Archivi giornalieri: 7 dicembre 2022

La povertà lavorativa è ancora una realtà in Europa Europa

La povertà lavorativa è ancora una realtà in Europa Europa

La povertà tra chi lavora è un fenomeno diffuso in Europa ed è anzi rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi 10 anni. Riguarda anche le famiglie ad alta intensità lavorativa e colpisce soprattutto i più giovani.

 

Le discussioni in parlamento in materia di salario minimo e povertà lavorativa

La scorsa settimana si è tornato a parlare, in parlamento, di salario minimo. Si tratta di un tema che in Italia si discute da anni, ma su cui ancora non sono state prese decisioni vincolanti. La posizione delle nuove camere in materia si è espressa nei giorni scorsi, quando sono state respinte una serie di mozioni presentate da Andrea Orlando (Pd), Giuseppe Conte (M5s), Matteo Richetti (Iv) e da Marco Grimaldi (Avs) in favore all’introduzione del salario minimo. Invece l’unica mozione approvata è stata quella della maggioranza, firmata da Chiara Tenerini (FI), contraria al salario minimo e favorevole al ricorso a misure alternative per tutelare i lavoratori.

A oggi l’Italia è uno dei pochi stati membri dell’Unione europea a essere sprovvisto di una misura di salario minimo. Infatti nel nostro paese il livello minimo dei salari viene stabilito tramite contrattazione collettiva, a seconda del settore. Uno dei principali problemi legati all’assenza di un salario minimo per tutti è la cosiddetta povertà lavorativa. Ovvero quando una persona, nonostante sia occupata talvolta anche a tempo pieno, percepisce un salario inferiore alla soglia di povertà.

Il fenomeno della povertà lavorativa in Europa

Nonostante l’Unione europea la consideri un fenomeno da arginare, è ancora ampiamente diffusa, e l’Italia è uno degli stati membri con più lavoratori a rischio. Prevenire tale condizione fa parte di un progetto più ampio, ovvero della strategia comunitaria per arginare la povertà.

I lavoratori hanno diritto a una retribuzione equa che offra un tenore di vita dignitoso. Sono garantite retribuzioni minime adeguate […]. La povertà lavorativa va prevenuta.

Si definisce povertà lavorativa il fenomeno per cui persone regolarmente occupate che risultano essere a rischio povertà, ovvero che hanno un reddito disponibile equivalente al di sotto della soglia di povertà relativa (fissata al 60% del reddito mediano nazionale).

Ci sono una serie di fattori che incidono su questa condizione, ad esempio la cittadinanza (gli stranieri sono quasi ovunque più esposti a questo fenomeno). Ma anche l’età (a scapito dei giovani) e il livello di educazione (l’incidenza è maggiore tra chi non possiede un titolo di studio terziario).

Un altro elemento importante è l’intensità lavorativa. In tutti i paesi Ue tranne Belgio, Irlanda e Finlandia oltre il 20% degli adulti parte di nuclei familiari a bassa intensità lavorativa è a rischio povertà, come evidenzia Eurostat. In 6 stati tra cui l’Italia il dato supera il 40%, con la cifra più elevata registrata dal Portogallo (54%).

Tuttavia anche tra chi lavora intensamente l’incidenza è elevata. Il 9,4% delle famiglie a elevata intensità lavorativa è a rischio povertà, con picchi del 19,8% in Romania e del 14,3% in Lussemburgo. In Italia, è a rischio povertà il 40,2% delle famiglie a bassa intensità lavorativa, il 25,7% di quelle a intensità media e l’8,3%% dei nuclei a intensità lavorativa alta.

Quanto incide la povertà tra i lavoratori negli stati Ue

Nel 2021, quasi un decimo di tutti i lavoratori, mediamente nell’Unione europea, è a rischio povertà.

8,9% dei lavoratori in Ue è a rischio povertà (2021).

Si tratta di un dato che nel corso dell’ultimo decennio è rimasto sostanzialmente invariato, registrando solo lievi oscillazioni ma attestandosi sempre tra l’8% e il 10%. Mentre da paese a paese la situazione risulta fortemente differenziata.

