Archivi giornalieri: 2 aprile 2014

ALL’ UNIVERSITA’ ROMA 3

All’Università Roma 3 presentata la prima biografia in italiano di Varlam Salamov

Aggiunto da Maria Rita Parroccini il 12 marzo 2014.
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 ALL’ UNIVERSITA’ ROMA 3

 CON GLI STUDENTI, PRESENTATA LA PRIMA BIOGRAFIA IN ITALIANO
DI VARLAM SALAMOV
INDIMENTICABILE AUTORE  DE “I RACCONTI DI KOLYMA” 

 

Un momento della conferenza all'Università Roma 3 per la presentazione della prima biografia in italiano di Sa

ROMA – Presso la storica Aula “Volpi” della facoltà di Scienze della Formazione dell’ Università  Roma 3, Carlo Felice Casula, ordinario di Storia contemporanea, e Roberto Cipriani, docente di Sociologia, hanno presentato, davanti a un pubblico soprattutto di giovani studenti, il saggio “Varlam Salamov- Storia di un colpevole d ‘innocenza” ( Roma, Scienze e Lettere, 2013, pp.  263, €. 20,00).  Biografia – la prima in italiano –  che è un doveroso atto d’amore verso un intellettuale, critico dello stalinismo da posizioni trockiste, che, dopo il “Viaggio nella vertigine” del gulag, trascorse gli anni della vecchiaia spiato, malato e quasi in povertà; e solo post mortem, nel 2000, è stato pienamente riabilitato dalla Procura Generale della distratta e affaristica Russia di Putin. Autore: Luigi Fenizi, saggista e funzionario del Senato, che da tempo si dedica allo studio di intellettuali controcorrente ( da Ignazio Silone ad Albert Camus), e sta curando tra l’altro, sempre per il Senato, la ristampa dell’edizione completa de “L’astrolabio”, prestigiosa rivista della Sinistra indipendente, diretta da Ferruccio Parri e uscita  dai dai primi anni ’70 ai primi anni ’90.

conf Salamov ridNato nel 1907 a Vologda, nel nord della Russia,  Salamov all’inizio aderisce entusiasta al vento bolscevico. Ma nel ’29, ecco la prima condanna per “attività trockiste” ( come la ripubblicazione integrale del “Testamento di Lenin”, con le celebri critiche a Stalin), con tre anni di lavori forzati a Visera, negli Urali settentrionali. Rilasciato nel 1931, sarà nuovamente condannato, nel ’37, a 5 anni di reclusione a Kolyma, la “Terra della morte bianca”, sotto il circolo polare artico: subendo infine, nel 1943, una terza condanna ai lavori forzati per “agitazione antisovietica”.

Fenizi ricostruisce attentamente l’iter spirituale di questo scrittore, che, pur condannando decisamente lo stalinismo, non è mai giunto a capire il nesso inscindibile, quasi strutturale, tra esso e il pensiero di Marx e Lenin: la natura, insomma, inevitabilmente totalitaria del comunismo, il suo status di ideologia rovinosa già “in nuce”. “I  “Racconti di Kolyma”, frutto diretto dell’esperienza della reclusione in Siberia, e  gli altri racconti di Salamov, pubblicati per la prima volta in edizione organica russa a Londra nel 1978, dopo la prima, parziale pubblicazione in italiano, per i tipi di Savelli, nel ’76″, ha ricordato il prof. Casula, ”demolirono ulteriormente quel mito  sovietico, già incrinato dal “Rapporto Kruscev” del 1956, che pure aveva ammaliato, dal 1917, ben tre generazioni di occidentali”.

