Viaggio in Calabria della presidente della Camera Laura Boldrini che tocca tre tappe: Rosarno e Riace in provincia di Reggio Calabria e Lamezia Terme in provincia di Catanzaro. A Rosarno la presidente Boldrini è stata ospite della sindaca Elisabetta Tripodi, da due anni sotto scorta per l’intimidazione del clan dei Pesce. Concluso l’incontro nella città nota per la rivolta dei braccianti africani del 2010, la Boldrini si è recata a Riace, dove riceverà la cittadinanza onoraria dal sindaco Domenico Lucano. “Sono venuta qui perché due sindache coraggiose, Elisabetta Tripodi e la collega Maria Carmela Lanzetta di Monasterace sono venute a Montecitorio e nessuna delle due ha posto l’accento sulle minacce ricevute, sono qui perché entrambe mi hanno chiesto attenzione per il territorio”.

L’incontro di Rosarno si è connotato per la forte presenza femminile: le ex sindaco Lanzetta e Carolina Girasole, le donne migranti dell’associazione Omnia, un’imprenditrice agricola rosarnese che ha portato la sua testimonianza e la giornalista Francesca Viscone che ha moderato l’incontro.

“Nelle minacce alle donne sindaco leggo una componente sessista – ha detto Boldrini – perché c’è una mentalità mafiosa che pensa che intimidire le donne sia più facile perché hanno più paura. Sono qui per dimostrare la mia vicinanza come presidente della Camera e come donna”. La presidente della Camera ha poi ribadito quanto in Calabria “sia arduo mantenere la schiena dritta e quanto sia importante non essere lasciati soli”.