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DA SAPERE

I dati si riferiscono alle persone di età tra i 18 e i 64 anni con un impiego, che risultano essere a rischio povertà, nel 2021. Sono considerate occupate le persone che hanno svolto un lavoro per almeno metà anno. Il dato della Slovacchia è relativo al 2020.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(pubblicati: venerdì 11 Novembre 2022)

 

La Romania riporta il dato più elevato d’Europa, con il 15,2% dei lavoratori che risultano essere a rischio povertà. Seguono il Lussemburgo (13,5%) e la Spagna (12,7%) e, al quarto posto, l’Italia (11,7%).

Nel corso dell’ultimo decennio, il miglioramento più pronunciato si è verificato in Grecia (che nel 2012 arrivava quasi al 14%) e in Romania (dove nello stesso anno sfiorava il 19%). Mentre in 10 paesi membri c’è stato un peggioramento, significativo soprattutto in Lussemburgo (+3,2 punti percentuali) e Bulgaria (+2,6). Mediamente in Ue non c’è stato alcun cambiamento.

In Italia, il picco è stato raggiunto nel 2017 e nel 2018 (12,3%). Ma nel complesso la quota di lavoratori a rischio povertà è leggermente aumentata nel corso dell’ultimo decennio: nel 2012 si attestava all’11,1%.

La povertà lavorativa colpisce sproporzionatamente i giovani

Tra le categorie più esposte alla povertà lavorative ci sono in particolar modo le persone più giovani, di età compresa tra i 18 e i 24 anni.

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DA SAPERE

Con “lavoratori poveri” si intende le persone con un impiego, che risultano essere a rischio povertà. Sono considerate occupate le persone che hanno svolto un lavoro per almeno metà anno. Non è disponibile il dato slovacco relativo al 2021.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(pubblicati: giovedì 1 Dicembre 2022)

 

La Romania è il paese Ue con la quota più elevata di lavoratori a rischio povertà, sia come media nazionale (15,2%) che specificamente nella fascia dei più giovani (21,1%).

Il divario più ampio tuttavia è quello della Danimarca (14,2 punti percentuali). Seguono in questo senso Bulgaria (8,2 punti) e Lussemburgo (7,3). Sono pochi gli stati membri in cui il divario è invece a vantaggio dei giovani: prima da questo punto di vista la Lettonia (5 punti percentuali).

Foto: Maarten van den Heuvel – licenza

 

Quirinale

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25NOV2022

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18NOV2022

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ARAN: sottoscritto il testo del CCNL del Comparto Sanità 2019-2021

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CIFA Italia, in un comunicato stampa dell’8 settembre 2022, informa che FederItaly, federazione di imprese per la Tutela e Promozione del Made in Italy, entra nel sistema associativo CIFA Italia. 

05SET2022

ENPACL: dichiarazione obbligatoria 2022

L’ENPACL (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro) informa che a partire da giovedì 1° settembre è disponibile nell’area riservata dei ‘Servizi ENPACL on line’ la procedura per rendere la dichiarazione obbligatoria del volume d’affari IVA e del reddito professionale prodotti nell’anno 2021.

25AGO2022

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CIFA: Programmi elettorali – l’appello ai partiti

Il presidente di CIFA Italia, Andrea Cafà, ha pubblicato, in data 12 agosto 2022, un comunicato stampa con il quale fa un appello ai partiti politici: “Si presti grande attenzione ai titolari di partita Iva ai professionisti e alle micro e piccole imprese”.

11LUG2022

EBIPRO: Studi professionali – rimborso delle spese sostenute per il trasporto pubblico

EBIPROinforma che in via sperimentale e nei limiti delle risorse stanziate, al fine di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico, rimborsa ai dipendenti di datori di lavoro in regola con i versamenti alla bilateralità (C.A.DI.PROF/E.BI.PRO.) e con un’anzianità contributiva di almeno 6 mesi al momento della richiesta, parte delle spese sostenute a titolo personale per l’utilizzo in abbonamento del trasporto pubblico nel tragitto casa-lavoro e viceversa.