Roberto Cipriani, già presidente dell’ Associazione Italiana Sociologi, ha ricostruito nei dettagli l’atmosfera allucinante della vita dei deportati a Kolyma, vera e propria “Auschwitz del ghiaccio”, e le inquietanti,quanto ambigue, analogie, tra il “Gulag” e il “Lager”. Fabrizio Federici, giornalista e ricercatore storico, dopo aver portato i saluti di Elena Primakova, addetto culturale dell’ambasciata russa,  ha evidenziato, in chiusura, le vergognose ambiguità del comportamento di tanti intellettuali e dirigenti  della sinistra comunista e massimalista  (da Sartre a Togliatti), prostratisi per dedenni in adorazione dei tiranni rossi:  come del resto era già accaduto, ad altri intellettuali, nei confronti di quelli neri,  e come  infine  accade oggi, ad altri ancora, nei confronti dei regimi islamici.

“BERLINGUER: UN’ALTRA IDEA DEL MONDO”

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http://www.libera.tv/videos/5837/berlinguer-unund039altra-idea-del-mondo.html

“BERLINGUER: UN’ALTRA IDEA DEL MONDO”


1 aprile 2014

Presentazione del libro “Berlinguer: Un’altra idea di mondo” di Paolo Ciofi e Guido Liguori.

Dall’introduzione: “roverete una parola, leggendo questa antologia, che Enrico Berlinguer usa spesso nello svolgersi del suo pensiero e nei duri conflitti della lotta politica. Una parola che sembra ormai depositata nel retrobottega della storia, decaduta com’è dal lessico di coloro che di Berlinguer hanno rovesciato il senso della teoria e della prassi: rivoluzione. Il segretario del Pci era un rivoluzionario, che ha lottato sul terreno democratico per trasformare questa società capitalistica ingiusta e alienante in una civiltà più avanzata, di tipo socialista, in cui si possano pienamente affermare libertà e uguaglianza tra gli esseri umani. E che ha dedicato a questo scopo tutta la sua intelligenza e la sua passione, la sua riconosciuta integrità morale, la sua cristallina onestà, la sua alta visione della politica: tutta la sua vita, fino a perderla «sul lavoro», nel tragico comizio di Padova in vista delle elezioni europee del giugno 1984. «Siamo venuti per ricambiare quello che hai fatto per noi», stava scritto in un grande striscione portato dagli operai della Fiat in quella enorme e insuperata manifestazione di dolore e di orgoglio, di partecipazione e di vicinanza che attraversò Roma in occasione dei suoi funerali. «Un grande fatto di popolo, che testimonia l’affetto, la stima, la fiducia per quest’uomo», commentò Sandro Pertini, il presidente della Repubblica. Per lui Berlinguer era «un giusto, un amico fraterno, un compagno di lotta». Allora furono assai vasti in Italia e all’estero, e in gran parte sinceri, i riconoscimenti per una straordinaria personalità della politica che aveva suscitato tante speranze, per un rivoluzionario, comunista e democratico, che voleva cambiare il mondo. Poi è cominciata la «deberlinguerizzazione». Dimenticare Berlinguer è il titolo di un libretto molto reclamizzato, uscito nel 1996, in cui si sostiene che la definitiva sepoltura ideale e politica del segretario comunista era necessaria per sbloccare la sinistra, liberarla delle proprie catene e accreditarla come affidabile forza di governo. Sebbene non siano scomparsi coloro i quali si cimentano nel defatigante tentativo di seppellire persino la memoria di uno dei protagonisti politici più rilevanti della seconda metà del Novecento, di recente sono emersi giudizi meno rozzi e primitivi nel tentativo di recuperarne la figura, in questa fase di discredito pressoché totale della politica. Tuttavia, anche nelle ricostruzioni che vogliono essere più accurate ed equanimi, come quella di Miguel Gotor, significativamente scompare la caratteristica principale di Berlinguer: di essere cioè un rivoluzionario, moderno e innovatore. Come con tutta evidenza emerge da questa antologia, in cui è Berlinguer stesso che ci guida nel percorso accidentato e appassionante dei suoi pensieri e delle sue lotte. Emendato della passione rivoluzionaria che lo animava, Enrico Berlinguer non è più lui. La sua dimensione si restringe al limite della banalità: un uomo onesto, un politico serio, utile per tutte le stagioni. Quando non diventa un santino, verso il quale levare lo sguardo con un po’ di nostalgia.”

