Archivio mensile:luglio 2013

Disabili

Lavoro: 30 milioni in più al Fondo per l’inserimento dei disabili

Il fondo per il diritto al lavoro dei disabili potrebbe essere incrementato: è quanto prevede uno degli emendamenti presentati dal governo al decreto lavoro – Iva (dl 76/2013), la cui discussione riprende oggi in Senato. Circa 190 le proposte di modifica complessive, incluse quelle dell’esecutivo. Quella che riguarda i lavoratori disabili, in particolare, prevede l’incremento del fondo di 10 milioni di euro nel 2013 e 20 milioni nel 2014. 

Soddisfatta la senatrice del Pd Nicoletta Favero, componente della Commissione lavoro, che spiega: “Sulla disabilità avevamo presentato specifici emendamenti al decreto lavoro, che l’esecutivo ha sostanzialmente accolto incrementando il fondo per la disabilità di 30 milioni in due anni. Inoltre, abbiamo impegnato il governo a rimuovere gli ostacoli che impediscono il rispetto della quota di assunzione dei disabili nelle Pubbliche amministrazioni”. Il riferimento è, in questo caso, al parere del Dipartimento della Funzione pubblica del maggio scorso, che sollevava le amministrazioni dagli obblighi assunzionali in caso di eccedenze di organico. A tal proposito, “un ordine del giorno a mia prima firma, accolto dal governo in Commissione Lavoro, impegna l’esecutivo a superare questo parere, a garantire la piena attuazione della legge 69/99 e a prevedere misure mirate a promuovere l’incremento dell’occupazione stabile delle categorie protette”.

da Redattore sociale

Emigrati

Svimez, emigrati da Sud 1,3 mln in 10 anni

Tra il 2001 e il 2011 ha lasciato le Regioni del Mezzogiorno diretto al Centro-Nord oltre 1,3 milioni di persone, di cui 172 mila laureati. Mentre 180mila persone, di cui 20mila laureati, sono emigrate all’estero.

E’ quanto emerge dalle anticipazioni del Rapporto Svimez 2013 sull’economia del Mezzogiorno, nel quale si rileva che sono in continuo aumento i
laureati che lasciano le Regioni del Sud (dal 10,7% del totale del 2000 al 25% del 2011). Regioni nelle quali, tra l’altro, si concentra il 60% di chi, negli ultimi cinque anni, ha perso il lavoro per colpa della crisi, pur essendo presente appena il 27% degli occupati italiani, e nelle quali risiede oltre la metà dei cosiddetti ”neet” (giovani che non studiano, non lavorano e nemmeno cercano un lavoro).

Degli oltre 500mila posti persi tra il 2008 e il 2012, infatti, ”ben 301mila ” riguardano residenti nel Mezzogiorno. I disoccupati al Sud sono passati da 978 mila del 2011 a 1,281 milioni del 2012, per un tasso di disoccupazione che sale dal 13,6% al 17,2%, mentre Svimez stima un nuovo balzo della disoccupazione al 18,8% nel 2013 (valore più del doppio del 9,1% nel Centro-Nord) e al 19,1% nel 2014.

Nel quadro tracciato da Svimez si ricorda anche che negli ultimi cinque anni (dal 2007 al 2012) al Sud le famiglie povere sono aumentate del 30%, parti a 350mila nuovi nuclei, e, guardando al futuro, si lancia l’allarme ”desertificazione-spopolamento” per le aree del Meridione. Dal 2012 al 2065, infatti, è previsto un calo di 4,2 milioni di persone nel Sud, a fronte di un aumento di 4,5 nel Centro Nord. La popolazione del Mezzogiorno sul totale crollerà dal 34% di oggi al 27,3%. Di questi, il 53% di quelli che ”spariranno”, oltre 2 milioni, avrà meno di 44 anni, ”decimando ” le Regioni del Sud ”della componente più vitale, prolifica e produttiva ”.

Lavoratori in nero

Sono quasi 3 milioni i lavoratori in nero presenti in Italia

Con le loro prestazioni questi lavoratori, secondo un’analisi della Cgia di Mestre, “producono” 102,5 miliardi di Pil irregolare all’anno (pari al 6,5% del Pil nazionale), ”sottraendo” alle casse dello Stato 43,7 miliardi di euro di gettito.

La Regione più ”colpita” è la Calabria: l’incidenza del valore aggiunto da lavoro irregolare su quello regolare è pari al 18,6%. Quasi la metà del gettito potenzialmente evaso è in capo alle regioni del Sud.In generale è tutto il Sud a soffrire la presenza dell’economia sommersa: quasi la metà (19,2 miliardi su 43,7) del gettito potenzialmente evaso è in capo
alle regioni del Sud.

I numeri, riferiti al 2011 (ultimo anno disponibile), sono stati elaborati dalla Cgia che ha misurato il peso economico del lavoro sommerso in Italia. Una piaga che vede coinvolti milioni e milioni di persone: lavoratori dipendenti che fanno il secondo lavoro; cassaintegrati o pensionati che arrotondano le loro magre entrate, disoccupati che in attesa di rientrare ufficialmente nel mercato del lavoro sbarcano il lunario ”grazie” ai proventi di una attività irregolare.

”Con la crisi economica – spiega la Cgia – l’economia sommersa ha subito una forte impennata. In questi ultimi anni chi ha perso il lavoro non ha avuto alternative: per mandare avanti la famiglia ha dovuto ricorrere a piccoli lavoretti per portare a casa qualcosa. Una situazione che ha coinvolto molti lavoratori del Sud espulsi dai luoghi di lavoro”.

Dallo studio della Cgia emerge che la Regione più a ”rischio” è la Calabria che presenta 181.100 lavoratori in nero e un’ incidenza percentuale del valore aggiunto da lavoro irregolare sul Pil pari al 18,6%. Questa situazione si traduce in 1.375 euro di imposte evase in capo ad ogni singolo residente della Regione Calabria. Segue la Basilicata che con appena 45.600 unità di lavoro irregolari ”produce” un Pil in ”nero” che pesa su quello ufficiale per il 14,7%: le tasse che mediamente vengono a mancare in Basilicata per ciascun residente sono pari a 1.174 euro all’anno. Al terzo posto della graduatoria c’è il Molise: con 27.000 irregolari e un peso dell’economia sommersa su quella ufficiale pari al 14,6%, le imposte non versate per residente sono pari a 1.282 euro all’anno.

”Con la presenza del sommerso – conclude lo studio – la 
profonda crisi che sta colpendo il Paese ha effetti economici e sociali meno pesanti di quanto non dicano le statistiche ufficiali. E’ evidente che chi pratica queste attività irregolari fa concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici regolari che non possono o non vogliono evadere. Ma nel Mezzogiorno possiamo affermare che il sommerso costituisce un vero e proprio ammortizzatore sociale. Sia chiaro – prosegue – nessuno di noi vuole elogiare il lavoro nero spesso legato a doppio filo con forme inaccettabili di sfruttamento, precarietà e mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, quando queste forme di irregolarità non sono legate ad attività riconducibili alle organizzazioni criminali o alle fattispecie appena elencate – conclude – costituiscono in questi momenti così difficili un paracadute per molti disoccupati o pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese”.

comunicati

rss stampa

 

 

26 luglio 2013
 
 
26 luglio 2013
 
 
19 luglio 2013
 
 
19 luglio 2013
 
 
17 luglio 2013
 
 
17 luglio 2013
 
 
15 luglio 2013
 
 
15 luglio 2013
 
 
12 luglio 2013
 
 
12 luglio 2013
 
 
12 luglio 2013
 
 
09 luglio 2013
 
 
1 2 3 successivo >

 

Notizie dal ministero del lavoro

Primo piano

Ministeriale G20 Lavoro e Occupazione

Il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini partecipa alla riunione dei Ministri del Lavoro e Occupazione e alla sessione Ministri Lavoro e Occupazione e Finanze, organizzate a Mosca il 18 e 19 luglio 2013 nell’ambito della Presidenza Russa del G20

Misure urgenti per il rilancio dell’occupazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 26 giugno il “Pacchetto lavoro” proposto dal Ministro Enrico Giovannini. Fra gli interventi previsti, la decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, l’estensione delle tutele per lavoratori ed imprese, la carta inclusione per il contrasto alla povertà

Terza procedura – Lavoratori ‘Salvaguardati’

Emanata la circolare n. 19 del 5 giugno 2013, attuativa del Decreto interministeriale del 22 aprile 2013. Contiene le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro ed è corredata dalla modulistica ed in particolare dal modello di ISTANZA che dovrà essere presentata dal lavoratore.

