Archivi giornalieri: 14 gennaio 2015

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE14/01/2015

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE

SENTENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE CALTANISETTA – Sentenza 29 dicembre 2014, n. 1117FISCALE

Iscrizione a ruolo irpef, lrap, Iva, e Add.Regionale irpef – Impugnazione

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 gennaio 2015, n. 106FISCALE
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 gennaio 2015, n. 322FISCALE

Tributi – Contenzioso – Giudicato implicito sul rimborso d’imposta – Limiti

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 gennaio 2015, n. 373FISCALE

Tributi – Contenzioso – Spese processuali – Mancata costituzione dell’amministrazione – Compensazione – Non sussiste

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 dicembre 2014, n. 26163LAVORO

Avvocato e procuratore – Controversia di lavoro – Onorari – Procedimento di liquidazione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 dicembre 2014, n. 26199FISCALE

Tributi erariali indiretti (riforma tributaria del 1972) – Imposta sul valore aggiunto (i.v.a.) – Obblighi dei contribuenti – Pagamento dell’imposta – Rimborsi – Art. 1 del d.l. n. 258 del 2006, convertito in legge n. 278 del 2006 – Istanze di rimborso proposte e disattese prima della sua entrata in vigore – Applicabilità della norma ai fini dell’ammissibilità dell’istanza già proposta – Esclusione – Fondamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 gennaio 2015, n. 211LAVORO

Rapporto di lavoro – Infortunio – Inabilità – Indennità – Certificato medico – Prescrizione – Termine

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 gennaio 2015, n. 344LAVORO

Lavoro – Licenziamento per giustificato motivo soggettivo – Dipendente in malattia – Sottrazione alle fasce orarie di reperibilità – Abuso del veicolo aziendale concesso a titolo di benefit

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 gennaio 2015, n. 968LAVORO

Omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali – Accertamento della violazione – Comunicazione dell’Inps – Forma libera

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 gennaio 2015, n. 972FISCALE

Reati fiscali – Frode carosello – Limiti alla custodia cautelare in carcere

LEGISLAZIONE

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 17 dicembre 2014, n. 198LAVORO, FISCALE

Composizione, attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie, a norma dell’articolo 2, comma 3, lettera a), della legge 11 marzo 2014, n. 23

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 30 dicembre 2014FISCALE

Accertamento del periodo di mancato funzionamento della Segreteria della Commissione tributaria provinciale di Ancona

DECRETO PRESIDENTE REPUBBLICA

DECRETO PRESIDENTE REPUBBLICA 06 novembre 2014LAVORO

Autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno accademico 2013/2014, 23 unità di direttore di ragioneria e di biblioteca – EP1 e di 3 unità di collaboratore, nonché al trattenimento in servizio di 3 coadiutori e di 1 assistente amministrativo nonché, per l’anno accademico 2014/2015, ad assumere 10 unità di direttore di ragioneria e di biblioteca- EP1 e di 3 unità di collaboratore

DECRETO PRESIDENTE REPUBBLICA 12 novembre 2014LAVORO

Autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per l’anno scolastico 2014/2015, all’assunzione di 15.439 unità di personale docente ed educativo, 4.599 unità di personale ATA, comprensive delle unità di personale interessato alla procedura di statalizzazione dell’Istituto tecnico «Aldini Valeriani Siriani» di Bologna e del Liceo linguistico «A. Lincoln» di Enna, 13.342 unità di personale docente da destinare al sostegno degli alunni con disabilità e 620 dirigenti scolastici

PRASSI

COVIP

CIRCOLARE

COVIP – Circolare 09 gennaio 2015, n. 158LAVORO, FISCALE

Legge 23 dicembre 2014, n. 190. Tassazione delle forme pensionistiche complementari. Profili applicativi per la determinazione del valore della quota di fine anno 2014.

