoltà che si presentano nelle diverse stagioni.

La nostra società, dopo una lunga crisi economica, che ha lasciato ferite così profonde, avverte ancor di più l’esigenza di valori e di percorsi ispirati a ideali sinceri. E ha bisogno di testimoni credibili, che conducano la loro azione con coerenza e moralità, rompendo l’area grigia dell’opportunismo, che purtroppo sfocia spesso nella corruzione, germe distruttivo della società civile”.

“La XXXVI edizione del Meeting si apre con un importante incontro sulle religioni. Dalla capacità di dialogo, di comprensione reciproca, di collaborazione tra le religioni monoteiste dipenderà la pace nel mondo. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Il terrorismo, alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale.

Sta alla nostra responsabilità fermarla.

Sta a noi prosciugare l’odio, far crescere la fiducia e la cooperazione, mostrare i vantaggi della pace.

L’Europa ha un compito di grande rilievo perché il dialogo tra le religioni monoteiste può svilupparsi già all’interno delle nostre società, divenute plurali e multietniche.

L’umanità che mostreremo nell’accogliere i profughi disperati, l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di esseri umani saranno il modo con il quale mostreremo al mondo la qualità della vita democratica. La democrazia si esporta con la cultura e con l’esempio”.

“Con questo spirito – ha concluso il Presidente della Repubblica – seguirò i vostri lavori, rinnovando il mio sincero augurio”.

Sant’ Elpidio

 

 


Sant' Elpidio

Nome: Sant’ Elpidio
Titolo: Abate
Ricorrenza: 02 settembre

Visse nel IV secolo probabilmente nel Piceno. Le notizie che lo riguardano sono molto confuse: Pietro da Natalibusa narra che fosse un eremita di Gerico e giunto successivamente in Italia dove sarebbe morto, altre fonti lo ritengono originario della Cappadocia, altri ancora lo lo identificano come diacono di San Basilio, ricordato nella vita di S. Carotone.

Di Sant’Elpidio è stata anche redatta una vita intorno al XII secolo, e trovata in un leggendario della Biblioteca Capitolare di Spoleto, ma purtroppo non sono attendibili, ma la devozione così largamente diffusa ne conferma l’esistenza.

Il suo culto è però particolarmente vivo nel Piceno, dove diverse città portano il suo nome, e proprio per questo motivo si ritiene probabile che egli sia vissuto proprio in questa regione a nord di Ascoli Piceno. Alcune cittadine portano il nome del santo, come S. Elpidio a Mare, S. Elpidio Morico, Porto S. Elpidio. 

Lo scrittore Palladio, lo ricorda nella sua Storia Lausiaca come un eremita vissuto per molti anni in una spelonca presso Gerico. Sempre lui elogia e tesse le lodi di questo asceta che, allontanatosi dalla comune società e dalla compagnia degli uomini, scelse di ritirarsi in solitudine. 

Proprio nell’epoca in cui visse Sant’Elpidio, inoltre, quindi probabilmente nel IV secolo, si stava affermando una nuova forma di monachesimo, il cosiddetto “cenobitismo”, cioè della vita comunitaria, il cui iniziatore fu San Pacomio. Fu lui a fondare i primi conventi di uomini e donne nella Tebaide, presso il Nilo, dove a capo di ogni struttura vi era l’abate, il cui compito era quello di fare osservare la regola comune, imporre la castità, il lavoro, il digiuno e la preghiera.

rassegna.it

Newsletter del 02/09/2015

Cgil: 2/9 Camusso a Bologna alla festa dell’Unità (01/09/2015 17:23)

Spi Cgil Toscana, al via 20esima edizione festa LiberEtà(01/09/2015 16:51)

Sanità, Fp Roma e Lazio: orari massacranti e tagli salariali(01/09/2015 15:27)

La disoccupazione cala. «Fatto positivo, ma fare attenzione»(01/09/2015 15:23)

  Istat: la disoccupazione scende al 12%. In calo dello 0,5% sul mese precedente e dello 0,9% in dodici mesi. Camusso: “Tendenza purtroppo ancora marginale. Serve capacità di indirizzo e stimolo dell’economia, che non vediamo. Basta propaganda”

Camusso: calo disoccupazione fatto positivo che va guardato attentamente (01/09/2015 14:53)

Dati Istat, Cgil Sicilia: bene i 32.000 occupati in più (01/09/2015 14:52)

  Il sindacato: “Ma permangono timori per due enormi criticità, ovvero i meno 4.000 addetti registrati nell’industria manifatturiera e i 16 punti percentuali (24 con le regioni del Nord) di gap esistente con il resto del Paese”

Ambiente, Fiom Basilicata: non si scarichi tutto sui lavoratori(01/09/2015 14:23)

  I sindacati dei metalmeccanici: “La direzione aziendale di Rendina revochi i licenziamenti, mentre la Regione attivi urgentemente un confronto fra tutte le parti per trovare soluzioni positive alle questioni produttive e occupazionali”

Fiom Perugia-Terni a Fim: certifichiamo la rappresentanza(01/09/2015 13:36)

Foggia, “espulsa” azienda che fa ricorso a caporali (01/09/2015 13:19)

  L’organizzazione di produttori Mediterranea a seguito di una denuncia della Flai ha estromesso un suo associato per non aver pagato 14 braccianti africani. La stessa organizzazione ha deciso di pagare i lavoratori DI LELLO SARACINO

Spello (Pg): 3/9 Landini a Festa tesseramento Fiom (01/09/2015 12:05)

Istat: a luglio disoccupazione scende al 12% (01/09/2015 10:38)

  In calo di 0,5 punti percentuali sul mese precedente e di 0,9 punti nei dodici mesi. È il dato più basso da due anni

