Da esposizione a solventi e pesticidi + 60% rischio Parkinson
Gli idrocarburi solventi sono contenuti nel petrolio e suoi derivati presenti nella vita quotidiana, come la benzina, la vernice, le colle e la trielina, mentre i pesticidi comprendono vari composti.
La ricerca è stata svolta da Emanuele Cereda, ricercatore presso la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo (Pavia), e da Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson, ICP, Milano, nonché presidente dell’Associazione Italiana Parkinsoniani.
La metanalisi eseguita dimostra anche che i fungicidi non sono associati ad un aumento del rischio e questo vale pure per il DDT.
Gli erbicidi, al contrario, sono associati ad un aumento del rischio del 36% (che aumenta fino al 72% nel caso dell’erbicida paraquat) e gli insetticidi in generale ad un aumento del 24%.
La ricerca si è anche occupata del contesto dell’esposizione e ha confermato che i contadini e le persone che vivono in campagna presentano un rischio lievemente aumentato di sviluppare il Parkinson (rispettivamente del 18% e del 14%), presumibilmente perché possono essere esposti a pesticidi ed erbicidi.
”Questo lavoro può essere considerato una conclusione definitiva delle indagini in merito al ruolo degli idrocarburi sul rischio d’insorgenza di malattia di Parkinson.
E’ vero – sottolinea Pezzoli – che molte di queste sostanze non sono più utilizzate nel mondo occidentale ma, vengono ancora usate massicciamente nei paesi poveri”.
Lo studio è stato promosso dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, un ente morale che ha come missione la raccolta di fondi per la ricerca sulla malattia di Parkinson e il finanziamento di tali ricerche.