MINISTERO FINANZE SECIT

CIRCOLARE

MINISTERO ECONOMIA E FINANZE – Circolare 09 gennaio 2015LAVORO, FISCALE

Legge 15 dicembre 2014, n. 186 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 292 del 17 dicembre 2014) – Collaborazione volontaria per l’emersione e il rientro di capitali detenuti all’estero

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

NOTA

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Nota 30 dicembre 2014, n. 73731LAVORO

Nota operativa in materia di compilazione del prospetto informativo e di computo della quota d’obbligo ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68

REGIONE TOSCANA

COMUNICATO

REGIONE TOSCANA – Comunicato 13 gennaio 2015LAVORO, FISCALE

Approvazione dell’ordinanza n. 59 del 12 dicembre 2014

ULTIMISSIME EDILIZIA – COPERATIVE14/01/2015O

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 gennaio 2015, n. 211COOPERATIVE, EDILIZIA

Rapporto di lavoro – Infortunio – Inabilità – Indennità – Certificato medico – Prescrizione – Termine

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 gennaio 2015, n. 344COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Licenziamento per giustificato motivo soggettivo – Dipendente in malattia – Sottrazione alle fasce orarie di reperibilità – Abuso del veicolo aziendale concesso a titolo di benefit

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 gennaio 2015, n. 968COOPERATIVE, EDILIZIA

Omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali – Accertamento della violazione – Comunicazione dell’Inps – Forma libera

PRASSI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

NOTA

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Nota 30 dicembre 2014, n. 73731COOPERATIVE, EDILIZIA

Nota operativa in materia di compilazione del prospetto informativo e di computo della quota d’obbligo ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68

rassegna.it

Newsletter del 14/01/2015

Natuzzi, per uscire dalla crisi punta su contratti di solidarietà(13/01/2015 19:15)

 

L’esito dell’incontro tra sindacati e azienda

Call center 4U, Slc Palermo: domani nuovo sciopero (13/01/2015 18:24)

Camusso: libertà e democrazia fondamento della dignità del lavoro (13/01/2015 18:05)

 

“Non abbiamo paura di difendere un’idea di libertà e di democrazia, perché quell’idea di libertà e democrazia è il fondamento della dignità del lavoro”. L’intervento trasmesso da RadioArticolo1

Tirreno Power, «fate presto» (13/01/2015 17:57)

 

Allarme dei sindacati, tra cui la Filctem Cgil. Non si sblocca la vertenza che riguarda la centrale elettrica. Dopo otto mesi, e nonostante i decreti approvati a dicembre dal governo. Bisogna dare inizio ai lavori di “ambientalizzazione” dell’impianto

Toscana: Fiom, Rosss ritira dal tavolo i licenziamenti (13/01/2015 16:51)

 

Vigiani: “Soddisfatti, ma c’è ancora da fare”

Edilizia: Fillea Campania, presidente Caldoro ha visto altro film(13/01/2015 16:35)

 

Sannino: “50.000 occupati in meno dall’inizio della crisi, 45% di caduta di investimenti, 2.000 imprese chiuse, lavoro nero e sommerso in aumento, al pari degli infortuni mortali nei cantieri, capolarato diffuso. Questo il quadro vero del settore”

Trafomec: Fiom Umbria, 14/1 sciopero e presidio davanti azienda (13/01/2015 15:56)

Umbria: Cgil a Regione, a critiche non si risponde con slogan(13/01/2015 15:49)

Ambiente: Flai, ok progetto forestale con ragazzi down(13/01/2015 15:08)

Fillea Cgil Rc-Locri: serve mappatura edifici scolastici a rischio (13/01/2015 14:18)

La città, chiave di volta della crescita (13/01/2015 14:05)

 

I centri urbani possono rappresentare il principio di organizzazione di un grande piano di investimenti mirato alla ripresa dell’economia. La tesi di un gruppo di oltre trenta economisti esposta in un documento DI R.CAPPELLIN, E.CICIOTTI

Pubblico impiego, un’occasione di democrazia (13/01/2015 13:20)

 

Aperta la campagna per il rinnovo delle Rsu. L’iniziativa di Fp e Flc Cgil a Roma. Camusso: il sindacato è l’alternativa alla solitudine. Dettori: la rappresentanza è la nostra risposta alla politica. Pantaleo: pretendiamo rispetto per i lavoratori

