Archivi giornalieri: 7 maggio 2015

Diritto di famiglia

Diritto.it Questioni di Diritto di Famiglia

LE NOVITA’ AL 07/05/2015

Novità e approfondimenti

PMI.it giovedì 7 Maggio 2015
Buono Pasto

Novità e approfondimenti

ISEE Nuovo ISEE: le FAQ dell’INPSComposizione del nucleo familiare, compilazione della DSU, casa di abitazione e contratto di affitto: l’INPS pubblica le FAQ sul portale dedicato al nuovo ISEE 2015.»
Energie Rinnovabili Energie Rinnovabili: contributi per le imprese

I nuovi contributi per le imprese del Sud che investono nelle energie rinnovabili messi in campo dal MiSE. »

Dichiarazione dei redditi Modello UNICO: gli oneri detraibili

Spese detraibili e deducibili nella dichiarazione dei redditi con il modello UNICO e il modello 730. »

Amazon Marketplace E-commerce nell’UE con Amazon Marketplace

Come sfruttare il Marketplace di Amazon per far crescere il proprio e-commerce, semplificando l’export verso i mercati UE. »

Pagamenti digitali Pagamenti digitali p2p in ItaliaBanche verso i pagamenti digitali peer to peer anche in Italia: ecco novità, tempistiche, costi e vantaggi del p2p per trasferire denaro tramite cellulare. »
Servizi telematici Pensioni: cedolino INPS e INPDAP a consultazione onlineCedolino pensione INPS e INPDAP, contributi versati e modello CUD (ora Certificazione Unica): come consultare online la posizione previdenziale e la propria pensione con il rilascio e il rinnovo del PIN. »

Altre News

UE Aumento aliquote IVA: effetti in ItaliaLe previsioni di primavera UE confermano la bassa crescita italiana rispetto all’Europa e ipotizzano un balzo dell’inflazione in caso di aumento IVA (peraltro già abolito): tasse troppo alte per le PMI. »
730 precompilato 730 precompilato, spuntano errori di calcoloErrore nel sistema del 730 precompilato online: non calcola le detrazioni da lavoro dipendente per chi ha più di un sostituto d’imposta. Ecco cosa deve fare il contribuente. »
Edilizia Costruzioni: imprese ancora in crisiI dati elaborati da Confartigianato sul settore delle costruzioni, ancora in forte crisi, e il confronto con gli altri Paesi UE. »

News regionali

Fondo rotativo Fondo rotativo per le imprese calabresiFinanziamenti e supporto alle imprese e ai lavoratori calabresi: attivo il Fondo rotativo promosso da Regione e Fincalabra Spa. »
Contributi Contributi alle nuove imprese di RavennaIncentivi economici alle imprese di Ravenna nate nel 2015: contributi fino a 5mila euro. »
Pagamenti imprese Emilia Romagna prima per pagamenti impreseLe imprese dell’Emilia Romagna sono le più puntuali nei pagamenti dovuti ai fornitori: i dati CRIBIS D&B. »
eVeryride mockup Carsharing innovativo con eVeryride a SMAULa App gratuita eVeryride presentata a SMAU Torino: carsharing e servizi innovativi per prenotare un’auto e programmare un percorso. »

Blog

Dichiarazione dei redditi: detrazione spese mediche e veterinarie

Anche quest’anno occorre superare la franchigia di 129,11 euro per portare in detrazione le spese sa… »

Factory: piattaforma digitale a supporto delle etichette discografiche

Sounday, digital music ecosystem 100% italiano a sostegno della crescita del business della musica, … »

Ultimissime Lavoro – Fiscale 07/05/2015

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 maggio 2015, n. 18667

Lavoro

Lavoro – Sicurezza – Interposizione fittizia di manodopera – Personale dell’appaltante – Indicazioni – Ausiliari dell’appaltatore – Configurabilità del reato

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 maggio 2015, n. 9034

Fiscale

Tributi – IVA – Rimborso d’imposta – Acquisto di autoveicoli e telefoni mobili – Istanza di rimborso – Onere della prova a carico del contribuente

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 maggio 2015, n. 9068

Fiscale

Tributi – Reddito d’impresa – Agevolazioni fiscali – Deducibilità dei costi dei servizi – Esercizio in cui viene ultimata la prestazione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 maggio 2015, n. 9080

Fiscale

Tributi – Reddito d’impresa – Contratti di fanchising o estimatori – Rese di prodotti – Rettifica dei ricavi – Applicazione del principio di competenza – Conoscenza certa ed obiettiva del valore delle rese – Necessità – Condizioni

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 maggio 2015, n. 9119

Lavoro

Lavoro giornalistico – Demansionamento – Attività di articolista – Destinazione alla “cucina” redazionale

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 marzo 2015, n. 6198

Fiscale

Tributi – Riscossione delle imposte sui redditi – Iscrizione a ruolo – Cartella di pagamento – Notifica – Art. 26, primo comma, seconda parte, del d.P.R. n. 602 del 1973 – Raccomandata con avviso di ricevimento – Consegna all’ufficio postale da parte di soggetto inesistente e diverso dal conessionario – Irrilevanza – Fondamento

Legislazione

DECRETO LEGGE

DECRETO-LEGGE 05 maggio 2015, n. 51

Lavoro, Fiscale

Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Decreto ministeriale 24 aprile 2015

Lavoro, Fiscale

Differenze percentuali tra tasso d’inflazione reale e tasso d’inflazione programmato per l’anno 2014

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 06 maggio 2015

Fiscale

Studi di settore, in rete “Segnalazioni 2014” – Dialogo aperto per chiarire incongruità, non normalità o incoerenze

Risoluzione

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 06 maggio 2015, n. 45/E

Lavoro, Fiscale

Obbligo di tracciabilità dei pagamenti e versamenti delle Associazioni sportive dilettantistiche – Vigenza dell’art. 4, comma 3, del DM n. 473 del 1999

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 06 maggio 2015, n. 44/E

Lavoro, Fiscale

Estensione alla modalità di versamento F24 Enti pubblici dei codici tributo per il versamento dell’imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari di cui all’articolo 6 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 17 giugno 2014, nonché delle sanzioni e degli interessi di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472

CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON

Nota

CONSIGLIO NAZIONALE DOTT. COMM. E ESP. CON. – Nota 30 aprile 2015, n. 31

Lavoro, Fiscale

Regolamento degli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento

INPS

Circolare

INPS – Circolare 06 maggio 2015, n. 90

Lavoro

Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale dipendente dalle imprese del credito, ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 92 del 28 giugno 2012 – Decreto interministeriale n. 83486 del 28 luglio 2014 – Assegno straordinario di sostegno al reddito e contribuzione correlata – Finanziamento – Adempimenti procedurali. Modalità di compilazione del flusso Uniemens – Istruzioni contabili – Variazioni al piano dei conti

INPS – Circolare 06 maggio 2015, n. 91

Lavoro

Convenzione tra l’Inps e i soggetti abilitati all’assistenza fiscale per l’affidamento e la disciplina del servizio di raccolta e di trasmissione delle dichiarazioni delle situazioni reddituali (modello RED) e delle dichiarazioni di responsabilità (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS) al fine della corretta erogazione delle prestazioni previdenziali e/o assistenziali – CAMPAGNE RED e INV CIV 2015/2016 –

Comunicato stampa

INPS – Comunicato 05 maggio 2015

Lavoro, Fiscale

Pubblicate le FAQ ISEE

Messaggio

INPS – Messaggio 06 maggio 2015, n. 3088

Lavoro

Prestazione di esodo per i lavoratori prossimi a pensione (articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92/2012). Accordo aziendale e procedura di cui agli articoli 4 e 24 della legge n. 223/1991

INPS – Messaggio 06 maggio 2015, n. 3092

Lavoro, Fiscale

Gestione Artigiani e Commercianti – Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti – Sezione Comunicazione bidirezionale

INPS – Messaggio 06 maggio 2015, n. 3096

Lavoro

Misura della contribuzione correlata per i lavoratori in esodo ex articolo 4 della legge n. 92/2012 – Domande presentate a decorrere dal 1° maggio 2015

La Mia Pensione

La Mia Pensione: guida INPS al calcolo online

 

Il servizio INPS che consente di simulare la pensione futura: come funziona e chi può accedere.

