ilva

Ilva: Sconcertanti e offensive le parole del commissario Bondi

“Sconcertanti, quanto offensive, se non addirittura ridicole appaiono le dichiarazioni di Enrico Bondi, ex amministratore delegato dell’Ilva di Taranto che il governo ha poi nominato commissario straordinario dello stabilimento tarantino”. E’ il duro commento di Morena Piccinini, presidente Inca alla lettera del manager inviata recentemente al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, all’Arpa, all’Ares regionali e all’Asl di Taranto, nella quale si smentiscono le conclusioni cui sono giunte le relazioni consegnate dai periti alla magistratura (fatte proprie dallo stesso governo solo un anno fa) e si attribuisce alle sigarette e all’alcool, l’insorgere dei tanti casi di tumore a Taranto.

“Se non ci fossero le numerose denunce accolte dall’Inail, patrocinate dall’Inca – osserva la Presidente del Patronato della Cgil -, di malattie professionali e i ricoveri presso gli ospedali pediatrici, sempre più frequenti, di bambini anche piccolissimi affetti da gravissime forme di neoplasia polmonare, non ci resterebbe che prendere carta e penna e vietare la vendita delle sigarette per risolvere una volta per tutte il pesante inquinamento dell’aria da anni denunciato dai massimi esperti della sanità e dalle associazioni dei cittadini”. 

“Ma quale fumo  e quale alcool. In realtà – puntualizza Piccinini – il commissario, nell’estremo quanto pericoloso tentativo di assolvere l’Ilva dalla grave colpa di aver contribuito a inquinare l’aria con l’emissione di benzo(a)pirene, diossina, amianto e tante altre polveri sottili, fuori e dentro la fabbrica, vuole impedire di fatto l’avvio di un serio programma di bonifica diventato indispensabile per restituire ai tarantini il diritto a respirare aria pulita. 
Una grave responsabilità che entra in rotta di collisione con il ruolo di commissario straordinario”. 

“Farebbe bene il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, a prendere provvedimenti tempestivi e a rendere finalmente operativa la bonifica nel rispetto delle tante e troppe vittime che pagano sulla propria pelle le conseguenze dell’inquinamento e dei lavoratori dell’Ilva che rivendicano il diritto al lavoro e alla salute (fuori e dentro la fabbrica), pretendendo la piena applicazione delle normative di prevenzione e sicurezza significativamente disattese, come dimostrano le carte processuali”.

ilvaultima modifica: 2013-07-15T15:36:24+02:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo