Archivi giornalieri: 2 novembre 2022

Pensioni, a novembre importi adeguati all’inflazione definitiva del 2021

Pensioni, a novembre importi adeguati all’inflazione definitiva del 2021

Anticipato il conguaglio dello 0,2% ordinariamente previsto a gennaio 2023

2′ di lettura

Le pensioni in pagamento dal prossimo 2 novembre saranno incrementate del conguaglio all’inflazione dovuto per il 2022, pari allo 0,20 per cento. Lo precisa l’Inps con la circolare 120/2022 di ieri.

In sede di rinnovo delle pensioni per il corrente anno, l’Inps aveva utilizzato l’indice provvisorio (inizialmente dell’1,60%, poi adeguato all’1,70%), rinviando all’inizio del 2023 il conguaglio definitivo. In sede di rinnovo delle pensioni per il 2023, l’Inps avrebbe dovuto riconoscere il differenziale tra il tasso definitivo (1,90%) con quanto già riconosciuto in sede di acconto. Tuttavia, a causa dell’elevata inflazione che si sta registrando nel 2022, al fine di sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, tale conguaglio – una tantum – è stato anticipato al mese di novembre (articolo 21 del Dl 115/2022).

Le prestazioni interessate sono quelle memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, anche erogate da enti diversi dall’Inps e per le quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulato. Non subiranno l’adeguamento le prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative (ad esempio il Fondo clero) nonché le prestazioni a carattere assistenziale (per esempio invalidità civile), che avranno criteri di rivalutazione propri.

Ora legale, domani si cambia: cosa serve sapere su risparmi, luce, abitudini
Musk completa la conquista di Twitter e inizia il suo regno: cacciati i vertici

Escluse anche le pensioni di vecchiaia conseguite in regime di cumulo a formazione progressiva, ove i requisiti richiesti da uno degli ordinamenti interessati dal cumulo dovessero prevedere requisiti anagrafici superiori rispetto all’Ago, a fronte dei quali l’interessato non li avesse ancora raggiunti.

Scopri di più
Scopri di più

L’attribuzione del conguaglio derivante dalla perequazione seguirà il meccanismo a fasce. L’adeguamento sarà integrale (pari al differenziale dello 0,20%) per trattamenti pensionistici di importo complessivo non superiore a 2.062,32 euro mensili. L’aumento sarà dello 0,18% per le parti di pensioni di importo superiore a detto limite e fino a 2.577,90 euro mentre, per importi eccedenti, l’adeguamento sarà dello 0,15 per cento. Le pensioni dirette erogate alle vittime di atti di terrorismo subiranno un adeguamento pari all’1,90%, non essendo prevista la perequazione a fasce.

 

Commemorazione di tutti i fedeli defunti

 

Commemorazione di tutti i fedeli defunti


Commemorazione di tutti i fedeli defunti

autore: William-Adolphe Bouguereau anno: 1859 titolo: Il giorno dei morti luogo: Musée des Beaux-Arts, Lione
Nome: Commemorazione di tutti i fedeli defunti
Titolo: Giorno dei morti
Ricorrenza: 2 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione

La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora nel Purgatorio.

Antichissimo è l’uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene.

Tertulliano lo dice di origine apostolica e scrive: « Noi facciamo ogni anno l’anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati ». Gregorio Nazianzeno, in occasione della morte del fratello San Cesario, promette di inviargli ogni anno i suoi suffragi. S. Agostino dice: « Chi può dubitare che le preghiere, i sacrifici e le elemosine che si fanno per i defunti non siano loro di sollievo? ».

Quantunque la S. Chiesa abbia sempre inculcato di commemorare i fedeli defunti, di pregare per loro e di offrire Messe in loro suffragio, tuttavia per lungo tempo non si aiutarono che le anime in particolare, senza che ci fosse un giorno dedicato alla memoria di tutti i defunti.

Nel decimo secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del I novembre l’Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte quelle anime che si trovassero ancora nel Purgatorio.

Quest’usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da S. Odilone. È questo un dovere di carità dovuto a tutte le anime, ma specialmente a quelle che non hanno chi si ricordi di loro.

Dopo che la Chiesa istituì questo giorno, la pietà verso le anime purganti andò sempre più intensificandosi nel corso dei secoli e si elevarono chiese ed altari, si lasciarono legati di Messe, si istituirono opere sante, per suffragare le anime dei trapassati.

Durante la grande guerra, quando tutto il mondo piangeva i suoi morti, il Sommo Pontefice Benedetto XV estese a tutta la cristianità un privilegio che già esisteva nella Spagna, ossia permise che il giorno 2 novembre ogni sacerdote celebrasse tre Messe in suffragio dei defunti: la prima deve essere applicata secondo le intenzioni dell’offerente, la seconda per tutti i fedeli defunti e la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

Nulla è più conforme allo spirito di carità cristiana quanto la carità verso le anime purganti. Sono anime di genitori, fratelli, di superiori, di benefattori, di amici e conoscenti, che chiedono misericordia e sollievo nei più atroci dolori. Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos amici mei: « abbiate pietà, abbiate pietà di me, almeno voi, o miei amici ». Queste povere anime non possono nulla per se stesse; noi invece possiamo sollevarle ed anche liberarle con poca fatica.

Pensiamo che forse un giorno ci troveremo anche noi tra quelle fiamme, ed avremo piacere che gli altri si ricordino di noi. Facciamo dunque agli altri quello che vorremmo si faccia a noi.

Quelle anime inoltre ricambieranno dal cielo mille e mille volte il nostro atto di carità e non permetteranno che piombiamo nelle pene eterne dell’Inferno.

PRATICA. Suffraghiamo con le nostre preghiere il maggior numero di anime che ci sarà possibile.

PREGHIERA. O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, concedi alle anime dei tuoi servi e delle tue serve la remissione di tutti i loro peccati affinchè ottengano, con le nostre pie suppliche, il perdono che hanno sempre desiderato.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna.