Archivi giornalieri: 14 febbraio 2014

PORTALE DEI PAGAMENTI

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Il Portale dei Pagamenti è un’area nella quale è possibile  trovare i servizi abilitati al pagamento, effettuare e controllare i pagamenti online.

Attualmente il servizio permette di eseguire pagamenti online tramite il Pos Virtuale di Intesa SanPaolo, stampare il bollettino MAV, visualizzare la lista dei pagamenti effettuati per:

  • Lavoratori Domestici;
  • Riscatti Ricongiunzioni e Rendite (vitalizie);
  • Versamenti Volontari;
  • Lavoro occasionale accessorio;
  • Attività Sociali Gestione Dipendenti Pubblici;
  • Amministratori Locali;
  • Fondo Clero.

Per il Lavoro Occasionale Accessorio il servizio permette di acquistare online i voucher (buoni-lavoro) tramite la Porta dei Pagamenti di Poste Italiane e di visualizzare la lista dei pagamenti effettuati.
Con questo nuovo strumento  si semplificano le operazioni di pagamento  e si evitano le code agli sportelli, con la garanzia di una migliore qualità del servizio.

 

Video descrittivo del servizio
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elezioni sarde

Murgia, festa in piazza prima del silenzio
La diretta su Unionesarda.it: VIDEO

Murgia, festa in piazza prima del silenzio La diretta su Unionesarda.it: VIDEOMichela Murgia

Festa di Sardegna possibile per la chiusura della campagna elettorale. “Faremo tremare la Regione, solo un anticipo di ciò che accadrà da lunedì in poi”, dice Michela Murgia.

La manifestazione in piazza del Carmine a Cagliari si può seguire in DIRETTA STREAMING su Unionesarda.it.

“A poche centinaia di metri da piazza del Carmine a Cagliari c’è il palazzo del Consiglio regionale. Venerdì lo faremo tremare con la danza dei nostri piedi; è un anticipo di quello che faremo da lunedì, quando lo scuoteremo nelle fondamenta con la forza delle nostre scelte”. E’ il grido di battaglia lanciato da Michela Murgia, candidato governatore alle prossime regionali con la coalizione Sardegna Possibile. La scrittrice si riferisce alla grande festa in programma oggi con la musica della band Sikitikis. “Fra tre giorni si vota, ma prima del silenzio elettorale vogliamo far sentire la nostra voce un’ultima volta, forte e piena di ritmo – ha avvertito su Facebook – per questo venerdì sera in migliaia occuperemo piazza del Carmine per celebrare il tempo che si prepara, per bere un bicchiere di birra insieme e per ballare con la musica dei Sikitikis che hanno generosamente messo il loro talento a disposizione di questo storico momento di cambiamento”.

Diritto & Diritti

Giustizia: accolto dal Consiglio di Stato l’appello dell’OUA che chiedeva la sospensione della mediazione obbligatoria

Anna Costagliola Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) avverso la decisione con cui il TAR Lazio lo scorso dicembre aveva respinto la domanda di sospendere l’applicazione del decreto sulla determinazione, i criteri e le modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di…

Navigatore Settimanale del Diritto

IN EVIDENZA

Fini-Giovanardi: declaratoria d’incostituzionalità per il decreto che ha equiparato ai fini della pena droga leggere e pesantiLucia Nacciarone Conseguenza dell’intervento della Consulta sarà, quindi, la reviviscenza delle precedente normativa, e l’abbassamento del tetto massimo delle sanzioni in caso di spaccio di droghe leggere. E ciò, per i…

Tasi 2014, il decreto oggi in Consiglio dei Ministri

tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it Nonostante la bufera che ha coinvolto il governo, oggi rimane in programma il Consiglio dei Ministri, pur con tutti i componenti dell’Esecutivo sul piede di partenza dai propri…

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE14/02/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. C-512/11 e C-513/11COOPERATIVE, EDILIZIA

Politica sociale – Direttiva 92/85/CEE – Protezione della sicurezza e della salute sul lavoro – Lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento – Congedo di maternità – Mantenimento di una retribuzione e/o del versamento di un’indennità adeguata – Direttiva 96/34/CE – Accordo quadro sul congedo parentale – Diritto individuale al congedo parentale per la nascita o l’adozione di un bambino – Condizioni di lavoro e di retribuzione – Contratto collettivo nazionale – Lavoratrici che hanno fruito di un congedo di maternità in seguito all’interruzione di un congedo parentale non retribuito – Rifiuto di pagamento dello stipendio durante il congedo di maternità

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. C-596/12COOPERATIVE, EDILIZIA

«Inadempimento di uno Stato – Licenziamenti collettivi – Nozione di “lavoratori” – Esclusione dei “dirigenti” – Direttiva 98/59/CE – Articolo 1, paragrafi 1 e 2 – Violazione»

PRASSI

CONSIGLIO NAZIONALE CDL

CIRCOLARE E PROVVEDIMENTO

FONDAZIONE STUDI CDL – Circolare 13 febbraio 2014, n. 3COOPERATIVE, EDILIZIA

Le novità del cud

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 13 febbraio 2014, n. 2548COOPERATIVE, EDILIZIA

Assistenza sanitaria pensionati residenti all’estero: rilascio del formulario S1 (ex E120-E121) da parte delle ASL.

INPS – Messaggio 13 febbraio 2014, n. 2549COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro accessorio: sistema di gestione delle segnalazioni provenienti da LineaINPS.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE14/02/2014

 

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2014, n. 3302LAVORO, FISCALE

Tributi – Accertamento – Studi di settore – Modelli 770 presentati dal committente del contribuente – Attendibilità degli strumenti – Studi di settore come quotazioni di mercato o notiziari Istat – Sussistenza

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. 6995FISCALE

Omessa dichiarazione – Società esterovestite – Schermo – Metodi di calcolo dell’imposta evasa – Incongruenza – Sequestro preventivo per equivalente – Illegittimità – Fondamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 gennaio 2014, n. 839FISCALE

Contenzioso – Giurisdizione italiana – Rappresentanza e difesa – Assistenza tecnica – Difetto – Presupposto processuale – Inconfigurabilità – Controversia di valore superiore a cinque milioni di lire – Mancata nomina del difensore – Art.12, d.Lgs. n.546 del 1992, co.5 – Ordine del giudice – Omissione – Nullità della sentenza – Nullità relativa e non nullità assoluta – Art. 38, d.Lgs. n.546 del 1992, co.3 – Conoscenza del processo – Sussistenza – Termine lungo ex art.327, c.p.c. – Decorso – Applicabilità.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 gennaio 2014, n. 842FISCALE

Riscossione – Principi generali – Termini – Prescrizione – Cartella di pagamento – Imposte dirette e imposte indirette – Art.17, d.P.R. n.602 del 1972 – Applicabilità – Pretesa ancora sub judice – Limitazione alla sola definitività per mancata impugnazione – Accertamento giudiziale – Definitività – Actio iudicati – Art.2943, cod. civ. – Termine decennale – Applicabilità

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. C-18/13FISCALE

“Fiscalità – Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto – Direttiva 2006/112/CE – Detrazione dell’imposta assolta a monte – Prestazioni fornite – Controllo – Prestatore del servizio che non dispone delle risorse necessarie – Nozione di evasione fiscale – Obbligo di constatare d’ufficio l’evasione fiscale – Requisito della fornitura effettiva del servizio – Obbligo di tenere una contabilità sufficientemente dettagliata – Contenzioso – Divieto per il giudice di qualificare penalmente l’evasione e di aggravare la situazione del ricorrente”

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. C-512/11 e C-513/11LAVORO

Politica sociale – Direttiva 92/85/CEE – Protezione della sicurezza e della salute sul lavoro – Lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento – Congedo di maternità – Mantenimento di una retribuzione e/o del versamento di un’indennità adeguata – Direttiva 96/34/CE – Accordo quadro sul congedo parentale – Diritto individuale al congedo parentale per la nascita o l’adozione di un bambino – Condizioni di lavoro e di retribuzione – Contratto collettivo nazionale – Lavoratrici che hanno fruito di un congedo di maternità in seguito all’interruzione di un congedo parentale non retribuito – Rifiuto di pagamento dello stipendio durante il congedo di maternità

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. C-596/12LAVORO

«Inadempimento di uno Stato – Licenziamenti collettivi – Nozione di “lavoratori” – Esclusione dei “dirigenti” – Direttiva 98/59/CE – Articolo 1, paragrafi 1 e 2 – Violazione»

LEGISLAZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE

PROVVEDIMENTO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 14 febbraio 2014FISCALE

Accertato il cambio valute relativo al mese di gennaio 2014

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 24 dicembre 2013LAVORO, FISCALE

Regolazione di eventuali ulteriori modalità operative e di dettaglio utili, all’attuazione della sperimentazione della nuova carta acquisti

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Decreto 12 febbraio 2014LAVORO, FISCALE

Riparto del Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012 per le annualità 2013 e 2014, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

RISOLUZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 13 febbraio 2014, n. 19/EFISCALE

Interpello ai sensi dell’articolo 11 legge 27 luglio 2000, n. 212 – Applicabilità del regime del risparmio gestito – Con l’interpello specificato in oggetto, concernente l’interpretazione dell’articolo 7 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, è stato esposto il seguente

CONSIGLIO NAZIONALE CDL

CIRCOLARE E PROVVEDIMENTO

FONDAZIONE STUDI CDL – Circolare 13 febbraio 2014, n. 3LAVORO, FISCALE

Le novità del cud

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 13 febbraio 2014, n. 24LAVORO

Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e l’Ente Nazionale Bilaterale Lavoro e Impresa in breve “E.N.B.L.I.” avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale.

INPS – Circolare 13 febbraio 2014, n. 25LAVORO

Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e l’Ente Bilaterale Confimprese Italia – CSE in breve “EBICC TRASPORTI” avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale.

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 13 febbraio 2014, n. 2526LAVORO

Pensioni delle gestioni private – Presentazione telematica delle domande di rate maturate e non riscosse a favore di eredi di pensionati deceduti.

INPS – Messaggio 13 febbraio 2014, n. 2547LAVORO

Iscritti alle Casse pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici – CPDEL, CPS, CPI, CPUG e CTPS. Facoltà di rinuncia ai periodi riscattati dopo l’integrale pagamento del relativo onere.

INPS – Messaggio 13 febbraio 2014, n. 2548LAVORO

Assistenza sanitaria pensionati residenti all’estero: rilascio del formulario S1 (ex E120-E121) da parte delle ASL.

INPS – Messaggio 13 febbraio 2014, n. 2549LAVORO

Lavoro accessorio: sistema di gestione delle segnalazioni provenienti da LineaINPS.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

RISOLUZIONE

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Risoluzione 16 gennaio 2014, n. 6591FISCALE

Quesito in materia di commercio su aree pubbliche – Richiesta di indicazioni applicative

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Risoluzione 08 gennaio 2014, n. 1357FISCALE

D.P.R. 4-4-2001, n. 235 – Somministrazione di alimenti e bevande presso circolo privato – Attività di pizzeria anche per asporto

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Risoluzione 20 gennaio 2014, n. 8406FISCALE

Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. – Articolo 71, comma 6, lettera b) – Requisito professionale per il commercio al dettaglio di generi alimentari e per la somministrazione di alimenti e bevande

MINISTERO FINANZE SECIT

COMUNICATO

MINISTERO FINANZE – Comunicato 12 febbraio 2014FISCALE

Repubblica di San Marino espunta dalla “black list” fiscale

Povertà

La povertà si abbatte su classe media e famiglie numerose o “atipiche”

Sono 30 mila a Roma i bambini in povertà assoluta. Lo dicono le stime dell’assessorato al Sostegno sociale e alla sussidiarietà del comune contenute nel terzo Rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio 2013 realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e presentato ieri mattina a Roma.

Il rapporto mette in evidenza che nella Capitale  vivono 910 mila minori, ma non esistono adeguate reti di supporto per le famiglie. Secondo Sant’Egidio tra i bambini deprivati non vanno, inoltre, dimenticati i minori rom. “Positivo l’inserimento scolastico, ma è raro vedere ragazzi rom alle superiori”, si precisa nel rapporto.
Aumentano i romani che si rivolgono alle mense convenzionate con il comune: nell’ultimo anno si è passati da 13-15 mila ospiti  a 16-20 mila. E tra le persone che si mettono in fila per un pasto caldo ci sono sempre più italiani, uomini e donne del ceto medio risucchiati dalla crisi, tanti anziani e  persone che hanno subito un evento avverso e che non sono riuscite a superarlo.
Il rapporto sottolinea, inoltre, come nel Lazio il fenomeno della povertà sia sempre più acuto in particolare  tra le famiglie numerose. “Occorre poi tener presente come a Roma un bambino su 3 è nato in una famiglia “atipica” e nel Lazio – si precisa -, se ci si sposa meno rispetto alle altre regioni, si hanno tuttavia più rotture coniugali e ben il 75,4 per cento delle separazioni e il 62 per cento dei divorzi riguardano coppie con figli”. Una nuova domanda di protezione sociale arriva anche dagli stranieri che sono divenuti anziani: solo a Roma essi rappresentano il 6,3 per cento della popolazione straniera residente. “E’ una fascia di popolazione che rischia di avere ancora meno diritti di quella dei coetanei italiani”.

Disabilità – Ma nella Regione Lazio la crisi economica  pesa anche sulla vita delle persone con disabilità. Risorse scarse, con la conseguente riduzione o riorganizzazione degli interventi di carattere assistenziale e riabilitativo da parte delle Asl e dei Comuni, hanno prodotto una situazione in cui l’assistenza pesa sempre più sulle famiglie, che senza aiuti adeguati rischiano di cadere in povertà.

Gli anziani, un sostegno per l’Italia. Negli ultimi anni il numero degli anziani occupati mostra un costante aumento (8 per cento nel periodo 2004-2010), con una forza lavoro, nel Lazio, di over sessantacinquenni che raggiunge il 44,95 per cento. “Gli anziani, in un periodo di forte crisi,  hanno rappresentato un formidabile sostegno al sistema paese – si legge nel rapporto – le risorse degli anziani sostengono le famiglie e soprattutto i giovani”.

Disoccupazione. Cresce la disoccupazione nel Lazio e colpisce in particolare la fascia giovanile ma anche gli over 45: Roma detiene il record di giovani disoccupati, mentre nell’intera regione il fenomeno riguarda il 40 per cento dei giovani. Non va meglio agli ultraquarantenni, tra i quali i disoccupati toccano la soglia dei 50 mila. A fare le spese della recessione siano sia il cosiddetto popolo dei Neet (persone che non studiano né lavorano) che gli espulsi coattivamente dal mondo del lavoro.

Il gioco d’azzardo. Nella difficoltà di trovare una via d’uscita, cresce il gioco d’azzardo, sostenuto da grandi organizzazioni e dalla crescita dei giochi on-line. La Lombardia è quella con il maggiore giro di affari, ma è nel Lazio che c’è la spesa pro-capite più alta.

Il problema della casa. A Roma nel 2013 ci sono state circa 7.800 sentenze di sfratto (1.200 sfratti eseguiti al 31 settembre 2013). Tra i fenomeni nuovi il fatto che nei Comuni della provincia le richieste di esecuzioni (circa 500 al mese) per la prima volta sono uguali o maggiori rispetto a Roma. Più dell’80 per cento degli sfratti sono per morosità incolpevole. Sempre più persone verso le periferie.

Politiche sociali

 