11LUG2022

Fonarcom: La FaD non è misura emergenziale ma un ulteriore ambiente formativo

Il presidente di Fonarcom, Andrea Cafà, presenta la costituzione di una Community che, a settembre, accoglierà i professionisti della formazione.

07LUG2022

FONDO EST: GDPR 2016/679 – nuova procedura censimento utenze

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30GIU2022

ENPACL: erogazione automatica del bonus 200 euro ai pensionati

L’ENPACL (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro) informa che, con riferimento alla indennità di 200 euro, di cui all’articolo 32 del decreto-legge n. 50/2022, definite le istruttorie, provvederà d’ufficio, entro il mese di luglio 2022, alla liquidazione dell’importo spettante agli aventi diritto, senza necessità per gli stessi di produrre apposita domanda.

28GIU2022

CCNL: firmato il rinnovo del contratto collettivo Federcasse

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27GIU2022

FESTIVAL DEL LAVORO: debutta il nuovo CCNL per gli Studi professionali

E’ stato presentato al Festival del Lavoro, dello scorso giugno 2022, il nuovo Ccnl per gli studi professionali. 

23GIU2022

CIFA-Confsal: salario minimo – condivisibile la posizione del ministro Orlando

Cifa e Confsal, in un comunicato stampa emesso a latere di un evento organizzato da Fonarcom e da Cifa Italia al Festival del Lavoro 2022, hanno condiviso la posizione del ministro Orlando in materia di salario minimo.

21GIU2022

CCNL Chimico Farmaceutico: intesa sul rinnovo – triennio 2022-2025

In data 13 giugno 2022 è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore chimico farmaceutico tra le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e quelle aziendali di Federchimica e Farmindustria.

14GIU2022

CCNL: Metalmeccanica Confapi – adeguamento dei minimi retributivi

In adempimento a quanto stabilito nell’Accordo di rinnovo del Ccnl Metalmeccanica – Confapi, del 26 maggio 2021, è stato sottoscritto, in data 9 giugno 2022, tra Unionmeccanica, Confapi e Fim-CISL, Fiom-CGIL e Uilm-UIL, l’accordo in materia di adeguamento dei minimi contrattuali, indennità di trasferta e indennità di reperibilità.

30MAG2022

CIFA: alta formazione e patti territoriali

Il presidente dell’associazione di imprese CIFA Italia, Andrea Cafà, in un comunicato stampa del 30 maggio 2022, in tema di Alta formazione delle imprese, afferma come i Patti territoriali debbano essere la leva per costruire un efficace “ecosistema della formazione permanente”.

23MAG2022

Fondo Cometa: aumenta il contributo aziendale per gli under 35

Ne avevamo parlato in un numero precedente di CometaNews. E ora è quasi giunto il momento. Dal 1° giugno2022, per i lavoratori under 35 neoiscritti a Cometa scatta l’innalzamento del contributo a carico del datore di lavoro dal 2% al 2,2%.

18MAG2022

Poste Italiane: Premio di Risultato 2021 e Welfare aziendale

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16MAG2022

CIFA: maggiore sinergia pubblico-privato per sviluppo Sud Italia

Il presidente dell’associazione di imprese CIFA Italia, Andrea Cafà, in un comunicato stampa del 16 maggio 2022, apprezza l’intervento del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna al Forum Verso Sud.

11MAG2022

San.Arti: fruizione gratuitamente di tutti i 4 Pacchetti prevenzione

San.Arti comunica che fino al 30 giugno 2022 i dipendenti iscritti possono usufruire gratuitamente di tutti i 4 Pacchetti prevenzione, anziché uno solo a scelta tra quelli proposti, si tratta di:…

11MAG2022

ARAN: CCNL del personale del comparto funzioni centrali – 2019-2021

E’ stato firmato, nella giornata del 9 maggio 2022, dall’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative del Comparto Funzioni Centrali, il nuovo CCNL per il personale del comparto funzioni centrali per il triennio 2019-2021.

10MAG2022

CIFA: La flessibilità garantisce stabilità e crescita occupazionale

Il presidente dell’associazione di imprese CIFA Italia, Andrea Cafà, in un comunicato stampa del 10 maggio 2022, puntualizza alcuni concetti in merito all’atavico dibattito della flessibilità nei rapporti di lavoro.

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Sanilog: scadenze al 16 maggio 2022

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20APR2022

ASSOLAVORO: accordo per il sostegno dei soggetti sottoposti a protezione internazionale e temporanea

Assolavoro e i sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp hanno sottoscritto un accordo volto a promuovere una serie di azioni finalizzate ad agevolare l’accoglienza, l’inclusione e l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale (status di rifugiato e protezione sussidiaria), protezione temporanea e protezione speciale.

13APR2022

CIFA: Il futuro dell’Italia parte da un nuovo patto sociale

Il presidente dell’associazione di imprese CIFA Italia, Andrea Cafà, in un comunicato stampa del 13 aprile 2022, chiede al Governo investimenti e impegno per spingere il nostro Paese verso il nuovo modello economico dettato dal nuovo scenario geopolitico.

06APR2022

Fondo mètaSalute: aggiornamento delle condizioni di Assicurazione 2022-2023

Il Fondo mètaSalute comunica a tutti gli Iscritti che nella sezione del sito “I Piani Sanitari” sono state pubblicate le Condizioni di Assicurazione 2022-2023 aggiornate.

06APR2022

Energia/CIFA: Aiuti alle imprese su rinnovabili

Il presidente di CIFA Italia, Andrea Cafà, in un comunicato stampa del 6 aprile 2022, chiede al Governo sostegno alle imprese sulle energie rinnovabili, che oggi potrebbero diventare un nuovo canale di approvvigionamento energetico.

 
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PEC INPS: sospensione temporanea del servizio

PEC INPS: sospensione temporanea del servizio

L’Istituto informa che il servizio PEC sarà sospeso dalle 17 del 13 dicembre fino alle 13 del 14 dicembre 2022.

La sospensione temporanea del servizio è dovuta alle attività tecniche di cambio di gestore della posta elettronica certificata.

Si invitano, pertanto, gli utenti a non inviare messaggi PEC oltre le 16:30 del 13 dicembre, per consentire la completa ricezione dei messaggi inviati.

La maggioranza ha margini ridotti nelle commissioni Governo e parlamento

La maggioranza ha margini ridotti nelle commissioni Governo e parlamento

Spesso lontane dai riflettori, è qui che si svolge la maggior parte del lavoro parlamentare. Per questo valutarne gli equilibri interni è molto importante.

 

Nei primi giorni di novembre camera e senato hanno definito la composizione delle commissioni parlamentari. In questo articolo ci concentreremo in particolar modo su quelle cosiddette permanenti. Si tratta cioè di quelle commissioni che sono chiamate, tra le altre cose, a valutare le proposte di legge prima che queste arrivino in aula per l’approvazione definitiva.

Spesso poco considerate da media e opinione pubblica, le commissioni ricoprono invece un ruolo estremamente importante. È proprio in questi ambiti infatti che si svolge la gran parte del lavoro sui testi.

Qui si cercano convergenze politiche e il dibattito entra realmente nel merito delle questioni. Vai a “Cosa sono le commissioni parlamentari e perché sono importanti”

Avere una maggioranza solida in commissione è quindi fondamentale per permettere un iter più agevole dei disegni di legge. E proprio per questo risulta di fondamentale importanza valutare con attenzione gli equilibri al loro interno. Sia tra maggioranza e opposizione sia all’interno della stessa coalizione di governo.

L’alleanza composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati ha ottenuto una vittoria ampia alle elezioni. Tuttavia analizzando la composizione delle varie commissioni emerge come, soprattutto al senato, i numeri della maggioranza non siano poi così solidi.

Come si compongono le commissioni

Prima di valutarne gli equilibri interni però è importante capire come deputati e senatori vengono assegnati alle commissioni. I regolamenti di camera e senato non prevedono un numero fisso di componenti. L’obiettivo è piuttosto quello di rispettare il più possibile la consistenza dei diversi gruppi.

L’articolo 19 del regolamento della camera prevede che ciascun gruppo debba designare lo stesso numero di componenti per ogni commissione. Tale numero è proporzionale alla ripartizione dei seggi in aula. Spetta al presidente della camera poi – sempre su proposta dei gruppi – distribuire tra le commissioni quei deputati che non siano rientrati nella ripartizione perché in eccesso, sempre cercando di rispettare i rapporti di forza tra le varie formazioni. La stessa procedura si applica anche per quegli esponenti appartenenti a gruppi la cui consistenza numerica sia inferiore a quella delle commissioni. In questo caso, ad alcuni deputati può essere permesso di far parte di più di una commissione.

L’articolo 21 del regolamento del senato prevede passaggi simili. In questo caso in particolare, visto il numero limitato di senatori, coloro che appartengono ai gruppi meno numerosi possono arrivare a far parte di più commissioni fino a un massimo di 3.

I Senatori che non risultino assegnati […] sono distribuiti nelle Commissioni permanenti, sulla base delle proposte dei Gruppi di appartenenza, dal Presidente del Senato, in modo che in ciascuna Commissione siano rispecchiati, per quanto possibile, la proporzione esistente in Assemblea tra tutti i Gruppi parlamentari e il rapporto tra maggioranza e opposizione.

Queste operazioni di distribuzione d’ufficio, per così dire, determinano il fatto che all’interno di ogni singola commissione gli equilibri tra le varie forze politiche siano diversi.

Gli equilibri cambiano da una commissione all’altra.

Per questo diventa molto interessante valutarle caso per caso. Tenendo sempre presenti due elementi. Il primo è che, a seguito del taglio dei parlamentari, il senato ha ridotto le proprie commissioni permanenenti da 14 a 10 aumentando gli ambiti di competenza di quelle rimaste. La camera dei deputati invece non ha ancora approvato la riforma del proprio regolamento (al momento sono state presentate due proposte di modifica). Il secondo è che la composizione delle varie commissioni si rinnova dopo due anni dall’inizio della legislatura. Di conseguenza gli equilibri potrebbero cambiare ulteriormente.

Gli equilibri al senato

Osservando più nel dettaglio la composizione delle commissioni notiamo che, come già anticipato, la situazione più complicata si incontra al senato. Qui infatti in molti casi il margine per la maggioranza è estremamente ridotto.

Da questo punto di vista, la situazione all’interno della commissione giustizia appare particolarmente complessa. Qui infatti, considerando che l’unica esponente del gruppo misto (Ilaria Cucchi) appartiene all’opposizione, la maggioranza ha un margine minimo.

voto di scarto tra maggioranza e opposizione all’interno della commissione giustizia del senato.

Come noto, Forza Italia ha una particolare sensibilità sul tema. In questa commissione c’è un solo componente azzurro, ovvero Pierantonio Zanettin. In casi estremi, il venir meno anche solo di questo unico voto rischierebbe di determinare uno stallo dei lavori.

Sostanzialmente però in tutte le commissioni la maggioranza, se non coesa, rischia di non avere i numeri. Considerando anche il posizionamento degli appartenenti al gruppo misto in base a come hanno votato la fiducia al governo, in 3 commissioni (bilancioambiente e lavori pubblici, finanze e tesoro) il margine scende a 2. La quarta commissione (politiche Ue) è l’unica in cui il margine è di 4 voti, in tutte le altre invece è di 3. Lo scarto medio rispetto all’opposizione è di appena 2,6 voti.

GRAFICO
DA SAPERE

Il grafico mostra la divisione dei seggi tra maggioranza e opposizione all’interno delle commissioni parlamentari. Il gruppo misto è conteggiato a parte perché non è sempre possibile definire lo schieramento politico dei suoi membri.

FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 16 Novembre 2022)

 

Il fatto che i margini siano così ridotti può non rappresentare un problema. Ci sono infatti dei temi su cui la maggioranza appare essere più coesa. Ad esempio all’interno dell’ottava commissione (ambiente, lavori pubblici, comunicazioni) sembra improbabile un rischio di spaccature, anche se quello delle telecomunicazioni è un altro tema dirimente per Fi. Discorso diverso può essere fatto ad esempio per la commissione bilancio dove le 4 forze della maggioranza hanno obiettivi e sensibilità diverse. Come già detto, in questo caso lo scarto è di soli 2 voti e l’apporto di Lega e Forza Italia è indispensabile.

Questa dinamica incide sugli equilibri della maggioranza. Non è forse un caso che, a proposito della legge di bilancio, la presidente Meloni abbia lanciato delle aperture verso la proposta di dialogo avanzata dal leader di Azione-Italia viva Carlo Calenda.

Nelle commissioni la maggioranza non può permettersi spaccature.

Da sottolineare la situazione complessa anche all’interno della terza commissione del senato che si occupa di affari esteri e difesa. Qui, viste anche le sensibilità diverse che Lega e Forza Italia hanno nei confronti della Russia, il rischio di spaccature potrebbe essere più concreto. Anche se c’è da dire che, nel definire la strategia internazionale del nostro paese, il governo svolge certamente un ruolo preponderante.

Al di là degli aspetti politici però è rilevante notare che agli esponenti della maggioranza viene richiesta la massima partecipazione. In molti ambiti infatti bastano anche solo un paio di assenze per malattia per far andare sotto la coalizione. Questo presupponendo ovviamente che gli esponenti dell’opposizione siano tutti presenti. Una situazione molto complessa quindi che rischia di rendere molto difficile la navigazione delle proposte di legge e, di conseguenza, l’attuazione del programma di governo.

Gli equilibri alla camera

Come già detto, la situazione appare meno complessa alla camera. All’interno delle commissioni permanenti infatti i numeri della maggioranza sono più solidi. C’è solo un caso, quello della commissione cultura e istruzione, in cui il margine è di 3 voti. In tutti gli altri ambiti il margine è superiore, fino a raggiungere i 9 voti all’interno della commissione difesa.

Anche se a Montecitorio la situazione risulta meno complicata, è bene sottolineare che anche qui la Lega rappresenta l’ago della bilancia in molti contesti.

50% le commissioni della camera in cui la Lega può essere l’ago della bilancia.

È così all’interno delle commissioni:

  • affari costituzionali;
  • esteri;
  • trasporti;
  • finanze; 
  • cultura (qui anche i voti di Forza Italia sono decisivi);
  • lavoro;
  • affari sociali.

Ovviamente in caso di una rottura politica che veda l’uscita dalla maggioranza di una tra Lega e Forza Italia, assisteremmo alla caduta del governo che non avrebbe più i numeri per andare avanti. Tuttavia, anche senza arrivare a scenari così estremi, il Carroccio in queste commissioni può avere un margine di contrattazione molto consistente per portare avanti le proprie istanze.

Come si distribuiscono le presidenze di commissione

Un altro elemento interessante da analizzare riguarda le posizioni chiave all’interno delle commissioni. Nelle dinamiche parlamentari infatti non tutti i deputati e i senatori hanno la stessa importanza. Chi ricopre una key position ha maggiori probabilità di riuscire a portare avanti le proprie istanze.

Abbiamo già detto che la gran parte del lavoro sui progetti di legge avviene all’interno delle commissioni. Di conseguenza, sapere chi ricopre questi incarichi è molto importante per capire chi sono i parlamentari politicamente più rilevanti.

Tra le posizioni chiave ci sono quelle di presidente, vicepresidente, segretario e capogruppo di commissione. Vai a “Quali sono i ruoli chiave del parlamento”

Un altro ruolo molto importante è quello del relatore. Questa figura però cambia al variare del provvedimento in esame. L’incarico più rilevante in assoluto nell’ambito delle commissioni è quello di presidente. Da questo punto di vista possiamo osservare che, com’era lecito attendersi, è Fratelli d’Italia ad esprimerne il maggior numero. Il partito di Giorgia Meloni infatti può vantare la metà delle presidenze (5 alla camera e 7 al senato). La Lega invece ne ha 4 a Montecitorio e 3 a palazzo Madama mentre Forza Italia rispettivamente 3 e 2.

