PRASSIMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALICOMUNICATOMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 18 febbraio 2014COOPERATIVE, EDILIZIASalute e sicurezza nelle PMI NOTAMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Nota 06 febbraio 2014, n. 2642COOPERATIVE, EDILIZIAQuesito sul lavoro straordinario “fuori busta” |
Archivi giornalieri: 19 febbraio 2014
Regione Sardegna
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Disoccupazione
Dal 4 marzo domande per l’inserimento dei disoccupati in nuove cooperative
Regione Sardegna: un contributo di 5 mila euro per ciascun disoccupato o inoccupato inserito, fino ad un massimo di 25 mila euro per ciascuna cooperativa. Dal 4 marzo potranno essere presentate le domande dell’avviso per il finanziamento di progetti integrati di politiche attive del lavoro finalizzate all’inserimento o al reinserimento lavorativo di disoccupati o inoccupati in cooperative di nuova o recente costituzione. Il milione e mezzo di euro disponibili per l’intervento è, in particolare, destinato alle società cooperative di nuova costituzione non ancora attive, in fase di costituzione o già costituite da non più di 12 mesi per l’assunzione a tempo indeterminato di almeno un socio lavoratore disoccupato o inoccupato, residente o domiciliato in Sardegna.
Le domande di finanziamento dovranno pervenire entro le ore 13 del 27 marzo 2014 all’Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna.
Sentenze
Sono stati trovati circa 1726 risultati nella categoria Sentenze
Tribunale di Milano – 05.07.2012 n. 5576
Sentenza: Tribunale Penale di Milano – 5.7.2012 n. 5576 – dott. Bruno Giordano – S.L. (avv. Bruno) – INPS (avv. Capotorti).
Tag: Penale , Indebita percezione di somme a titolo di pensione e indennità di accompagnamento dopo il decesso dell’avente diritto , Omessa comunicazione della morte del pensionato,invalido civile , Reato di truffa aggravata a danno dell’INPS (art. 640, 1° cpv. C.P.) , Sussiste , Dolo omissivo e continuazione , Sussistono , Sospensione condizionale della pena ex art. 165 C.P. , E’ subordinata alla estituzione delle somme all’INPS.
Massima: Costituisce artificio e raggiro, nel reato di truffa aggravata e continuata, l’aver omesso la comunicazione all’INPS del decesso del creditore, con la consapevolezza di indurre in errore l’Ente e consentendo al reo di incassare le somme pensionistiche, senza diritto, per un lungo periodo. La
Corte di Cassazione, Sez. Lavoro – 03.07.2012 n. 11091
Sentenza: Corte di Cassazione, Sezione Lavoro – 03.07.2012 n. 11091 – Pres. Roselli – Rel. Coletti De Cesare – INPS (Avv.ti Ricci, Preden, Pulli, Patteri) – N.R. (Avv. Nunzi) – P.M. Apice.
Tag: Processo civile , Decadenza sostanziale dall’esercizio del diritto già verificatasi , Nuova domanda dello stesso beneficio proposta in epoca successiva alla maturazione della decadenza , E’ irrilevante.
Massima: In tema di decadenza dall’azione giudiziaria per il conseguimento di prestazioni previdenziali ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 639/1970, la proposizione, in epoca posteriore alla maturazione della decadenza, di una nuova domanda intesa a conseguire il medesimo beneficio previdenziale (nella
Sezione: Lavoro
Corte di Cassazione, Sez. Lavoro – 25.06.2012 n. 10510
Sentenza: Corte di Cassazione, Sezione Lavoro – 25.06.2012 n. 10510 – Pres. Coletti De Cesare – Rel. Mancino – INPS (Avv.ti Riccio, Pulli, Ricci,) – Z. (Avv. Del Rosso) – P.M. Servello.
Tag: Pensioni , Anzianità contributiva , Lavoro subordinato domestico , Contribuzione, per almeno un decennio, versata per l’intero anno solare, ma con orario inferiore alle 24 ore settimanali , Deroga prevista dall’art. 2 del decreto legislativo n. 503/92 , Applicabilità , Esclusione.
Massima: La deroga all’applicabilità del regime previdenziale introdotto con il D.L.vo 503/1992 – prevista dalla lett. b) del co. 3 dell’art. 2 del citato D.L.vo per i lavoratori con anzianità assicurativa di almeno 25 anni, occupati, per almeno un decennio, per periodi inferiori all’intero anno solare
Sezione: Lavoro
Tribunale di Milano – 15.06.2012 n. 2997
Sentenza: Tribunale di Milano – 15.6.2012 n. 2997 – Dott.ssa Colosimo – B.A. (Avv. Terreri) – INPS (Avv. Mostacchi) – Equitalia Nord S.p.A (Avv. Florio).
