Archivi giornalieri: 18 maggio 2015

70 anni Inca

L’Inca Cgil compie 70 anni!

”Solidarietà, giustizia sociale, diritti, partecipazione. I valori del patronato del futuro” è il titolo dell’incontro che l”Inca, il patronato della Cgil, ha organizzato per domani in occasione dei suoi 70 anni.

All’iniziativa, che si terrà a Roma, all’Acquario romano, dalle ore 10, è prevista la partecipazione della presidente dell’Inca, Morena Piccinini, del direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, dei presidenti delle commissioni Lavoro del Senato e della Camera, Maurizio Sacconi e Cesare Damiano.

Parteciperanno, inoltre, il presidente dell’Inps, Tito Boeri, il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, e il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Nel corso dell’evento verrà anche presentato il libro di Bianca di Giovanni ”Fermo Immagine sul patronato”, edizioni EditCoop.

Giornate della previdenza – Cepa Inas-Inca-Ital e Acli, 2015 anno della sinergia

Giornate della previdenza – Cepa Inas-Inca-Ital e Acli, 2015 anno della sinergia

Un’occasione di riflessione importante, quella promossa dai Patronati del CEPA a Napoli, nell’ambito della Giornata Nazionale della Previdenza, ” in un momento di approfondimento e di confronto politico molto delicato ed importante per tanti processi che sono in corso già da tempo a livello nazionale e territoriale, e non da ultimo per quello che sta accadendo sulla recentissima sentenza  della Corte Costituzionale”.  Ad aprire i lavori dell’incontro, Paola Vacchina, Presidente del Patronato ACLI che ha sottolineato l’impegno dei Patronati  perché i diritti costituzionalmente garantiti – tutti i diritti delle cittadini e dei cittadini, italiani e immigrati – siano resi esigibili gratuitamente”, come, d’altra parte, affermato dal titolo dell’incontro: “No al mercato dei diritti. Il Patronato garanzia di legalità. L’accesso trasparente e gratuito ai diritti previdenziali e socio assistenziali”.

Vacchina ha, poi, aggiunto “E’ una questione di civiltà nel concorrere tutti quanti all’offerta di un servizio pubblico fondamentale che fa dell’Italia, uno dei Paesi che meglio rappresentano il sistema di welfare dell’Unione europea e del quale vogliamo essere degni rappresentanti, anche nel prossimo futuro”

E a ricordare non solo l’importanza del C.E.P.A. per il futuro quanto anche del “sistema Patronati” nel suo insieme,  il Presidente di turno del CEPA, Presidente del Patronato ITAL UIL, Gilberto De Santis, ha fatto presente come quello di Napoli sia il primo momento di confronto pubblico dall’approvazione della Legge di stabilità con il suo portato di riforme e modifiche degli istituti di Patronato, annunciando una serie di seminari sull’argomento in attesa del varo dei decreti delegati da parte del Ministero del Lavoro entro il mese di giugno. Ed in vista di questi appuntamenti De Santis ha  invitato Patronati, Regioni, Enti Locali e forze sociali ad una comune riflessione su questi temi.

Ma al di là delle riforme, il presidente dei Patronati del CEPA ha  stigmatizzato come  l’attività del presente e del futuro dei Patronati risponda ad alcuni principi fondamentali. Primo fra tutti:  la “qualità” di un servizio “che tenga conto delle  esigenze dei cittadini, dei lavoratori, dei pensionati, anche nel rapporto con la Pubblica Amministrazione”.

Altro elemento importante nell’attività dei Patronati è “il territorio”. “Oggi parliamo di legalità  e le sedi dei Patronati sul territorio sono una garanzia di vicinanza per la popolazione del territorio. E, quindi, ha affermato De Santis, è doveroso cercare forme nuove di vicinanza alle persone sul territorio, nei luoghi di lavoro, nei Comuni, nei quartieri che siano in grado di rispondere alle sempre crescenti domande che dal territorio vengono. Essenziale per il Presidente del CEPA: il principio della “trasparenza” e della “gratuità” del servizio.

