Sentenza Olii

Sentenza Umbria Olii, Cgil, Cisl e Uil scrivono a Napolitano

“Ci permettiamo di rivolgerci direttamente a Lei, come rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, perché sappiamo quanta attenzione abbia sempre dimostrato rispetto al drammatico problema delle morti e degli infortuni sul lavoro. Lo facciamo perché nei giorni scorsi una ferita che credevamo chiusa per il nostro territorio si è purtroppo riaperta”. Inizia così la lettera che i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil scrivono al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in merito alla tragica vicenda Umbria Olii e al tragico incidente che il 25 novembre 2006 nel quale persero la vita 4 lavoratori, Tullio Mottini, Wladimir Todhe, Giuseppe Coletti e Maurizio Manili.

Il verdetto d’Appello, infatti, se conferma la condanna al titolare dell’azienda (anche se sensibilmente ridotta), attribuisce parte della responsabilità a una delle vittime, Maurizio Manili, giudicato colpevole del disastro nel quale lui stesso è rimasto ucciso.

“Ma se anche chi muore è colpevole, se tutti lo sono, allora nessuno lo è fino in fondo – scrivono i tre segretari generali –.  Caro Presidente, sappiamo che sarà necessario aspettare le motivazioni della sentenza per poter meglio giudicare questa inaspettata e per noi dolorosa decisione, ma sentivamo l’esigenza di rivolgerci subito a Lei per condividere l’indignazione che torna ad assalirci quando vediamo mettere gli interessi del profitto senza regole davanti alle vite di chi lavora. La nostra sensazione è che così si tradiscano le vittime, i loro cari, tutto il mondo del lavoro e i valori della nostra Costituzione”.

Sentenza Oliiultima modifica: 2013-11-14T13:14:15+01:00da vitegabry
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