Archivi giornalieri: 2 luglio 2013

INCA CGIL

27/06/2013         ASpI e mini ASpI

13/06/2013        Test d’ingresso universitari e corsi di formazione

30/05/2013        Infortuni sul lavoro

16/05/2013        Dichiarazione dei redditi

03/05/2013      Permessi legge n. 104/92

18/04/2013      E dopo lo studio?

04/04/2013      In pensione, ma da quando? E con quale importo?

21/03/2013      Cud e OBisM gratuiti in Cgil

07/03/2013      Infortuni e malattie da lavoro

21/02/2013      Scelte scolastiche e tirocini

07/02/2013      Assistenza ai disabili

24/01/2013      La Carta dei servizi Cgil

10/01/2013      I diritti dei lavoratori in malattia

 


                                                                                                                               2012     2011    2010

14ma

14ma per i pensionati

L’Inps con il messaggio n. 10462 ha annunciato  l’arrivo della 14ma per i pensionati più anziani e disagiati, infatti la somma aggiuntiva che verrà attribuita sulla mensilità di luglio sarà corrisposta ai soggetti che al 31 luglio 2013 hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni e abbiano un reddito complessivo non superiore  a 1,5 volte il trattamento minimo Inps.

A tale fine si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura, compresi i redditi esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta  o a imposta sostitutiva ad eccezione sia dei redditi derivanti dagli assegni familiari e dall’indennità di accompagnamento, sia del reddito della casa di abitazione, dei trattamenti di fine rapporto e delle competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Ulteriori e più approfondite informazioni sull’argomento si possono richiedere presso le sedi dell’Inca dislocate su tutto il territorio nazionale.

Comunicati

 

Welfare

Il welfare produce occupazione

Conferenza stampa – venerdì 5 luglio, ore 11.00Roma, sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio

Esiste un dato poco noto riguardo all’occupazione. In Europa, tra il 2008 e il 2012 (nel pieno della crisi) a fronte di una perdita di occupazione nei comparti manifatturieri di 3 milioni e 123mila unità  l’incremento nei servizi di welfare, cura e assistenza è stato pari a 1 milione e 623mila unità (+7,8%). Ma solo alcuni Paesi europei si sono resi conto che il welfare può essere un volano per la ripresa economica. Fra questi l’Italia non c’è: al contrario essa comprime la spesa sociale, delega massicciamente l’assistenza alle famiglie, mantiene limitati e risibili gli sgravi per l’occupazione domestica e di assistenza favorendo il lavoro sommerso e senza tutele.

Gli investimenti pubblici nel welfare rappresentano, contrariamente a molti luoghi comuni, un investimento. Come è stato di recente sottolineato da alcuni studi l’uso della spesa pubblica per creare lavoro (in particolare nei settori ad alta intensità di lavoro e tra questi certamente il welfare dei servizi) ha effetti sull’occupazione molto più alti e in tempi più rapidi rispetto ad altri tipi di misure: fino a 10 volte superiori rispetto al taglio delle tasse, da 2 a 4 rispetto all’aumento di spesa negli ammortizzatori sociali o alla riduzione dei contributi sul lavoro per le imprese.

Un esempio di questi effetti si rileva in Francia: uno dei paesi europei che prima e di più ha puntato su una strategia di integrazione tra politiche di welfare e politiche per la creazione di occupazione regolare nella cura e assistenza alle persone. Ciò è stato realizzato attraverso strumenti volti a rendere solvibile la domanda: voucher, contributi, sgravi. Non è un caso che nel 2011 siano state 3,4 milioni (il 13% del totale) le famiglie che hanno usufruito di servizi di cura e assistenza personale. L’impatto di queste politiche ha determinato, un aumento dell’occupazione regolare nell’ordine del 47% tra il 2003 e il 2010 (+ 330 mila unità tra il 2005 e il 2010), giungendo ad occupare un milione  e mezzo di lavoratori.

La Rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia” ha messo ben in evidenza questi e molti altri dati avvalendosi di un gruppo di ricercatori. Ne esce una proposta diversa e più veloce per il rilancio dell’occupazione e dell’economia. I primi eclatanti risultati verranno presentati in una conferenza stampa il 5 luglio presso l’Hotel Nazionale – Sala Capranichetta (Piazza Monte Citorio, Roma).

Donne

Assemblea delle donne Cgil a Roma

Le donne della Cgil si preparano ad un nuovo importante appuntamento. Giovedì 4 luglio, a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, dalle ore 9,30, oltre 600 tra delegate e dirigenti si incontreranno per l’assemblea nazionale dal titolo “Le donne cambiano…”.