#1800senzafuturo, la lotta in rete degli operatori Infocontact(13/01/2015 13:09)

 

Un successo la campagna mediatica virale dei lavoratori oggi in presidio a Lamezia Terme. A rischio migliaia di posti di lavoro. L’ennesima vertenza in un settore privo di un sistema regolatorio efficiente

Guy Ryder: «Nessuna ripresa senza dialogo sociale» (13/01/2015 13:07)

 

Intervista al direttore generale dell’Ilo, l’Agenzia Onu per il lavoro. “Nel 2019 avremo 13 milioni di disoccupati in più”. Bacchettata alla comunità internazionale sulla gestione dei migranti: “Non fa abbastanza” DI MARTINA TOTI, RADIOARTICOLO1

Autotrasporto: Filt, da Mise impegno per tavolo settore e mobilità Arcese (13/01/2015 12:53)

Edilizia: quattro morti sul lavoro da inizio anno (13/01/2015 12:46)

 

Fillea Cgil: “Un bilancio così tragico non si era mai registrato da quando abbiamo attivato il nostro monitoraggio nazionale sugli infortuni mortali”

P.a: Camusso, la riforma sia condivisa (13/01/2015 12:43)

P.a: Camusso, nostra battaglia per libertà e democrazia(13/01/2015 12:27)

Jobs Act, doppia beffa per i lavoratori in appalto (13/01/2015 11:50)

 

La denuncia della Filcams. Se in un cambio di appalto, come spesso avviene, saranno riassunti dalla stessa azienda, potranno ritrovarsi con un nuovo contratto a tutele crescenti perdendo il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato

Pubblico: Pantaleo (Flc), pretendiamo rispetto per i lavoratori(13/01/2015 11:14)

Al via la campagna per il rinnovo delle Rsu/DIRETTA (13/01/2015 10:07)

 

Le lavoratrici e i lavoratori pubblici e della conoscenza voteranno i loro nuovi rappresentanti sindacali dal 3 al 5 marzo prossimi. A Roma l’iniziativa “Democrazia, Partecipazione Lavoro – Avanti diritti!” con Camusso, Dettori, Pantaleo

Lazio: altri 100mila posti di lavoro a rischio (13/01/2015 09:54)

 

Secondo la Cgil regionale entro giugno 2015 si rischia un tracollo occupazionale. Mentre le donne svolgono sempre più il ruolo di veri ammortizzatori sociali delle famiglie, attraverso l’accettazione di impieghi precari e mal retribuiti

Bancari: uno sciopero contro l’arroganza dei banchieri(13/01/2015 09:12)

 

Il 30 gennaio i lavoratori degli istituti di credito incroceranno le braccia per otto ore “a sostegno del diritto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro”. Previste quattro grandi manifestazioni: a Milano, Ravenna, Roma e Palermo

Salute

Salute: Uno studio rivela che il troppo lavoro aumenta rischio abuso di alcol

Chi lavora oltre 48 ore alla settimana è più propenso a consumare alcol a livelli di rischio, rispetto a chi fa turni standard. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “British Medical Journal”. Per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori, la direttiva dell’Unione Europea sull’orario di lavoro prevede che nei Paesi membri non si vada oltre le 48 ore a settimana, compresi gli straordinari. Ma molte persone, per esempio, i manager o i liberi professionisti, lavorano ben di più, magari per ottenere promozioni o aumenti di stipendio, o semplicemente per aumentare la propria efficienza.

Il consumo di alcol è considerato a rischio (di malattie del fegato, cancro, ictus, malattia coronarica e disturbi mentali) quando si superano 14 drink a settimana nelle donne e 21 drink a settimana negli uomini. Già precedenti ricerche avevano rilevato un legame tra molte ore di lavoro e il rischio di consumo eccessivo di alcol, ma si trattava di studi di piccole dimensioni.

Marianna Virtanen e i colleghi del Finnish Institute of Occupational Health di Helsinki (Finlandia) forniscono la prima analisi sistematica sull’associazione tra lunghe ore di lavoro e uso di alcol. 

Analizzando i dati di 333.693 persone in 14 Paesi, hanno scoperto che l’orario di lavoro più lungo comporta la probabilità di uso di alcol in dosi eccessive dell’11%, senza differenza tra uomini e donne, età, status socio-economico o regione.

L’esame di 18 studi prospettici ha dimostrato inoltre che coloro che lavorano 49-54 ore o 55 ore e più alla settimana hanno un rischio aumentato rispettivamente del 13% e il 12% di consumo di alcol a rischio, rispetto a coloro che lavorano 35-40 ore a settimana. “Il posto di lavoro è un ambiente importante per la prevenzione dell’abuso di alcol – scrive il team di ricercatori – perché più della metà della popolazione adulta ha un’occupazione. Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare l’opportunità di interventi di prevenzione contro l’uso di alcol a rischio”. (Adnkronos)

14/01/2015 14.50
 
 
 

Appalti

Appalti: Camusso presenta una legge di iniziativa popolare della Cgil

Garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti privati e pubblici; contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese; tutela dell’occupazione nei cambi di appalto. Sono questi alcuni dei punti della proposta di legge di iniziativa popolare in tema di appalti, promossa dalla Cgil per garantire la tutela dei lavoratori.

Nel presentarla, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil afferma: “Vogliamo partire da quel milione di lavoratori che ogni giorno si interrogano su quando ci sarà la gara del loro appalto; su cosa succederà loro; di quante ore hanno già tagliato in questi anni il loro lavoro e di quante volte si sono visti tagliare la retribuzione pur di mantenere il lavoro”. 

Camusso sottolinea che è molto importante partire dagli ultimi per “ripristinare un principio fondamentale: la clausola sociale, ovvero un lavoratore non può perdere il lavoro in ragione esclusivamente del cambio della gara d’appalto. Se oggi alla parola “appalti” si associa il termine “inchieste” il motivo è perché la non trasparenza sulle norme degli appalti determina la crescita dell’illegalità in materia economica”.

“Invece di tagliare orizzontalmente i servizi ai cittadini perché non si riducono le trentamila stazioni appaltanti che ci sono? – domanda Camusso- Non  lo si fa perché vorrebbe dire intervenire in un sistema di potere, dietro il quale però ci sono milioni di lavoratori che hanno visto in questi anni peggiorare le loro condizioni di lavoro. Sono i figli e le vittime degli appalti al massimo ribasso, alla massima convenienza economica”. 

“E il Jobs Act rischia di fare di questi lavoratori le prime vittime”, aggiunge Camusso. “Siamo ancor più preoccupati – continua il segretario generale Cgil – davanti ai decreti della legge delega perché, per come sono fatti nella precarizzazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, si rischia di fare come prime vittime i lavoratori degli appalti. Perché al cambio di appalto, invece di conservare la propria professionalità e la propria anzianità, potrebbero essere considerati dei neo assunti senza più le tutele precedenti”.

“Ecco quindi che – ha concluso Camusso – se si usa il tema dell’unità del lavoro come una clava contro il sindacato poi nella realtà non lo si pratica nella legge. La sfida è se il lavoro deve essere la vittima delle politiche della crisi o se il lavoro è, come noi siamo convinti, la risorsa per uscire dalla crisi”.

 

inca Nazionale

Diritti degli italiani all’estero: Nuova guida della Tuc e dell’Inca Regno Unito

La Confederazione nazionale dei sindacati britannici (che rappresenta 54 sindacati di categoria) e l’Inca Cgil UK presenteranno a Londra, il 23 gennaio prossimo alle 18.30, presso la sede dell’Inca (124 Canonbury Road N1 2UT) una guida bilingue ai diritti di chi lavora nel Regno Unito e il nuovo sito dedicato del TUC.

All’incontro con la stampa saranno presenti sindacati delle categorie della scuola e Università, della Sanità, della ristorazione, It e finanza. L’incontro sarà introdotto da Marisa Pompei, presidente dell’Inca Cgil UK e da Rosa Crawford, del dipartimento di relazioni europee e internazionali del TUC.