Togliatti e la Costituzione

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CARLO FELICE CASULA: Togliatti e la Costituzione

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CARLO FELICE CASULA: Togliatti e la Costituzione

CARLO FELICE CASULA

TOGLIATTI E LA COSTITUZIONE


9 novembre 2013

Intervento di Carlo Felice Casula nel convegno: “Togliatti e la Costituzione“.

Il convegno ha visto la presenza di un pubblico numeroso e l’intervento di moltissimi intellettuali, dirigenti politici e sindacali, studiosi. Il tema delle radici della nostra democrazia e del ruolo dei comunisti italiani resta di stretta attualità.

Tutti i gli interventi del convegno saranno consultabili sul canale :

http://www.libera.tv/togliatti-e-la-costituzione


Il Progetto dell’Associazione Futura Umanità

Il progetto di «Futura Umanità Associazione per la storia e la memoria del Pci» nasce con l’intento di trasmettere alle nuove generazioni, nella condizione drammatica che stanno vivendo, la consapevolezza che la Costituzione della Repubblica democratica fondata sul lavoro, prospettando una civiltà più avanzata, indica la via per il superamento della crisi che scuote l’Italia. Il nostro vuole essere dunque un messaggio che dal recupero di una storia e di una memoria trae la forza della speranza e la volontà di cambiare lo stato delle cose presente.
Si avverte che ci troviamo sulla soglia di una stretta, in un passaggio cruciale della nostra storia nazionale. Dentro una crisi globale di questo capitalismo del XXI secolo, che ha assunto caratteri fortemente distruttivi dell’essere umano e della natura, la crisi italiana si presenta infatti in modo particolarmente accentuato come disfacimento del tessuto produttivo e del patto sociale, del patrimonio culturale e del territorio; come azzeramento delle conquiste sociali, civili e politiche del Novecento, e quindi della conquista storica più alta, ottenuta in Italia e in Europa: esattamente la Costituzione, che ponendo a fondamento della Repubblica il lavoro ridisegna in termini moderni e straordinariamente attuali la questione dell’uguaglianza e della libertà.
Oggi appare chiaro che la dannazione della memoria e della storia del Pci è funzionale allo smantellamento di questa inalienabile conquista storica. Come appare del tutto evidente l’effetto del taglio delle radici: una classe lavoratrice senza organizzazione e rappresentanza politica, un popolo senza memoria collettiva, una comunità nazionale amputata della sua storia perdono la consapevolezza di sé, della loro funzione, dei loro diritti. Diventano una tabula rasa alla mercé del capitale e dell’ideologia dominante, su cui più facilmente si possono incidere i segni della mercificazione universale e dell’individualismo egoista.
Al contrario, proprio la Costituzione, nei suoi principi fondamentali e nell’impianto dei diritti, è la bussola moderna che indica la rotta necessaria per guardare avanti e aprire nuovi orizzonti, dunque per uscire dalla crisi verso una civiltà più avanzata, in cui la persona che lavora sia il fine e non un mezzo da cui estrarre profitto. Ecco perché il recupero della storia e della memoria del Pci non è un’operazione nostalgica, anche se la nostalgia è un sentimento da non disprezzare. E tanto meno un ritorno al passato, che del resto sarebbe impossibile. Ma uno strumento per attrezzarsi ad agire nel presente, a incidere nella realtà per trasformarla e costruire il futuro.
La trasmissione della memoria è un compito che spetta a noi delle generazioni più anziane. Anche per evitare che, tra una generazione vecchia dalle idee antiquate e una generazione giovane dalle idee improvvisate, si crei un vuoto perché manca l’anello storico intermedio. Cosicché – come annotava Antonio Gramsci – non si è più capaci di costruire cattedrali ma solo soffitte: si resta cioè nella prigione senza luce della pura gestione del presente. Senza memoria storica sei solo una piuma al vento che svolazza sulle contingenze del momento, lontano dalla condizione materiale e sentimentale in cui vivono le donne e gli uomini del nostro tempo. E senza radici sei condannato a morte certa. Aveva ragione Enrico Berlinguer: «Non ci può essere inventiva, fantasia, creazione del nuovo se si comincia col seppellire se stessi, la propria storia e realtà».