L’indicatore “Rischio di povertà o di esclusione sociale” è una combinazione dei seguenti tre indicatori: 1) Rischio di povertà relativo, 2) Grave deprivazione materiale e …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/NumeriDellePoliticheSociali
pubbliche di contrasto ai fenomeni di povertà ed esclusione sociale, anche in una ottica … Povertà e Salute  (Quaderno 1)    Povertà e benessere multidimensionale …
www.lavoro.gov.it/CIES/Pubblicazioni
Si caratterizzano per una gamma di … invece, all’analisi dei fenomeni emergenti di povertà e allo studio delle condizioni di povertàestreme che richiedono analisi qualitative e …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Inclusione
• Quaderni della Ricerca Sociale 3 – Povertà ed esclusione sociale – L’Italia nel contesto … • Rapporto CIES sulle politiche contro lapovertà e l’esclusione sociale – Anno 2011-2012 …
www.lavoro.gov.it/Strumenti/StudiStatistiche/sociale
Misure di contrasto alla povertà: al via la sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione … per dare una risposta all’aumento dellapovertà in Italia, il SIA è stato presentato a …
www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/MisureContrastoPovertà.aspx
di riferimento è infatti la lotta alla povertà minorile a partire dalle famiglie più … di una misura di contrasto alla povertà assoluta quale livello essenziale da riconoscere …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/…/SperimentazioneCartaIinclusione
Strategie locali di lotta alla povertà: città a confronto (In collaborazione con Cittalia … Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale Anno 2008 …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Inclusione/StudiStatistiche
è volta all’analisi dei fenomeni emergenti di povertà o allo studio delle condizioni di povertà estreme che richiedono maggiori analisi …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Inclusione/inclusione_povertà
d’intervento nelle aree della povertà alimentare, delle persone senza dimora e dell’ … dell’Anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, ha promosso la …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Inclusione/Progetti
aperto Misure di contrasto alla povertà Povertà estreme Progetti Studi e Statistiche … e gli interventi di contrasto della povertà poste in essere nella legislatura sono le …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Inclusione/Contrasto_Poverta
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Sante Moretti

 

IN RICORDO

Il compagno Sante Moretti se n’è andato. Ma ci lascia molto

Sante Moretti se n’è andato. Lo ha fatto in punta di piedi, da autentico combattente quale è sempre stato per l’intera sua vita, non lasciando mai che la grave malattia che se l’è portato via diminuisse il suo impegno militante, generoso e intelligente, per la causa che è stata la ragione della sua esistenza: la lotta contro ogni forma di prevaricazione e di ingiustizia e per la realizzazione degli ideali comunisti a cui è stato fino all’ultimo indeflettibilmente coerente. Pensare che non lo rivedremo più ci riempie di una tristezza e di un’amarezza non raccontabili. Non potremo più contare sul suo prezioso contributo di analisi, di critica e di proposta che in particolare sulle materie previdenziali e pensionistiche Sante ci ha sempre offerto, con una competenza ed un’acutezza rare a trovarsi in un mondo politico in cui è alquanto diffusa, spesso anche a sinistra, approssimazione e superficialità. Solo pochi giorni fa l’ultimo suo scritto, per Liberazione, come sempre efficacissimo contributo sulle pensioni d’oro, che ripubblichiamo in queste pagine. Ma è soprattutto la passione di Sante che in questo orribile giorno vorremmo ricordare: uno sprone ed un insegnamento per tutti, giovani e anziani, a non cedere mai alla demoralizzazione, al pessimismo, men che meno alla resa, neppure nei momenti più difficili che la vita pubblica e la sorte personale riservano. Grazie Sante, per tutto quello che hai fatto e che ci hai insegnato. Un abbraccio fortissimo a Neda Graziani Moretti.


Breve (e certo inadeguata) biografia di Sante Moretti…

Nasce a Brisighella (Ravenna). Il 18 aprile 1934 avrebbe compiuto 80 anni prossimamente. Già a19 anni era capolega dei braccianti. Dai primi del 1962 fino al febbraio 1966 è stato segretario della Federbraccianti di Ravenna, organizzando nel periodo 1962/1966, le lotte anticipatrici del grande movimento del 1968 per natura, durata e radicalità. Dal 1966 fino al maggio del 1977 ha operato nella Federbraccianti nazionale. Dal maggio 1997, dopo il congresso della Federbraccianti, ha prestato la sua attività all’Inca Nazionale prima come responsabile dell’organizzazione, in seguito vicepresidente. Diversi compagni in CGIL consideravano l’Inca e lo SPI il “cimitero degli elefanti” cioè il parcheggio di dirigenti stanchi, ammalati o superati. Moretti aveva 44 anni e si sentiva un “rivoluzionario di professione” in quanto in qualsiasi ruolo, lo faceva per il socialismo e per il comunismo.
All’Inca Nazionale inoltre si è impegnato nella valorizzazione delle donne, relegate in ruoli impiegatizi sia a livello centrale che in periferia. Nel 1992 ha concluso l’esperienza da sindacalista, non aveva ancora 60 anni.
Dal 1991 fino alla fine dei suoi giorni si è impegnato totalmente alla nascita ed alla vita di Rifondazione Comunista. Ha svolto ruoli nazionali nel campo della previdenza (di cui era il responsabile nazionale), in particolare in quello pensionistico, collaborando alla stesura di opuscoli in questa materia. Ha collaborato con Liberazione con numerosi articoli e curato per quattro anni una rubrica settimanale sulle pensioni.
Ha organizzato diverse Feste di Liberazione a Roma e tre nazionali a Castel Sant’Angelo che sono state di grande impatto sulla città sul piano culturale, politico ed ideale e che hanno dato consistenti riscontri economici. Ha fatto parte del CPF e per alcuni anni della segreteria romana del PRC ricoprendo il ruolo di tesoriere. Contemporaneamente ha sempre lavorato nel suo circolo sul territorio del II Municipio da dove risiede dal 1966. Nel novembre del 2002 ha costituito, diventandone il presidente, l’associazione “Articolo 3 – diritti sociali e civili, culturale e di volontariato” un’ esperienza interessante nel campo dei diritti, nella promozione sociale, per dare spazio a chi non ne ha. Una associazione laica, antifascista e di sinistra.

