Archivi giornalieri: 19 aprile 2014

Il grande vecchio dietro le quinte del mondo

 QUO 2014 091 2004 00001

· L’omelia del predicatore della Casa Pontificia durante la celebrazione della Passione del Signore ·

18 aprile 2014

   

Il denaro è “l’anti-dio”, il “grande vecchio” che dietro le quinte muove le fila del mondo. Lo ha detto il predicatore della Casa Pontificia, il cappuccino Raniero Cantalamessa, nell’omelia pronunciata dinanzi a Papa Francesco durante la celebrazione della Passione del Signore, nella sera del 18 aprile, venerdì santo, nella basilica vaticana.

William Blake«Il tradimento di Giuda» (1803-1805)

 Ricordando il tradimento di Giuda, che vende Gesù per “trenta sicli d’argento”, il religioso ha denunciato l’idolatria del denaro alla quale ancora oggi è asservita la società. Un’idolatria, ha ricordato, che sta dietro a fenomeni come la droga, la prostituzione, le mafie, la corruzione politica, il proliferare delle armi, il commercio degli organi umani, la crisi finanziaria. “Il tradimento di Giuda – ha sottolineato – continua nella storia e il tradito è sempre lui, Gesù”. Il quale, tuttavia, non abbandona l’uomo peccatore ma gli offre il perdono attraverso il sacramento della riconciliazione. Gesù infatti “sa fare di tutte le colpe umane, una volta che ci siamo pentiti, delle ‘felici colpe’, delle colpe che non si ricordano più se non per l’esperienza di misericordia e di tenerezza divina di cui sono state occasione”.

Campagna reddituale ITALIA-ESTERO 2014

Campagna reddituale ITALIA-ESTERO 2014

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Per accertare il diritto dei cittadini beneficiari e verificare il corretto importo delle prestazioni erogate l’Inps richiede ogni anno ai cittadini di inviare le dichiarazioni reddituali e le dichiarazioni di responsabilità relative alle prestazioni assistenziali erogate.
Da quest’anno l’Inps ha avviato una nuova modalità di raccolta delle informazioni reddituali e delle dichiarazioni di responsabilità.

L’attività è svolta attraverso fasi successive con la collaborazione degli intermediari abilitati e attraverso l’utilizzo dei servizi online accessibili dal portale www.inps.it.

CHI DEVE PRESENTARE LE DICHIARAZIONI

La dichiarazione reddituale deve essere presentata da chi riceve prestazioni che dipendono dalla situazione economica del titolare ed eventualmente dei suoi familiari per consentire all’Inps di accertarne il diritto e di verificarne il corretto importo (ad esempio, l’integrazione della pensione al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali, i trattamenti di famiglia e le pensioni ai superstiti). La dichiarazione deve essere presentata sia da chi risiede in Italia (modulo RED ITA), sia da chi risiede all’estero (modulo RED EST).
La dichiarazione di responsabilità (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS) deve essere presentata dai cittadini titolari di prestazioni economiche di invalidità civile o di pensione/assegno sociale, per permettere all’Istituto di verificare la permanenza dei requisiti previsti dalla legge per la concessione delle prestazioni (ad esempio, l’assenza di periodi di ricovero gratuito o la residenza stabile e continuativa in Italia).

LA TRASMISSIONE DELLE DICHIARAZIONI RED ITA E DI RESPONSABILITÀ

Coloro che utilizzano i servizi online possono verificare personalmente se sono tenuti all’invio delle dichiarazioni suddette accedendo, dopo aver inserito il PIN, al proprio “Fascicolo previdenziale” nel portale dell’Istituto www.inps.it >Servizi al cittadino (percorso Prestazioni> Dichiarazioni Reddituali >Verifica emissioni Campagna RED e Dichiarazioni di responsabilità).

Ai soggetti coinvolti nell’operazione 2014, che già nel 2013 avevano trasmesso direttamente online la dichiarazione reddituale o di responsabilità, utilizzando le apposite funzionalità dei “Servizi al cittadino”, sarà inviata una e-mail all’indirizzo di posta elettronica conosciuto dall’Istituto, per avvisare dell’obbligo di presentazione. Per agevolare l’accesso ai servizi online, nella mail informativa che il cittadino riceverà sarà messo a disposizione il link diretto all’applicazione per l’invio on line.
I cittadini, dotati di PIN, possono infatti effettuare la dichiarazione reddituale accedendo al sito www.inps.it, seguendo il percorso Home > Servizi Online > Servizi per il cittadino > Dichiarazione Reddituale.

La dichiarazione di responsabilità, invece, può essere trasmessa seguendo il percorso Home>Servizi Online>Servizi per il cittadino>Dichiarazioni di responsabilità 2.0(ICRIC/ICLAV/ACC.AS/PS).

Nel caso in cui non sussista l’obbligo di presentare la dichiarazione, il sistema genererà un apposito avviso.
In alternativa, è possibile richiedere l’assistenza dei Centri di assistenza fiscale o dei professionisti abilitati, a cui l’INPS ha già provveduto a fornire i dati necessari per la gestione delle dichiarazioni.

Le dichiarazioni devono essere inviate entro il 30 giugno 2014.

Alla fine del mese di giugno sarà effettuata una rilevazione dei soggetti che non hanno trasmesso all’Istituto alcuna informazione e sarà inviata loro una comunicazione cartacea di richiesta delle dichiarazioni necessarie.

LA TRASMISSIONE DELLA DICHIARAZIONE REDEST

Per agevolare i pensionati residenti all’estero, quest’anno la campagna RED EST è stata avviata contestualmente alla campagna di accertamento dell’esistenza in vita per l’anno 2014, che la banca incaricata effettua ogni anno per le pensioni da pagare all’estero. I pensionati che si sono rivolti agli uffici di Patronato per avere assistenza per la compilazione dell’attestazione di esistenza in vita, hanno potuto verificare il coinvolgimento o meno nella campagna RED EST per provvedere anche alla trasmissione della dichiarazione reddituale.

