Archivi giornalieri: 15 febbraio 2023

Fringe benefit: istruzioni UNIEMENS per il conguaglio

Fringe benefit: istruzioni UNIEMENS per il conguaglio

Le indicazioni per i datori di lavoro con lavoratori iscritti alla Gestione pubblica

Pubblicazione: 15 febbraio 2023

Relativamente alle misure in materia di welfare aziendale adottate con i decreti Aiuti bis e quater, con il messaggio 22 dicembre 2022, n. 4616 sono state fornite le indicazioni per il recupero/restituzione dei contributi relativi alla quota di fringe benefit erogati dai datori di lavoro, da effettuare tramite UNIEMENS.

Per consentire le stesse operazioni ai datori di lavoro con lavoratori iscritti alla Gestione pubblica, con il messaggio 14 febbraio 2023, n. 674 si forniscono le modalità di esposizione dei dati relativi al conguaglio nella sezione <ListaPosPA> del flusso UNIEMENS.

Domande mutuo ipotecario edilizio: entro il 31 marzo prima graduatoria

Domande mutuo ipotecario edilizio: entro il 31 marzo prima graduatoria

Le graduatorie saranno pubblicate alla fine di ogni mese e riguarderanno le domande presentate nel mese precedentei

Pubblicazione: 15 febbraio 2023

L’Istituto avvisa gli utenti interessati alla concessione dei mutui ipotecari edilizi e alle surroghe, che, in considerazione dell’elevato numero di richieste, ha provveduto alla collocazione in graduatoria di tutte le domande pervenute a decorrere dalla data del 4 febbraio 2023.

La prima graduatoria mensile relativa alle domande di concessione di mutuo ipotecario edilizio, in favore degli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito), sarà disponibile entro il 31 marzo 2023, e riguarderà tutte le domande di mutuo e surroga presentate nel periodo 4 febbraio – 28 febbraio.

La prima graduatoria e le successive saranno pubblicate sul sito INPS alla fine di ogni mese e riguarderanno le domande presentate nel mese precedente

Per maggiori informazioni è possibile consultare l’avviso.

Congedo di paternità e congedo parentale: compilazione flusso Uniemens

 

Congedo di paternità e congedo parentale: compilazione flusso Uniemens

Inseriti nuovi codici evento e codici conguaglio per gli eventi che si sono verificati dal 13 agosto 2022

Pubblicazione: 14 febbraio 2023

Il decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105 ha introdotto alcune novità in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità. In particolare, ha avviato una nuova disciplina del congedo di paternità obbligatorio e l’ampliamento dell’arco temporale di fruizione del congedo parentale per i lavoratori dipendenti.

 Per la corretta gestione dei congedi parentali nei flussi Uniemens, con il messaggio 13 febbraio 2023, n. 659 l’INPS comunica ai datori di lavoro che sono stati inseriti nuovi codici evento e codici conguaglio, validi per gli eventi che si sono verificati dal 13 agosto 2022.

 L’applicazione dei nuovi codici è obbligatoria a partire da aprile 2023.

 Le modalità di trasmissione dei dati tra i datori di lavoro e l’INPS, degli eventi ricadenti nei periodi di competenza 13 agosto 2022 – 31 marzo 2023 già denunciati con i codici in uso, saranno definite dall’Istituto con successiva comunicazione.

 Inoltre, il messaggio fornisce precisazioni di dettaglio relative a eventuali regolarizzazioni per i periodi dal 13 agosto 2022 al 31 marzo 2023.

Santi Faustino e Giovita

 

Santi Faustino e Giovita


Nome: Santi Faustino e Giovita
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 15 febbraio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione

I Ss. Faustino e Giovita nacquero a Brescia da nobile famiglia, e fin dalla più tenera età furono educati cristianamente. Durante la persecuzione di Adriano, si consacrarono alla visita ed al conforto dei confessori della fede cristiana. In premio della loro costanza in questo apostolato, Apollonio, allora vescovo della città, li ammise agli ordini sacri: Faustino fu fatto sacerdote e Giovita diacono.

Dopo la consacrazione i santi fratelli raddoppiarono lo zelo e procurarono ai prigionieri, oltre che la parola di conforto, la grazia dei Ss. Sacramenti.

In pari tempo si dedicarono alla predicazione ottenendo abbondante frutto di conversioni. Ma tanto zelo non poteva restare a lungo nascosto: un certo Giuliano li denunziò e li fece arrestare.

Condotti dinanzi ad Adriano imperatore, di passaggio in quei giorni per Brescia, furono invitati a sacrificare agli dèi dell’impero.

“Noi giammai sacrificheremo ai vostri dèi bugiardi, perchè uno solo è il Dio vero: Gesù Cristo il quale si fece uomo e mori sulla croce per la nostra salvezza!” risposero con coraggio.