 – 7 maggio 2015
Pmi TVPensioni: riforme in discussione
 

 

la mia pensione

A partire da maggio 2015 l’INPS ha dato il via ad un nuovo servizio per i contribuenti: si chiama “La Mia Pensione” ed è accessibile seguendo il percorso “Home > Servizi > La Mia Pensione”. Il nuovo servizio indica la data prevista del pensionamento e simula l’importo della pensione che si riceverà al termine dell’attività lavorativa.

=> Calcolo Quote di Pensione: come funziona il tool INPS

Le date di attivazione del servizio non sono per tutti uguali, si procede per step:

  • nel 2015 la consultazione potrà essere effettuata dai lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e alla Gestione separata;
  • dal 2016, il servizio sarà disponibile anche per i dipendenti pubblici e per i lavoratori con contribuzione versata agli altri Fondi e Gestioni amministrate dall’INPS.

=> Pensione futura: da maggio a casa il calcolo INPS

 

 

Più in particolare possono consultare “La mia pensione”:

  • dal 1° maggio, i lavoratori sotto i 40 anni;
  • dal 1° giugno, i lavoratori sotto i 50 anni;
  • dal 1° luglio, tutti i lavoratori sopra i 50 anni.

La simulazione, che manda definitivamente in pensione la cosiddetta busta arancione, tiene conto della normativa attualmente in vigore e si basa su tre fondamentali elementi:

  • l’età;
  • la storia lavorativa;
  • la retribuzione/reddito.

Il servizio permette all’utente di:

  • controllare i contributi che risultano versati in INPS e accedere, eventualmente, al servizio di segnalazione contributiva per comunicare all’Istituto i periodi di contribuzione mancanti;
  • conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata;
  • calcolare limporto stimato della pensione “a moneta costante”, prescindendo dell’inflazione;
  • ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione).

=> Tetto pensioni 2015: calcolo e istruzioni INPS

In più, per confrontare diversi scenari e operare le scelte per costruire la propria futura pensione, il servizio consente di effettuare differenti simulazioni, modificando:

  • la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo, per verificare come retribuzioni diverse possano incidere sull’importo della futura pensione;
  • la data di pensionamento, per stimare l’effetto economico di un posticipo;
  • una combinazione delle due variabili retribuzione e data di pensionamento.

Per accedere al servizio è necessario avere il PIN ordinario, il quale può essere richiesto anche dalla sezione Il PIN online del sito INPS.

Blocco rivalutazione pensioni: sentenza in Gazzetta

 

La sentenza della Corte Costituzionale che boccia il blocco rivalutazione pensioni è in vigore, il Governo ha tempi stretti per intervenire: dibattito, ipotesi, e margini in base al dispositivo.

 – 7 maggio 2015
Pmi TVEquitalia: sospendere la riscossione
 

 

gazzetta ufficiale

La sentenza della Corte Costituzionale che elimina il blocco alla rivalutazione delle pensioni deciso dalla Riforma Fornero per gli anni 2012 e 2013 è efficace a partire dal 7 maggio 2015, ovvero il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale(avvenuta il 6 maggio).

Rimborsi

Cosa significa? La situazione è complessa: in teoria questo significa che i pensionati che hanno avuto la pensione bloccata per i due anni in questione (sono coloro che percepiscono trattamenti superiori a tre volte il minimo, circa 1406 euro), hanno immediatamente diritto alla restituzione delle somme che sono state trattenute. In pratica, il Governo può intervenire con un provvedimento che recepisca il pronunciamento della Consulta e stabilisca una nuova regola, in base alla quale procedere con i rimborsi.