Tag: Processo civile , Opposizione a cartella emessa dall’Agenzia delle Entrate , Contributi a percentuale dovuti alla Gestione Commercianti , Natura fiscale del credito , Sussiste , Difetto di legittimazione passiva dell’INPS , Sussiste.
Massima: In caso di addebiti che scaturiscono dal controllo automatizzato del mod. UNICO, l’iscrizione a ruolo è disposta dall’Amministrazione Finanziaria secondo il disposto di cui all’art. 32 bis del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185. E’ infatti l’Agenzia delle Entrate, in base a quanto accertato,
Corte di Cassazione, Sez. Lavoro – 13.06.2012 n. 9652
Sentenza: Corte di Cassazione, Sezione Lavoro – 13.06.2012 n. 9652 – Pres. Coletti De Cesare – Rel. Mancino – INPS (Avv.ti Riccio, Ricci, Giannico) – P.D. (Avv. Andriani) – P.M. Servello.
Tag: Pensioni , Pensione di reversibilità , Coniuge divorziato , Mancata fruizione, al momento del decesso del titolare della pensione diretta, di assegno periodico di mantenimento, da parte dell’ex coniuge superstite , Diritto alla pensione di reversibilità , Non sussiste.
Massima: In tema di divorzio, non spetta la pensione di reversibilità all’ex coniuge che, al momento del decesso del titolare della pensione diretta, non benefici di assegno periodico di mantenimento, non avendo rilevanza, ai fini del riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità o a una sua
Sezione: Lavoro
Tribunale di Milano – 12.06.2012 n. 1657
Sentenza: Tribunale di Milano – 12.06.2012 n. 1657 – Dr.ssa Ravazzoni – G.S.T. S.p.A. (avv. Gatti) – INPS (avv. Vivian).
Tag: Procedure concorsuali , Concordato preventivo già chiuso con decreto , Intervenutopagamento per intero dei crediti INPS insinuati , Azionabilità, in sede di ordinariogiudizio di opposizione a cartella, di ulteriori e diversi crediti INPS , Sussiste.
Massima: Nel caso di concordato chiuso senza insinuazione di un credito INPS, l’Istituto ben può agire per l’accertamento dell’esistenza e dell’entità del credito, nel giudizio di cognizione che è instaurato con l’opposizione alla cartella esattoriale, avendo il decreto di chiusura valore di atto
Tribunale di Milano – 12.06.2012 n. 1656
Sentenza: Tribunale di Milano – 12.06.2012 n. 1656 – Dr.ssa Ravazzoni – C.C. (avv. Scionti) – INPS-SCCI S.p.a. (avv. Vivian).
Tag: Contributi , Gestione Commercianti , Socio unico ed Amministratore unico di S.r.l. , Svolgimento di attività lavorativa abituale e prevalente all’interno dell’impresa , Obbligo di iscrizione , Sussiste.
Massima: È soggetto ad iscrizione alla gestione commercianti il socio di S.r.l. nel caso in cui la società non abbia dipendenti con qualifica dirigenziale, il socio scelga i propri collaboratori e tutti i dipendenti, pur avendo ciascuno di essi un certo margine di autonomia operativa, facciano capo al
Corte di Cassazione, Sez. Lavoro – 05.06.2012 n. 9039
Sentenza: Corte di Cassazione, Sezione Lavoro – 05.06.2012 n. 9039 – Pres. Roselli – Rel. Morcavallo – P.A. (Avv. Andreoni) – INPS (Avv.ti Fabiani, Triolo, Stumpo) – P.M. Apice (Conf.).
Tag: Prestazioni , Indennità ordinaria di disoccupazione , Lavoratori part,time , Anzianità contributiva utile al conseguimento di prestazioni previdenziali , Calcolo , Applicabilità del meccanismo adeguativo della retribuzione previsto per il versamento dei contributi da parte del datore , Esclusione.