Per quanto riguarda la riforma dei Patronati:  “siamo in spasmodica attesa di conoscere i decreti…purtroppo non ci chiedono un parere. Sono chiusi nelle loro stanze e scrivono ritenendo di sapere tutto sui patronati. Sbagliando,  perché non è possibile far bene qualcosa  se non si fa reale sinergia, guardando le questioni da più punti di vista…”  In quest’ambito “si dovrebbe parlare del welfare di prossimità con gli enti locali, con le Asl, con le regioni. Dovremmo ragionare insieme a loro per portare avanti l’impegno a diminuire le file, velocizzare i processi, migliorare i servizi. Solo così potremo sapere cosa dobbiamo fare…”…….

In conclusione, per il Presidente del CEPA De Santis il 2015 dovrebbe, in buona sostanza,  essere “l’anno delle sinergie per comprendere come la nostra attività di patronato possa interfacciarsi con gli altri soggetti a sostegno dei cittadini”… Un invito concretamente accolto dalle direzioni regionali di INPS, INAIL ed ANCI della Campania  consapevoli del valore aggiunto che il Patronato rappresenta per il territorio e per gli enti ed istituzioni che sul territorio insistono.

Territori ed individui sui quali la crisi ha inciso profondamente ha sottolineato l’esponente della Presidenza dell’INCA Nazionale Mauro Guzzonato e per i quali i Patronati rappresentano un importante presidio di trasparenza, legalità, pubblica utilità e di qualità a sostegno dei diritti dei cittadini. E Guzzonato, concludendo l’incontro,  ha ricordato a chiare note come  l’esigibilità dei diritti delle persone non possa essere oggi e nel futuro per i Patronati del CEPA un mercato! 

(http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=30580) (15/05/2015-ITL/ITNET)

LAVORO – FISCALE18/05/2015

GIURISPRUDENZA

CORTE COSTITUZIONALE

ORDINANZA

CORTE COSTITUZIONALE – ORDINANZA 15 MAGGIO 2015, N. 88

FISCALE

Reati tributari – IVA – Omesso versamento – Previsione, relativamente ai fatti commessi prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 138 del 2011, di una soglia di punibilità di euro 50.000, inferiore a quelle previste per i delitti di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione dagli artt. 4 e 5 del d.lgs. n. 74 del 2000, prima delle modifiche operate dal suddetto decreto-legge n. 138 del 2011

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 14 MAGGIO 2015, N. 20090

FISCALE

Fallimento ed altre procedure concorsuali – Bancarotta fraudolenta documentale e per distrazione – Prova documentale – Relazioni del Curatore – Ammissibilità – Sussistenza

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 MAGGIO 2015, N. 10008

LAVORO, FISCALE

Professionisti – Notaio – Illeciti disciplinari – Frettolosità della condotta professionale – Sanzione

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 MAGGIO 2015, N. 10037

LAVORO

Lavoro – Dipendente comunale – Mobbing – Risarcimento del danno – Condanna in solido dell’autore e dell’ente locale

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 MAGGIO 2015, N. 20370

FISCALE

Reati societari – Fallimento – Scissione societaria – Operazione finalizzata a sottrarre i beni al fisco – Bancarotta fraudolenta per distrazione – Configurabilità

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 MAGGIO 2015, N. 9956

FISCALE

Tributi – Registro – Transazione e vendita – Rettifica del valore dell’immobile – Stima del catasto – Perizia giudiziaria – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 MAGGIO 2015, N. 9957

FISCALE

Tributi – Imposta di successione – Mutuo contratto dal defunto – Per ristrutturare immobili di una società – Deducibilità

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 15 MAGGIO 2015, N. 9973

FISCALE

Tributi – Accertamento – Induttivo – Crisi economica – Rilevanza

LEGISLAZIONE

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE

DETERMINAZIONE

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE – DETERMINAZIONE 28 APRILE 2015, N. 7

LAVORO

Linee guida per l’affidamento dei servizi di manutenzione degli immobili

CONFERENZA STATO, CITTA’ ED AUTON. LOC.

