Patronati

Lecce, no ai tagli del fondo Patronati

I tagli alle risorse dei patronati, sono considerati dai sindacati come un vero attacco indirizzato contro i cittadini. Se queste sforbiciate venissero confermate dal governo Renzi, infatti, questi istituti, deputati a difendere e promuovere i diritti previdenziali e socio-assistenziali non potrebbero più garantire i servizi finora offerti.

Una scelta scellerata, denunciano Loredana Tindo (Acli), Oronzo Pasanisi (Inas), Giacomo Latini (Ital) e Gioacchino Marsano (Inca) che metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei patronati che rimangono “l’unico welfare gratuiti a favore dei disoccupati, dei pensionati, dei lavoratori, dei cittadini stranieri e degli italiani all’estero. Tutti loro – proseguono i sindacalisti – si troveranno a pagare per un servizio oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto. E così l’uguaglianza di accesso ai diritti sarà cancellata”.

Il taglio di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35% dell’aliquota previdenziale destinata ad alimentarlo a detta degli stessi direttori, non rappresenterebbe un risparmio per nessuno. Lo 0,226% dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati.

Per svolgere lo stesso lavoro, la pubblica amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa 6mila nuovi uffici permanenti e aumentare gli organici di oltre 5mila persone. Il costo complessivo per Inps, Inail e ministero dell’Interno, sarebbe, quindi, di 657 milioni di euro.

Per contrastare questa misura che minerebbe seriamente la tenuta del sistema di welfare, i patronati d’Italia – Acli, Inas, Inca, Ital – avvieranno una mobilitazione sia a livello nazionale che locale, per sensibilizzare l’opinione pubblica e far comprendere al governo e al parlamento l’importanza di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di stabilità.

Dal 29 ottobre è partita la petizione “No ai tagli ai Patronati” per raccogliere firme dei cittadini in tutte le sedi dei patronati e chiedere al governo modifiche sostanziali della norma.

Nel mese di novembre Acli, Inas, Inca e Ital promuoveranno la giornata nazionale della tutela, con manifestazioni territoriali per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi conseguenti alla consistente riduzione delle risorse destinate alla tutela dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, dei disoccupati, dei cittadini stranieri, degli italiani all’estero e delle famiglie.

da www.lecceprima.it

Patronatiultima modifica: 2014-11-03T20:30:28+01:00da vitegabry
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