…e una sua testimonianza sull’attività politica svolta nel quartiere Nomentano
(4 settembre 2012)

Nel 1966, ai primi di febbraio, mi sono trasferito a Roma con la famiglia. La decisione, presa a Via delle Botteghe Oscure a mia insaputa, è scaturita dal fatto che dovevo assumere il ruolo di dirigente nazionale della Federbraccianti/CGIL. Valse poco la resistenza dei compagni di Ravenna che mi proponevano segretario della Camera Confederale del Lavoro della provincia.
Venni ad abitare in Via Tigrè, dove vivo ancora, in un appartamento dell’Inail che mi aveva trovato la Cgil, come per tutti i compagni che dalla periferia venivano impegnati a livello nazionale.
Nella mia scala abitavano alcune famiglie di compagni con cui feci subito conoscenza. A Via Tigrè fra gli iscritti al Pci c’erano diversi compagni che erano stati perseguitati dai fascisti. All’inizio non fui coinvolto nell’attività della sezione del mio quartiere in quanto i dirigenti nazionali erano tenuti fuori dall’attività di base.
Nel II Municipio vi erano diverse sezioni del Pci:
• quella storica, costituita nel primo dopoguerra nella ex sede del fascio a Via Sebino
• quella a Via Alessandria a cui erano iscritti in maggioranza funzionari ed impiegati della Cgil che aveva ed ha sede in Corso d’Italia
• Quelle nei quartieri Flaminio, Parioli, Vescovio, Fomentano
• Due sezioni aziendali al Poligrafico e all’Enel.
Gli iscritti al Pci nella II Circoscrizione erano più di 1.500 che, negli anni successivi, superarono i 2.000. Tra gli iscritti consistente era la presenza di donne.
La mia sezione di riferimento (Nomentano) era ubicata a Via Homs in un manufatto (rudere) con una stanzetta che fungeva da ufficio ed un ambiente più ampio in cui (la cosa mi colpì positivamente) vi era una piccola biblioteca.
Questa sezione si occupava quasi esclusivamente delle borgate: Vigna Mangani, Borghetto Nomentano, Fosso di S. Agnese: circa 1.000 famiglie che vivevano in condizioni fatiscenti nelle baracche di lamiera e legno, senza servizi igienici. Quasi tutti erano immigrati del dopoguerra in particolare dall’Abruzzo e da altri paesi dove non c’era lavoro. Muratori o manovali, mentre le donne andavano a “servizio” dai benestanti dei quartieri adiacenti. Nelle borgate vi era anche delinquenza che, per merito del PCI, rimase a minimi livelli.. La borgata di Villa Mangani era più strutturata e politicamente la più rossa. IL PCI aveva qui percentuali di voti superiore al 70% e vi viveva la maggioranza degli iscritti della sezione Nomentano. A Vigna Mangani vi era un’osteria che di fatto era la “Casa del Popolo” ed a Fosso di S. Agnese un piccolo spaccio (mescita e panini) gestito dai compagni. L’attività della sezione era concentrata nelle borgate. Un portiere di Viale Eritrea distribuiva 60/70 copie dell’Unità tutte le domeniche a Fosso di S. Agnese. Un altro compagno che veniva da Livorno era il referente e l’anima dell’attività di Villa Mangani e ne diffondeva altrettante, mentre una trentina venivano distribuite dal caro compagno Robiati a Borghetto. Altre attività come i casi di alfabetizzazione e di promozioni culturali erano animati dal compagno Borelli che poi è stato per 15 anni sindaco di Monterotondo.
Per i compagni e le compagne della sezione il quartiere non esisteva: era di destra (Msi e Dc) e quindi si evitava di fare attività esterna. Vi era un gruppo di giovani che si riuniva e studiava i sacri testi sotto una guida competente e discutevano della classe operaia.
Ricordo che proposi, in occasione di uno sciopero, di distribuire volantini davanti alle fabbriche della Salaria alle 6 di mattina. I compagni e le compagne entrarono in crisi visto che dovevano alzarsi alle 5, ma ancor di più per l’accoglienza fredda che ricevettero. Fu salutare per comprendere che la classe operaia è “rivoluzionaria”. Ma la “rivoluzione” è un’altra cosa.
La proposta di uscire nelle strade dei quartieri per un sentimento di clandestinità non trovavano ascolto nel Comitato Direttivo, né sostegno dalla Federazione che riteneva zone rosse il Tufello e Valmelaina, mentre il Trieste e Nomentano erano considerati feudi neri.
Il primo atto di rottura lo compìi con il compagno Robiati (un orafo più che povero, un artista un po’ anarchico): su un carrello della spesa, liberato dalla sacca, montammo un altoparlante a batteria e cominciammo a girare per le vie del quartiere Nometano, tra lo sconcerto e l’incredulità, denunciando e propagandando oggi non ricordo più cosa. Le reazioni esterne ed interne al PCI aprirono un dibattito. Il secondo atto fu l’apertura della sede a Via Tigrè, l’uscita cioè dal rudere e la visibilità finalmente nel quartiere.
Avevo già defiito con l’Inail le basi del contratto e feci approvare dal direttivo della sezione l’apertura della nuova sede .
L’altro episodio che cambiò la politica dei Comunisti del Nomentano fu la Festa de l?unità a Piazza S. Emerenziana, mi pare nel settembre del 1968 ed era la prima festa comunista che si svolgeva nella II Circoscrizione, escluso quella della borgata di Vigna Mangani.
Contemporaneamente all’azione per migliorare la condizione delle borgate e la lotta per la casa iniziammo ad occuparci del quartiere: il mercato, la scuola, la viabilità, gli sfratti ed il verde: nel giornale mensile della sezione Lotta Oggi che conservo nel mio archivio c’è un’ampia documentazione anche fotografica sull’impegno del PCI per recuperare al quartiere Villa Chigi (non è stato certamente Paolo Di Nella come si dice, volendo sbiadire il suo essere fascista con un suo presunto impegno ambientale)
Con fermezza, con coerenza e continue iniziative, la sezione di Via Tigrè da quando fu aperta ha reagito ad ogni attacco fascista e ad ogni atto che tendesse a limitarne l’agibilità democratica, da un lato chiamando i cittadini ad organizzarsi e manifestare e dall’altro denunciando alla Magistratura ogni violenza ed aggressione dei fascisti. Sono state più di cento le denunce ed in alcuni casi gli autori delle aggressioni sono stati individuati e condannati. Al contrario non c’è stata mai una denuncia nei confronti dei dirigenti e militanti del PCI per atti di violenza.
Ricercammo l’unità anche con gli scout, organizzammo manifestazioni pubbliche di denuncia e la presenza attiva davanti alle scuole, in particolare al liceo Giulio Cesare che era permanentemente picchettato dai fascisti, tra i quali Izzo e Ghira (i mostri del Circeo) ed altri confluiti nei Nar. Quello che maggiormente infastidiva i fascisti ed i democristiani era il nostro costante impegno sui problemi del quartiere: asili nido, assistenza, speculazione edilizia. Forte era l’attenzione su quello che capitava nel mondo oltre alle questioni nazionali, per la pace sempre, contro il colonialismo, per la pace in Vietnam e contro il colpo di stato dei colonnelli greci.
La diffusione domenicale dell’Unità all’incrocio della Salaria con Viale Somalia, a Via Nomentana al semaforo di Via Asmara, in alcuni caseggiati e ovviamente nelle borgate superava le 400 copie vendute ed il I maggio sfiorava le 1.000 copie. Anche il coccardaggio alle manifestazioni divenne una costante. Le Feste de l’Unità le organizzammo per alcuni anni al parchetto di Viale Somalia e poi con la sezione Salario e Vescovio al Parco Nemorense. Animatore, diffusore e straordinario militante in tutta l’attività soprattutto nell’affissione dei manifesti era il compagno Umberto Ricotta, per me compagno e fratello.
Nel 1979 si conclude la mia attività nella sezione, obbligato a trasferirmi perchè perseguitato dai Nar che volevano la mia morte, a seguito dei fatti di Cecchin. Persecuzione che è continuata per diversi anni anche con il ritorno nel quartiere e l’impegno in Rifondazione Comunista. Anche su questo fatto conservo ampia documentazione che testimonia la mia estraneità a quell’episodio.

in data:11/02/2014

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Letta domani al Colle per dimettersi, Ferrero: “Lui e Renzi peggio dell’orchestra del Titanic, se le suonano mentre il Paese affonda”

Rifondazione Ccomunista

«A seguito delle decisioni assunte oggi dalla Direzione nazionale del Partito Democratico, ho informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della mia volontà di recarmi domani al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei ministri». Così in una nota di Palazzo Chigi Letta ha annunciato le sue dimissioni. Paolo Ferrero ha commentato:

Movimenti per la casa, Ferrero: “Solidarietà agli attivisti arrestati: il governo Letta usa la repressione invece di ascoltare chi chiede giustamente il rispetto dei diritti”

Rifondazione CcomunistaPaolo Ferrero ha dichiarato: “Tutta la mia solidarietà e quella del Partito della Rifondazione comunista agli attivisti dei movimenti per il diritto alla casa arrestati oggi. Il governo Letta ancora una volta vuole reprimere e criminalizzare il dissenso invece di ascoltare le sacrosante proteste di chi chiede di vedere garantiti i propri diritti”.

Oggi Termini Imerese si ferma per difendersi dall’arroganza della Fiat

Rifondazione Ccomunistacontrolacrisi.org – Oggi tutta Termini Imerese sarà in piazza per difendere i posti di lavoro in Fiat. A fine giugno finisce anche la cassa integrazione in deroga e per i mille di Termini si apre il baratro del licenziamento. Finora, e cioè dal 2011 anno in cui la Fiat ha chiuso i battenti, intorno allo

La Consulta boccia la Fini-Giovanardi. “Fine dell’approccio ideologico”

Rifondazione Ccomunista

redattoresociale.it – La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge sulle droghe per violazione dell’art. 77 sulla procedura di conversione dei decreti-legge. Giovanardi: “Prendo atto che dopo otto anni la Corte Costituzionale scavalca il Parlamento”. La reazione delle associazioni ROMA – La Corte Costituzionale ha ‘bocciato’ la legge Fini-Giovanardi, che equipara le droghe pesanti e quelle

“I Cie sono strutture inutili e afflittive”

Rifondazione Ccomunista

di Luca Fazio – il manifesto – Nei Cen­tri di iden­ti­fi­ca­zione ed espul­sione (Cie) ormai sem­bra che lo stato ita­liano cal­pe­sti il diritto e i diritti umani per il solo pia­cere di farlo, senza uti­lità alcuna, solo per mani­fe­sta igno­ranza. Eppure que­sta osce­nità — pri­vare della libertà per­sone che non hanno com­messo reati — non smuove