Vera Lamonica, segretario confederale, aprirà la giornata di lavori che verrà conclusa nel pomeriggio da Susanna Camusso.

L’iniziativa rientra nel percorso di riflessione, analisi e cambiamento avviato dalle donne del più grande sindacato italiano sui temi della contrattazione, del welfare e dell’Europa, che ha visto le sue principali tappe nell’assemblea nazionale del 5 e 6 giugno 2012 e nei seminari del dicembre scorso.

Con la prossima assemblea nazionale, le delegate e le dirigenti della Cgil porteranno a sintesi il lavoro svolto nell’arco dell’anno, partendo dalla convinzione che il lavoro produttivo e riproduttivo delle donne crea valore per tutti e che per uscire dalla crisi l’Italia e l’Europa devono investire sul lavoro delle donne, ancora oggi discriminate ed emarginate. E’ dunque necessario costruire proposte di genere per rilanciare un Paese che non può più fare a meno di un punto di vista importante e differente su tutte le politiche.

Terapia salvavita

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Quali sono i criteri i per determinare le gravi patologie richiedenti le terapie salvavita che legittimano l’applicazione della specifica disciplina  dell’art. 21, comma  8, del CCNL del personale degli Enti Pubblici Non Economici del 6.7.1995, come integrato dall’art. 7 del CCNL 14/2/2001?

 

L’art. 21, comma  8, del CCNL del personale degli Enti Pubblici Non Economici del 6.7.1995, come integrato dall’art. 7 del CCNL 14/2/2001,  nel prevedere una tutela speciale per le assenze dovute a terapie salvavita correlate a “gravi patologie”, ha individuato alcune specifiche casistiche (emodialisi, chemioterapia, trattamento riabilitativo per soggetti affetti da AIDS), senza voler escludere altre fattispecie di analoga gravità.

Tuttavia, per applicare correttamente e senza apprezzamenti arbitrari la disciplina contrattuale, occorre:

1) aver ben presente la sua portata;

2) disporre di una documentazione incontestabile.

Sotto il primo aspetto, si rileva che la clausola in esame non riguarda tutte le patologie gravi ma soltanto quelle che richiedono il ricorso a terapie salvavita; quindi i due requisiti (gravità della patologia e necessità del ricorso a terapie salvavita) devono coesistere e vanno valutati contestualmente.

Riguardo al secondo aspetto (documentazione a supporto), si deve  necessariamente rimettere ogni valutazione di merito alla competente azienda sanitaria locale o struttura convenzionata, come espressamente previsto dalla richiamata disciplina contrattuale.

Per il riconoscimento del beneficio, il lavoratore dovrà pertanto produrre una adeguata e chiara certificazione medica da cui, appunto, risulti non solo la sua condizione morbosa, ma anche l’ulteriore attestazione che la stessa si configura come patologia grave che ha richiesto o richiede la effettuazione di terapie salvavita.

Alcuni esempi di CCNL: Enti Locali (art. 21 comma 4 del CCNL 06.07.1995,

sostituito dall’art. 10 comma 2 del CCNL 14.09.2000 e art. 7 bis del CCNL

06.07.1995, introdotto dall’art. 10 comma 1 del CCNL 14.09.2000); Scuola (art.

23 comma 8 bis introdotto dal CCNL 26.05.1999); Cassa Depositi e Prestiti

(art. 29 comma 8 del CCNL 02.07.2002); Ministeri (art. 21 comma 7 bis del

 

CCNL 16.05.1995, introdotto dall’art. 6 comma 1 del CCNL 16.02.1999).



Notizie

L’INPS ha pubblicato:
 
– il Messaggio n. 10406 del 17 giugno 2013 di particolare interesse per gli autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione e interessati ai provvedimenti di salvaguardia;
 
– il Messaggio n. 10462 del 1 luglio 2013 relativo all’erogazione della “quattordicesima” per l’anno 2013.
 
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 149 del 27 giugno 2013 è stato pubblicato il Decreto 8 marzo 2013concernente “Definizione delle modalità di rafforzamento del sistema dei controlli dell’ISEE” contenete anche l’elenco delle prestazioni di natura assistenziale (economica, di servizi, mediante strutture) erogabili da vari enti (INPS, comuni, provincie, università, strutture del Servizio sanitario nazionale, ecc.) delle quali possono beneficiare persone e nuclei familiari aventi una determinata “situazione economica”. Chi ritenesse di aver diritto di alcuna delle prestazioni assistenziali può rivolgersi alla locale sede del Patronato INCA, il cui indirizzo può rilevarlo dal sito www.inca.it, per la valutazione del caso specifico.