Massima: In tema di anzianità contributiva utile per il conseguimento di prestazioni previdenziali da parte di lavoratori part-time, il tenore letterale dell’art. 1, comma 4, del D.L. n. 338 del 1989, conv. nella legge 389 del 1989, e la sua stessa riproposizione in termini immutati nell’art. 9 del
Sezione: Lavoro
Tribunale di Milano – 01.06.2012 n. 2659
Sentenza: Tribunale di Milano – 01.06.2012 n. 2659 – Dr.ssa Ravazzoni – A.B. (avv.ti Verna, Panebianco) – INPS (avv. Vivian).
Tag: Rendita vitalizia (domanda di) , Prova della domanda già proposta al datore di lavoro e non soddisfatta , E’ condizione di ammissibilità della domanda giudiziale , Prescrizione ordinaria , Si applica , Decorrenza dalla prescrizione dei contributi omessi dal datore di lavoro , Sussiste.
Massima: E’ inammissibile la domanda di rendita vitalizia avanzata all’INPS dal lavoratore, senza la dimostrazione di aver previamente richiesto tale prestazione al datore di lavoro e di non averla potuta ottenere da quest’ultimo. La prescrizione decennale del diritto alla rendita vitalizia decorre
Tribunale di Milano – 31.05.2012 n. 2683
Sentenza: Tribunale di Milano – 31.05.2012 n. 2683 – Dr. Greco – C.B. (avv. Garlatti) – INPS (avv. Vivian).
Tag: Pensioni , Benefici pensionistici per esposizione all’amianto , Lavoratore pensionato prima dell’entrata in vigore della L. n. 271/1993 , Diritto alla rivalutazione di periodi contributivi con coefficiente 1,5 , Non sussiste.
Massima: E’ infondata la domanda di rivalutazione dei periodi contributivi per esposizione ad amianto ex art. 13 co 8 L. n. 257/1992, nel caso di soggetto pensionato nella vigenza della normativa di cui al D.L. n. 169/1993, poi convertita in L. n. 271/1993, in vigore dal 19.8.1993.
Cig
Cig (Cassa Integrazione Guadagni) e i voucher
Anche nel 2014 cassintegrati e percettori di altre prestazioni di sostegno al reddito potranno svolgere attività di lavoro accessorio.
L’art. 8, comma 2ter del decreto Milleproroghe così come approvato dalla Camera in fase di conversione in legge, prevede infatti l’estensione all’anno in corso della possibilità già concessa per il 2013. Dato che il decreto legge nel corso dell’approvazione finale al Senato non dovrebbe subire modifiche, la disposizione può essere considerata definitiva.
Il Dl 150/2013 estende, senza modificarla, la previsione già contenuta nel Dl 83/2012. Quindi anche per l’anno in corso, i percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito possono essere impiegati con la formula del lavoro accessorio fino ad un massimo di 3mila euro di corrispettivo nell’anno solare senza perdere il relativo status e le integrazioni.
Come precisato dall’Inps, il limite di 3mila euro va inteso al netto dei contributi previdenziali e riguarda il singolo lavoratore, quindi viene determinato dalla somma delle prestazioni svolte dallo stesso presso più committenti.
da Sole24Ore del 19.2.2014
Infortuni
Infortuni: firmato decreto semplificazioni obblighi sicurezza
Semplificate le procedure per le piccole e medie imprese che decidano di adottare un modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (MOG) per prevenire reati derivanti dalla violazione delle norme anti infortunistiche. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha infatti firmato il decreto che semplifica l’adempimento degli obblighi giuridici in materia di salute e sicurezza tenendo conto della struttura organizzativa dell’impresa. E’ quanto rende noto un comunicato del dicastero.
Il modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza non è infatti obbligatorio e deve essere valutato dalla Direzione aziendale in base alle proprie necessità gestionali e organizzative.Dal momento della pubblicazione dell’avviso in gazzetta ufficiale, le piccole e medie imprese potranno utilizzare la modulistica presente sul sito del Ministero (www.lavoro.gov.it, sezione ”sicurezza lavoro”), che potranno modificare e integrare a seconda della complessità organizzativa e tecnica aziendale.
AdnKronos
Occupazione
Lavoro: Cgil, nuova politica economica, occupazione priorità
”La crisi continua a bloccare il Paese e distruggere lavoro: la cassa integrazione non basta più a proteggere chi ha perso un impiego, un’intera generazione di giovani non ha mai conosciuto il lavoro, aumentano gli scoraggiati e i giovani che emigrano”. Lo sottolinea la Cgil in una nota affermando che ”contro tutto questo occorre una nuova politica economica in Europa e in Italia.