=> Blocco rivalutazione pensioni: Riforma Fornero incostituzionale

 

 

 

Tempistiche

Sicuramente, da una parte il Governo hatempi relativamente stretti per intervenire (in considerazione, appunto, del fatto che in mancanza di provvedimenti è operativa la sentenza), dall’altra è altrettanto necessario pensare a un provvedimento che sia compatibile con le esigenze di bilancio. In questa direzione vanno le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan:

«Stiamo pensando a misure che minimizzino gli impatti sulla finanza pubblica, soprattutto in questa fase, nel pieno rispetto della Corte».

Si registra anche un altro intervento, del sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, secondo il quale:

«Non rimborsare tutti è compatibile con la sentenza della Consulta».

Una linea, quest’ultima, che sembra più aggressiva rispetto a quella del ministro. Le certezze sull’intervento che il Governo intende mettere a punto si avranno presumibilmente la prossima settimana (secondo le indiscrezioni che filtrano, è questa la tempistica che l’Esecutivo intende rispettare).

=> Pensioni: il Governo rivaluta gli assegni

Costi

Sui costi dell’operazione ci sono diverse stime, che arrivano fino a 10 miliardi, a cui bisognerebbe aggiungerne altri 5 ogni anno (perché le nuove indicizzazioni dovrebbero tenere conto di assegni più alti, ovvero non più decurtati dal precedente blocco). E sono anche diverse le ipotesi che si fanno in vista del provvedimento del Governo: in generale, non si esclude che venga messo a punto un meccanismo che preveda la restituzione non per tutti gli assegni, facendo dunque restare il blocco per le pensioni più alte.

Sentenza

Questo orientamento sembra compatibile con la sentenza, che boccia il provvedimento della Riforma Fornero perché non rispetta i principi di proporzionalità e adeguatezzaprevisti da norme costituzionali (articoli 36 e 38 della Costituzione). In parole semplici, secondo la Corte il legislatore ha travalicato i limiti di discrezionalità consentiti nel momento in cui ha applicato il blocco rivalutazione pensioni ai trattamenti oltre tre volte il minimo, che non sono certo definibili come pensioni d’oro. La stessa Corte aveva invece ritenuto compatibile con il dettato costituzionale un altro blocco delle indicizzazioni, deciso nel 20188 per i trattamenti superiori a otto volte il minimo. In quel caso, la misura era stata ritenuta legittima in considerazione dell’importo elevato degli assegni che venivano bloccati.

Provvedimento

Tendenzialmente, quindi, sono questi i paletti entro i quali il Governo potrà intervenire con un provvedimento. Si può quindi dedurre che certamente i pensionati con trattamenti superiori a tre volte il minimo, e compresi nelle fase immediatamente successive, si vedranno restituire le somme trattenute. Bisogna vedere a che punto l’esecutivo fisserà l’asticella dei trattamenti alti, sopra i quali è legittimo bloccare l’indicizzazione. Si parla di pensioni sopra i 3mila euro al mese. Ma, è bene sottolinearlo, per ora sono solo ipotesi: per le certezza, bisogna attende il provvedimento del Governo. (Fonte: la sentenza della Corte Costituzionale in Gazzetta Ufficiale).

 

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Circolari e Messaggi

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CIRCOLARI PIU’ RECENTI

Circolare n. 92 del 07-05-2015

Oggetto: Regolamentazione comunitaria: Decisione n. 1/2014, del 28 novembre 2014, del Comitato misto istituito nel quadro dell’Accordo tra la Comunità europea e suoi Stati membri e la Confederazione svizzera sulla libera circolazione delle persone. Applicabilità del Regolamento (UE) n. 465/2012 nei rapporti con la Svizzera. Disposizioni in materia di legislazione applicabile e distacchi.