ACCORDO

CONFERENZA STATO, CITTA’ ED AUTON. LOC. – ACCORDO 23 APRILE 2015, N. 364

FISCALE

Accordo sull’applicazione dell’articolo 1, comma 94 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 e del D.P.C.M. di attuazione del 8 gennaio 2015 sul trasferimento delle funzioni relative alla cura e alla gestione degli albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi agli uffici periferici dei ministero delle infrastrutture e dei trasporti

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO AFFARI ESTERI – DECRETO MINISTERIALE 07 MAGGIO 2015

LAVORO

Caratteristiche di sicurezza ed elementi biometrici dei documenti di viaggio di apolidi, rifugiati e stranieri

MINISTERO FINANZE – DECRETO MINISTERIALE 08 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Sospensione, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, dei termini per l’adempimento degli obblighi tributari a favore dei contribuenti colpiti dagli eventi atmosferici nei giorni dal 4 al 7 febbraio 2015 verificatisi nella regione Emilia-Romagna

MINISTERO FINANZE – DECRETO MINISTERIALE 23 FEBBRAIO 2015

LAVORO, FISCALE

Modalità di utilizzo delle risorse non utilizzate del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di ricerca e riparto delle predette risorse tra gli interventi destinatari del Fondo per la crescita sostenibile

MINISTERO LAVORO – DECRETO MINISTERIALE 08 MAGGIO 2015, N. 89936

LAVORO

Ammortizzatori sociali in deroga – anno 2014. Assegnazione ulteriori risorse

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – DECRETO MINISTERIALE 04 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella regione Lombardia

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – DECRETO MINISTERIALE 04 MAGGIO 2015

FISCALE

Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella regione Piemonte

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – DECRETO MINISTERIALE 20 MARZO 2015

LAVORO, FISCALE

Ulteriori disposizioni relative alla semplificazione della gestione della PAC 2014-2020

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – DECRETO MINISTERIALE 19 MARZO 2015

FISCALE

Attribuzione delle risorse per il finanziamento degli interventi di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181 alla pertinente sezione del Fondo per la crescita sostenibile

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – DECRETO MINISTERIALE 29 GENNAIO 2015

LAVORO, FISCALE

Interventi per lo sviluppo di piccole e medie imprese mediante investimenti nel capitale di rischio

LEGGE

LEGGE 07 MAGGIO 2015, N. 62

LAVORO, FISCALE

Norme recanti regime fiscale speciale in relazione ai rapporti con il territorio di Taiwan

PRASSI

CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON

NOTA

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTT COMM E ESP CON – NOTA 15 MAGGIO 2015, N. 36

LAVORO, FISCALE

Progetto per la costituzione delle scuole di alta formazione

INPS

CIRCOLARE

INPS – CIRCOLARE 15 MAGGIO 2015, N. 97

LAVORO

Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l’Ente Bilaterale dell’Artigianato per la Formazione e la Sicurezza (EBAFOS) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale

INPS – CIRCOLARE 15 MAGGIO 2015, N. 98

LAVORO

Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e – l’Ente Bilaterale Nazionale della Panificazione e Attività Affini (EBIPAN) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale

INPS – CIRCOLARE 15 MAGGIO 2015, N. 99

LAVORO

Decentramento delle attività di erogazione dei piccoli prestiti erogati dalla Gestione per l’assistenza magistrale (ex ENAM) e gestione dei riaccrediti – Istruzioni operative e contabili – Variazioni al piano dei conti

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 15 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera n. 78/14 adottata dal Consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza per gli psicologi in data 19 dicembre 2014

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 15 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera n. 34 adottata dal comitato dei delegati della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense in data 24 ottobre 2014

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 15 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera n. 187/2014 adottata dal Consiglio di amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei geometri liberi professionisti in data 11 novembre 2014

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 16 MAGGIO 2015

LAVORO

Determinazione del costo medio orario del lavoro, a livello provinciale, per il personale dipendente da imprese del settore dell’edilizia e attività affini, con decorrenza settembre 2014

