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Canone Rai in bolletta: ecco di quanto si è ridotta l’evasione
di Andrea Biondi

Canone Rai, ecco perché resterà in bolletta

Sette milioni di paganti in più e un tasso di evasione per in canone ordinario sceso dal 27% a una percentuale inferiore al 5 per cento. Questi i numeri che l’ad Rai Carlo Fuortes segnalava come risultato del canone in bolletta
16 febbraio 2023
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5′ di lettura

Una «risorsa incongrua». Insomma, non adeguata rispetto «ai grandi impegni che la Rai ha nella gestione del servizio radio-televisivo». Era il 12 ottobre del 2021 quando l’ad Rai Carlo Fuortes – arrivato alla guida di Viale Mazzini qualche mese prima, a luglio – snocciolava davanti alla Commissione di vigilanza queste considerazioni sul canone Rai. Sul quale, sottolineava allora, la riforma che lo ha portato a essere pagato nella bolletta elettrica avrebbe, numeri alla mano, portato due innegabili vantaggi: 7 milioni di paganti in più e un tasso di evasione per in canone ordinario sceso dal 27% a una percentuale inferiore al 5 per cento.

Giorgetti: Canone fuori dalle bollette
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Altri tempi. La luna di miele fra la politica e l’ad (che nella sua prima intervista a Repubblica due anni fa un po’ improvvidamente disse: «I partiti non bussano alla mia porta») sembra finita da tempo. Complice anche il cambio della maggioranza di Governo. Ora, nel pieno della settimana del Festival di Sanremo – che peraltro di polemiche ne ha generate e ospitate a iosa, mai come quest’anno verrebbe da dire – Giancarlo Giorgetti, titolare del dicastero dell’Economia che peraltro è l’azionista della Rai, ha dichiarato che il canone andrà tolto dalla bolletta. «Quest’anno – ha affermato Giorgetti, parlando ad un evento elettorale della Lega a Roma – io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento».

Le richieste della Ue
Tutto dipende dal fatto che il destino del canone Rai – in bolletta da quando questa destinazione è stata predisposta nel 2015 dal governo Renzi per contrastare la diffusa evasione sull’imposta per la Tv pubblica – ha finito per incrociarsi con Bruxelles dopo che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) il Governo si è da una parte impegnato ad aumentare la trasparenza nella bolletta elettrica e dall’altra a eliminare, come imposto dalla Ue, la richiesta in capo ai fornitori di riscuotere «charges unrelated to the energy sector», vale a dire tasse non collegate al settore dell’energia. Nonostante dibattiti, annunci e ordini del giorno, come quello su proposta di alcuni parlamentari e approvato ad aprile dall’allora Governo Draghi, il canone è comunque rimasto in bolletta. Anche perché la voce è nei fatti scorporata e ben visibile all’interno della bolletta. Motivo questo che è sempre stato portato avanti dalla Rai per sostenere la tesi della mancanza di un obbligo di togliere il canone dalla bolletta elettrica.

Il nodo dei conti Rai
Di sicuro l’idea che possa uscirne fa tremare i polsi ai piani alti di Viale Mazzini. Come riferito nei documenti di presentazione del budget 2023 approvato a fine gennaio dal Cda Rai, il 69% delle risorse della Tv pubblica nel’anno in corso arriverà dal canone. Il tutto con una posizione finanziaria di gruppo in peggioramento a -650 milioni. Di questi -541 milioni solo dalla Rai, senza considerare la controllata Rai Way. Chiaro che con questi numeri qualsiasi indicazione che tolga certezza alle entrate genera più di un timore. Il che vuol dire che un ritorno dell’evasione o, ancora peggio, la cancellazione del canone che è tesi che torna ciclicamente nel dibattito politico.

Dal 2016 canone rateizzato in bolletta
Stando all’oggi, è da luglio 2016 che il canone di abbonamento alla televisione per uso privato viene rateizzato nella bolletta elettrica. Paga il canone ciascun cliente intestatario di un’utenza di energia elettrica nell’abitazione di residenza. L’importo del canone di 90 euro viene addebitato per famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di televisori posseduti, suddividendolo in 10 rate mensili da gennaio ad ottobre. Il canone si può pagare con addebito sulla pensione: per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione, è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento.

Chi è esonerato dal pagamento
Si può essere esonerato dal pagamento del canone Rai se non si possiede un televisore o un apparecchio atto a ricevere il segnale radiotelelvisivo; per chi ha compiuto 75 anni e possiede un reddito annuo non superiore a 8mila euro. Esonerati anche gli agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolari, funzionari di organizzazioni internazionali oppure militari di cittadinanza non italiana o personale civile non residente in Italia, di cittadinanza non italiana, appartenenti alle forze Nato di stanza in Italia.

Le entrate da canone
Nel 2021 le entrate da canone hanno sfiorato gli 1,82 miliardi di euro, contro gli 1,72 dell’anno prima, con introiti da canone per utenze private da 1,71 miliardi contro gli 1,64 miliardi dell’anno prima. «Dal 2013 al 2020 il canone ordinario è anche leggermente sceso», disse sempre durante quell’audizione l’ad Rai Carlo Fuortes riferendosi proprio al tema (e all’emergenza) conti per Viale Mazzini. E in quella occasione, a proposito del canone lo stesso Fuortes parlò, come detto, di «risorsa incongrua», sottolineando poi che con il passaggio del canone in bolletta «è aumentato il numero dei paganti dai 15 milioni ai 21-22 milioni» e «il tasso di evasione è sceso dal 27 per cento al 5 per cento, e attualmente è intorno al 3 per cento». Le trattenute dallo stato per «2,4 miliardi in otto anni» hanno agito in senso inverso, rivendicò infine l’ad Rai.

Quanto entra nelle casse Rai
È bene, però, ricordare, come hanno precisato più volte gli stessi vertici Rai che, a fronte dei 90 euro di ammontare annuo, Viale Mazzini ne percepisce solo una parte. Il passaggio del canone infatti non avviene direttamente dalla bolletta alla Rai, ma transita per l’agenzia delle Entrate e poi da questa alle casse della televisione pubblica. E i 90 euro sono comprensivi del contributo di 110 milioni di Euro annui al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, «istituito – recita lo stesso bilancio della Rai – nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e per la restante quota alla Rai, ferme restando le somme delle entrate del canone già destinate dalla legislazione vigente a specifiche finalità». Va detto che dal 2021 è intervenuta l’abrogazione della riduzione del 5% delle somme da riversare a Rai per la copertura del costo di fornitura del Servizio Pubblico e del cosiddetto “extra gettito”, determinato dalle maggiori entrate rispetto a quanto previsto nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2016. si parla di un’ottantina di milioni.

Dallo Stato una trattenuta di 270 milioni
Comunque, come messo nero su bianco qualche giorno fa dall’Area Studi di Mediobanca, la quota del canone ordinario che viene incassata dalla Rai è pari a circa l’ 86% di quanto pagato dall’utente (era il 93 nel 2013). In termini assoluti vuol dire una trattenuta di 270 milioni. Quindi, nel 2022, solo 77,8 dei 90 euro sborsati da ogni abbonato sono stati incassati dalla Rai, con un’incidenza anche in questo caso inferiore alla media europea (90,5%) e al di sotto al di sotto dei maggiori Paesi: Germania 98%; Uk 97% e Francia 96 per cento.

Il canone più basso fra i Paesi europei
In questo quadro l’Area Studi Mediobanca sottolinea infine come all’Italia spetti in questo quadro il più basso canone unitario fra i maggiori Paesi europei, inferiore anche alla media europea (25 centesimi al giorno per abbonato contro i 32 medi). Molto più onerose per i contribuenti la Tv pubblica tedesca (58 centesimi al giorno per 210 euro totali), quella britannica (50 centesimi per 183,2 euro complessivi) e quella francese (38 centesimi per 138 euro in totale).

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Canone raiultima modifica: 2023-02-17T14:45:24+01:00da vitegabry
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