Citando alcuni dati della Fondazione Migrantes, una nota del Patronato della Cgil di Londra avverte che “il Regno Unito è diventato  il Paese dove gli Italiani sono emigrati maggiormente durante il 2014, con un incremento pari al 71% rispetto al 2103. Il 2015, stando alle previsioni, dovrebbe confermare il trend.”

I dati ufficiali parlano di 250 mila  persone  iscritte all’AIRE (Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero) e di altrettante non iscritte, per un totale di circa 550 mila in tutto il  territorio nazionale, con punte  di maggiore concentrazione nelle grandi  città: Londra per prima, Birmingham e Manchester ma anche Leeds, York e Liverpool. 

“Almeno il 60% dei nuovi immigrati ha meno di 35 anni e il 25% si colloca fra i 35 ed i 44 anni. I settori in cui sono impegnati – spiega il Patronato – si discostano da quelli tradizionali  e vanno dalla sanità alla scuola e università, dall’ingegneria alla finanza, dal commercio alla ristorazione e ai servizi, dai trasporti alla moda e, infine, anche al design, senza escludere il campo della Information Technology”.

“Questo – conclude la  nota – ci restituisce l’immagine di una immigrazione complessa e variegata, ma accomunata da un unico bisogno: quello di conoscere e capire le regole del lavoro e i diritti che ne conseguono e che non sempre sono gli stessi della esperienza italiana”.

Il tag “Francesco Casula” raggruppa 64 articoli

 

 

Il tag “Francesco Casula” raggruppa 64 articoli

Gaspare Barbiellini Amidei, già brillante editorialista del Corriere della Sera, nel 1971 scrive un suggestivo saggio: Il minusvalore . In esso sostiene la tesi secondo la quale gli uomini ricchi rubano da sempre agli altri uomini la loro fatica, pagandola con il salario che è soltanto una parte del valore dei loro prodotti. Il resto (plus valore e dunque profitto) va ad accumulare altra ricchezza. Marx smascherò questo furto e le magiche parole della religione, della morale, della cultura e del prestigio che avevano coperto per millenni il plus valore. Ma gli uomini ricchi non rubano solo fatica agli altri uomini ma anche memoria, storia, lingua, cultura: minusvalore, appunto, di qui il titolo dell’opera. Che è l’altra faccia dello sfruttamento denunciato da Marx con il plus valore. Il che non significa – precisa l’autore – andare contro Marx, ma aggiungere a Marx qualcosa in più. Ebbene, mi piace applicare tale tesi agli Stati ufficiali, che fin dalla loro nascita rubano alle piccole patrie, alle nazionalità oppresse o comunque non riconosciute, ai popoli marginali, non solo fatica, lavoro e salario – attraverso il colonialismo interno – ma anche memoria, cultura, identità e storia. Questa tesi ben si attaglia ai Sardi: depredati e deprivati nella loro storia non solo a livello materiale (risorse, materie prime) ma anche a livello immateriale (cultura,lingua e storia soprattutto).

Succede così che in pieno Ottocento a Pietro Martini – uno dei padri della storiografia sarda – intenzionato a introdurre fra gli studenti dell’Isola l’insegnamento della Storia sarda, capitò di sentirsi rispondere dalle autorità governative piemontesi che “nelle scuole dello Stato debbasi insegnare la storia antica e moderna, non di una provincia ma di tutta la nazione e specialmente d’Italia”.Tale concezione, da ricondurre a un progetto di omogeneizzazione culturale, la ritroviamo pari pari nelle Leggi sull’istruzione elementare obbligatoria nell’Italia pre e post-unitaria: del Ministro Casati (1859) come di Correnti (1867) e di Coppino (1887). I programmi scolastici, impostati secondo una logica rigidamente nazional-statale o statalista che dir si voglia e italocentrica, sarebbero finalizzati a creare una coscienza “unitaria“, uno “spirito nazionale“, capace di superare i limiti – così si pensava – di una realtà politico sociale composita ed estremamente differenziata sul piano storico, culturale e linguistico. Questo paradigma fu enfatizzato nel periodo fascista, con l’operazione della “ nazionalizzazione” dell’intera storia italiana.