Notizie
 
24/07/2013

Riduzione contributiva a favore dei datori di lavoro

Emanata la circolare operativa Inps

 
23/07/2013

Interpello

On line le risposte a nuovi quesiti

 
23/07/2013

Prevenzione dell’Istituzionalizzazione dei minori

Risultati della prima sperimentazione

 
22/07/2013

Incontro al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

Lo strumento del microcredito a favore dell’impresa femminile

 
22/07/2013

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Nomina del Segretario Generale

 
22/07/2013

Incentivi a sostegno dell’occupazione

Benefici a favore dei datori di lavoro

 
18/07/2013

Messaggio del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Censimento dà valore al non profit – Cnel, 18 luglio 2013

 
17/07/2013

Cinque per mille

Nuove Linee Guida

16/07/2013

Terzo Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati

Il lavoro, curato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, è stato presentato a Roma il 15 luglio 2013

 
15/07/2013

Comunicazioni Obbligatorie

Pubblicato il Rapporto annuale

 
15/07/2013

Comunicazioni Obbligatorie

Pubblicata la nota del I trimestre 2013

 
12/07/2013

Volontariato, associazionismo e cinque per mille

Situazione dei pagamenti sulle materie di competenza della Direzione Generale per il Terzo Settore e le Formazioni Sociali

 
12/07/2013

Emersione lavoratori irregolari

Circolare congiunta Lavoro/Interno del 10 luglio 2013

11/07/2013

IV Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità

Presenti a Bologna, il 12 e 13 luglio 2013, il Ministro Enrico Giovannini e il Viceministro Maria Cecilia Guerra

Campagne di comunicazione

Campagna sulle malattie professionali

La salute nei luoghi di lavoro è importante. Tuteliamola

n. 580 del 25 luglio 2013

NEWSLETTER LAVORO

n. 580del 25 luglio 2013

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

  Comunicazioni

25-07 DPL Modena: per motivi tecnici, dal 29 luglio al 9 agosto p.v. il sito potrebbe non essere aggiornato.

 

  Le Novità in materia di Lavoro         

23-07 INPS: mes.11761 – lavoratori assunti con contratto di apprendistato dalle liste di mobilità

L’INPS, fornisce alcune precisazioni in merito alla contribuzione applicabile al temine del periodo agevolato di 18 mesi previsto dalla legge 223/1991, in caso di rapporti di apprendistato con lavoratori assunti con contratto di apprendistato.

 

23-07 Expo 2015: intesa per la creazione di 800 contratti flessibili

E’ stato siglato, in data 22 luglio 2013, un accordo tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil ed il commissario unico di Expo 2015, che prevede 800 assunzioni tramite contratto di apprendistato, tempo determinato e stage.

 

23-07 Consulta: libertà sindacale e legittimità dell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 231 del 2013, ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’articolo 19, 1° comma, dello Statuto dei lavoratori (Legge n. 300/1970, nella parte in cui…

 

22-07 Parlamento: rifinanziamento ammortizzatori in deroga e tempo determinato nelle PA

Il Parlamento ha pubblicato il testo del decreto-legge n. 54/2013, coordinato con la legge di conversione n. 85/2013, recante: «Interventi urgenti in tema di sospensione dell’imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.».

 

22-07 Funzione Pubblica: cir. 2 – applicazione del decreto Anticorruzione e relative sanzioni

Il Dipartimento della Funzione Pubblica porta l’attenzione di tutte le pubbliche amministrazioni all’applicazione del decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 (c.d. Decreto Anticorruzione) che riguarda il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

 

22-07 INAIL: infortuni occorsi a coltivatori diretti

L’INAIL risponde ad alcuni quesiti in ordine all’ammissibilità a tutela di eventi occorsi a coltivatori diretti nello svolgimento di attività imprenditoriali o per il soddisfacimento di esigenze personali e familiari.

 

22-07 Contratti: firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl dell’editoria e cartotecnica Confapi

In data 16 luglio 2013 è stato sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti della piccola e media industria della comunicazione, dell’informatica, dei servizi innovati e della micro-impresa. L’ipotesi prevede un aumento a regime di 108,00 euro riparametrato a livello C1 del settore Cartotecnica e livello 6 per il settore Grafica.

