Archivi giornalieri: 25 maggio 2015

Decreto Pensioni

Decreto Pensioni in Gazzetta: bonus e rivalutazione

Online il testo del Decreto Pensioni con il meccanismo per calcolare quanto incasserà ogni pensionato con il bonus d’agosto e con la nuova rivalutazione 2016 in base al provvedimento del Governo dopo la sentenza della Corte Costituzionale: è il Dl 65/2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio 2015, giorno di entrata in vigore. Come è noto, si tratta del decreto che recepisce la sentenza 70/2015 della Corte Costituzionale che ha bocciato lo stop alla rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo previsto dal Salva Italia (Dl 201/2011) per gli anni 2012 e 2013.

La restituzione dell’indicizzazione viene riconosciuta ai trattamenti compresi fra tre e sei volte il minimo, con un sistema a scaglioni, mentre per le pensioni più alte non c’è rimborso.

Come esempi di calcolo, riproponiamo quelli del Governo:
•pensione di 1700 euro: bonus d’agosto 750 euro;
•pensione da 2200 euro: bonus da 450 euro;
•pensione da 2700 euro: una tantum da 278 euro.

A partire dal 2016, la rivalutazione proseguirà con un coefficiente che per i trattamenti sopra tre volte il minimo è fissato al 50%. Anche qui, secondo le stime fornite dal Governo, significa che un pensionato con assegno di 1700 euro avrà 180 euro di rivalutazione all’anno (circa 15 euro al mese), per gli assegni da 2.200 euro la rivalutazione è pari a 99 euro, per quelli da 2.700 sono 60 euro all’anno, cioè 5 euro al mese. Qui i calcoli sono molto teorici, perché in realtà i coefficienti andranno applicati all’indice di rivalutazione 2016 dell’Istat.

Il decreto stabilisce anche che le pensioni da giugno verranno tutte pagate il primo del mese. Qui c’è un passo indietro rispetto a una norma che era contenuta nella Legge di Stabilità 2015, che posticipava al 10 del mese il pagamento di chi percepiva la doppia pensione INPS-INPDAP (avendo lavorato sia nel pubblico sia nel privato). Stesso discorso per il bonus 2015, che verrà pagato il primo d’agosto insieme alla pensione.

da Pmi.it

Auser

Auser – “Fatti di un’altra pasta”

Il 6 e 7 giugno i volontari Auser nelle piazze italiane distribuiranno la pasta antimafia a sostegno degli anziani soli

I prossimi 6 e 7 giugno 2015, i volontari dell’Auser saranno nelle principali piazze italiane in occasione dell’evento “Fatti di un’altra pasta” a sostegno del Filo d’Argento, il servizio di prossimità e di aiuto agli anziani fragili  promosso dall’Auser, un servizio che  contrasta solitudine ed emarginazione.

Verranno distribuiti pacchi di pasta proveniente dai terreni di Libera,  spaghetti biologici “antimafia”   prodotti dai giovani della Cooperativa sociale Placido Rizzotto –Libera Terra di San Giuseppe Jato  che coltiva i terreni confiscati alla mafia in diversi territori della Sicilia.

Un’Alleanza quella fra gli anziani di Auser ed i giovani di  Libera che si è consolidata nel tempo, espressione di un impegno comune all’insegna della solidarietà fra le generazioni e di lotta comune alle mafie.

Anche per quest’anno Auser avrà al suo fianco una presenza di qualità, Gianmarco Tognazzi, apprezzato attore di cinema, teatro e televisione, persona sensibile ed attenta alle cause sociali che ha voluto condividere con Auser l’impegno a favore degli anziani soli ed a rischio di emarginazione.

Il Filo d’Argento con il numero verde  gratuito 800-995988, attivo tutto l’anno dalle 8 alle 20 su tutto il territorio nazionale,  è lo strumento principale con cui Auser realizza le attività di sostegno e protezione e attraverso il quale gli anziani possono richiedere aiuto.

I  volontari coinvolti in questo settore sono in totale 16.534, di questi quasi il 40% è rappresentato dalle donne con 6.507 volontarie impegnate nei servizi di aiuto. Le ore di volontariato svolte in anno sono quasi 2 milioni e 700 mila.