L’idiosincrasia – uso volutamente un termine eufemistico – nei confronti di tutto ciò che è locale, nel nostro caso di tutto ciò che è sardo, sia essa la storia che la lingua, continuerà abbondantemente anche dopo la guerra. Con una impostazione pedagogica, didattica e culturale tutta giocata sulla proibizione, cancellazione e potatura della storia locale, ma lo stesso discorso vale per la cultura e la lingua sarda. Che ha prodotto effetti devastanti negli studenti e nei giovani in genere, in modo particolare attraverso la smemorizzazione. Provate a chiedere a uno studente sardo che esca da un liceo artistico, cosa conosce di una civiltà e di un’architettura grandiosa come quella nuragica, sicuramente fra la più significativa dell’intero Mediterraneo; provate a chiedere a uno studente del liceo classico cosa sa della parentela fra la lingua sarda e il latino; provate a chiedere a uno studente di un Istituto tecnico per Ragionieri e persino a un laureato in Giurisprudenza cosa conosce di quel meraviglioso codice giuridico che è la Carta de Logu di Eleonora d’Arborea. Vi rendereste conto che la storia, la lingua, la civiltà complessiva dei Sardi dalla Scuola ufficiale è stata non solo negata ma cancellata. Ma c’è di più: una scuola monoculturale e monolinguistica, negatrice delle specificità, tutta tesa allo sradicamento degli antichi codici culturali e basata sulla sovrapposizione al “periferico” di astratti paradigmi  e categorie che le “grandi civiltà” avrebbero voluto irradiare verso le “civiltà inferiori”, ha prodotto in Sardegna, soprattutto negli ultimi decenni, giovani che ormai appartengono a una sorta di area grigia, a una terra di nessuno. Appiattiti e omologati nell’alimentazione come nell’abbigliamento, nei gusti come nei consumi, nei miti come nei modelli. Di tale appiattimento, una delle cause fondamentali è sicuramente la mancanza di memoria storica. Mi piace a questo proposito citare quanto sostiene, Umberto Eco nel suo monumentale romanzo L’Isola del giorno prima: “Io sono memoria di tutti i miei momenti passati, la somma di tutto ciò che ricordo”. O l’afgano Khaled Hosseini, nel suo primo romanzo di grande successo Il cacciatore di aquiloni, “Non è vero come dicono molti che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente”.

A significare cioè che l’individuo esiste e ha una sua identità in quanto possiede la memoria storica. Recisa ed estinta questa, sia come singoli che come comunità, saremmo semplicemente omologati, soggetti e comunità indifferenziate, senza la ricchezza delle specificità culturali e storiche.

Eppure la scuola italiana, dopo interi secoli di vera e propria insofferenza nei confronti della “storia locale” avrebbe dovuto imparare dalla Francia e da storici come Marc Bloch, Lucien  le Febvre (con la creazione nel 1929 degli Annales) e Fernand Braudel, la cui storiografia rifiuta la storia come grande evento politico-militare, rivalutando la storia locale che si pone anzi come “laboratorio“ della nuova concezione storiografica secondo la quale non vi è una gerarchia di rilevanza fra storia locale e storia generale. Superando così il paradigma storiografico secondo il quale solo la “storia generale” è degna di essere studiata. Per cui la nuova storia aperta e senza barriere diagando a tutto campo: dalla cantina al solaio.sciplinari, è capace di valorizzare la vita degli uomini nel tempo e nello spazio, ind

 Francesco Casula

28/12/2014, 10:20 Storia
Jean Paul Marat
Le origine sarde di Jean Paul Marat
28/10/2014, 09:42 Attualità
De Poesia Sarda
19/10/2014, 07:23 Storia
Disegno Lorenzo Vacca, 2013
Montanaru e la lingua sarda
19/10/2014, 07:21 Storia
Antioco Casula (Montanaru)
Ma Montanaru era fascista?
27/06/2013, 06:22 Attualità