Croazia in Europa

Ingresso della Croazia nell’Unione europea e riflessi previdenziali

Dal 1 luglio 2013 la Croazia è entrata a far parte dei paesi membri dell’ Unione europea. Da tale data entrano, dunque, in vigore anche per questo paese i Regolamenti comunitari di sicurezza sociale, che coordinano i regimi di sicurezza sociale vigenti  nei diversi paesi UE. L’applicazione dei Regolamenti comunitari sostituisce la Convenzione di sicurezza sociale Italia – Croazia, entrata in vigore il 1° novembre 2003 che, a sua volta, aveva sostituito integralmente la convenzione tra Italia e Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, del 14 novembre 1957.

Tali regolamenti sostituiscono la Convenzione di sicurezza sociale tra l’Italia e la Croazia in vigore dal 1° novembre 2003; in particolare le disposizioni dei regolamenti sostituiscono le disposizioni della Convenzione che rientrano nel campo di applicazione di detti regolamenti. Ciononostante, continuano ad applicarsi quelle disposizioni della Convenzione più favorevoli ai beneficiari, come ad esempio quelle relative alla totalizzazione multipla.

Tutte le disposizioni emanate dall’INPS concernenti i suddetti regolamenti comunitari, a decorrere dal 1° luglio 2013 sono applicabili anche nei confronti della Croazia. Dalla stessa data, sono applicabili anche nei confronti della Croazia tutte le decisioni e le raccomandazioni adottate dalla Commissione amministrativa  per il coordinamento della sicurezza sociale relative all’applicazione dei Regolamenti comunitari. Si sottolinea  il principio di carattere generale vigente secondo cui è possibile acquisire un diritto a prestazione in virtù della regolamentazione comunitaria, anche se tale diritto si riferisce ad eventi (ad esempio periodi assicurativi, decessi, ecc.) verificatisi anteriormente al 1° luglio 2013. Ovviamente la decorrenza di tale diritto e del relativo effetto economico non può essere anteriore al 1° luglio 2013.

Ad esempio, se un lavoratore raggiunge il diritto a pensione di vecchiaia italiana cumulando i  periodi di lavoro in Croazia, Italia, Spagna e Grecia, la decorrenza della sua pensione non può essere anteriore al 1° luglio 2013 poiché prima di tale data non potevano essere totalizzati i periodi contributivi di tutti questi paesi comunitari, non essendo la Croazia ancora Stato membro. 

Al contrario, qualora il lavoratore possieda periodi assicurativi in Italia, Croazia, Francia e Germania necessari per perfezionare il diritto a pensione italiana di vecchiaia, quest’ultima può avere anche una decorrenza precedente al 1° luglio 2013 in quanto la Convenzione italo-croata consentiva la totalizzazione multipla anche con Francia e Germania, paesi entrambi legati sia all’Italia che alla Crozia da convenzione bilaterale di sicurezza sociale.  Va precisato che l’ingresso della Croazia nella UE non determina automaticamente l’estensione dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone concluso tra la Svizzera e l’Unione Europea. Pertanto i regolamenti n. 883/2004 e n. 987/2009 non sono applicabili alle relazioni della Svizzera con la Croazia.

Le sedi dell’Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale,  sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni.

Croazia in Europaultima modifica: 2013-07-08T18:17:16+02:00da vitegabry
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