Gli ultimi governi – si legge nella nota – si sono limitati a lanciare messaggi rassicuranti senza fare nulla”. La Cgil sta presentando il proprio piano del lavoro in 100 tweet, tutti accompagnati dall’hashtag #JobFact. La Cgil ribadisce che la priorità del nuovo Governo deve essere il rilancio dell’occupazione. ”Ogni giorno – precisa la nota – dai due profili ”social” di Corso d’Italia partiranno tweet e post sul Piano del Lavoro. A breve, inoltre, verrà aperto su rassegna.it un blog di approfondimento e di discussione, dove le interazioni, le domande, le osservazioni che arriveranno suTwitter e su Facebook riceveranno una risposta”.
Lavoratori atipici
Morena Piccinini, Inca Cgil – Necessarie regole comuni per i diritti dei lavoratori atipici in Europa
Il progetto Accessor ha favorito il processo di crescita da parte di tutti, dalle sedi del Patronato INCA in Europa alle Organizzazioni sindacali degli 8 Paesi europei che hanno preso parte al Progetto insieme alla CES. Un processo che ha permesso una maggiore consapevolezza del pericolo che si sta correndo in ogni singolo paese con i provvedimenti di chiusura nei confronti dei diritti dei migranti ed ora anche degli autoctoni. Come contrastare il lavoro precario e disarticolato ed arrivare a diritti leggibili in una dimensione europea diventa una priorita’ da sottoporre alle forze politiche ed ai candidati in vista delle elezioni europee” A stigmatizzarlo è Morena Piccinini, Presidente del Patronato INCA CGIL nel corso di una intervista con Italiannetworktv (video: http://www.youtube.com/watch?v=80D2WBIs8jI ) a conclusione del Seminario Europeo Accessor, che si è tenuto a Roma il 6-7 febbraio u.s. e al quale hanno preso parte le sedi INCA in Europa ed i sindacati di otto Paesi europei insieme alla CES (Confederazione Europea dei Sindacati). Un impegno, che ha registrato l’apporto della stessa Commissione Europea e di esperti e docenti universitari, che hanno fatto il punto sulla dimensione del lavoro “Atipico” e “precario” in Europa alla luce dei processi di mobilità dei lavoratori.
Nicola Marongiu della Cgil nazionale ha sottolineato che “…sulla disomogeneità dei diritti e tutele fra i Paesi dell’Unione Europea occorrerebbe indagare nel prosieguo dell’analisi avviata dal Progetto Europeo Accessor quali elementi incidono ed attivano maggiormente processi di mobilità – libera e non subita – verso l’uno o l’altro Paese dell’Europa. Un’analisi che deve tenere conto sia delle tipologie di lavoro standard che del lavoro atipico. Per Marongiu è, infatti, importante individuare anche quanti vengano esclusi da tali processi. Un’esclusione che viene generalmente sottovalutata, mentre risulta altrettanto importante nell’ambito della tenuta sociale e politica dei Paesi e della stessa Europa. (http://www.youtube.com/watch?v=6K5HsUbYPXc)
E Marisa Pompei, responsabile del patronato Inca in Gran Bretagna ha sottolineato la necessità di continuare a monitorare il fenomeno attraverso l’azione dell’INCA e dei Sindacati, alla luce dei documenti emersi da ciascuno Stato e dal documento finale realizzato con il Seminario di Londra che, pur presentando cifre importanti, deve essere compreso nei suoi diversi aspetti relativi ai limiti delle legislazioni nazionali e dei vuoti che essi producono a livello transnazionale. In questo senso le stesse organizzazioni sindacali – ha fatto presente l’esponente dell’INCA – hanno sottolineato le difficoltà nel definire nuove strategie per arrivare ad una rappresentanza inclusiva che tenga conto delle nuove forme di lavoro (da quello “atipico” alle forme di contratto talmente fluide che spesso cambiano prima che si riesca ad inquadrarli). (http://www.youtube.com/edit?o=U&video_id=KPi33p4aoLM).
“Abbiamo dimenticato il valore della solidarietà che sta alla base di questo processo di integrazione e quando parliamo di economia di mercato vuol dire qualcosa di diverso dall’economia di mercato pura” ha fatto presente il Rappresentante per l’Italia della Commissione Europea, Lucio Battistotti intervenendo al Seminario non ha esitato ad affermare nel corso del suo intervento che “attualmente esiste un vero e proprio “attacco” alla cittadinanza europea” ed ha suffragato la propria affermazione con il caso del Belgio, uno dei Paesi fondatori della UE, nel quale i diritti sociali sono stati finora tutelati in maniera molto forte“.