La teoria del weekend lungo che fa crescere la produttività(01/09/2015 10:21)

  La provocazione è del professor David Spencer dell’University of Leeds: in base alle ultime ricerche, lavorare troppo fa male alla salute, fisica e psichica. Tre giorni di riposo alla settimana migliorerebbero la nostra vita e anche il nostro lavoro

Rete del lavoro agricolo di qualità, al via le istanze di adesione

 

L’avvio della Rete del lavoro agricolo di qualità è una prima concreta iniziativa finalizzata al contrasto al caporalato ed al lavoro nero in agricoltura

Rete del lavoro agricolo di qualità, al via le istanze di adesione

Dopo gli ennesimi casi estivi di caporalato, lavoro nero e morti in agricoltura l’INPS ha deciso di intraprendere alcune azioni positive di contrasto a questo infimo fenomeno.

Oltre al contrasto quotidiano, che avviene con il metodo ispettivo, l’INPS ha quindi deciso di mettere in atto una serie di azioni, cosiddette positive, per contrastare il fenomeno, premiando le aziende agricole più virtuose. Una di queste azioni positive è la messa in atto della Rete del lavoro agricolo di qualità.

Dal primo settembre è infatti possibile presentare le istanze di adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità, già prevista dal c.d. Decreto Competività 2014, ovvero il D.L. 91/2014, tramite un apposito servizio telematico reso disponibile dall’INPS.

Requisiti aziendali per poter aderire alla Rete del Lavoro agricolo di qualità

Possono presentare richiesta di adesione alla Rete le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti:

  1. non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto;
  2. non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui al punto 1;
  3. essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

Come presentare la domanda di adesione

La domanda di adesione può essere presentata dal 1° settembre 2015 direttamente dal portale dell’INPS. Si accede con Codice Fiscale – PIN; prima dell’accesso, le aziende agricole devono essere state autorizzate dalle Sedi Inps all’invio dei modelli DMAG.

Le domande saranno esaminate dalla Cabina di regia della “Rete del lavoro agricolo di qualità”, presieduta dall’Inps e composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni professionali agricole, dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell’Economia e della Conferenza delle Regioni.

In caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della Rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità. Detto certificato potrà essere esibito nei confronti della clientela come marchio di azienda attenta al lavoro e che non pratica caporalato o lavoro nero in agricoltura.

Fonte: http://www.lavoroediritti.com/2015/09/rete-del-lavoro-agricolo-di-qualita-istanze-di-adesione/#ixzz3kYcYYCVD

da Unità del 1 settembre 2015

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“Contro l’Isis non servono le armi, ma una narrazione”

Alla Festa de l’Unità Pinotti, Amendola e Camporini insistono sulla necessità di una politica estera comune dell’Europa per vincere le sfide del terrorismo e dell’immigrazione

 

INVIATO A MILANO – “Un’offensiva militare contro l’Isis potrebbe non essere difficile, stiamo parlando di circa trentamila uomini con cui combattere, ma dobbiamo stare a attenti a non trasformare questo in uno scontro di civiltà”. Per il ministro della Difesa Roberta Pinotti non può essere questa la strada percorribile, “perché così spegneremmo un focolaio, ma subito dopo se ne riaccenderebbe un altro”. La ricetta che propone dalla Festa de l’Unità di Milano si basa piuttosto sulla cultura: “Il loro proselitismo sta avendo successo in Occidente, perfino in Italia anche se meno rispetto ad altri paesi, e il fatto che non riusciamo a mettere in campo una strategia comunicativa e narrativa alternativa mi preoccupa molto”.

È un aspetto, una singola sfaccettatura, di una crisi più complessiva che emerge dal dibattito tra Pinotti, il responsabile esteri del Pd Enzo Amendola e l’ex Capo di stato maggiore della Difesa Vincenzo Camporini: èla crisi dell’Europa. Di un continente che non riesce a rispondere in maniera adeguata, il che significa in maniera unitaria, alle tante sfide che ha davanti, dall’immigrazione al terrorismo, dal focolaio libico a quello mediorientale.

Per Camporini, quella di giungere a una politica estera comune dell’Ue è una “necessità inderogabile”, anche per “avere un’influenza sufficiente sugli americani” e riequilibrare così la diplomazia internazionale. Ed è una necessità, naturalmente, anche per la gestione del fenomeno dell’immigrazione. “Oggi sembriamo a un punto di svolta – sottolinea Pinotti – mi auguro che sia davvero così. E me lo auguro più per l’Europa che per noi”. Come spiega Amendola, la questione investe soprattutto la sinistra europea: “L’isterismo e la propaganda che vediamo spesso a destra non ci portano da nessuna parte. L’Europa è minoranza in questo mondo, ce lo ha ricordato anche papa Francesco, ma se questa minoranza è unita può contribuire a portare la pace tra i popoli”.

Alcune ricette emergono anche dal palco della festa e sono incentrate tutte sul dialogo e la diplomazia. Camporini, soprattutto, insiste molto sul ruolo di mediazione che l’Occidente e l’Europa possono giocare nei diversi scenari internazionali, dalla Libia (“bisogna ricondurre il governo di Tripoli al tavolo delle trattative, accettandone la legittimità – spiega il generale – non possiamo schierarci solo dalla parte di Tobruk”) fino al Medio Oriente. Qui, avverte, “facciamo attenzione a non farci trascinare nella strumentalizzazione del sentimento religioso che alcune potenze regionali (Iran, Turchia, Arabia Saudita, Egitto) stanno cercando di fare per conquistare più spazio politico”.

 

(foto di Stefano Minnucci)