L’intenzione è quella di promuovere una riconsiderazione della storia e della memoria del Pci con spirito di ricerca, senza verità precostituite, nel rispetto della pluralità delle convinzioni e delle diverse interpretazioni, come scriviamo nell’appello per la costruzione di Futura Umanità, respingendo al tempo stesso rimozioni e tendenziosità palesi, ostili in modo preconcetto al ruolo e alla storia dei comunisti italiani. E muovendo perciò da un punto fermo: quello del Pci come costruttore di democrazia in questo Paese; e di una democrazia di tipo nuovo, progressiva, fino al punto di sostenere un’idea originale di comunismo, legata proprio all’espansione massima della democrazia. Da cui deriva una pratica politica alta e innovativa, intesa come partecipazione popolare e di massa, che così concepita si pone al vertice delle attività umane. Ricordo, in questo presente senza fine, la visione che della politica aveva Palmiro Togliatti: «Fare politica significa agire per trasformare il mondo. Nella politica è quindi contenuta tutta la filosofia reale di ognuno, nella politica sta la sostanza della storia e, per il singolo che è giunto alla coscienza critica della realtà e del compito che gli spetta per trasformarla, sta anche la sostanza della sua vita morale».
Il Comitato direttivo dell’Associazione, muovendo dall’idea del recupero attivo e diffuso della memoria, ha individuato alcuni campi di iniziativa e di proposta per gli anni 2013-2014, che saranno ulteriormente arricchiti e precisati con il contributo di compagne e compagni che vorranno associarsi a questa impresa, e che sono benvenuti. Un primo campo di ricerca riguarda proprio Palmiro Togliatti, il suo apporto all’impianto e alla scrittura della Costituzione, la teoria e la pratica del partito nuovo di massa di cui è stato il costruttore. Fino a delineare, muovendo dalla scossa planetaria generata dalla rivoluzione d’ottobre del ’17, una strategia del tutto nuova e originale di avanzata verso il socialismo nelle condizioni di un Paese occidentale come l’Italia, nella fase della ricostruzione dopo il fascismo e della contrapposizione tra socialismo e capitalismo.
Un secondo terreno di ricerca riguarda la figura di Enrico Berlinguer. Ma non tanto (e non solo) in riferimento agli argomenti più noti e forse un po’ abusati, come il compromesso storico e la questione morale, quanto invece su quegli aspetti meno noti e trascurati, che si potrebbero riassumere sotto il titolo «Un nuovo modello di socialismo». E che si riferiscono ad aspetti inesplorati e particolarmente attuali del suo pensiero come per esempio la rivoluzione scientifica e tecnologica in relazione alla composizione di classe e del lavoro, la rivoluzione femminile, la questione ambientale, nella dimensione europea e internazionale della «terza via» tra il “socialismo realizzato” e la socialdemocrazia.
Ma al di là della ricerca sui grandi protagonisti e dei convegni tradizionali, l’intenzione nostra è quella di aprire nuovi campi di ricerca, di raccogliere testimonianze scritte e audiovisive, legate a esperienze politiche e di lotta nelle diverse parti d’Italia. In modo da contribuire a recuperare e a costruire, se così si può dire, un senso comune diffuso. Facendo uscire dalle viscere del Paese, dal cuore a dal cervello di migliaia di donne e di uomini che nel Pci e col Pci hanno lottato per l’uguaglianza, la libertà e la democrazia, il senso di una storia da riannodare nel tempo presente. Appunto, un senso comune diffuso che nasce dalla propria storia, e che perciò riguarda il proprio essere e i propri diritti al presente. Si tratta di un’impresa senza dubbio molto impegnativa e complessa, che richiederebbe mezzi ben più potenti di quelli di cui una piccola associazione di volontari può disporre. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Cos’era e come viveva nella realtà il Pci? L’esperienza di un partito di massa nel suo rapporto con la società e con il territorio; le sezioni e le case del popolo; la formazione e la selezione dei quadri; la specificità dei linguaggi, ecc. Vorremmo su questo tema aprire le porte a un’inchiesta vasta mettendo in moto forze nelle regioni, nelle città, nei paesi. Non è nell’isolamento e nell’autosufficienza che il nostro lavoro può andare a buon fine. Per questo, il dialogo e la sinergia con altri soggetti e istituzioni sono necessari, sebbene le nostre possibilità dipendano essenzialmente dalla partecipazione dal basso, dalla passione e dall’impegno di chi vorrà partecipare. Sappiamo bene che le difficoltà sono grandi, ma ci siamo detti: proviamoci. Non so se riusciremo, ma proviamoci. Con i soli mezzi delle sottoscrizioni volontarie, e cercando di mettere in coerenza parole e fatti. Abbiamo imparato che la retorica uccide il pensiero, e che il protagonismo dei retori costruisce solo castelli di sabbia. Preferiamo il mitico Anteo, con i piedi ben piantati per terra. Passo dopo passo, insieme a voi care compagne e compagni.