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

COMUNICATO

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – COMUNICATO 15 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Comunicato relativo alla circolare n. 34135 del 5 maggio 2015, concernente: Chiarimenti in merito alle modalità di chiusura degli interventi, stabilite dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 marzo 2015, per i programmi di investimento agevolati a valere sul decreto del Ministro dello sviluppo economico del 29 luglio 2013

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

CIRCOLARE

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – CIRCOLARE 13 MAGGIO 2015, N. 2

FISCALE

Disposizioni operative relative al trasferimento di funzioni in materia di tenuta degli Albi provinciali degli autotrasportatori dalle Province agli Uffici periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 gennaio 2015). Disposizioni in materia di iscrizione di imprese che effettuano trasporto di merci al Registro elettronico nazionale delle imprese di trasporto su strada (REN) e di gestione dello stesso

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – CIRCOLARE 14 MAGGIO 2015, N. 11502

FISCALE

Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 12 marzo 2015, n. 46

REGIONE TOSCANA

COMUNICATO

REGIONE TOSCANA – COMUNICATO 16 MAGGIO 2015

LAVORO, FISCALE

Approvazione dell’ordinanza n. 17 del 15 aprile 2015

Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa

Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa

 

La vita in Italia secondo il Better Life Index dell’OCSE

 

Secondo l’analisi basata sul Better Life Index dell’OCSE, l’Italia si colloca al di sopra della media per l’equilibrio lavoro-vita privata (13° posto su 36 paesi) e per il reddito delle famiglie (14°). Si classifica invece agli ultimi posti per la soddisfazione personale (27° posto), l’ambiente (27°), l’occupazione (29°) e l’istruzione (31°)…

La differenza fra il nostro mercato del lavoro e quello europeo

Secondo uno studio dell’Associazione Bruno Trentin (Cgil), con oltre 14 milioni di persone l’Italia si aggiudica la maglia nera europea per numero di inattivi. I due terzi di inattivi, nelle forze di lavoro potenziali, si dichiarano disoccupati: sono oltre 2 milioni…

Semestre Europeo. Ecco le raccomandazioni per l’Italia

La Commissione europea ha pubblicato le raccomandazioni specifiche per paese nell’ambito del cosiddetto Semestre europeo. Per la CES le raccomandazioni rallentano la crescita, ignorando la necessità di aumentare i salari. Sul sito dell’Osservatorio le raccomandazioni al programma di riforme dell’Italia, in lingua italiana…


Precedenti articoli

Migrazione. La Commissione europea propone une nuova agenda

La Commissione europea ha presentato un’agenda europea sulla migrazione in cui delinea le misure previste nell’immediato “per rispondere alla situazione di crisi nel Mediterraneo e le iniziative da varare negli anni a venire per gestire meglio la migrazione in ogni suo aspetto”…

Asilo. 185000 persone accolte nel 2014

Nel 2014 l’Unione europea ha concesso l’asilo a 185.000 persone, tra cui 70.000 siriani. Quasi 2/3 delle concessioni d’asilo sono state rilasciate in soli 4 paes, tra cui l’Italia. La Germania ha riconosciuto infatti il diritto di asilo a 47.555 persone, la Svezia a 33.025, la Francia a 20.640 e l’Italia…

Occupazione. 9,5 milioni di disoccupati hanno smesso di cercare un lavoro. 3,4 milioni solo in Italia

Quasi 10 milioni di lavoratori part-time dell’UE avrebbero preferito lavorare di più. Due terzi di loro sono donne. A questi si aggiungono altri 9,5 milioni di disoccupati che hanno smesso di cercare un lavoro scoraggiati dalla congiuntura economica. Soltanto in Italia se ne contano 3,4 milioni…

Mini-job. La Corte Ue chiarisce i diritti previdenziali dei migranti che svolgono piccoli lavori occasionali

Un cittadino residente in uno Stato membro, e che lavora per alcuni giorni al mese in un altro Stato membro, è assoggettato alla normativa dello Stato di occupazione anche nei giorni in cui non lavora. Il cittadino in questione può tuttavia ricevere dallo Stato di residenza le prestazioni di vecchiaia e familiari, se queste non sono già fornite dallo Stato di occupazione (come nel caso dei mini-job tedeschi)…

