Cgil, follia taglio risorse cassa in deroga
A fronte della crisi che è ancora forte, del fatto che il fondo residuale ancorché parziale potrà credibilmente sostituire parte della deroga dal 2015, che ci sono imprese e lavoratori che hanno già accordi in essere sui quali fanno affidamento per sopravvivere, “oggi è una follia dire che bisogna tagliare le risorse per gli ammortizzatori in deroga”. A dirlo è il segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino.
“Abbiamo sentito di tutto – aggiunge -: da criteri che taglino le indennità in modo draconiano al superamento dell’istituto senza chiarire quale possa essere l’alternativa. Noi facciamo una proposta chiara: se nel 2013 la spesa ha superato i 2,5 miliardi e non c’è copertura, neanche considerando i 330 milioni ulteriori, per tutto il 2013, si faccia un’operazione che metta insieme la copertura del 2013 per gli accordi sottoscritti al 31/12/13, si preveda già in legge di stabilità per il 2014 una somma che metta in sicurezza i lavoratori e le imprese dai rischi di chiusura e licenziamenti di massa e che dia la possibilità già dalle prossime settimane di avviare un tavolo tecnico ministero, regioni e parti sociali che ridisegni il sistema degli ammortizzatori estendendone le coperture sul principio della contribuzione di impresa e lavoro e rifinanziare adeguatamente ed estendere i contratti di solidarietà”. Quello che non si può fare “è tagliare e basta senza preoccuparsi delle ricadute sociali, disponibili e nell’interesse di tutti andare ad analizzare se ci sono degli abusi ma attenzione a generalizzare. In tante regioni (non solo al nord ma anche al sud come Puglia e Calabria) sono già stati sottoscritti ad oggi accordi che rivedono le mobilità lunghe e traghettano i lavoratori dalla deroga verso un sistema di politiche attive che guardi al reinserimento e alla riqualificazione”.