Osservatore Romano

Pietro e i suoi fratelli

 

· Collegialità e comunione nel Sinodo dei vescovi ·

08 aprile 2014

   

È necessario ravvivare lo stretto legame tra il Papa e i vescovi nel governo della Chiesa universale, cercando «forme sempre più profonde e autentiche dell’esercizio della collegialità sinodale». Lo scrive Papa Francesco nella lettera in cui comunica al cardinale Lorenzo Baldisseri , segretario generale del Sinodo dei vescovi, la sua decisione di elevare alla dignità vescovile il sotto-segretario del medesimo organismo. 

Trascorsi quasi cinquant’anni dall’istituzione del Sinodo dei Vescovi il Papa afferma il suo desiderio di “valorizzare questa preziosa eredità conciliare”. “Sono molto grato a quanti, con un lavoro generoso, assiduo e competente, – scrive il Pontefice – hanno assicurato, in tutti questi anni, che l’istituzione sinodale contribuisse all’imprescindibile dialogo tra Pietro e i suoi Confratelli. Un pensiero di particolare riconoscenza vorrei esprimerlo a Vostra Eminenza, ai Membri dei vari Consigli, ai Superiori e agli Officiali della Segreteria Generale, presenti e passati. Ora, al fine di rendere più manifesto l’apprezzato servizio che codesto Organismo svolge in favore della collegialità episcopale con il Vescovo di Roma, ho deciso di conferire al Sotto-Segretario il carattere episcopale. In tal modo, il Sotto-Segretario, già nel suo compito di collaborazione con Vostra Eminenza per quanto concerne lo sviluppo dell’attività sinodale, in virtù dell’Ordine episcopale rispecchierà quella comunione affettiva ed effettiva che costituisce lo scopo precipuo del Sinodo dei Vescovi”.

A Monsignor Fabio Fabene, dall’8 febbraio Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi, il Papa ha assegnato la sede titolare di Acquapendente.

Il testo integrale della lettera pontificia

 

Osservatore Romanoultima modifica: 2014-04-08T17:15:04+02:00da vitegabry
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