Anche ai pensionati residenti all’estero, che non trasmetteranno le informazioni richieste, alla fine del mese di giugno verrà inviata la comunicazione cartacea con relativo modello RED EST.

Si ricorda che il modello RED EST da compilare è disponibile (in lingua italiana, inglese e in versione italo-tedesca) anche nella sezione MODULI-> Convenzioni internazionali del sito dell’Istituto, come indicato nel messaggio n. 3870 del 4 aprile 2014.


Leggi questo articolo in formato PDFTorna suall’inizio del contenuto.

 

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE18/04/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 aprile 2014, n. 8822COOPERATIVE, EDILIZIA

Tributi – IRPEF – Ritenute – Indennità di fine rapporto – Indennità supplementare liquidata dal Fondo di previdenza ENPAIA – Artt. 16 e 17 del D.P.R. n. 917/1986 – Tassazione prevista per l’indennità di fine rapporto – Eslusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 aprile 2014, n. 17027COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Controllo a distanza – Impianto di videosorveglianza – Titolare di un’attività di ristorazione – Ammenda

LEGISLAZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE

PROVVEDIMENTO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 17 aprile 2014, n. 55939/2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Disposizioni sul Centro Operativo di Venezia

LEGGE

LEGGE 17 aprile 2014, n. 62COOPERATIVE, EDILIZIA

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso

PRASSI

FASDAPI

CIRCOLARE

FASDAPI – Circolare 29 novembre 2013, n. 47EDILIZIA

Fasdapi – Contribuzione anno 2014 per le garanzie e le tutele previste dall’art. 13 sezione seconda del c.c.n.l. dirigenti e quadri superiori p.m.i.: “responsabilità civile e/o penale connessa alla prestazione, anche in riferimento ai casi di colpa grave”.

FASDAPI – Circolare 29 novembre 2013, n. 49EDILIZIA

Contribuzione anno 2014 per le garanzie previste dall’art. 10 sezione seconda del c.c.n.l. dirigenti e quadri superiori p.m.i.

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 17 aprile 2014, n. 4152COOPERATIVE, EDILIZIA

DL marzo 2014, n. 34. Prime indicazioni in materia contributiva. Restituzione del contributo addizionale ASpI ex art. 2 c. 30 della legge 28 giugno 2012, n. 92 e contratto di apprendistato. Chiarimenti.

Sant’ Emma di Sassonia

Sant’ Emma di Sassonia


Sant' Emma di Sassonia

Nome: Sant’ Emma di Sassonia
Titolo: Vedova
Ricorrenza: 19 aprile

Le Sante con il nome di Emma sono due: della seconda non avremo occasione di parlare, perché la sua memoria cade il 29 giugno, f~ sta degli Apostoli Pietro e Paolo. Della prima possiamo invece parlare oggi, dato che nessun altro Santo è proposto, a questa data, dal Calendario universale. Ne consegue che il 19 aprile può essere preso come giorno onomastico di tutte le donne che ripetono questo nome bello quanto diffuso; e nome a pieno diritto, non cioè, come qualcuno potrebbe credere, semplice diminutivo.
Sembra che il nome Emma sia germanico, la cui forma originaria fu Imma, che ebbe anche un maschile, Immo, in seguito scomparso. Attraverso la forma antica di Imma, sembra che sia imparentata anche con Irma, nome che però non ha una propria Santa tutelare, o meglio che vien fatto cadere sotto la protezione di Sant’Irmina.
La Santa che oggi incontriamo sotto il nome germanico di Emma fu anch’ella tedesca, e visse intorno dell’anno Mille. Ella era sorella di San Meginverco, Vescovo di Paderborn, ed aveva sposato in giovanissima età il conte Ludgero, il quale però morì dopo pochi anni di matrimonio.
Ed ecco la caratteristica più spiccata della nostra Santa Emma: quella di essere restata vedova per quarant’anni, e vedova esemplare, facendo della sua delicata condizione uno strumento più raffinato di perfezione spirituale.
Alla morte del marito, era ricca, giovane e bella. Avrebbe potuto, come si dice comunemente, « rifarsi una vita », e vivere onestamente, e magari virtuosamente, accanto ad un altro uomo e nell’affetto di una famiglia. Scelse invece la via più difficile. quella della rinunzia al mondo e a tutti i suoi allettamenti. Una rinunzia che non fu né egoista né sterile, perché Santa Emma fece della sua condizione vedovile non soltanto un mezzo di propria perfezione spirituale. ma soprattutto uno strumento di bene per il prossimo. con la preghiera e con l’incessante carità. Erede di un ricchissimo patrimonio, la Santa vedova lo amministrò nel modo più redditizio, distribuendolo ai poveri e donandolo a istituzioni benefiche, perché fosse investito in opere di carità corporale e anche spirituale. Quando morì, nel 1040, si era spogliata non soltanto delle sue doti femminili, della bellezza e della gioventù, ma anche di tutte ~e sue ricchezze materiali. E se la prima circostanza era dovuta semplicemente al passare degli anni, la seconda era stata merito suo, di Santa Emma, modello di vedova cristiana, nel senso più ricco e più umano del termine. La vedovanza non era stata infatti, per lei, fedeltà quasi morbosa a un ricordo sempre più lontano, ma impegno di vita vissuta giorno per giorno, come sposa, pur senza marito, come madre, pur senza figli: come donna, insomma, la cui più alta missione è quella di dare: dare se stessa, cioè dare e moltiplicare la vita, sia in senso genetico che in senso sociale e spirituale.