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Rapporto Inail: significativo calo infortuni, ma …. pesa la crisi economica

”E’ incoraggiante constatare anche quest’anno un significativo decremento del numero degli infortuni, anche mortali, ed un leggero calo delle malattie professionali”. Lo sottolinea la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell’Inail.

”Ma questo dato, positivo, va collegato ad uno negativo, ovvero il perdurare della grave crisi occupazionale. E’ evidente – prosegue Sereni – che, se da un lato possiamo registrare i progressi compiuti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in questi ultimi anni, anche grazie ad un complesso intervento normativo in gran parte di origine europea e ad una costante attenzione dei media sugli incidenti sul lavoro – non dimentichiamo anche i continui appelli del Capo dello Stato Napolitano a tenere alta la guardia – dall’altro lato è altrettanto evidente come permangano ancora ampie zone di rischio”.

Però, ”accanto al lavoro che non c’è, al lavoro che si perde, anche il lavoro insicuro e insalubre, che rappresenta un non marginale aspetto della precarietà, non può non essere considerato un’assoluta urgenza”, evidenzia la vicepresidente della Camera: ”Il costo della non sicurezza, stimato economicamente in circa 50 miliardi di euro, è infatti un costo inaccettabile, per i lavoratori, per le famiglie, per la società e per il sistema produttivo. Su questo siamo tutti chiamati ad uno sforzo di responsabilità maggiore”.

E anche il ministro del lavoro, Enrico Giovannini, presente all’iniziativa dell’Inail, ha commentato che ”Il fatto che gli incidenti mortali ed anche gli infortuni” sul lavoro nel complesso ”stiano riducendosi è un fatto positivo, in parte legato al ciclo economico” ma che evidenzia soprattutto ”la maggior attenzione alla prevenzione, alla sicurezza: dobbiamo rafforzare tutto questo”, aggiunge Giovannini, sottolineando che ”l’azione messa in campo dall’Inail per utilizzare meglio i dati, per sviluppare l’intelligence in maniera tale da trovare più facilmente le imprese che non si adeguano e aiutare le imprese stesse ad investire in sicurezza sono tutte azioni che vanno nella direzione giusta”.

Il ministro ha indicato quindi ”l’auspicio” che il ”trend di riduzione” degli infortuni sul lavoro ”possa accelerare” ulteriormente in modo da ”poter dire l’anno prossimo ed i successivi che l’Italia è tra i Paesi con i livelli migliori in questa battaglia che è di tutti i soggetti”. E che punta, ricorda, sulla formazione, la semplificazione ”veramente burocratica”, ”non acritica” e che ”non mette a rischio le persone” e l’aumento delle sanzioni per chi non rispetta le norme.

Inailultima modifica: 2013-07-11T07:50:33+02:00da vitegabry
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