Quei diritti che la cittadinanza europea aggiunge ai diritti che ognuno di noi ha come cittadino italiano, britannico, irlandese o tedesco. Ed , invece, “stiamo assistendo ad un’erosione continua” , ha ribadito il rappresentante della Commissione UE. (http://www.youtube.com/watch?v=weLRHtiH9ew).
“A fronte delle risposte che i cittadini italiani ed europei pongono il sindacato nel suo complesso, italiano, europeo, mondiale, oggi è in difficoltà ed in ritardo perchè è la nostra funzione di rappresentanza sociale e collettiva a essere messa in discussione.” ha ammesso il responsabile del Segretariato Europa, Fausto Durante (video:http://www.youtube.com/watch?v=AbY2dZ3XLKk ). “Noi siamo doppiamente in ritardo perchè siamo parzialmente sconfitti in quanto a dimensione della socialità e la dimensione dell’agire collettivo sono stati messi in questi anni sotto pressione e battuti sul piano culturale oltrechè politico, da un’idea per la quale non esiste più la società ma esistono i singoli individui” ha stigmatizzato Durante, che ha ricordato sull’argomento gli interventi della Thatcher in Inghilterra e di Reagan negli Stati Uniti negli anni ’80.
La crisi economica ha peggiorato le condizioni di lavoratori ma anche delle aziende e se una contrazione del livello dei diritti economici talvolta è l’effetto di tale crisi, dall’altra viene subdolamente cavalcata sia in ambito privato che pubblico. A sottolinearlo è stata la prof. Sonia Mckay della London Metropolitan University (video:http://www.youtube.com/watch?v=1An2kscpJlg). L’ambito nel quale si è sempre più sviluppato il lavoro “Atipico” e dei lavori “informali” e “flessibili”, tuttavia, è molto ampio e sostanzialmente – come affermato a più riprese nel Seminario di Londra del Novembre 2013 del progetto Accessor – di difficile definizione, ma ha un dato in comune la quasi inesistente tutela assicurativa dei lavoratori e fra costoro le donne sono, senza dubbio, le piu’ vulnerabili.
E’ indubbio che “la crisi economica ha peggiorato la precarietà del lavoro, soprattutto a carico dei giovani, ma non solo dal punto di vista numerico quanto anche per la stratificazione delle forme, il che rende piu’ importante la sfida della rappresentanza da parte del sindacato europeo circa le istanze della popolazione europea disoccupata ed inoccupata. Quest’ultima, ha fatto presente Antonio Marra del esponente del Comitato dei Giovani della CES (Confederazione Europea dei sindacati), costa alla UE 150 miliardi di euro l’anno, secondo una stima di di Eurofund (video: http://www.youtube.com/watch?v=orKOuol7BUU ).
Le difficoltà che il Prof. Arrigo dell’Università di Bari intravede riguardano, il contrasto tra i principi dell’Unione Europea (dell’articolo 3) che parlano di un’assicurazione sociale come obiettivo e i principi che i ricercatori di Accessor mettono in luce e che richiedono una riforma delle regole del coordinamento. Per Arrigo esiste, però, una terza strada possibile sull’accesso a qualche forma di tutela e che riguarda il coordinamento, ma che trova nell’articolo 45 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea un possibile freno nella possibile azione di un qualsiasi membro del Consiglio… (http://www.youtube.com/watch?v=bFTa89BqIUM)
Infortuni sul lavoro
Infortuni sul lavoro: le infermiere rischiano di più
Le infermiere ospedaliere hanno la più alta incidenza di infortuni tra le lavoratrici italiane. E il settore della sanità, con una quota del 12,7%, è secondo solo a quello dell’agricoltura (15,4%) nel ”produrre” annualmente il maggior numero di donne disabili. Ogni anno in Italia circa 2 mila donne diventano ”disabili da lavoro” a seguito di un infortunio o una malattia professionale secondo la classificazione adottata da Inail.
Alla fine del 2012 si sono registrati in totale circa 690 mila i disabili da lavoro dei quali oltre 96 mila donne. A fotografare il fenomeno è lo studio presentato ieri a Roma dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), dal tema ”Tesori da scoprire: la condizione della donna infortunata nella società. Un’indagine sulle donne vittime del lavoro”.
La ricerca ha indagato su molteplici aspetti della condizione della donna vittima di infortunio. Dai dati infortunistici “emerge chiaramente un fattore di rischio molto rilevante che è trasversale a tutte le attività e colpisce in particolare la componente femminile: l’infortunio in itinere. Infatti ben il 35% degli infortuni femminili di particolare gravità (grado di menomazione dal 16% al 100%) si verifica nel percorso casa-lavoro-casa; vale a dire che ogni anno circa 500 lavoratrici diventano disabili a causa di questa particolare tipologia di infortunio”.
Secondo l’analisi dell’Anmil, la stragrande maggioranza delle donne disabili da lavoro, circa 84mila pari all’87,5% del totale, è stata colpita da un infortunio, rispetto alle 12mila donne che hanno contratto una malattia professionale (12,5%).
Dall’analisi delle varie tipologie di disabilità emerge che la maggioranza delle 96mila donne disabili, circa 52 mila, pari al 53,6% del totale, hanno limitazioni di natura motoria che possono riguardare gli arti inferiori o superiori ovvero la colonna vertebrale. Circa 10mila donne, pari al 10,5% del totale, hanno disabilità di natura psico-sensoriale, costituite prevalentemente da limitazioni nel sentire (ipoacusia o sordità), nel vedere (ipovedenti o ciechi), nel parlare o da problemi di natura psichica o mentale. Le disabilità di natura cardio-respiratoria sono poco più di 4.600, che corrispondono al 4,8% del totale.
Il restante 31,1%, circa 30 mila donne disabili, rientra invece nella categoria denominata ‘altre e indeterminate’, dove sono comprese tutte le varie tipologie di menomazione. Se si analizza la distribuzione per classi di età, si riscontra una fortissima prevalenza di donne disabili anziane: circa 66 mila hanno un età superiore ai 64 anni per una percentuale pari al 68% del totale; molto numerosa anche la classe di età compresa tra i 50 e i 64 anni che conta circa 21 mila donne disabili ed una percentuale del 22%. In pratica, più di 2 donne disabili su 3 hanno almeno 65 anni e il 90% è ultracinquantenne.
Sul piano territoriale le donne disabili risultano distribuite in misura poco uniforme tra le grandi aree geografiche del Paese, con una decisa prevalenza nel Mezzogiorno (28,2% del totale nazionale) e al Centro (27,5%); sensibilmente più ridotta, invece, la presenza al Nord (22,8% nel Nord-Est e 21,4% nel Nord-Ovest)
Social card
Inca Cgil, social card “scarica” per gli stranieri
“La social card per gli immigrati è scarica”. Questo l’allarme lanciato da Claudio Piccinini, coordinatore per l’Immigrazione dell’Inca Cgil. “Di recente -spiega a Labitalia- con l’ultima legge di stabilità è stato allargato il diritto alla percezione della ”social card” per quelle famiglie in difficoltà o con bambini fino ai tre anni o over 65, e appunto anche immigrati in possesso del permesso di soggiorno. Purtroppo, dobbiamo constatare -fa notare Piccinini – che il provvedimento ancora oggi rimane sulla carta. Questo perché le procedure informatiche e amministrative per l’ottenimento di questa prestazione non sono state ancora aggiornate”.
“Molte delle persone -avverte Piccinini- che si rivolgono ai nostri sportelli, infatti, per le quali noi provvediamo alla compilazione delle domande su modulistica ancora non aggiornata, nel momento in cui si recano all’ufficio postale per ottenere la ricevuta della presentazione della domanda vengono rifiutate perché l’ufficio stesso non ha le procedure ancora aggiornate per inoltrare la domanda all’Inps, che è l’ente che dovrebbe poi provvedere all”erogazione di questo beneficio”.
“E’ una situazione paradossale -continua il sindacalista – perché rispetto a un diritto, orientato tra l’altro a coprire un disagio sociale, ci troviamo di fronte all’impossibilità di esercitarlo proprio perché ci sono le procedure che però non vengono aggiornate. Più il tempo passa -sottolinea- e meno è possibile per i lavoratori ottenere queste somme che sono messe a disposizione proprio per le loro esigenze”.
istat
Istat, da 2005 Italia fanalino coda classifica occupazione
Dal 2005 l’Italia domina incontrastata gli ultimi posti della classifica Ue sull’occupazione: per ben cinque volte si è classificata all’ultimo posto tra 15 paesi in corsa, mentre due volte è riuscita a salire al penultimo e terzultimo posto. La sua migliore performance l’ha fatta salire fino al 58,7% (nel 2007 e 2008), un dato ben al di sotto delle ”colleghe” più brave che, nelle annate migliori, l’hanno staccata di una ventina di punti percentuali.
