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Lavoro: deputati, urgente legge su dimissioni in bianco

Diversi parlamentari appartenenti a quasi tutti i gruppi parlamentari hanno inviato una lettera alla Presidente della Camera Laura Boldrini  per chiedere, ai sensi del regolamento, la calendarizzazione urgente delle proposte di legge sulle dimissioni volontarie. La lettera è stata firmata tra gli altri da Marisa Gnecchi,  Titti Di Salvo (Sel), Teresa Bellanova e Roberta Agostini (PD), Elena Centemero e Stefania Prestigiacomo (PDL), Paola Binetti (Scelta Civica), Marco Di Lello (PSI) e da Massimo Corsaro (FDI).

“La pratica delle dimissioni in bianco – affermano la vicepresidente del gruppo Sel Titti Di Salvo e Marisa Gnecchi, prima firmataria della legge 188/2007 – è una triste consuetudine del mercato del lavoro che l’attuale crisi economica non ha fatto altro che moltiplicare in maniera esponenziale. Una procedura che riguarda tutti i lavoratori che colpisce soprattutto le giovani donne. Il governo Prodi aveva approvato la legge n. 188, legge poi abrogata nel 2008 dal governo Berlusconi. Nel 2012, dopo il cambio di governo e a seguito di una forte campagna di mobilitazione per il ripristino della legge 188, il governo italiano, continua la deputata di Sel, ha inserito una nuova disciplina del contrasto alle dimissioni in bianco nel ddl di riforma del mercato del lavoro.

Disciplina però insufficiente a contrastare il fenomeno”. “E’ necessario – conclude Di Salvo – ritornare alla normativa precedente per debellare definitivamente questa piaga che colpisce le donne e le categorie più deboli. Confidiamo nella sensibilità della Presidente Boldrini e ci auguriamo che il Parlamento Italiano cancelli definitivamente questo ricatto”.

Sull’argomento, da IlSole24Ore di oggi: “L’obbligo di convalidare le dimissioni e le risoluzioni consensuali, già previsto per i dipendenti, si estende ai lavoratori parasubordinati (è il risultato dell’aggiunta del c. 23bis all’art. 4 Legge 92/2012). Questo tipo di tutela è nata per arginare il fenomeno delle cosiddette dimissioni in bianco, la pratica illegale messa in atto da alcuni datori di far firmare un foglio senza data, solitamente ai neoassunti, per simularne le dimissioni. La nuova norma, però non brilla per chiarezza: le criticità oltre alle problematiche gestionali legate all’obbligo di convalida, stanno nella difficoltà di tracciare con esattezza la platea degli interessati …”

lavoroultima modifica: 2013-07-15T15:38:11+02:00da vitegabry
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