“Ed io vi costringerò colle torture” disse l’imperatore.

E noi non vogliamo offendere il nostro Dio con simile atto di idolatria!

Io vi farò scorticare vivi, vi taglierò le mani se non getterete una manata d’incenso sul turibolo del tempio; vi taglierò la lingua se non griderete « Evviva gli da dell’impero! » e poi vi butterò alle fiere!

Ma noi non ti ubbidiremo ugualmente! Le tue minacce, o imperatore, non ci fanno tremare, perché. senza il permesso del nostro Dio, non ci puoi torcere un sol capello!

Adriano, viste inutili le minacce, li condannò alle fiere.

“Oh, quanto dolce è il patire e morire per il Signore!” cantavano i santi fratelli mentre venivano condotti al circo.

Furono dati in pasto alle fiere. Queste uscirono saltelloni con alti ruggiti, ma giunti vicine ai due Santi, si accovacciarono ai loro piedi lambendoli dolcemente. A nulla valsero le urla, le istigazioni dei domatori e del popolo, a nulla valse il prolungato digiuno delle belve: non era ancora scoccata l’ora di Dio.

Tratti fuori dal circo, furono tradotti a Milano e da Milano a Roma; quindi a Napoli, sempre fatti segno al ludibrio della plebaglia e assoggettati a tormenti d’ogni specie. Ma gli invitti confessori di Cristo pregavano e tacevano, e il Signore dava loro la forza per resistere e vincere.

Da Napoli furono rimandati a Brescia, ove si compi il loro lungo martirio, colla decapitazione.

PRATICA. Impariamo a professare la nostra fede con rispetto umano.

PREGHIERA. O Signore, pei meriti dei tuoi santi martiri Faustino e Giovita che oggi celebriamo, concedici, te ne preghiamo, la grazia di imitare la loro costanza nel praticare senza rispetto umano la tua fede.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Brescia, santi Faustino e Giovíta, martiri, che, dopo molte lotte sostenute per la fede di Cristo, ricevettero la vittoriosa corona del martirio.

Ancora molti cittadini europei affrontano difficoltà economiche Europa

Ancora molti cittadini europei affrontano difficoltà economiche Europa

Con deprivazione materiale e sociale si intende la difficoltà ad affrontare una serie di spese considerate importanti per condurre una vita dignitosa. In Europa ancora quasi il 12% delle persone affronta difficoltà di questo genere, ma la situazione sta gradualmente migliorando.

 

Nonostante la sua ricchezza relativamente al contesto globale, l’Europa lotta ancora con la povertà. Ci sono vari modi per misurare la difficoltà economica e le disuguaglianze materiali all’interno della società. Uno di questi è la deprivazione materiale, con cui si intende la difficoltà ad affrontare una serie di spese che servono a garantire un tenore di vita dignitoso.

Cosa si intende con deprivazione materiale e sociale

L’ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat) la definisce come uno stato di difficoltà economica, identificabile con l’incapacità forzata (piuttosto che una scelta) di affrontare spese impreviste, di concedersi una vacanza fuori casa di una settimana ogni anno, un pasto con carne, pollo o pesce ogni due giorni, il riscaldamento adeguato della propria abitazione, o beni durevoli come una lavatrice, una televisione a colori, un telefono o un’auto. O ancora di affrontare i ritardi nei pagamenti, quali ipoteca o affitto, bollette di utenze, rate di acquisto o altri pagamenti di prestiti.

A queste voci se ne aggiungono altre a livello individuale, che indicano anche una deprivazione di tipo sociale, tra cui il disporre di tempo per delle attività ricreative, avere vestiti in buono stato e una connessione internet. Eurostat considera queste due variabili nel loro insieme, come “deprivazione materiale e sociale”.

La deprivazione indica quindi l’incapacità di permettersi alcune voci considerate dalla maggior parte delle persone come desiderabili o addirittura necessarie per condurre una vita adeguata. L’indicatore individua soltanto le persone che non possono permettersi tali beni o servizi, escludendo quindi quelle che non lo hanno per scelta, perché non lo desiderano o perché non ne sentono il bisogno.

Eurostat distingue poi un grado di deprivazione materiale “grave”, ovvero quando il nucleo familiare non può permettersi 4 o più delle voci di spesa elencate sopra. Tre sono sufficienti per considerare il nucleo in stato di deprivazione.

Quando si prolunga nel tempo, la deprivazione materiale è detta “persistente”.

Infine, tale condizione può essere valutata in base alla sua persistenza nel tempo, il che può indicare un problema di tipo strutturale. Il calcolo del tasso di deprivazione materiale persistente richiede uno strumento longitudinale, attraverso il quale le persone sono seguite nell’arco di quattro anni. Rientrano in tale gruppo le famiglie i cui membri non riescono ad affrontare le spese nell’anno corrente e in almeno due dei tre anni precedenti alla rilevazione.

Quante persone in Europa convivono con difficoltà economiche

Sono ancora molte le persone che affrontano quotidianamente difficoltà economiche, in Europa. Parliamo di quasi il 12% della popolazione dell’Unione – un dato che tuttavia negli anni si è fortemente ridotto. La quota si è praticamente dimezzata rispetto al 2014, quando si attestava al 20%.

11,9% della popolazione Ue è in condizioni di deprivazione (2021).

Di questi, il 6,3% si trovano in condizioni di deprivazione economica e sociale grave, per un totale di circa 27 milioni di persone.

GRAFICO
DA SAPERE

I dati vengono dal sondaggio Eu statistics on income and living conditions (Eu-Silc). Con “deprivazione materiale” si intende l’incapacità di un nucleo familiare di pagare, nell’anno in corso e in almeno due dei tre anni precedenti alla rilevazione, tre delle seguenti voci: affitto, mutuo o bollette; riscaldamento della propria abitazione; spese impreviste; pasti proteici regolari; vacanze; televisore; lavatrice; automobile; telefono. Si parla invece di “deprivazione materiale grave” quando le voci sono almeno quattro. Con “deprivazione sociale” si intende invece la difficoltà ad avere una connessione a internet; a sostituire abiti usurati con altri nuovi; ad avere due paia di scarpe adeguatamente montate (compresa una coppia di scarpe in ogni condizione atmosferica); a spendere una piccola somma di denaro ogni settimana per sé; a svolgere regolarmente attività ricreative; a incontrarsi con amici/familiari per una bevanda/un pasto almeno una volta al mese.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(pubblicati: mercoledì 1 Febbraio 2023)

 

La Romania è il primo paese Ue per quota di cittadini in condizioni di deprivazione materiale (34,5%, il 23,1% grave). Seguono Bulgaria (30,4%) e Grecia (29,2%). In Italia la quota si attesta all’11,3%, leggermente al di sotto della media europea. Ultime invece Svezia e Finlandia con cifre inferiori al 4%.

In tre paesi membri (Svezia, Finlandia e Spagna) il numero di persone in stato di deprivazione grave è aumentato. Una tendenza che appare particolarmente marcata in Svezia, dove si è passati da circa 98mila persone nel 2015 a 140mila nel 2021 (con un aumento pari a quasi il 43%). In tutti gli altri stati invece il numero è calato. Mediamente del 33,8%. Soprattutto nei paesi dell’Europa centrale e orientale si registrano le cifre più notevoli. In Lettonia, Cipro, Polonia, Slovenia e Croazia la riduzione ha superato il 60%.

Per quanto riguarda il nostro paese, siamo passati da un totale di 7,4 milioni di persone in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale nel 2015 a 4,5 nel 2021Un calo pari a circa il 53%.

Vediamo la situazione complessiva (senza distinguere in base alla gravità della condizione di deprivazione), tra i grandi paesi Ue.

GRAFICO
DA SAPERE

I dati vengono dal sondaggio Eu statistics on income and living conditions (Eu-Silc). Con “deprivazione materiale” si intende l’incapacità di un nucleo familiare di pagare, nell’anno in corso e in almeno due dei tre anni precedenti alla rilevazione, tre delle seguenti voci: affitto, mutuo o bollette; riscaldamento della propria abitazione; spese impreviste; pasti proteici regolari; vacanze; televisore; lavatrice; automobile; telefono. Con “deprivazione sociale” si intende invece la difficoltà ad avere una connessione a internet; a sostituire abiti usurati con altri nuovi; ad avere due paia di scarpe adeguatamente montate (compresa una coppia di scarpe in ogni condizione atmosferica); a spendere una piccola somma di denaro ogni settimana per sé; a svolgere regolarmente attività ricreative; a incontrarsi con amici/familiari per una bevanda/un pasto almeno una volta al mese.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(pubblicati: mercoledì 1 Febbraio 2023)

 

In tutti i più grandi stati dell’Ue il numero di persone in condizioni di deprivazione materiale è diminuito negli anni. Tuttavia il miglioramento è stato meno evidente in Francia (meno di 3 punti percentuali di differenza in 7 anni) e in Germania (-3,5). In Italia invece si può notare una forte riduzione, pari a quasi 12 punti percentuali tra 2014 e 2021. Ovviamente è importante in questo senso tenere conto del fatto che nel 2014 perdurava ancora la crisi economica.

Foto: Christelle Hayek – licenza