Sante Moretti, un compagno dirigente

di Salvatore Bonadonna – Sante Moretti ci ha lasciati a conclusione di una fase travagliata nella quale ha contrastato la malattia con lo spirito forte e costruttivo che gli era proprio. Ci procura dolore la sua perdita e ci fa valutare con affetto e stima le qualità e le doti che il compagno Sante aveva

I dieci punti di Tsipras

Rifondazione Ccomunista

Il partito della Sinistra Europea mi ha eletto come candidato per la presidenza della Commissione dell’Unione Europea nel quarto congresso il 13-15 Dicembre a Madrid. È un onore e un onere. L’onore non è solo personale. La candidatura del leader del partito di opposizione in Grecia simboleggia il riconoscimento dei sacrifici del popolo greco. Simboleggia

Droghe, Ferrero: finalmente la Consulta cancella quell’obrobrio della Fini-Giovanardi

Rifondazione Ccomunistadi Paolo Ferrero – Finalmente la Consulta dichiara illegittimo quell’obrobrio giuridico rappresentato dalla Fini-Giovanardi, una legge repressiva, proibizionista, incostituzionale e totalmente inefficace. Gli unici effetti della-Fini Giovanardi sono quelli di aver riempito le carceri di giovani e ingrassato i mafiosi. Occorre rovesciare questa politica prendendo ad esempio l’Uruguay: permettendo la coltivazione delle droghe leggere per

G8 Genova “Copertura poliziesca illegale come nei peggiori regimi antidemocratici”

Rifondazione Ccomunista

di Lorenzo Guadagnucci – altreconomia.it – Le motivazioni della Cassazione per il no all’affidamento ai servizi sociali di Gilberto Caldarozzi, condannato a 3 anni e 8 mesi nel processo Diaz. Secondo i giudici il condannato ha minimizzato le sue responsabilità, non ha mostrato segni di ripensamento critico, né volontà di risarcire le vittime. Parole dure che vanno oltre il singolo caso e

Genova, la Sinistra Europea e Tsipras

Rifondazione Ccomunistadi Nando Mainardi – A sinistra tutti pazzi per Tsipras, si direbbe. Se, però, non si vuol dare una interpretazione “renziana” – incentrata tutta sulla personalizzazione della politica, sulla cancellazione dei percorsi collettivi e sulla rimozione anche del passato più recente – della sua candidatura, bisogna tenere conto dei processi e degli eventi che hanno


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politica

Letta lascia, domani al Quirinale Renzi, nuovo governo fino 2018

Letta lascia  domani al Quirinale Renzi  nuovo governo fino 2018

21:46 13 FEB 2014

(AGI) – Roma, 13 feb. – Lo strappo si e’ consumato. Una regia attenta della direzione, concordata dagli ufficiali di collegamento, ha reso meno traumatica di quanto si temesse, ma non meno dolorosa, la scelta del Partito democratico di chiudere il governo di Enrico Letta e affidare a Matteo Renzi il mandato ad aprire una pagina nuova. L’ordine del giorno ha raccolto 136 si’, 16 no dei civatiani e due astensioni, quelle di Stefano Fassina e della bindiana Margherita Miotto. “Non e’ un processo al governo, non si tratta di dare colpe al governo per cio’ che e’ accaduto, ma di capire se siamo in condizioni o meno di aprire una pagina nuova”, ha esordito il segretario, “il rilancio radicale che immaginiamo non deve suonare come una polemica verso Letta”. Anzi, si legge nel documento votato dai delegati, “la direzione del Pd ringrazia il presidente del Consiglio per il notevole lavoro svolto alla guida del governo, un esecutivo di servizio nato in un momento delicato. E per il significativo apporto dato in particolar modo per il raggiungimento degli obiettivi europei”.
Ma ora “siamo a un bivio”. Davanti ci sono o elezioni, impossibili con una legge elettorale che riconsegnerebbe un quadro frammentato, o “una legislatura costituente” fino al 2018 con un cambio a palazzo Chigi. Ed e’ la seconda la strada da prendere. “Bisogna restituire un’occasione alla politica e il Pd deve essere protagonista”, ha incalzato, “dobbiamo dare la disponibilita’ a uscire dalla palude con un cambiamento radicale”.
Il dibattito che e’ seguito e’ stato un coro di approvazione, salvo qualche voce isolata come quella di Pippo Civati che alla fine ha votato no. Da Gianni Cuperlo e’ arrivato un appello a evitare ulteriori lacerazioni con il voto, ma poi anche lui e tutta la sua area hanno appoggiato la linea. Ora, pero’, si apra la fase del confronto sul programma, ha chiesto Cuperlo. Un attimo dopo il voto della direzione, da palazzo Chigi e’ partita la nota di Letta. “A seguito delle decisioni assunte oggi dalla direzione del Pd ho informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della mia volonta’ di recarmi domani al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei ministri”, ha annunciato. Lo fara’ domani mattina, dopo l’ultimo consiglio dei ministri.
Letta ha scelto di aspettare nel suo ufficio l’esito della direzione, una decisione dell’ultima ora. Le trattative della notte tra gli sherpa avevano portato a un’intesa su un’uscita soft. Ma questa mattina a palazzo Chigi sono arrivati Lorenzo Guerini, Roberto Speranza e Luigi Zanda a chiedere al premier di dimettersi prima della riunione; un incontro durato 5 minuti ma non senza conseguenze perche’ Letta non ha gradito la pressione.
Sull’altro campo, quello renziano, e’ stata accolta con pari irritazione la scelta di Letta di aspettare il voto della direzione per annunciare la decisione.
Ora si aprono le fasi di rito delle crisi di governo che potrebbero essere non cosi’ veloci come qualcuno ha ipotizzato.
Si parla di un incarico a Renzi sabato e di un giuramento gia’ martedi’, ma non e’ detto che i tempi non si allunghino di qualche giorno e che il nuovo governo non giuri solo mercoledi’ o giovedi’.
L’alleato principale, Ncd, ha messo gia’ sul piatto le sue condizioni. “O si fa un governo con tante ambizioni o si va al voto”, ha chiarito Angelino Alfano. E di fronte alle voci che danno Renzi determinato ad aprire a Sel, ha frenato: “Siamo indisponibili a un governo politico che abbia un connotato di sinistra. Che sia di centrosinistra”.
Dalle opposizioni, e’ arrivata la richiesta di parlamentarizzare la crisi. “Letta si presenti in Parlamento per un doveroso chiarimento davanti alla sua maggioranza, davanti all’opposizione e davanti al Paese”, ha chiesto Renato Brunetta.
Sulla stessa linea l’M5S. “Penso che i governi si sfiducino e si facciano in Parlamento”, ha detto Gianroberto Casaleggio oggi a Roma per incontrare i parlamentari. Quanto al governo Renzi, “nessuna fiducia ma valuteremo punto per punto”. (AGI) .

