Archivi giornalieri: 7 maggio 2015

Amianto

Oms – 15mila decessi l’anno a causa dell’amianto

Sono circa 15mila le persone che ogni anno perdono la vita in Europa a causa di patologie amianto correlate. A lanciare l’allarme sono gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che la scorsa settimana hanno partecipato ad Haifa, in Israele, a un meeting dedicato ai progressi globali su ambiente e salute, che ha coinvolto oltre 200 rappresentanti dei Paesi europei e delle organizzazioni internazionali e non governative. Un rapporto presentato nel corso della riunione indica, in particolare, che l’amianto è responsabile di circa la metà di tutte le morti per cancro sviluppato sul posto di lavoro. In Italia è vietato dal 1992. A rischio è circa un terzo dei 900 milioni di abitanti del continente, che vive nei 16 Paesi della regione europea che lo utilizzano ancora, soprattutto nei materiali da costruzione, e che in alcuni casi continuano a produrlo e a esportarlo. Nel dettaglio, si tratta di Albania, Andorra, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Bosnia Herzegovina, Georgia, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Monaco, Moldavia, Federazione Russa, Tajikistan, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan. Anche nei 37 Stati in cui l’amianto è vietato – tra cui figura l’Italia, che nel 1992 ne ha bandito l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione – l’esposizione della popolazione, però, persiste a causa dell’uso che se ne è fatto in passato e della sua permanenza nell’ambiente, che richiede urgenti e adeguate procedure di smaltimento.

”Sviluppare politiche ad hoc entro il 2015”.

”Non possiamo permetterci di perdere quasi 15mila vite ogni anno, in particolare lavoratori, per malattie causate dall’esposizione all’amianto. Ognuna di queste morti è evitabile”, ha detto Zsuzsanna Jakab, direttore regionale per l’Europa dell’Oms, nel suo intervento al meeting di Haifa. Di qui l’esortazione rivolta a tutti i Paesi di ”adempiere all’impegno assunto nel 2010 di sviluppare politiche ad hoc entro la fine di quest’anno, per eliminare le malattie legate all’amianto dal volto dell’Europa. Resta poco tempo per farlo”.

I decessi per mesotelioma costano 1,5 miliardi.

”L’amianto è un killer silenzioso ormai riconosciuto – ha aggiunto Guénaël Rodier, direttore della divisione di Malattie trasmissibili, sicurezza sanitaria e ambiente dell’Oms – I disturbi di salute derivanti dall’esposizione di solito compaiono dopo diversi decenni. Ciò significa che molte più persone si ammaleranno e moriranno nei prossimi anni in tutto il continente. Questa nuova relazione valuta in che misura i Paesi europei hanno agito per eliminare le malattie correlate all’amianto e fornisce raccomandazioni per il futuro”. Al pesantissimo impatto sociale di queste patologie, si somma inoltre quello economico. Secondo le ultime stime, infatti, in Europa i decessi per mesotelioma costano più di 1,5 miliardi di euro all’anno.

Bonus 80 euro

Bonus 80 euro strutturale: come funziona

In sostanza, le norme sono le stesse già previste con la circolare Inps n. 96/2014, che era relativa al bonus 80 euro dell’anno scorso. La principale differenza, come è noto, è che la manovra ha trasformato il credito d’imposta in una detrazione. Non cambia nulla in materia di aventi diritto, requisiti, modalità di erogazione.

Bonus IRPEF: calcolo credito d’imposta nel 730

Il bonus IRPEF è quindi riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati, mentre restano esclusi i pensionati. Il limite di reddito è pari a 24mila euro annui per il bonus pieno (960 euro), mentre sopra questa cifra e fino a 26mila euro il bonus spetta in maniera ridotta: in questo caso l’aumento in busta paga è pari al rapporto fra la cifra di 26mila euro, diminuita del reddito complessivo, e l’importo di 2mila euro. Restano esclusi gli incapienti, ovvero coloro che hanno un’imposta lorda di ammontare inferiore alla detrazione da lavoro dipendente (in pratica, i redditi fino a 8mila euro circa).

Per quanto riguarda i disoccupati, l’INPS specifica che  per coloro che percepiscono i nuovi ammortizzatori sociali previsti dal decreto attuativo del Jobs Act, ovvero NASPI e DISCOLL, si applicano le stesse regole che erano già state previste per l’ASPI. Sono dettagliare nella circolare 67 del 2014. Trattandosi di prestazioni che vengono erogate dall’INPS, sarà lo stesso istituto a calcolare il bonus 80 euro erogandolo automaticamente, e calcolandolo in rapporto ai giorni di erogazione della prestazione.

NASPI, ASDI e DISCOLL: a chi spetta l’assegno

Ricordiamo molto brevemente che la NASPI spetta a tutti coloro che avevano precedentemente diritto all’ASPI (in pratica i lavoratori dipendenti del privato che perdono involontariamente il lavoro o si dimettono per giusta causa), mentre la DISCOLL è un nuovo trattamento di disoccupazione riconosciuto ai collaboratori coordinati e continuativi e a progetto, non pensionati e senza partita IVA, che prende il posto della Una Tantum CoCoPro 2014.

da Pmi.it (Fonte: messaggio INPS 2946/2015).

Petizione

 

Oggi alle 10:29 AM

Aggiornamento sulla petizione

Libera e Gruppo Abele ha appena postato un aggiornamento sulla petizione che hai firmato, Stop al vitalizio agli ex parlamentari condannati per mafia e corruzione.

Video appello Luigi Ciotti: “Stop vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione”. Oggi sit in alle 13.30 a Montecitorio

07 mag, 2015 — Oggi 7 maggio alle ore 13.30 Piazza Montecitorio Sit in di Riparte il futuro di Libera e Gruppo Abele. Scendi in piazza con noi per dire stop ai vitalizi ai condannati per mafia e… Leggi tutto
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Santa Flavia Domitilla

Santa Flavia Domitilla


Santa Flavia Domitilla

Nome: Santa Flavia Domitilla
Titolo: Martire
Ricorrenza: 07 maggio

Flavia Domitilla Martire, santa (sec. I). Cadde vittima della persecuzione di Domiziano. Eusebio di Cesarea dice che era la nipote del console Flavio Clemente e che era stata relegata nell’isola di Ponza. Verso la fine del IV secolo, Girolamo, raccontando il pellegrinaggio di Paola in Oriente, precisa che la viaggiatrice visitò nell’isola le celle “in cui Domitilla aveva subito un lungo martirio”. Nel V secolo appaiono degli Atti leggendari che le assegnano come compagni Nereo e Achilleo, sepolti ancliessi nel cimitero di D., ma privi di altri elementi in comune con la santa (personaggi storici, i soldati Nereo e Achilleo furono vittime delle persecuzioni che investirono l’esercito alla fine del III secolo). D. è stata spesso confusa con la sua omonima zia, moglie del console Flavio Clemente, anch’essa vittima della persecuzione di Domiziano.