Tutele individuali per i diritti di tutti

Ripartire dalla tutela individuale per riaffermare i diritti sociali e del lavoro. È questa, in estrema sintesi, la richiesta che arriva dal Sistema servizi e della tutela individuale della Cgil riunito in assemblea a Roma il 24-25 febbraio in vista del Congresso di Rimini. Due giorni di approfondimento e dibattito che hanno visto come protagonisti il consorzio nazionale Caaf, il Sol (Servizio orienta lavoro), l’Uvl (uffici vertenze e legali) e il Patronato Inca.

“Siamo al quarto governo in sei anni di crisi, e questo dice molto, ma la crisi non basta a spiegare perché 9 milioni di persone hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari”, osserva nelle conclusioni il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Al centro delle sue riflessioni c’è il ruolo e il futuro della Pubblica amministrazione. “Si parla tanto di riduzione della spesa e di tagli, parole spesso agitate come clave. Alla base di tutto, però, dovrebbe esserci la riforma dell’accreditamento che porterebbe trasparenza e costringerebbe a capire bene cosa tenere all’interno della Pa e cosa può essere portato fuori”.

L’altra priorità è la semplificazione: “Chiunque vorrebbe un sistema più semplice. La gran parte delle complicazioni, però, deriva dalle leggi, e alla fine i lavoratori agli sportelli passano come torturatori dei cittadini. Nel sentire comune non hanno nessun problema, ma sappiamo che non sempre è così. Si deve partire da un’idea di riorganizzazione che migliora il servizio. Tra il blocco totale delle assunzioni e la ricostruzione di un turn over ragionevole – aggiunge la dirigente sindacale – ci sono molti spazi. Nessuna amministrazione può immaginarsi un futuro se non entrano i giovani al fianco di chi ha già le competenze”.

Lo scenario è quello della frantumazione che “porta con sé la progressiva corporativizzazione e una disuguaglianza sistematica. Ecco perché il rapporto tra Pa e servizi è decisivo per ricostruire la solidarietà alla base dell’esistenza stessa dello Stato”, specie in un periodo nel quale si assiste a una “campagna di svalorizzazione e di rancore verso il lavoro pubblico”. Il congresso Cgil punta proprio a un salto di qualità nei processi di integrazione: “Come patronati siamo stati una grande forma di risparmio per la Pa, tuttavia non ci viene riconosciuto il fatto che abbiamo risolto una serie di problemi allo Stato. Siamo pronti a ragionare sulla nostra trasformazione, ma non siamo tenuti a rincorrere le risorse”

Quanto alla spending review, “l’orizzonte deve essere quello dei diritti dei cittadini, non l’idea secondo cui nella spesa pubblica c’è un serbatoio infinito di risorse. Anche perché, quando si dice ”partiamo dai beni e servizi”, poi si fa fatica a trovare 2 miliardi e mezzo. Si può semplificare la Pa, certo, i livelli sovrapposti sono troppi. Ma in realtà abbiamo un problema di qualificazione della spesa, non solo di riduzione. Interi settori sono ormai scoperti dalle tutele. Le infrastrutture, oltre a quelle classiche, sono anche gli asili, i servizi collettivi, l’assistenza alle persone che invecchiano”.

Tutele individuali per i diritti di tuttiultima modifica: 2014-02-27T17:55:09+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo