Tagli ai patronati – Asti, non lasciamo soli i cittadini più deboli!
Ieri, 24 novembre, i rappresentanti del Cepa (Inca, Inas, Ital e Acli) sono stati ricevuti dal prefetto di Asti, dr. Pierluigi Faloni.
L’incontro ha permesso di illustrare i rischi e le conseguenze per il territorio. La proposta del governo di ridurre con la prossima legge finanziaria, le risorse destinate al sistema di intermediazione sociale svolto dai patronati, infatti, produrrebbe oltre a rischi occupazionali nel settore, pesanti ricadute sui cittadini delle fasce già deboli, lasciati solo nel rivendicare i propri diritti.
In particolare tale misura metterebbe in ginocchio il servizio, oggi gratuito, offerto a 30 mila utenti ogni ano, in particolare migranti, invalidi, pensionati, costretti in futuro a rivolgersi a intermediari a pagamento e faccendieri senza scrupoli.
“Nel mezzo di questa crisi sociale ed economica – hanno dichiarato i portavoce del Cepa – eliminare i patronati significa peggiorare il clima civile del Paese”.
La Prefettura di Asti trasmetterà le preoccupazioni dei patronati astigiani alle sedi ministeriali a Roma. Questo incontro giunge dopo l’approvazione con voto unanime nei giorni scorsi da parte del Comitato provinciale Inps e del Coordinamento provinciale dell’Inail di Asti, di due ordini del giorno, in cui si chiede di cancellare i tagli ai patronati.