Gli interventi di sostegno riguardano: accompagnamento protetto con auto, consegna pasti a domicilio, consegna spesa e farmaci, piccoli aiuti in casa, disbrigo pratiche burocratiche, compagnia telefonica, compagnia a casa, attività di socializzazioni presso case di riposo e Rsa.
Le persone assistite dalla rete Auser in un anno sono state  261.449, per la maggior parte (138.554) si tratta di persone che hanno richiesto i servizi di accompagnamento protetto; oltre 40.000 sono stati gli anziani che hanno usufruito del servizio di disbrigo pratiche burocratiche, mentre coloro che sono stati seguiti attraverso la “compagnia telefonica”  e la “compagnia a domicilio” sono in totale  28.204.

Significativi anche i numeri degli interventi complessivi svolti in un anno:  1.402.718, di questi la parte del leone è svolta dagli interventi di accompagnamento protetto: più di 700.000. Gli interventi di compagnia e contrasto alla solitudine ammontano complessivamente a oltre 212.000. Numeri importanti anche per gli interventi di “consegna pasti” che superano quota 227.000.  Le auto impegnate nei servizi di trasporto e accompagnamento sono 5.702. Macchine che hanno macinato in un anno in tutta Italia, più di 17 milioni di chilometri.

Sul www.auser.it   tutte le informazioni e  le piazze dove trovare la pasta dell’Auser

Congedo straordinario

Congedo straordinario: come fare domanda

Il congedo straordinario per l’assistenza ai disabili in condizione di gravità si traduce nel diritto a fruire di tre giorni mensili di permessi retribuiti ai sensi dell’art. 33, comma 3, della legge n. 104 del 5 febbraio 1992 e che il congedo straordinario e i permessi concessi dalla Legge 104 non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile in situazione di gravità.

Con la Circolare n. 159 l’Inps fornisce indicazioni dettagliate sui requisiti soggettivi per il riconoscimento del congedo straordinario e sulle modalità per la presentazione delle domande.

La domanda di fruizione del congedo straordinario deve essere effettuata esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:
•Web, ovvero i servizi telematici INPS accessibili tramite PIN attraverso, seguendo il percorso relativo al servizio di “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
•Patronati;
•Contact Center Multicanale, numero verde 803164.

In tutti i casi è possibile fruire del beneficio a patto  di essere conviventi con il disabile e che i soggetti che vengono prima nell’ordine prioritario siano:
•mancanti, assenza naturale e giuridica o altra condizione ad essa giuridicamente assimilabile, continuativa e debitamente certificata dall’autorità giudiziaria o da altra pubblica autorità come il divorzio, la separazione legale o l’abbandono;
•deceduti;
•affetti da patologie invalidanti tali da impossibilitarli a svolgere la propria funzione assistenziale.

A confermare la possibilità anche per i parenti affini di fruire del beneficio è stata la recente sentenza n. 203 del 3 luglio 2013 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151 del 26 marzo 2001 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) nella parte in cui non inseriva i parenti o affini entro il terzo grado e conviventi tra coloro che possono richiedere il congedo straordinario per assistenza alla persona disabile in situazione di gravità, in assenza degli altri soggetti idonei.

da Pmi.it

Giornata Nazionale della Previdenza

GNP 2015: A scuola di previdenza

Grande successo per la ‘‘Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro’’ (GNP) manifestazione organizzata da Itinerari Previdenziali che, nella prima edizione napoletana, ha leggermente superato quota 7.000 partecipanti, in crescita rispetto alle edizioni precedenti, con un’adesione importante non solo degli addetti ai lavori, ma anche di famiglie, giovani e cittadini comuni interessati a saperne di più.

“Siamo partiti con tutte le preoccupazioni di una logistica e di una piazza nuova poiché abbiamo costruito da zero un vero e proprio edificio della previdenza”, traccia il bilancio il Prof. Alberto Brambilla, Presidente CTS Itinerari Previdenziali, organizzatore della GNP.  “Siamo soddisfatti della risposta della Piazza, di Napoli e dei cittadini. L’afflusso di pubblico è stato enorme e costante, le scuole hanno aderito con entusiasmo e soprattutto abbiamo riscontrato una forte curiosità rispetto ai temi trattati. Cosa voglio dire? Quando la gente sa di poter trovare risposte su previdenza, lavoro, sanità e alimentazione, coglie l’opportunità di informarsi. Questo deve stimolare tutti, specialmente la parte politica poiché non si può pensare di fare leggi sempre più complicate. Lo Stato deve andare di più verso i cittadini”.

Protagoniste di questa edizione e soprattutto del giorno conclusivo, le nuove generazioni. Oltre un migliaio di studenti delle scuole superiori si sono dati appuntamento al Teatro Augusteo per imparare l’ABC della previdenza. Non una lezione, ma un momento di confronto diretto che ha permesso alle scuole di esprimere attraverso un video la propria visione di sviluppo sostenibile e lavoro.

I giovani partecipanti alla GNP 2015 sembrano preoccupati del loro futuro occupazionale e previdenziale, sebbene a prevalere non sia lo sconforto, quanto piuttosto la consapevolezza di doversi mettere in gioco per trovare o creare un lavoro e, in seconda battuta per assicurarsi una pensione.

Le occasioni per informarsi, però, affermano molti giovani visitatori, sono scarse: famiglia, scuola e televisione le più ricorrenti. E molte sono le incognite sugli strumenti pratici per potersi assicurare un futuro sereno, uno tra tutti la previdenza complementare.

“Crediamo molto che la diffusione della cultura previdenziale dipenda anche dalla modalità che utilizziamo. Spesso si comunica con tecnicismi e in modo non positivo. La previdenza complementare ha enormi vantaggi che vanno spiegati con chiarezza e semplicità per raggiungere efficacemente i cittadini, smontando così luoghi comuni diffusi”, spiega Doriana Silvestri dell’Associazione Italiana per la Cultura Previdenziale, “I ragazzi si chiedono se andranno mai in pensione e hanno bisogno di risposte. E’ vero che il momento è difficile, ma hanno delle strade. Mai come in questo momento hanno la possibilità di portare avanti le loro vere passioni perché non c’è una strada più semplice di un’altra e la previdenza complementare permette di offrire una sicurezza aggiuntiva”. 

Mafie

Mafie: don Ciotti, sconfitte se Costituzione fosse applicata

“La nostra democrazia è ancora malata nonostante la bellezza della nostra Costituzione che è il primo testo che se applicato sconfiggerebbe radicalmente le mafie”. A dirlo è stato don Luigi Ciotti, intervenendo ad una manifestazione a Siderno in occasione del decimo anniversario dell’omicidio di Gianluca Congiusta, un commerciante ucciso in un agguato di ‘ndrangheta il 24 maggio 2005. All’iniziativa hanno partecipato numerosi sindaci della Locride.

“Fare memoria – ha detto, tra l’altro, don Ciotti – significa non solo ricordare occasionalmente ma un impegno preciso accanto ai familiari delle vittime per chiedere giustizia. C’è bisogno di una partecipazione attiva e responsabile di tutti i cittadini e dell’associazionismo perché il cambiamento c’è se inizia da noi. Le mafie si sconfiggono nel momento in cui la gente ha la dignità e recupera la libertà attraverso un lavoro onesto, una cultura adeguata ed i diritti che in questo periodo vengono sempre meno”.

Infine, parlando del ruolo della politica, don Ciotti ha sottolineato come questa “deve essere l’arte del servire gli altri per il bene comune e non del servirsi degli altri”.

ansa

Pensioni: Inps

Pensioni: Inps, da giugno tutte in pagamento al 1° del mese

”Da giugno 2015 tutte le pensioni saranno pagate dall’Inps a partire dal primo giorno del mese. È quanto stabilito dal decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015, contenente ”Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie Tfr”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps.

”A partire dal primo giugno, quindi, tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell’Inail, saranno unificati, permettendo così a quei pensionati che hanno più di una pensione in differenti gestioni, che prevedevano fino ad oggi il pagamento in giorni diversi, di incassarle nello stesso giorno”, continua la nota.

”Nel caso in cui il primo del mese sia un giorno festivo, oppure non bancabile, il pagamento avverrà nel primo giorno utile immediatamente successivo”, conclude l’Inps.

Sottopagati

Cgil Piemonte, boom dei voucher, lavoratori sottopagati

“Il turismo in Piemonte dà lavoro al 6,3% degli occupati e genera il 2,6% del valore aggiunto. E’ un settore che crea lavoro e ricchezza, ma gran parte di questo lavoro è sottopagato, precario, con redditi bassi e pochi diritti”. Lo ha detto Enrica Valfrè, segretario generale della Cgil Torino, durante il convegno “La bellezza di Torino nasce dal lavoro”, al quale hanno partecipato Carlo Alberto Carpignano, direttore Ascom, Claudio Treves, segretario generale
nazionale Nidil, Elisabetta Mesturino, segretaria generale Filcams Torino, Franco Martini segretario nazionale Cgil.

“E’ un terziario ”povero” e frammentato – ha detto Valfrè – fatto di lavoratori ”invisibili” che noi vorremmo provare a far  emergere. Vorremmo arrivare a una forte riduzione delle forme più precarie, a partire dai voucher, estendere i diritti a chi ne è privo, introducendo qualche maggiore elemento di tutela”.