Congedi di maternità. Il progetto di direttiva rischia di essere definitivamente insabbiato

La proposta per una nuova direttiva europea sui congedi di maternità, in gestazione (è il caso di dirlo…) da 7 anni, finirà probabilmente sotto la scure della cosiddetta better regulation, ossia la strategia della Commissione europea che mira ad eliminare le regole che non piacciono alle imprese, in particolare per quanto riguarda la legislazione ambientale, sanitaria e  sociale…

OCSE. Reddito minimo non basta per uscire dalla povertà

Nella maggior parte dei paesi OCSE dove è in vigore il salario minimo legale, questo non basta a far uscire dalla povertà una famiglia. In alcuni paesi sono necessarie 60-80 ore di lavoro settimanali per estrarre una famiglia dalla povertà. Ci sarebbe bisogno – conclude l’OCSE – di più sostegno al reddito, e di salari significativamente al di sopra del minimo legale…

Il Regno Unito sarebbe la prima vittima di un’eventuale uscita dall’Unione

Secondo un rapporto della fondazione tedesca Bertelsmann Stiftung, il Regno Unito sarebbe la prima vittima di un’eventuale uscita dall’Unione. In misura minore, il cosiddetto “Brexit colpirebbe anche il resto dell’Europa…

Il Belgio deferito alla Corte di giustizia per il suo rifiuto di accettare i « formulari A1 » dei lavoratori affiliati in un altro Stato membro

La Commissione europea ha deciso di deferire il Belgio davanti alla Corte di giustizia per aver ripetutamente rifiutato di riconoscere i documenti di lavoratori mobili attestanti i contributi previdenziali versati in un altro Stato membro. Il caso riguarda più precisamente il cosiddetto “documento portatile A1”. Ai sensi del regolamento Ue sul coordinamento della sicurezza sociale, tale formulario attesta che il lavoratore  è già assicurato ai fini previdenziali in un altro Stato membro, ad esempio nel Paese in cui  ha sede l’impresa distaccante.

Espulsioni. Procedura d’infrazione contro il Belgio, in risposta alla denuncia di INCA CGIL

In risposta alla denuncia lanciata da INCA CGIL, la Commissione europea ha avviato una procedura contro il Belgio, per le espulsioni di lavoratori cittadini europei. L’accusa è di violazione della Direttiva 2004/38 sul diritto di soggiorno dei cittadini UE e del Regolamento 883/2004 sul coordinamento della sicurezza sociale. Ma non c’è da sedersi sugli allori…

Un asse Londra-Berlino contro la libera circolazione dei cittadini UE

Regno Unito  e Germania vogliono entrambi introdurre un maggiore controllo all’accesso dei migranti ai servizi sociali e sanitari europei. Le misure richieste mettono in discussione i fondamenti della libera circolazione delle persone, e quindi dell’intero progetto europeo.

I lavoratori residenti in Francia che lavorano in un altro Stato membro non possono essere soggetti ai contributi sociali francesi

La Corte di giustizia dell’Unione europea ha chiarito che la Francia non può prelevare contributi sociali su salari, pensioni e sussidi di disoccupazione dei lavoratori che, ancorché residenti in Francia, siano sottoposti alla legislazione di previdenza sociale di un altro Stato membro.

 


L’Osservatorio per le politiche sociali in Europa è un’iniziativa di INCA CGIL Italia e INCA CGIL Belgio

Rimborsi pensione

Rimborsi pensione: fino a 750 euro una tantum in agosto

 

Il Governo restituisce rimborsi pensione a chi prende fino a 3200 euro lordi, una tantum in agosto, da 250 e 750 euro: il decreto del Cdm.

 – 18 maggio 2015
Pmi TVFood hi-tech ad Expo 2015
 

 

Renzi

Viene confermata la restituzione parziale, attraverso un’una tantum che verrà corrisposta inagosto: il decreto del governo sui rimborsi pensione prevede di restituire le somme con un meccanismo a scalare a una platea di 3,7 milioni di pensionati. In pratica, tutti coloro che ricevono pensioni fino a 3200 euro lordi al mese.