Intervento di Paolo Ciofi all’assemblea costitutiva

Per info : http://www.futuraumanita.it

Firmare questa petizione

Carissimi e carissime, 
vi invio questo messaggio per dirvi grazie. 
La petizione come vedete ha raggiunto numeri enormi. 
Però vi chiedo un piccolo sforzo: se ciascuno di voi invita e convince a firmarla altre dieci persone raggiungiamo un numero importante di firmatari.

Il punto è: la nostra non è un’esigenza di categoria e nemmeno una deroga alla legge Fornero. Non è un generico “prepensionamento”. 
E’ una proposta etica e civile: quella della qualità della scuola. 
Cioè assicurare ai ragazzi e alle ragazze italiani un corpo docente motivato, pieno di salute e che si rinnovi. 
Ovviamente ci sono molti di noi che rimarrebbero in classe fino ai 100 anni e con una voglia di fare da far tremare anche un ventenne. 
Ma quando così non è è un supplizio: per gli allievi prima che per il docente. Ecco perchè ho ribadito “su base volontaria”. 
Ed ecco perchè vorrei che si aprisse la via per una diversificazione della carriera dei docenti man mano che si proceda avanti negli anni, anche in virtù di esperienze e azioni, certificabili e obiettive. 
L’altro problema che affrontiamo con questa petizione è l’indice altissimo, angosciante di disoccupazione nel nostro paese. 
Un giovane su due non lavora, e nemmeno per i non tanto giovani va meglio. Il ministro Giannini ha detto giustamente che un sistema sano non ricorre a meccanismi di prepensionamento. 
Ma..alzi la mano chi lo crede: l’Italia in questo momento, col 43% di disoccupazione giovanile, è un sistema sano? Direi di no. 
Questo non vuol dire proporre la scuola come ammortizzatore sociale come si è verificato in anni passati. No. 
Vuol dire pretendere forze nuove e motivate ma che siano, come sono, formate da colleghi plurispecializzati, con alle spalle anni di servizio, concorsi, selezioni, dottorati, siss, tfa, master e chi più ne ha più ne metta. Salvaguardando dunque un turn over nel segno della qualificazione e del merito. 
Il nostro obiettivo e la nostra richiesta sono dunque nel verso di una esigenza primaria del Paese: una scuola moderna, efficiente e di qualità.

Dunque ripeto: per prima cosa, grazie a tutti voi. Secondo: invitiamo a firmare il maggior numero di contatti possibili.

