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Archivi giornalieri: 24 aprile 2014
Coro di Aglientu
n. 618 del 24 aprile 2014
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Clemente
Cassazione
Cassazione – Contribuzione Inps anche alle somme della transazione
La sentenza della Corte di Cassazione n. 9180/2014 ha stabilito che le somme corrisposte dal datore di lavoro al dipendente non vanno esentate da contribuzione per il solo fatto di essere corrisposte in esecuzione di una transazione.
La sentenza, insomma, è estremamente chiara nell’affermare che il titolo transattivo attribuito dalle parti all’erogazione non è idoneo a sottrarre la somma erogata alla pretesa contributiva dell’Inps. La dichiarata volontà delle parti che hanno stipulato la transazione di escludere un nesso causale tra le erogazioni e il rapporto di lavoro non ha alcun rilievo, quanto tale nesso risulti invece riscontrabile da parte del giudice nella fattispecie concreta.
sintesi da Sole24Ore del 24.4.14
UE
Ue: sindacati Slovenia e Fvg, basta austerità
“Basta austerità! I lavoratori uniti rivendicano una strategia alternativa per il lavoro, il sociale, gli investimenti”. Lo chiede un documento diffuso ieri dal Consiglio sindacale interregionale Friuli Venezia Giulia/Slovenia, riunitosi ieri e al quale hanno partecipato i presidenti nazionali dei due maggiori sindacati sloveni e i vertici di Cgil, Cisl e Uil Fvg.
Per i sindacati, l’austerità sta comportando soltanto “la privatizzazione dei servizi pubblici, tagli nelle retribuzioni, pensioni e sistema di sicurezza sociale, riduzione dei diritti e aumento della precarietà soprattutto per i giovani”. Dunque, “occorre più Europa, ma l’Europa politica non quella della finanza, con l’adozione di urgenti misure straordinarie, come un ambizioso piano di investimenti, che invertano la rotta a favore di un’Europa sociale”. Una Europa “dei cittadini e egualitaria” che “non costringa i lavoratori a competere sulla base di retribuzioni al ribasso”.
In questa situazione nel Ces, la Confederazione europea dei sindacati, “non c’è stata e non c’è unità per più aspetti. Fra i vari sindacati all’interno del Ces, però, c’è un alto livello di unità per la richiesta di un percorso che porti alla soluzione della crisi contro la politica di austerità assoluta. Austerità che, è stato dimostrato, porta solo una maggiore povertà”, come ha sottolineato il presidente del sindacato sloveno più numeroso, Zsss.
ansa
Carceri
Carceri: Strasburgo condanna ancora l’Italia ad un risarcimento
L’Italia è stata condannata ancora una volta a Strasburgo per trattamento inumano e degradante dei detenuti nelle carceri. Lo rileva l’associazione ”Antigone” che si batte per i diritti nelle carceri. “Ancora una volta nelle carceri italiane si viola l’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo per trattamento inumano e degradante – sottolinea Antigone – Con sentenza n. 73869/10 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato il nostro paese a risarcire un detenuto, ristretto nella Casa circondariale di Bellizzi Irpino, per il ritardo con il quale gli sono state prestate le cure mediche. Per i giudici di Strasburgo, negare la salute dei detenuti, equivale ad un trattamento inumano”.
Il detenuto, arrestato nel febbraio 2009, fu prima rinchiuso nel penitenziario di Poggioreale, posto successivamente agli arresti domiciliari, per essere riportato nuovamente in carcere – a Bellizzi Irpino – nell’ottobre dello stesso anno. “All’arrivo nel carcere di Bellizzi Irpino – racconta Antigone – lo stesso fece presente che, essendo stato sottoposto ad un intervento chirurgico che aveva provocato in lui dei gravi postumi, avrebbe dovuto essere collocato in una cella singola dotata di servizi igienici con possibilità di lavaggio quotidiano. Una situazione questa che non ha trovato riscontro immediato da parte dell’autorità penitenziaria tanto da spingere il detenuto a diversi tentativi di suicidio, il primo dei quali nel novembre dello stesso 2009”. “Ed è proprio sul tempo trascorso da questo primo tentativo e l’inizio del ciclo di riabilitazione per risolvere i problemi di salute dello stesso che la Corte si è soffermata. Questi ritardi – riferisce l’associazione – hanno infatti ”creato nell’uomo, secondo i giudici, costanti sentimenti di ansia ed inferiorità, sufficienti a costituire una umiliazione e il conseguente trattamento degradante previsto dall’articolo 3 della Convenzione”.
Per questo motivo i giudici hanno accolto il ricorso condannando l’Italia a risarcire economicamente il detenuto con una somma pari a 25.000 euro. “Una sentenza che, ancora una volta, sottolinea la necessità – ribadisce Antigone – di interventi strutturali nel sistema penale e carcerario del nostro Paese”. “Ci auguriamo, in tal senso, – dichiara il presidente dell’Associazione – che il percorso di riforme intrapreso non si fermi e che la qualità della vita penitenziaria migliori, partendo proprio dal diritto alla salute dei detenuti così che non si verifichino più casi di abbandono terapeutico”.
GOVERNO
GOVERNO
Lavoro, sì al dl Poletti
Gli alfaniani aggrappati a Renzi
Ncd sempre piu’ schiacciata sul premier, vota le nuove norme su apprendistato e contratti a termine: “Il testo del governo era meglio” dice Alfano. Ma va bene anche così. Il ministro certifica: “sono tutti d’accordo con me”
di Luca Sappino
Osservatore Romano
Santi
Per la canonizzazione del 27 aprile, il giornale della Santa Sede ha realizzato un numero speciale di cento pagine interamente a colori, disponibile in lingua italiana e polacca, al costo di 5 euro più le spese di spedizione.
Oltre ai profili biografici di Angelo Giuseppe Roncalli e di Karol Wojtyła, la rivista raccoglie testi poco conosciuti di Giovanni Battista Montini, Giovanni Paolo II, Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio, con immagini inedite e rare.
Per informazioni e acquisti:
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