Vittime di mafia

Cgil: risarcire i familiari delle vittime di mafia

Con una lettera a firma Susanna Camusso e Stefania Crogi, la Cgil e la Flai hanno chiesto al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, di prendere provvedimenti per il riconoscimento dei benefici concessi ai familiari delle vittime della mafia e del terrorismo anche ai parenti di chi è caduto sotto i colpi della mafia tra gli anni 1944 e 1960. “È una ferita che va sanata quanto prima – hanno scritto le segretarie generali di Cgil e Flai – con l’intento di onorare fino in fondo la memoria di chi ha perso la vita in una stagione così rilevante per il movimento democratico siciliano”.

Anche di questo si è parlato il 4 maggio, all’Auditorium San Francesco di Sciacca, nel corso della “Prima giornata della memoria e della legalità” organizzata dalla Cgil, dalla Flai Sicilia e dalla Fondazione Accursio Miraglia alla quale ha partecipato anche il nuovo segretario della Cgil, Pagliaro.

“È importante – ha affermato il dirigente sindacale – coltivare la memoria collettiva e onorare le vittime innocenti nell’ambito dell’impegno antimafia. A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, i caduti per mano della mafia e del terrorismo agrario sono più di sessanta e molti di loro non hanno ottenuto giustizia sotto il profilo processuale né dovuto riconoscimento è stato dato al dolore dei familiari, cose cui occorre porre rimedio”.

Nei mesi scorsi Cgil e Flai regionali hanno anche chiesto la riapertura dei processi contro i mandanti degli omicidi di capilega e dirigenti contadini del periodo 1944-1964, con l’obiettivo di giungere alla celebrazione di un grande processo storico su quegli anni per far luce su una strage continua che ha mietuto vittime persone come Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Pacido Rizzotto, Salvatore Carnevale e tanti altri.

Vittime di mafiaultima modifica: 2013-05-06T12:02:38+02:00da vitegabry
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