 

19-07 DTL Modena: sessione esami 2013 per conduttori di generatori di vapore

La Direzione Territoriale del Lavoro di Modena informa che è indetta una sessione di esami per il conferimento dei certificati di abilitazione (c.d. patentini).

 

19-07 Contratti: firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl dell’industria della concia

E’ stata siglata da Unic e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, in data 18 luglio 2013, l’ipotesi di accordo per il CCNL dell’industria della concia.

 

19-07 INPS: mes.11533 – differimento al 20 agosto dei termini per i versamenti contributivi

L’INPS informa che i versamenti contributivi che hanno scadenza tra il giorno 1 e 20 agosto dell’anno 2013, possono essere effettuati entro il giorno 20 agosto senza alcuna maggiorazione.

 

19-07 INPS: mes.11532 – domanda per il pagamento rateale dei contributi in fase amministrativa

L’INPS fornisce le prime istruzioni per la modalità di presentazione della domanda e atto di impegno per il pagamento rateale dei contributi in fase amministrativa relativi alle Gestioni Private, Gestioni Dipendenti Pubblici e Gestioni Lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico.

 

19-07 INPS: mes.11512 – procedura “Regolarità contributiva online”

L’INPS, con messaggio n. 11512 del 17 luglio 2013, informa di aver sviluppato una nuova procedura tramite la quale i soggetti responsabili dell’adempimento contributivo (titolari/legali rappresentanti), ovvero i loro delegati o intermediari, a ciò appositamente autorizzati, possono verificare direttamente online la propria regolarità contributiva.

 

19-07 Consulta: disabili – congedo per i parenti o affini di terzo grado

La Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’art. 42, comma 5, del Decreto Legislativo n. 151/2001, nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi previsto,, il parente o l’affine entro il 3° grado convivente.

 

19-07 Consulta: rilascio del p.s. allo straniero che ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare

La Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell’art. 5 co. 5 del Decreto Legislativo n. 286/1998, nella parte in cui prevede che la valutazione discrezionale, in esso stabilita, si applichi solo allo straniero che “ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare” o al “familiare ricongiunto”, e non anche allo straniero “che abbia legami familiari nel territorio dello Stato”.

per accedere alle notizie               

  Le Sentenze della Cassazione Lavoro

> Rifiuto a svolgere mansioni superiori e licenziamento

> Perdita del “Bonus assunzione” in caso di licenziamento dei dipendenti

 

per accedere alle notizie            

Settore pirotecnico

Settore pirotecnico: alto livello di rischio, spesso sottovalutato

Trentasei morti in Italia dal 2000 al 2010. Questo il  numero degli incidenti e degli infortuni mortali che avvengono nel comparto pirotecnico. Un settore che soffre ancora di un livello di rischio spesso sottovalutato da parte dei proprietari di queste imprese, la maggior parte di piccole dimensioni. A esplodere, infatti, sono fabbriche a conduzione familiare, situate in posti isolati e con pochi dipendenti che, nella maggior parte dei casi, non conoscono la normativa vigente che regola l’utilizzo di questi prodotti pericolosi. Il tragico caso di Orvieto nel 2008 – dove perse la vita un’intera famiglia – e quello del 2011 alla “Cancelli” di Frosinone, che ha provocato sei morti, a cui si aggiunge l’ultimo incidente avvenuto a Città S.Angelo in Abruzzo, hanno riportato l’attenzione sugli impianti di produzione e di deposito degli articoli pirotecnici e sulle criticità del comparto. Spingendo il governo a fare chiarezza sullo stato della situazione.

Ecco allora che la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro – operativa presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali – ha recentemente approvato il documento “Articoli pirotecnici. Impianti di produzione e deposito”, dove si sottolinea come la normativa sui prodotti classificati come “esplosivi” è ancora estremamente complessa e confusa. Tra le criticità evidenziate, emergono alcuni aspetti comuni alle esplosioni degli opifici pirotecnici. In primis ci sono sicuramente le condizioni inadeguate degli ambienti di lavoro e le lavorazioni svolte in condizioni climatiche inadeguate. A questo aspetto, seguono la mancata osservanza delle disposizioni che vietano l’accesso ai non addetti ai lavori, le irregolarità amministrative (per esempio il rilascio delle licenze di esercizio dell’attività di produzione) e l’inadeguata preparazione delle maestranze utilizzate.

Uno dei tasti maggiormente dolenti è rappresentato dalle stesse leggi sui prodotti esplosivi: la Commissione parla, così, di “preoccupanti lacune esistenti nella normativa del settore delle attività pirotecniche”, responsabili di un abbassamento della guardia in queste aziende a carattere familiare. A confermare la tendenza alla sottovalutazione del rischio è Paolo Bragatto, ricercatore Inail nel settore Ricerca certificazione verifica. “Il documento di riferimento per questi lavoratori è il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps) e la prima edizione è del 1931 – precisa – Un testo che, oltre a tutelare maggiormente la collettività rispetto al singolo lavoratore, non tiene neanche conto del miglioramento tecnologico e classificatorio, intercorso negli ultimi quaranta anni”. “Esiste infatti una difformità nella terminologia, nelle classificazioni e nelle prescrizioni della normativa che disciplina tali attività – continua Bragatto – Il decreto legislativo 334 del 99 sul “Controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose”, invece, non sempre viene recepito al meglio in queste piccole realtà”.
 
Ma un miglioramento di questi ambienti di lavoro è possibile. “Parliamo di aziende molto piccole, a carattere familiare, e situate in posti isolati – spiega Bragatto – In queste microimprese spesso c’è una sottovalutazione del pericolo e il numero di persone ridotte che vi lavora all’interno non sempre ha una reale formazione culturale sulla materia. Sicuramente è fondamentale adeguare e rendere coerenti tra di loro le varie normative di sicurezza e prevenzione che regolano questo settore (non solo in riferimento ai pirotecnici, ma anche agli esplosivi in generale) – è l’auspicio del ricercatore Inail – ma anche realizzare delle nuove linee guida, semplici ed accessibili a tutti. “E infine non bisogna dimenticare l’importanza della prevenzione – conclude Bragatto – Corsi di formazione e maggiori controlli sono sicuramente fondamentali per importare una nuova cultura della valutazione del rischio nel campo pirotecnico”.

www.inail.it

Pensioni sociali

Chi vola finanzia … le pensioni sociali

Chi vola, da luglio contribuisce a pagare le pensioni anticipate e quelle sociali: 5 euro a tratta, quant’è la misura dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri. Dal 1° luglio infatti è scattato l’aumento di 2 euro fissato dalla riforma Fornero sul mercato del lavoro al cui incasso provvede l’Inps.

In base alle nuove norme le maggiori somme dell’addizionale saranno versate alla “gestione degli interventi assistenziali e sostegno alle gestioni previdenziali”, ossia alla gestione a carico della fiscalità generale per finanziare, tra l’altro, le pensioni sociali e quelle anticipate.

E’ l’Inps che provvede alla riscossione dell’incremento dell’addizionale comunale nei confronti dei gestori di servizi aeroportuali, che procedono con le stesse modalità previste per la riscossione dei diritti di imbarco nei confronti dei vettori aerei. Nella circolare n. 112/2013 l’Istituto precisa anche che alle somme relative all’incremento dell’addizionale si applicano le norme sanzionatorie e di riscossione previste per i contributi previdenziali obbligatori.

da Italia oggi

Minori

Minori stranieri, una proposta di legge per l’accoglienza

Rendere organica la legislazione sull’immigrazione, recependo i principi fondamentali della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per tutelare i minori stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro paese.  A chiederlo è Save the children che ieri alla Camera ha presentato la prima proposta per un disegno di legge in materia, che in 26 articoli punta a superare le principali  criticità del contesto normativo e operativo attuale.

Tra i punti principali della legge quello di  uniformare le procedure di identificazione e accertamento dell’età dei minori, che spesso vengono scambiati per maggiorenni e viceversa; istituire un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di  posti e standard qualitativi garantiti, e attivare una banca dati nazionale  per governare l’invio dei minori che giungono in Italia nelle strutture di  accoglienza dislocate in tutte le regioni,  sulla base delle disponibilità  di posti e di eventuali necessità e bisogni specifici dei minori stessi, attraverso quella che viene chiamata “cartella sociale”.

Si chiede inoltre di garantire continuità ad un fondo nazionale per l’accoglienza dei minori  stranieri non accompagnati che non gravi sulle spese dei Comuni di  rintraccio; promuovere la partecipazione attiva e diretta dei minori stranieri non  accompagnati a tutti i procedimenti che li riguardano, nel rispetto dei  principi della Convenzione delle nazioni unite sui diritti dell’infanzia e  dell’adolescenza; incentivare la presa in carico e un sostegno continuativo per i minori in  condizioni di particolare vulnerabilità (come le vittime di tratta e di  sfruttamento o i richiedenti asilo).

Infine si propone di sostenere in modo organico l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei minori stranieri non accompagnati anche in vista del compimento della  maggiore età, il diritto all’istruzione e alla salute e di coinvolgere le comunità locali nel sostegno dei minori non accompagnati  attraverso l’istituzione della figura dei “tutori volontari”, adeguatamente  selezionati e formati, e la promozione dell’affido familiare dei minori come  alternativa alle strutture di accoglienza.

Povertà

Povertà, nel 2014 finiscono gli aiuti alimentari …

Dal 1 gennaio 2014 non saranno più disponibili derrate alimentari da distribuire in qualità di aiuti in favore degli indigenti (in povertà assoluta o relativa) in Italia, oltre 4 milioni di poveri assistiti quotidianamente da 15.000 strutture caritative in Italia. E’ l’allarme lanciato dagli enti caritativi attualmente accreditati presso Agea e uniti nell’iniziativa ”Insieme per l’Aiuto alimentare” che sono stati ricevuti in Senato dal Presidente Piero Grasso.

L’incontro è servito per sottolineare come a questa previsione potrebbe seguire un’emergenza con conseguenti ricadute sociali imprevedibili: venendo meno il supporto alimentare – fanno sapere – crollerebbe la rete del volontariato italiano che offre anche servizi suppletivi come il sostegno economico (in casi di massima emergenza), legale, amministrativo, sanitario e soprattutto di ascolto.

Gli enti caritativi chiedono che Parlamento e Governo prendano atto del fatto che il programma di aiuti alimentari in favore degli indigenti in Italia produrrebbe effetti moltiplicativi sui beneficiari finali, in quanto le derrate alimentari peserebbero per il loro costo industriale e non commerciale, e che una pronta risposta della politica italiana a questa emergenza sarebbe un segno fondamentale per infondere un segnale di speranza e di partecipazione in favore di chi in Italia necessita ormai quasi di tutto.

Il Presidente del Senato, dopo aver ascoltato con attenzione tutti i rappresentanti degli enti ed essersi informato sullo stato attuale della situazione, ha assicurato il suo impegno a seguire con attenzione e partecipazione l’attivazione del Fondo Nazionale di aiuti alimentari agli indigenti.

“Dobbiamo affrontare questa situazione prima che diventi un’emergenza sociale e politica. Purtroppo la crisi economica che ancora morde il nostro Paese rende il vostro lavoro ancora più necessario e gravoso. Farò quanto possibile per dare piena e positiva attuazione alle istanze dei 4 milioni di indigenti che voi rappresentate. Dobbiamo dare presto una risposta che sia un segno di speranza e di sollievo verso chi ha bisogno”, ha dichiarato il presidente Grasso.

Immigrazione

Immigrazione: quasi 1 milione gli asiatici in Italia,1/3 sono cinesi

Quasi un milione gli immigrati asiatici regolari in Italia, un numero che è cresciuto di quasi nove volte nell’arco di un ventennio: erano, infatti, appena 100 
mila agli inizi degli anni ’90, sono diventati 942.443 nel 2012.

Lo ha rilevato uno studio sull’immigrazione asiatica in Italia realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos/Immigrazione Dossier Statistico che ha dato così il via  alla nuova serie della rivista ”Affari sociali internazionali” dedicata al tema delle immigrazioni in Italia. 

Gli immigrati asiatici sono un quarto (25,9%) di tutti gli stranieri non comunitari che soggiornano nel nostro paese. I paesi di provenienza che registrano maggiori presenza sono: Cina
(29,5%), Filippine (16,2%), India (15,4%), Bangladesh (11,3%), Sri Lanka (10%, Pakistan (9,6%). Si tratta di una presenza con forte componente femminile impegnata nel lavoro di cura; i ricongiungimenti familiari sono certamente tra gli aspetti che legano l’Italia e le migrazioni asiatiche. 

Le regioni che in cui sono insediate le collettività asiatiche più numerose sono la Lombardia 29,1%), il Lazio (14,7%), l’Emilia Romagna (11,3%), il Veneto (11,1%).  Nel 2011 sono stati 7.346 i cittadini asiatici che hanno presentato richiesta di asilo in Italia.