=> Blocco rivalutazione pensioni: sentenza in Gazzetta

 

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La decisione è stata presa, come previsto, dal Consiglio dei ministri di lunedì 18 maggio e conferma le anticipazioni: l’una tantum (il premier Matteo Renzi lo ha definito “bonus Poletti”) è la risposta alla sentenza delle Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco indicizzazione pensioni deciso a fine 2011 con ilDl 201/2011 per i trattamenti superiori a tre volte il minimo. restano fuori dal bonus, come detto, le pensioni superiori a 3200 euro al mese. Tutti i pensionati che hanno invece assegni più bassi, riceveranno i rimborsi pensione in agosto, nella seguente misura: chi prende 1700 euro lordi di pensione, avrà 750 euro. Chi incassa 2200 euro lordi avrà 450 euro, chi infine prende 2700 euro lordi prenderà 278 euro, ha spiegato lo stesso premier.

=> Blocco pensioni fra vecchie e nuove rivalutazioni

A partire dal 2016, le stesse fasce di pensionato a cui in agosto verrà corrisposto il bonus avranno una reindicizzazione. Chi ha un assegno di 1700 euro avrà 180 euro di rivalutazione all’anno, cioè 15 euro al mese, per gli assegni da 2.200 euro lordi la rivalutazione è pari a 99 euro, per quelli da 2.700 sono 60 euro all’anno, cioè 5 euro al mese. In generale, ha aggiunto il ministero dell’Economia Pier Carlo Padoan, l’aumento è permanente, nel senso che dal 2016 l’indicizzazione continuerà a essere calcolata sulle somme comprensive di aumento.

Il decreto contiene anche un meccansimo grazie al quale gli effetti della crisi non provocheranno alcun decremento delle pensioni, che rischiavano di abbassarsi ulteriormente a causa della crescita negativa e dei suoi effetti sul montante contributivo. E’ previsto poi che tutte le pensioni saranno pagate il primo del mese. La copertura è individuata nei 2 miliardi 180 milioni del cosiddetto “tesoretto”. Il premier ha anche annunciato che con la prossimaLegge di Stabilità saranno introdotte novità sulle pensioni per lasciare maggior spazio alla flessibilità in uscita, consentendo presumbilmente di ritirarsi prima rinunciando a una parte dell’assegno.

La sentenza della Corte, lo ricordiamo, ha dichiarato incostituzionale il blocco delle pensioni superiori a 3 volte il minimo (circa 1400 euro al mese) prevista dal Dl 201/2011, perchè andava a toccare trattamenti non abbastanza elevati, toccando il diritto alla pensione costituzionalmente garantito senza che si potesse raffigurare una logica di equità redistributiva.

 

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Lavoro: ABT Cgil, Italia maglia nera in Europa per inattivi

 

Con oltre 14 milioni di persone l’Italia si aggiudica la maglia nera europea per numero di inattivi. Sono studenti, casalinghe, ritirati dal lavoro, ma anche giovani, donne e uomini che si dichiarano disoccupati e che si concentrano nella fascia di età tra i 25 e i 54 anni. Non è un fenomeno solo italiano, ma nel nostro Paese assume proporzioni eclatanti. E’ quanto emerge da uno studio dell’Associazione Bruno Trentin della Cgil, realizzato elaborando i dati Istat tratti dalla ”Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro”.

Lo studio mette a confronto il mercato del lavoro italiano con quello europeo, evidenziando un’anomalia: nella penisola, a fronte di un tasso di disoccupazione di circa un 1 punto superiore alla media europea (12,7% in Italia e 11,6% nell’Eurozona a 18, secondo i dati del 2014), il tasso di occupazione è inferiore di oltre 8 punti rispetto alla stessa media (55,7% in Italia e 63,9 nell’Eurozona). L’incongruità tra i tassi di disoccupazione e di occupazione italiano nel contesto europeo, secondo l’ABT Cgil, si spiega con l’altissima percentuale di popolazione inattiva, che nel nostro Paese ha superato il 36%, dato che in Europa si ferma al 27,7%.

Analizzando le forze di lavoro potenziali (indicatore europeo di quanto potenzialmente potrebbe crescere la popolazione attiva), si evince che i 2/3 degli inattivi si dichiarano disoccupati, senza però soddisfare le due condizioni necessarie per rientrare nella definizione standard di disoccupazione (ricerca attiva di un lavoro e disponibilità di iniziarlo a breve). Si tratta, nell’ultimo trimestre del 2014, di 2,2 milioni di persone che non vengono conteggiate ai fini del calcolo del tasso di disoccupazione

“Recenti dati europei – sottolinea l’ABT Cgil – stimano che l’Europa tornerà all’occupazione pre-crisi tra il 2017 e il 2018. In ogni caso non si ridurrebbe apprezzabilmente il divario del tasso di occupazione italiano, che era di circa 8 punti inferiore alla media dell’Eurozona anche nel 2007”. Infine, secondo l’Associazione Bruno Trentin “per superare questa anomalia occorre generare in Italia una domanda di lavoro in grado di assorbire gran parte degli attuali disoccupati, e favorire una contestuale emersione della disoccupazione potenziale che si trova nell’inattività”.

Cig

Cgil, dati Cig confermano urgenza riforma universale

“In questi anni di crisi il sistema di ammortizzatori sociali ha tutelato oltre un milione di lavoratori e migliaia di aziende, che in assenza di questi strumenti avrebbero visto la perdita del posto di lavoro e il fallimento d’impresa. Se i dati del primo trimestre dimostrano l’assenza di attività produttiva i dati di aprile diffusi oggi dall’Inps segnano un nuovo rialzo (+ 3,6%) delle ore autorizzate, nonostante il crollo della deroga. Le riforme se fatte in stagioni di crescita hanno una loro efficacia, fatte nella crisi rischiano di determinare solo tagli ed esclusione”. Così Serena Sorrentino, segretario confederale della Cgil, dopo la diffusione dei dati Inps sulla Cig.

“Siamo tuttavia ad un punto cruciale – prosegue – in ragione di alcune questioni aperte: la fine della deroga e la mancata sostituzione di uno strumento che copra i settori scoperti da Cig; il mancato rifinanziamento dei contratti di solidarietà difensivi; l’approssimarsi della scomparsa della mobilità ed il suo assorbimento nella Naspi”.

“Ad oggi – spiega ancora Sorrentino – siamo ancora in attesa dei pagamenti per la deroga del 2014 in molte regioni, per le quali anche il recente decreto di sblocco dei fondi non sarà sufficiente a coprire il fabbisogno reale, producendo il fatto che molti lavoratori, seppur coperti da accordi di cassa in deroga, non si vedranno riconosciute le indennità. E questo giustifica il dato diffuso oggi di un – 77,3% delle autorizzazioni per la Cig in deroga”.

“Ancora incerto – aggiunge – è il destino degli accordi del 2015 e, in assenza dei contratti di solidarietà, molte aziende si trovano senza nessuno strumento di riorganizzazione che consenta di uscire dalla crisi e agganciare una timida ripresa, che per ora non ha effetti significativi sull’occupazione e sui fatturati aziendali”. Per Sorrentino “occorre considerare che la crisi continua a non pesare su tutti allo stesso modo, e certo non va meglio per chi è in cassa integrazione e continua a perdere salario: ogni lavoratore in Cig a zero ore nel 2015 ha già perso oltre 1.900 euro al netto delle tasse, e si è già determinata una riduzione nel monte salari di oltre 650 milioni di euro netti nelle tasche dei lavoratori coinvolti”.

Inps

Inps: Cgil, crescono le disuguaglianze tra uomini e donne e si riflettono sulle pensioni

“Il forte divario pensionistico tra uomini e donne riflette le discriminazioni e le disuguaglianze di genere, in continuo aumento. Che cosa aspetta la politica ad occuparsene?”. Loredana Taddei, responsabile politiche di genere della Cgil nazionale, commenta così i dati Inps diffusi oggi sugli importi medi delle pensioni erogate.