Napolitano

(AGI) – Roma, 13 feb. – Giorgio Napolitano compulsa il calendario per studiare tempi e modi dell’ennesima crisi di governo che e’ chiamato a gestire dal Quirinale. Studia i precedenti, sente i consiglieri. Analizza la natura di questa nuova fase, per certi versi con pochi precedenti. Qui c’e’ il partito di maggioranza relativa che, in direzione nazionale (e quindi fuori dal normale dibattito parlamentare) toglie la fiducia ad uno dei suoi esponenti piu’ significativi. La decisione spinge una serie di forze politiche a chiedere la parlamentarizzazione della crisi, il che prevederebbe una serie di passaggi ulteriori rispetto al “quick fix” che Matteo Renzi preferirebbe.
Ora si tratta di far quadrare il cerchio rappresentato, nell’ordine: dalla volonta’ del premier in pectore di far presto; la questione del destino politico personale di Enrico Letta (tentato dal “non possumus”); garantire il prosieguo del cammino delle riforme. Quando Letta aveva parlato, meno di un anno fa, di 18 mesi di tempo per vedere i primi veri risultati dell’azione del suo esecutivo, il limite temporale era stato giudicato congruo. Il fatto e’ che non e’ stato possibile nemmeno arrivare a questo minimo sindacale, ed il prossimo esecutivo dovra’ dare garanzie di continuita’.
La preoccupazione, che ha trovato nei giorni scorsi libero sfogo anche in simposi ufficiali, e’ che non si deve mettere a repentaglio quanto di buono e’ stato fatto finora, anche in termini di risanamento e rilancio dell’economia. Esiste una questione di affidabilita’, di credibilita’ presso i mercati ed i partner internazionali: non e’ che i problemi sono divenuti meno impellenti solo perche’ lo spread, grazie al governo Letta, e’ sceso fino alla soglia psicologica dei 200 punti.
Dell’agenda dei prossimi giorni 0si conosce solo la primissima pagina, quella riguardante gli orari delle dimissioni di Letta. Poi tutto e’ da stabilire. Angelino Alfano, che ha visto Napolitano in queste ore, assicura: tutto “sara’ figlio della Costituzione e della prassi”, “non ci sara’ nulla di segreto”. Ora, la Costituzione e’ a impianto parlamentarista, il che spingerebbe a rimandare Letta alle Camere per un dibattito ed un voto. Ma il caso contrario, quello dell’accettazione delle dimissioni sic et simpliciter, non e’ certo nuovo nella prassi politica.
Se alla fine prevarra’ la prima ipotesi, le Camere non potrebbero essere convocate prima di lunedi’, e le consultazioni martedi’. Due giorni al massimo, e l’incarico arriverebbe giovedi’. Se invece verra’ scelta la via rapida, e’ possibile che gia’ domani sera salgano al Colle i presidenti di Camera e Senato, poi contultazioni con i gruppi parlamentari per tutta la giornata di sabato e incarico, verosimilmente, la domenica mattina. Prima che si conosca l’esito delle elezioni in Sardegna, considerate molto aperte e dall’esito non scontato. Certo, non in grado di per se’ di influenzare il percorso delle consultazioni, ma comunque un primo test per la nuova fase politica. Ad ogni modo, dopo l’assegnazione dell’incarico la palla passera’ nelle mani di Renzi, e sara’ lui a dover gestire la seconda parte della crisi, vale a dire quella in cui il presidente del Consiglio incaricato deve trovarsi l’appoggio delle forze politiche. Il primo altola’ e’ gia’ arrivato, sempre per bocca del sunnominato Alfano, il quale ha mandato a dire che programmi di governo troppo spostati a sinistra non lo troverebbero disposto alla collaborazione. Questo pero’ e’ il problema del dopodomani. Domani Napolitano e’ chiamato a gestire per la seconda volta la crisi di un governo che reca, in qualche modo, la sua impronta. Tra la fine del governo Monti e la nascita di quello Letta ci fu lo shock del risultato elettorale, con una sostanziale parita’ a tre. Un dato che resta li’. Sara’ stato anche mutato dalle diverse scissioni registrate in questi mesi, ma resta uno dei pochi punti fermi di una situazione che – come sempre quando si tratta di ritoccare i vertici delle istituzioni – non manca di fluidita’. Potrebbe tornare a essere centrale. (AGI) .