La Cgil boccia il Def

La Cgil boccia il Def: il governo si arrende alla disoccupazione

Il sindacato in audizione in Parlamento critica duramente il Documento di economia e finanza: “Siamo in piena continuità con i governi precedenti. L’aumento dell’occupazione è l’unica via per riattivare la crescita e uscire dalla crisi”.

“La Cgil ritiene che il Def descriva una politica economica in continuità con quella dei governi precedenti”. “Il Governo scommette su una ripresa senza nuova occupazione e su una svalutazione competitiva del lavoro, programmando un alto tasso di disoccupazione e una crescita dei salari inferiore rispetto alla produttività, nel breve come nel medio-lungo termine. Il Governo si arrende a tassi di disoccupazione strutturalmente al di sopra del 10%, che equivalgono a una disoccupazione giovanile almeno al 40%”. Si apre così, con una netta bocciatura dell’operato del governo, il testo di 16 pagine elaborato dalla Cgil sul Documento di economia e finanza.

La CGIL resta convinta che “l’aumento dell’occupazione sia l’unica via per aumentare la crescita, uscire dalla crisi e rendere più sostenibili le stesse finanze pubbliche”. E il sindacato ha più volte evidenziato che “esistono ampi margini nazionali per una nuova politica economica, sebbene resti indispensabile un cambiamento delle scelte europee per uscire dalla crisi”.

Queste allora le proposte avanzate dalla Cgil. Primo: l’introduzione di un’Imposta sulle Grandi Ricchezze finanziarie per recuperare le risorse utili a realizzare un Piano straordinario per l’occupazione. Secondo: l’aumento della tassazione sulle successioni per sostenere investimenti pubblici e nuova occupazione, nonché evitare ulteriori tagli al welfare e, in particolare, alla Sanità pubblica. Terzo: l’utilizzo dei fondi pensione dei lavoratori anche per lo sviluppo infrastrutturale, sociale e produttivo del Paese.

su rassegna.it il testo integrale del documento della Cgil

La Cgil boccia il Defultima modifica: 2015-04-21T12:23:18+02:00da vitegabry
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