Un saluto, 
Mila Spicola

 

Questo messaggio è stato inviato da Mila Spicola usando il sistema di Change.org. Hai ricevuto questa email perché hai firmato una petizione lanciata da Mila Spicola su Change.org: “MATTEO RENZI: Prepensioniamo i docenti oltre i 60 anni?”. Change.org non gestisce il contenuto di questo messaggio.

Visualizza la petizione:

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ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE02/04/2014

 

GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 28 marzo 2014, n. 1495LAVORO

Diniego rinnovo permesso di soggiorno

CORTE COSTITUZIONALE

SENTENZA

CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 26 marzo 2014, n. 65LAVORO

Procedimento civile – Controversie in materia di liquidazione degli onorari e dei diritti di avvocato – Criteri di composizione dell’organo giudicante – Ipotizzata previsione di salvezza nella legge delega per la semplificazione del procedimento civile – Conseguente devoluzione al tribunale in composizione collegiale delle decisioni sul solo quantum della pretesa dell’avvocato.

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 aprile 2014, n. 7569LAVORO

Previdenza – Omesso o ritardato pagamento di contributi – Somme aggiuntive dovute – Interruzione della prescrizione

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 marzo 2014, n. 5074FISCALE

Tributi – Imposte sui redditi – Modalità di riscossione – Versamento diretto – Rimborsi – Riliquidazione imposte su TFR

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 marzo 2014, n. 7033FISCALE

Tributi – Processo tributario – Procedimento di formazione della pretesa tributaria – Mancata notificazione di atto presupposto – Art. 19, co. 3, del D.Lgs. n. 546 del 1992 – Interpretazione – Possibilità per il giudice tributario di procedere alla ricognizione dell’atto presupposto “incidenter tantum” – Rimessione alle sezioni unite

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 marzo 2014, n. 7057FISCALE

Tributi – Accertamento catastale – Accordo sulla rendita catastale contenuto in un verbale di conciliazione giudiziale – Modificabilità – Condizioni

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 aprile 2014, n. 14953FISCALE

Tributi – IVA – Omesso versamento di imposta superiore a 50.000 euro – Reato di evasione – Crisi di liquidità – Mancata punibilità solo per eventi eccezionali

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 aprile 2014, n. 7559LAVORO, FISCALE

Professionisti – Avvocato e procuratore – Obbligo di comunicazione alla Cassa dei redditi prodotti – Limiti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 aprile 2014, n. 7567LAVORO, FISCALE

Agente – Stipula di contratti di lunga durata – Incremento patrimoniale dell’agenzia – Risoluzione del rapporto – Indennità di preavviso – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2014, n. 5289LAVORO

Previdenza – Dipendenti trasfertisti – Contributi assicurativi – Retribuzione imponibile – Verbale di accertamento dell’Inps – Indennità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 marzo 2014, n. 6360FISCALE

Tributi – Imposta sostitutiva sui capital gains – Partecipazione qualificata – Azioni – Usufrutto dei genitori – Inclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2014, n. 4849LAVORO

Lavoro – Costituzione del rapporto – Durata del rapporto – Nullità del termine – Nuove ipotesi di apposizione di un termine – Delega in bianco” a favore dei sindacati

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 01 aprile 2014, n. C-80/12FISCALE

Imposte sulle società – Sgravio fiscale – Gruppi di società e consorzi – Normativa nazionale che permette il trasferimento delle perdite tra una società facente parte di un consorzio e una società facente parte di un gruppo, legate tra loro da una “società di collegamento” facente parte nel contempo del gruppo e del consorzio – Requisito della residenza della “società di collegamento” – Discriminazione in base al luogo in cui ha sede la società – Società controllante ultima del gruppo che è stabilita in uno Stato terzo e che detiene, per il tramite di società stabilite in Stati terzi, le società interessate a scambiarsi le perdite

TRIBUNALE

SENTENZA

TRIBUNALE DI FOGGIA – Sentenza 14 marzo 2014, n. 2815LAVORO

Lavoro – Licenziamento – Condotta antisindacale – Recsso non automaticamente illegittimo sul piano individuale