Secondo i dati contenuti nel rapporto sulla coesione sociale dell’Istat relativi al tasso di occupazione delle persone tra 15 e 64 anni nell’Ue a 15 (elaborazione Eurostat e Labour force survey), il peggior risultato in assoluto è stato raggiunto nel 2012, quando il belpaese è sceso al 56,8%, staccando la media Ue, che è stata pari al 65,3%, di 8,4 punti.
L’abbandono dell’ultima posizione, nella classifica dell’occupazione, non è dovuta a meriti dell’Italia ma al crollo di altri paesi che, in alcuni casi, è stato disastroso. Come per la Grecia che è passata dal 60,1% di occupati nel 2005 al 51,3% nel 2012; un calo di quasi 10 punti che ha portato la repubblica Ellenica a occupare l’ultimo posto, per il secondo anno consecutivo (nel 2011 si era fermata al 55,6% dietro il 56,9% dell’Italia).
Nel 2012 tra la Grecia e l’Italia si posiziona la Spagna, che dalle buone performance del 2005, quando il tasso di occupazione arrivava al 63,3%, è scesa al 55,4%, perdendo quasi 10 punti percentuali. Dal lato opposto ci sono i paesi bravi, quelli che meritano i primi posti perché hanno un alto tasso di occupazione: nel 2012 la medaglia d’oro è andata ai Paesi Bassi, con il 75,1%.
Rispetto al record del 2008, quando ha raggiunto il 77,2%, hanno perso quasi un paio di punti ma restano comunque una ventina di punti sopra all’Italia. L’anno in cui è iniziata la crisi è stato anche l’anno dei record, con la Danimarca che ha raggiunto il miglior risultato di tutti i paesi dal 2005 al 2012 (nel 2008 è arrivata al 77,9% di occupazione) e il dato medio nei 15 paesi dell’Ue è arrivato al 67,1%. Negli anni successivi si è registrata una lenta e continua riduzione dell’occupazione, che ha portato il dato medio a scendere di un paio di punti percentuali (65,2%). Nel 2008 i paesi che hanno un tasso d’occupazione superiore al 70% sono sette (quasi la metà del numero complessivo), mentre tre anni prima erano soltanto quattro.
Quanto al paese dei record, la Danimarca, negli anni successivi al 2008 si è tenuta sempre sopra quota 70% ma perdendo il primo posto che, nel 2012 è andato ai Paesi Bassi. La migliore performance, nel periodo esaminato, va invece alla Germania che, dal 2005, è cresciuta di 7,3 punti percentuali grazie a dei numeri preceduti sempre dal segno più. Nessun altro paese è riuscito ad avvicinarsi ai risultati che ha ottenuto, mentre sono diversi quelli che hanno ottenuto numeri simili ma con il segno meno d’avanti: Grecia e Irlanda (-8,8 punti) e Spagna (-7,9 punti). Risultati così distanti si sono annullati reciprocamente: nel 2012 l’Europa risulta infatti tornata ai livelli del 2005 (era 65,3% ed è arrivato a 65,2%)…
ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE19/02/2014
ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE19/02/2014 |
GIURISPRUDENZACORTE DI CASSAZIONEORDINANZACORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2014, n. 3301FISCALETributi – Condono fiscale – Definizione agevolata – Dichiarazione integrativa – Irrevocabilità CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 gennaio 2014, n. 97FISCALETributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Comunicazioni a cura della segreteria – Avviso di trattazione – Omissione – Nullità della sentenza CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2014, n. 3289FISCALETributi – Accertamento – Pvc nei confronti di terzi estranei alla parte accertata – Illegittimità CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2014, n. 3293FISCALETributi – Accertamento – Corretta tenuta della contabilità – Accertamento induttivo – Esclusione – Non sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3735FISCALETributi – Imposte sui redditi ed IVA – Avviso di accertamento – Contrasto tra dispositivo e motivazione – Nullità della sentenza CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3739FISCALETributi – Accertamento sintetico – Contributo di familiare convivente – Omessa valutazione documentazione attestante la condizione di convivenza – Vizio di motivazione della sentenza – Nullità CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3753FISCALETributi – Registro – Agevolazioni prima casa – Assegnazione della casa familiare – Irrilevanza CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3758LAVORO, FISCALETributi – IRAP – Medico di base – Ausilio di un dipendente part-time – Rimborso dell’imposta – Sussiste SENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 febbraio 2014, n. 3355LAVORO, FISCALEAvvocati – Responsabilità dell’avvocato – Negligenza – Utilizzato di un mandato generale alle liti anziché un mandato speciale per ogni singolo ricorso CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2014, n. 3773FISCALEPignoramento presso terzi – Credito d’imposta – Giurisdizione tributaria – Sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2014, n. 7533FISCALETributi – Reati fiscali – IVA – Imposta dovuta in base alla dichiarazione annuale – Omesso versamento – Evasione – Confisca – Sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2014, n. 7615FISCALETributi – Dichiarazione infedele – Indicazione di elementi passivi fittizi – Elusione fiscale – Superamento della soglia di punibilità – Necessità LEGISLAZIONEDECRETO MINISTERIALEMINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Decreto ministeriale 06 febbraio 2014LAVORO, FISCALESospensione dell’efficacia delle previsioni di cui all’articolo 4, commi da 3 a 5, del decreto 8 luglio 2013, recante attuazione dell’articolo 8 del regolamento (CE) 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, concernente i quesiti e gli esami per il conseguimento dell’attestato di idoneità professionale per l’esercizio dell’attività di autotrasportatore MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – Decreto ministeriale 31 gennaio 2014LAVORO, FISCALERettifica del decreto 24 dicembre 2013 relativo alla dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella regione Piemonte, relativamente alla provincia di Asti PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRIDELIBERAPRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Delibera 06 febbraio 2014LAVORO, FISCALEIntegrazione della dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dall’11 al 13 novembre ed il 1° e 2 dicembre 2013 nel territorio della Regione Abruzzo PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Delibera 06 febbraio 2014LAVORO, FISCALEIntegrazione della dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni dal 1° al 3 dicembre 2013 nel territorio di alcuni comuni delle province di Potenza e Matera, nonché del movimento franoso verificatosi il giorno 3 dicembre 2013 nel territorio del comune di Montescaglioso in provincia di Matera PRASSIAGENZIA DELLE ENTRATERISOLUZIONEAGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 18 febbraio 2014, n. 21/EFISCALELiquidazione IVA di gruppo – Trattamento del credito IVA chiesto a rimborso prima dell’adesione alla procedura e successivamente denegato – Modalità di compilazione della dichiarazione annuale – articolo 73 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 ed articolo 1 del D.P.R. 10 novembre 1997, n. 443. AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 18 febbraio 2014, n. 22/EFISCALEInterpello – Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Tassa sulle concessioni governative – iscrizione nell’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli d’oliva vergini ed extravergini – Richiesta parere AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 19 febbraio 2014, n. 23/EFISCALEScambio punti nell’ambito di operazioni a premio – Rilevanza ai fini dell’imposta sostitutiva di cui all’articolo 19, comma 8, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALICOMUNICATOMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 18 febbraio 2014LAVOROSalute e sicurezza nelle PMI MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 18 febbraio 2014LAVORO, FISCALEContributo statale in favore delle associazioni di promozione sociale NOTAMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Nota 06 febbraio 2014, n. 2642LAVOROQuesito sul lavoro straordinario “fuori busta” MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICORISOLUZIONEMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Risoluzione 17 febbraio 2014, n. 26121FISCALEDecreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. – Articolo 71, comma 1, lett. c) – Requisiti di onorabilità – Quesito MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Risoluzione 17 febbraio 2014, n. 26149FISCALEDecreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. – Articolo 71 – Quesito su requisiti di onorabilità MINISTERO FINANZE SECITCIRCOLAREMINISTERO FINANZE – Circolare 20 gennaio 2014, n. 3FISCALEControllo di regolarità amministrativa e contabile su documenti informatici. Prime indicazioni operative. NOTAMINISTERO FINANZE – Nota 05 febbraio 2014, n. 10492FISCALEChiarimenti interpretativi in merito alle modalità di pagamento dei canoni di locazione di unità abitative (articolo 1, comma 50, legge 27 dicembre 2013 n. 147) REGIONE TOSCANACOMUNICATOREGIONE TOSCANA – Comunicato 18 febbraio 2014LAVORO, FISCALEPrimi interventi urgenti di protezione civile conseguenti all’evento sismico che il 21 giugno ha colpito il territorio delle province di Lucca e Massa Carrara |