Caaf – Isee, manca la convenzione
“Il sistema dei Centri di assistenza fiscale italiani è in difficolta per l’assenza di una convenzione con Inps e ministero del lavoro che metta in chiaro l’apporto dei Caf, le regole e gli aspetti economici”. E’ quanto denuncia Mauro Soldini, responsabile Caf Cgil, sollecitando una convocazione urgente per risolvere il problema.
La Consulta dei Caf ha preso una posizione chiara alla fine dello scorso anno nei confronti dell’Inps e del ministero del Lavoro – spiega Soldini -. In assenza di una convenzione non siamo nella condizione di avviare l’attività e chi lo fa, lo fa a proprio rischio e pericolo”. Senza convenzione – aggiunge Soldini – non si sa quali siano le regole d’ingaggio e non ci sono certezze neanche rispetto all’utilizzo di dati sensibili, inseriti all’interno di queste convenzioni come sempre fatto”.
Sugli aspetti economici, invece, un colpo per i Caf è già arrivato negli anni scorsi con i tagli imposti e col nuovo Isee le cose non miglioreranno, anzi. “C’è un problema economico vero – aggiunge Soldini -. L’Inps ci ha detto che non ha una disponibilità di budget superiore a quella del precedente Isee, ma sul nuovo Isee abbiamo stimato che un operatore impiegherà il doppio del tempo nel soddisfare la richiesta dell’utente”. Intanto, spiega ancora Soldini, il budget messo a disposizione è stato “dimezzato negli ultimi tre anni dalle leggi di stabilità – spiega.
“Se è vero che la via del Caf per poter richiedere un nuovo Isee non è l’unica a disposizione del cittadino prendendo come riferimento il 2013 e il vecchio modello- aggiunge Soldini – il 92,4% delle richieste di Isee viene da attività fatte attraverso i Caaf. Quindi 9 cittadini su 10 scelgono i Caf”.
da Redattore sociale