LEGISLAZIONE

DECRETO LEGGE

DECRETO-LEGGE 31 marzo 2014, n. 52LAVORO, FISCALE

Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 04 marzo 2014, n. 53LAVORO, FISCALE

Attuazione della direttiva 2011/89/UE, che modifica le direttive 98/78/CE, 2002/87/CE, 2006/48/CE e 2009/138/CE, per quanto concerne la vigilanza supplementare sulle imprese finanziarie appartenenti a un conglomerato finanziario

DECRETO LEGISLATIVO 04 marzo 2014, n. 54LAVORO, FISCALE

Attuazione della direttiva 2011/85/UE relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 21 marzo 2014LAVORO, FISCALE

Istituzione dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili del circondario del Tribunale di Napoli nord

PRASSI

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 01 aprile 2014, n. 3722LAVORO

Applicazione delle risultanze delle verifiche reddituali nei confronti dei pensionati della gestione dipendenti pubblici titolari di assegno per il nucleo familiare.

INPS – Messaggio 01 aprile 2014, n. 3739LAVORO, FISCALE

Gestione Artigiani e Commercianti – Poseidone 2009

INPS – Messaggio 01 aprile 2014, n. 3741LAVORO, FISCALE

Artigiani e Commercianti – Posizioni da verificare – Aggiornamento archivi di gestione con l’informazione del reddito per l’anno di imposta 2008 – invio degli avvisi bonari

INPS – Messaggio 01 aprile 2014, n. 3759LAVORO

Pensioni in regime di cumulo. Art. 1, dai commi 239 al comma 246, legge 24 dicembre 2012 n. 228. Rilascio delle procedure di liquidazione delle pensioni.

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 01 aprile 2014LAVORO

Co.Co.Pro. e Partite IVA – Il Ministero decide di rafforzare i controlli sull’utilizzo improprio di alcune tipologie contrattuali

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE02/04/2014

GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 28 marzo 2014, n. 1495EDILIZIA

Diniego rinnovo permesso di soggiorno

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 aprile 2014, n. 7569COOPERATIVE, EDILIZIA

Previdenza – Omesso o ritardato pagamento di contributi – Somme aggiuntive dovute – Interruzione della prescrizione

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2014, n. 5289COOPERATIVE, EDILIZIA

Previdenza – Dipendenti trasfertisti – Contributi assicurativi – Retribuzione imponibile – Verbale di accertamento dell’Inps – Indennità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2014, n. 4849COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Costituzione del rapporto – Durata del rapporto – Nullità del termine – Nuove ipotesi di apposizione di un termine – Delega in bianco” a favore dei sindacati

TRIBUNALE

SENTENZA

TRIBUNALE DI FOGGIA – Sentenza 14 marzo 2014, n. 2815COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Licenziamento – Condotta antisindacale – Recsso non automaticamente illegittimo sul piano individuale

LEGISLAZIONE

DECRETO LEGGE

DECRETO-LEGGE 31 marzo 2014, n. 52COOPERATIVE, EDILIZIA

Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 04 marzo 2014, n. 54COOPERATIVE, EDILIZIA

Attuazione della direttiva 2011/85/UE relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri

PRASSI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 01 aprile 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Co.Co.Pro. e Partite IVA – Il Ministero decide di rafforzare i controlli sull’utilizzo improprio di alcune tipologie contrattuali

Che non si fa per un voto!!!!

Dentiere? Sconto del 50% 
Solo se iscritto a Forza Silvio…

 
BERLUSCONI DENTIERA
 
2 aprile 2014
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A – A

«Tutti i tesserati al nostro Club Forza Silvio possono usufruire di protesi dentali scontate al 50%». Lo comunica in una nota Vincenzo Leli, presidente del Club Forza Silvio XV Municipio, già intervenuto sulla stampa e sulle televisioni in occasione del progetto sul risparmio nelle cure veterinarie per gli animali domestici azzurri. 