 

 

 

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Categoria: Circolari 
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Circolare n. 91 del 06-05-2015

Oggetto: Convenzione tra l’Inps e i soggetti abilitati all’assistenza fiscale per l’affidamento e la disciplina del servizio di raccolta e di trasmissione delle dichiarazioni delle situazioni reddituali (modello RED) e delle dichiarazioni di responsabilità (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS) al fine della corretta erogazione delle prestazioni previdenziali e/o assistenziali – CAMPAGNE RED e INV CIV 2015/2016 –

 

 

 

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Categoria: Circolari 
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Circolare n. 90 del 06-05-2015

Oggetto: Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale dipendente dalle imprese del credito, ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 92 del 28 giugno 2012. Decreto interministeriale n. 83486 del 28 luglio 2014. Assegno straordinario di sostegno al reddito e contribuzione correlata. Finanziamento. Adempimenti procedurali. Modalità di compilazione del flusso Uniemens. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.

 

 

 

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Circolare n. 89 del 29-04-2015

Oggetto: Convenzione fra l’INPS e la Federazione Imprese Agricole Coltivatori Mezzadri Allevatori (F.I.A.C.A.) per la riscossione dei contributi associativi degli artigiani e dei commercianti, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n.311. Istruzioni operative e contabili.

 

 

 

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Circolare n. 88 del 29-04-2015

Oggetto: Convenzione fra l’INPS e il Sindacato Nazionale Giornalai D’Italia (SI.NA.GI.) per la riscossione dei contributi associativi degli artigiani e dei commercianti, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n.311. Istruzioni operative e contabili.

 

 

 

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MESSAGGI PIU’ RECENTI

Messaggio n. 3096 del 06-05-2015

Oggetto: Misura della contribuzione correlata per i lavoratori in esodo ex articolo 4 della legge n. 92/2012. Domande presentate a decorrere dal 1° maggio 2015.

 

 

 

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Categoria: Messaggi

Messaggio n. 3092 del 06-05-2015

Oggetto: Gestione Artigiani e Commercianti – Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti – Sezione Comunicazione bidirezionale

 

 

 

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Categoria: Messaggi

Messaggio n. 3088 del 06-05-2015

Oggetto: Prestazione di esodo per i lavoratori prossimi a pensione (articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92/2012). Accordo aziendale e procedura di cui agli articoli 4 e 24 della legge n. 223/1991.

 

 

 

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Categoria: Messaggi

Messaggio n. 2971 del 30-04-2015

Oggetto: Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) di cui agli articoli 1 – 14 del Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 22 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

 

 

 

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Messaggio n. 2946 del 29-04-2015

Oggetto: stabilizzazione del credito di imposta (c.d.bonus di 80 euro). Articolo 1, commi da 12 a 15, della legge 190 del 23 dicembre 2014, n.190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015).

 

 

 

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Pensioni e recupero quote indebite

Pensioni e recupero quote indebite: termini di prescrizione

In caso di importi dell’assegno previdenziale corrisposti in più, l’INPS può richiedere la restituzione delle quote di pensione indebite, ma esiste un termine di prescrizione oltre il quale l’Istituto non può avanzare tale pretesa. In particolare la pretesa di pagamento non può essere avanzata oltre dieci anni.

Tale ipotesi si verifica nel caso in cui l’INPS eroghi assegni pensionistici o assistenziali in realtà non dovuti, per poi chiedere indietro le somme corrisposte in più, come avvenuto ad esempio con gli importi indebitamente corrisposti a pensionati pubblici nel corso del 2013.

In teoria l’INPS verifica ogni anno le situazioni reddituali dei pensionati incidenti sulla misura o sul diritto alle prestazioni pensionistiche e provvede, entro l’anno successivo, al recupero di quanto eventualmente pagato in eccedenza.

Tuttavia può accadere che l’INPS si accorga di tale errore troppo tardi. Se la richiesta di restituzione dell’indebito pagamento arriva dopo 10 anni, questa non può essere considerata valida, perché caduta in prescrizione, e l’Istituto di Previdenza non può pretendere la restituzione delle somme corrisposte in eccesso.

Da sottolineare che il termine di prescrizione decorre dalla data dei pagamenti indebiti, ma è interrotto da una qualsiasi comunicazione con la quale il creditore chieda il rimborso in oggetto. Va poi ricordato che con la sentenza n. 1315/1995 la Corte di Cassazione ha stabilito che la prescrizione decennale decorre solo se e dopo che l’INPS abbia avviato il recupero nel termine annuale.

Le dichiarazioni dei redditi presentate al Fisco andrebbero conservate fino alla fine del quarto anno successivo a quello durante il quale sono state presentate, unitamente alla ricevuta. È tuttavia utile conservarle per un anno in più, per via del maggior tempo a disposizione del Fisco per accertare d’ufficio le dichiarazioni omesse, per avere la documentazione alla mano in caso di controlli fiscali e contestazioni.

da Pmi.it

Ilva

Ilva: Fiom, Commissione Envi ispezionerà stabilimento

La Commissione Envi (Ambiente, sanità e sicurezza alimentare) del Parlamento europeo ispezionerà lo stabilimento Ilva di Taranto a novembre. Lo annunciano i delegati della Fiom Cgil di Taranto Giuseppe Romano, della segreteria provinciale, e Francesco Brigati, Rsu Ilva, che si sono recati al Parlamento europeo e hanno discusso con gli eurodeputati Eleonora Forenza, Edouard Martin, Paloma Lopez Bermejo, Sylikiotis Neoklis, sullo sviluppo di un’industria europea sostenibile dei metalli comuni, illustrando un documento di lavoro presentato alla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre).

”L’obiettivo che il Parlamento Europeo si dà per il 2020 – sottolineano i rappresentanti sindacali – è quello di ridurre in modo significativo le emissioni, e in questa ottica l’Europa deve incitare l’Italia perché venga ambientalizzato l’impianto attraverso anche investimenti da parte della Bei (Banca europea per gli investimenti)”. A Taranto, hanno aggiunto Romano e Brigati nell’audizione, ”per evitare sia la perdita dei posti di lavoro diretti, determinata dall’eventuale chiusura, sia dei posti indiretti, già fortemente ridimensionati a causa dei ritardi e dei mancati investimenti, serve intervenire tempestivamente poiché ad oggi, i ritardi accumulati hanno influenzato negativamente l’assetto produttivo e anche l’applicazione delle prescrizioni previste dall’autorizzazione integrata ambientale”.

I delegati della Fiom Cgil hanno ribadito durante l’incontro ”la necessità di adottare politiche che dovranno evitare la concorrenza sleale anche fra operatori comunitari, sia in modo che non ci sia una pressione al ribasso sui salari dei lavoratori e sia in modo che vengano rispettate le norme per la protezione ambientale”.

Amianto

Amianto – Olivetti, costituite le parti civili

“Provvederemo alla citazione in giudizio, per le responsabilità civili, di Telecom Spa”. Lo ha annunciato l’avvocato Laura D’Amico, legale di Fiom Cgil e Afeva (l’associazione dei famigliari vittime dell’amianto), al termine dell’udienza preliminare del processo per le presunte morti da amianto alla Olivetti.

Nel corso dell’udienza preliminare di questa mattina, sia la Fiom Cgil che la Afeva hanno chiesto di costituirsi parte civile. Stessa richiesta è stata avanzata anche dal Comune di Ivrea, Città metropolitana di Torino, dall’Inail e dai familiari di sette delle presunte vittime da amianto – sulle 14 totali – su cui si basano le accuse della procura di Ivrea nei confronti dei 33 indagati, che a partire dagli anni Sessanta hanno ricoperto incarichi di vertice alla Olivetti.

ansa

Pensioni

Pensioni: Gnecchi, correggere storture che danneggiano donne

“La recente sentenza della Consulta sul blocco della indicizzazione delle pensioni introdotto dal governo Monti, deve servire da lezione. Agire sul sistema previdenziale richiede la massima attenzione per non creare ai cittadini e ai governi successivi danni più gravosi dei benefici attesi”. Lo dice Marialuisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.

“La sentenza della Corte – prosegue Gnecchi – pone molti spunti di riflessione: i giudici della Consulta ricordano che fu riconosciuto legittimo il blocco dell’indicizzazione per le pensioni superiori a 8 volte il trattamento minimo, quindi superiori a 3500 euro, introdotto dal governo Prodi sottolineando ‘la ratio redistributiva del sacrificio imposto, a conferma di un principio solidaristico’ in quanto le risorse erano destinate all’interno del sistema previdenziale.

Sempre il governo di centrosinistra aveva previsto anche la quattordicesima per le pensioni basse. Personalmente ritengo che la parte più incostituzionale della manovra del 2011, oltre al problema degli esodati che stiamo faticosamente affrontando salvaguardia dopo salvaguardia, sia stato l’innalzamento dell’età della pensione di vecchiaia delle donne senza prevedere nessuna gradualità; tra una donna nata il 31 dicembre del 1951 e una nata il primo gennaio 1952 ci sono più di 4 anni di differenza per accedere alla pensione. Differenza simile anche tra le nate con pochi mesi di differenza all’interno del 1952. Dobbiamo assolutamente correggere queste inique storture del Salva Italia che hanno colpito particolarmente pensionati, pensionandi e soprattutto le donne

Stress da lavoro

Stress da lavoro – Tre le cause scatenanti

Carico di lavoro, problemi di conciliazione lavoro-famiglia e trasferimento o cambio di mansione. Sono questi i tre principali fattori scatenanti dello stress lavoro-correlato, che in Italia colpisce un lavoratore su 4 per un totale di trenta (Rpt trenta) milioni di giornate lavorative perse per malattia e tre miliardi di costi. Ad evidenziarlo sono i risultati del Progetto-Laboratorio sul ”Benessere organizzativo” promosso dalla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) in 19 asl italiane.

Tredici, sottolinea la Fiaso, sono invece i fattori ”antistress”. Queste le 13 ”condizioni del benessere” per scala di importanza in un range da 1 a 5 punti: abilità (4,26); capacità di utilizzo delle proprie risorse (4,20); soddisfazione lavorativa (3,92); capacità di fronteggiare gli eventi avversi (3,92); chiarezza di ruolo (3,95); condivisione degli obiettivi (3,77); senso di comunità (3,58); autodeterminazione (3,55); identificazione organizzativa (3,49); influenza dell’azienda sulle motivazioni rispetto agli obiettivi (3,42); riconoscimento professionale (3,33); capacità di conciliare vita lavorativa e privata (3,27); tendenza ad evitare le criticità (2,56).

Fattori, questi, ”sperimentati” nel progetto pilota della Fiaso in 19 Asl, finalizzato appunto a promuovere il ”benessere organizzativo”. Dopo la ”cura”, nelle 19 aziende campione oltre il 77% dei dipendenti, dai medici agli infermieri, dai tecnici agli impiegati, ha infatti dichiarato di stare ”benissimo” da un punto di vista psicologico. Al contrario, la quota dei dipendenti nonostante tutto ”stressati” è scesa sotto il 10%.

Molte e variegate sono le iniziative messe in atto da Asl e ospedali proprio per migliorare lo stato di benessere dei lavoratori delle 19 aziende sanitarie coinvolte nella sperimentazione: si va dall’assistenza allo studio e nel tempo libero per i dipendenti della Asl di Bergamo ai percorsi ”per fare squadra” della Asl Cuneo 2; dalle giornate dedicate all’inserimento dei neo-assunti nella Asl di Firenze al training per l’inserimento degli infermieri nella prima linea delle aree di emergenza/urgenza.

”L’analisi condotta in questi quattro anni di lavoro con il Progetto-Laboratorio – spiega il coordinatore della ricerca ed ex Dg della Asl 12 Viareggio, Giancarlo Sassoli – indica che promozione della salute è soprattutto socializzazione dei metodi ottimali di lavoro. Per questo, obiettivo del Laboratorio è ora  la messa in rete delle buone pratiche realizzate dalle 19 aziende pilota, con l’obiettivo di combattere a tutto campo lo stress lavoro-correlato. Nella consapevolezza – conclude – che questo in sanità è anche la causa di molti errori clinici”.

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