“La disparità pensionistica è strettamente legata alla disparità salariale e al calo occupazionale che colpisce le donne in Italia. Le donne a parità di lavoro guadagnano meno e cresce il numero delle disoccupate. Al punto che gli indicatori mondiali sulla parità tra uomini e donne ci collocano tra i Paesi con minore partecipazione femminile nel campo economico e tra quelli con le maggiori disparità di genere e salariali – osserva Taddei – . Troppe lavoratrici madri pagano il prezzo di un welfare svuotato e di una rete di servizi inadeguata ai bisogni con costi troppo elevati. Dopo la maternità in Italia continuano a lavorare solo 43 donne su 100”.

Secondo le ultime stime dell’Osservatorio Nazionale Mobbing 4 madri su 10 vengono costrette a dare le dimissioni per effetto di mobbing post partum. Almeno 350mila sono quelle discriminate per via della maternità o per aver avanzato richieste per conciliare il lavoro con la vita familiare. Il part-time involontario ha superato oramai il 6O%.

“Pari opportunità e conciliazione, così come sono, non bastano più. Ma a tutt’oggi non c’è traccia di misure attuate dal Governo per superare il divario retributivo fra donne e uomini. E l’Europa continua a pungolare l’Italia, fissando l’annullamento delle differenze retributive tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 . Ma senza successo!” , conclude la dirigente del sindacato guidato da Susanna Camusso .

Stress

Eu- Osha, stress prevenibile da datori di lavoro efficaci

Lo stress legato all’attività lavorativa è prevenibile e l’azione volta a contenere tale problema può essere molto efficace rispetto ai costi. E’ uno dei consigli che l’Eu-Osha, Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, rivolge ai datori di lavoro. “Ogni posto di lavoro -spiega- è diverso dall’altro: le prassi di lavoro e le soluzioni ai problemi devono essere adattate alle situazioni specifiche effettuando una valutazione del rischio”.

“I rischi psicosociali, tuttavia, raramente – fa notare- sono unici, pertanto possono essere adottate soluzioni analoghe in diversi settori e aziende di varie dimensioni e nei diversi Stati membri. Non mancano infatti gli esempi di buona prassi nella gestione dello stress sul luogo di lavoro da cui si può trarre ispirazione”.

“La valutazione del rischio concernente lo stress -continua l”Eu-Osha-richiede l’adozione degli stessi principi e processi basilari di altri pericoli presenti sul luogo di lavoro: identificare i pericoli, decidere quali azioni è necessario intraprendere, comunicare i risultati della valutazione e revisionarli a intervalli appropriati. Il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti in questo processo è fondamentale per il suo buon esito”.

Per l’Agenzia europea, “tra i fattori da considerare in relazione allo stress si annoverano: l’eccessivo carico di lavoro o l’esposizione a pericoli fisici; la possibilità che i lavoratori abbiano il controllo dello svolgimento delle proprie attività; la comprensione o meno del proprio ruolo da parte dei lavoratori; le relazioni interpersonali, inclusi problemi quali molestie e violenza; il sostegno dei colleghi e dei responsabili; la formazione necessaria per eseguire le mansioni affidate”.

“La gestione dello stress – sottolinea – si è concentrata in passato più sulle singole persone anziché sulle organizzazioni. Tuttavia, la chiave per prevenire lo stress legato all’attività lavorativa e i rischi psicosociali va ricercata nell’azienda e nella gestione del lavoro. E’ meglio prevenire i danni dello stress legato all’attività lavorativa piuttosto che affrontarne le conseguenze a posteriori”.

Tra le misure efficaci di prevenzione dello stress legato all’attività lavorativa, ci sono: “Lasciare ai lavoratori il tempo necessario per eseguire le loro mansioni; fornire descrizioni chiare dell’attività da svolgere; gratificare i lavoratori che assicurano buone prestazioni; consentire ai lavoratori di presentare lamentele e considerarle seriamente; permettere ai lavoratori di avere il controllo delle loro attività”.