«Abbiamo deciso di affrontare seriamente le richieste di chi popola il nostro territorio, sempre più alle prese con la crisi, e di portare quindi avanti iniziative a sostegno non solo dei numerosi anziani, ma anche di tutte quelle persone che in difficoltà economica non riescono a curare i denti», spiega. «Per questo – prosegue – abbiamo stipulato un accordo con uno studio odontoiatrico per offrire agli iscritti del nostro circolo dei prezzi abbordabili come mai prima d’ora sull’acquisto di dentiere e protesi mobili».

San Francesco da Paola

 

San Francesco da Paola


San Francesco da Paola

Nome: San Francesco da Paola
Titolo: Eremita e fondatore

Ricorrenza: 02 aprile

S. Francesco, detto da Paola dalla sua città natale, nacque nel 1416.

I suoi genitori lo ebbero dal Signore per intercessione di S. Francesco d’Assisi. Ammaestrato fin dai più teneri anni alla pietà, indirizzava tutti i suoi sforzi all’acquisto della virtù, dimodocchè apparve destinato a grande santità. 

A 13 anni apprese dai Francescani i primi rudimenti della scienza, e incominciò a praticar quella vita austera, che continuò poi per tutta la vita. A soli quindici anni, col consenso dei genitori, si ritirò in solitudine non molto lontano dalla patria. Ma disturbato dalle frequenti visite che gli facevano molte pie persone ammirate del suo modo straordinario di vivere, si appartò maggiormente, spingendosi verso il mare e quivi si scavò una grotta. Il suo letto era la nuda tèrra, il suo cibo le erbe che crescevano d’intorno, e l’abito un sacco grossolano, che nascondeva un ruvido cilicio. 

Non aveva ancora vent’anni quando gli si aggiunsero altre persone desiderose di vivere sotto la sua direzione. Allora il Santo uscì dalla solitudine, edificò nei dintorni di Paola una chiesa con un monastero ponendo le fondamenta del suo ordine, che per umiltà volle chiamare dei « Minimi ». 

Il Signore, che prova col fuoco delle afflizioni quelli che lo amano, permise che venisse perseguitato da Ferdinando principe di Taranto, che poi tocco dalla grazia di Dio lo lasciò in pace. L’eminente santità di Francesco appariva ancora più agli occhi del popolo pel dono profetico. I prodigi poi che Iddio moltiplicava a mezzo del suo fedele servo eccitavano l’universale ammirazione, tanto che Papa Paolo II mandò un suo legato a verificare se era vero quello che si raccontava di lui. 

Il re di Francia Luigi XI, essendo ammalato, volle presso di sè S. Francesco, che per ordine del Sommo Pontefice (a cui Luigi XI era ricorso per averlo), tosto si mise in viaggio. Ovunque passava, era accolto festosamente. La Provenza rovinata dalla peste provò i benefici effetti della presenza del servo di Dio. 

Arrivato presso il re, lo indusse a rassegnarsi al volere di Dio e lo dispose a ben morire. 

Molto fu amato da Luigi XI, che favorì grandemente la diffusione dei Minimi in Francia. 

Francesco visse ancora parecchi anni: quando fu avvertito esser prossimo il giorno della sua morte, si dispose al grande passo con tre mesi di ritiro in cella. Si ammalò la domenica delle Palme del 1507; il giovedì santo ricevette, in chiesa. il Santo Viatico e il giorno seguente, dopo aver date le ultime raccomandazioni ai suoi discepoli, si addormentò nel Signore: era il 2 aprile 1507 e contava 91 anni. Dice il Breviario romano che il suo corpo. rimasto per 11 giorni insepolto, emanava un profumo celeste. 

PRATICA. Domandiamo a Dio l’umiltà e lo spirito di mortificazione. 

PREGHIERA. Dio, amante degli umili, che subiimasa il beato confessore Francesco alla gloria dei tuoi Santi, deh! fa’ che conseguiamo felicemente, per i meriti e l’intercessione di lui, il premio promesso agli umili.