La maggior presenza di arrivi di turisti nel 2014 – secondo i dati illustrati nel convegno – non ha incrementato l’occupazione, ma c’è stato un calo degli avviamenti e dei volumi di lavoro. Sono esplosi i ”voucher”: in Piemonte nel commercio da circa 198.000 nel 2011 passiamo a 1.069.000 nel 2014, nel turismo da 41.124 a 666.287. Il valore retributivo rispetto alla media di tutti i dipendenti italiani è inferiore dell’8,4% per chi lavora nel commercio, del 17% per chi opera nel settore dei ristoranti e degli alberghi.

Filcams e Cgil lanciano alcune proposte alle associazioni imprenditoriali e alle istituzioni: una maggiore programmazione degli eventi con la creazione di un pool che coinvolga più assessorati, la possibilità di estendere i diritti a chi viene impiegato con le forme di lavoro più precarie, introducendo un orario minimo per chi è occupato con un contratto di lavoro intermittente, l’apertura di una contrattazione funzionale al consolidamento delle imprese per strutturare il lavoro che c’è e crearne di nuovo.

ansa

Novità e approfondimenti

PMI.it lunedì 25 Maggio 2015

Novità e approfondimenti

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San Beda detto il Venerabile

San Beda detto il Venerabile


San Beda detto il Venerabile

Nome: San Beda detto il Venerabile
Titolo: Sacerdote e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 25 maggio

Beda significa uomo che prega. Nacque l’anno 672 sui confini della Scozia. 

A sette anni i genitori lo affidarono a S. Benedetto Biscopio, il quale ammirando le belle disposizioni del fanciullo, lo predilesse e lo formò nella pietà e nella scienza. A 12 anni fu vestito dell’abito benedettino. Nel 691 fu ordinato diacono ed alcuni anni dopo sacerdote. 

La vita di questo grande fu tutta nascosta: la spese nell’osservanza monastica, nella preghiera, negli studi sacri, nell’insegnamento e nello scrivere libri. Dalla sua scuola uscirono uomini grandi, e dalla sua penna una cinquantina di opere in cui tratta di quasi tutto lo scibile umano sacro e profano. 

Interpreta in modo ammirabile la Sacra Bibbia alla luce delle opere dei Padri della Chiesa che egli conosceva profondamente. I suoi scritti eran sì sodi, sì sapienti e di tanta autorità, che lui vivente, venivano letti pubblicamente nelle chiese. Il sapere di quest’uomo desta meraviglia! 

Vi fu uno che geloso di tanta scienza lo accusò di eresia. Beda, amante della verità, compose uno scritto in sua difesa, mostrandosi però pronto ad abbandonare le sue idee, qualora apparissero erronee. 

La moderazione, la dolcezza, l’umiltà e la chiarezza che traspaiono da quell’apologia dissiparono come per incanto la calunnia, e il Santo ebbe nuovi e più entusiasti ammiratori. 

Gran numero di persone ricorrevano ai lumi dei suoi consigli, ed egli accoglieva tutti amorevolmente e soddisfaceva con somma carità tutti, dal più umile e rozzo al Più alto dignitario. 

Praticando in tutta l’estensione il motto: ora et labora del suo padre, S. Benedetto, ravvivò lo studio col soffio della pietà più profonda e studiò non per sfoggio di erudizione, ma per conoscere e far conoscere sempre meglio le meraviglie di Dio, per sentire più profondamente nel cuore le verità della fede e per metterle in pratica con l’esercizio delle più sublimi virtù. 

Fu perfetto monaco e perfetto studioso! 

Anche nell’ultima sua dolorosa infermità, non diminuì punto la sua grande attività di scrittore. 

Godeva tal fama di santità, che, ancora vivente, fu soprannominato Venerabile, soprannome che ancor oggi gli rimane. 

Mentre colla faccia rivolta alla chiesa recitava con fervore e ad alta voce il Gloria Patri, il divino programma della sua vita, gli Angeli si presero la sua bell’anima e la portarono in Paradiso (a. 735), poichè: Qui fecerit et docuerit, magnus vocabitur in regno coelorum: «chi avrà praticato e insegnato, sarà grande nel regno dei cieli ». 

PRATICA. — Aiutare e pregare per il più grande apostolato dei nostri tempi: l’Apostolato della Stampa. 

PREGHIERA. O Signore, che illustri la tua Chiesa coll’erudizione del tuo beato confessore e dottore Beda, concedi propizio ai tuoi servi d’essere sempre illuminati dalla sua sapienza e aiutati dai suoi meriti.