Un ultimo elemento di rilievo riguarda il rapporto tra governo e parlamento. In particolare tra chi ricopre incarichi chiave in commissione e il ministro competente nella stessa materia. Al netto degli equilibri fragili che abbiamo descritto finora infatti, per un partito poter fare affidamento su due posizioni di rilievo come il ministro e il presidente di commissione significa avere un peso politico maggiore e una più sigificativa capacità di incidere sui disegni di legge.

Per quanto, con la riduzione del loro numero, al senato sia più difficile associare una commissione a un singolo ministro è proprio qui che si registra la maggior quantità di parallelismi. Il caso più eclatante in questo senso è quello della nona commissione che si occupa di industria, turismo e agricoltura. I ministeri coinvolti sono 3 e sono guidati tutti da esponenti di Fratelli d’Italia (rispettivamente Adolfo UrsoDaniela Santanché e Francesco Lollobrigida), così come il presidente della commissione (Luca De Carlo).

Parallelismo a favore di Fdi anche per quanto riguarda la commissione per le politiche dell’Unione europea il cui presidente è Giulio Terzi di Sant’Agata e il ministro di riferimento è Raffaele Fitto.

Parallelismo presidente-ministro a favore della Lega invece all’interno della commissione finanze e tesoro. Qui infatti il presidente è Massimo Garavaglia e il ministro competente Giancarlo Giorgetti. In 2 casi infine Forza Italia esprime un presidente di commissione e uno dei 2 ministri di riferimento. Il presidente della commissione ambiente e lavori pubblici infatti è Claudio Fazzone mentre il ministro è Gilberto Pichetto Fratin (la parte relativa ai lavori pubblici può essere attribuita invece al ministero delle infrastrutture, guidato da Matteo Salvini).

Per quanto riguarda la commissione esteri e difesa la presidente è Stefania Craxi e il ministro azzurro è quello degli esteri, Antonio Tajani. Al dicastero della difesa invece troviamo Guido Crosetto (Fdi).

Alla camera invece solo in un caso il presidente della commissione e il ministro appartengono allo stesso partito, in questo caso Fratelli d’Italia. Si tratta della commissione giustizia dove il presidente è Ciro Maschio e il ministro di riferimento Carlo Nordio.

Foto: Comunicazione camera

 

Sant’ Ambrogio

 

Sant’ Ambrogio


Sant' Ambrogio

autore: Pierre Subleyras anno: 1744 titolo: Sant’Ambrogio assolve Teodosio luogo: Galleria Nazionale dell’Umbria, Palazzo dei Priori, Perugia
Nome: Sant’ Ambrogio
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nome di battesimo: Aurelio Ambrogio
Nascita: 340, Treviri, Germania
Morte: 4 aprile 397, Milano
Ricorrenza: 7 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Memoria liturgica
Protettore:degli apicoltori

Di nobile famiglia romana, nacque a Treviri nelle Gallie ove suo padre era prefetto e a pochi mesi di vita uno sciame di api portò alla sua bocca del miele. Ancora giovane, per la sua grande prudenza ed imparzialità, fu mandato governatore a Milano.

Essendo in quel tempo rimasta vacante quella sede episcopale, vi erano grandi discordie tra cattolici ed ariani per l’elezione del nuovo Vescovo. Ciascuno lo voleva secondo la propria fede, e fu necessario l’intervento del governatore Ambrogio per pacificare gli animi. Ma appena Ambrogio comparve in mezzo alla folla, un bambino si diede a gridare: Ambrogio vescovo, Ambrogio vescovo, e subito dopo di lui, cattolici ed ariani unanimemente vollero l’elezione di Ambrogio.

Essendo egli solamente catecumeno, dovette prima ricevere il battesimo, poi il sacerdozio e finalmente malgrado la sua umile riluttanza, la consacrazione episcopale.

Eletto dunque vescovo, con cuore di padre governò le anime a lui affidate.

Amorevole con tutti, si mostrava nello stesso tempo severo ed intransigente verso i nemici ostinati della Chiesa.

Sant'Ambrogio a cavallo scaccia gli ariani

autore Ambrogio Figino anno 1590 circa titolo Sant’Ambrogio a cavallo scaccia gli ariani

Con la sua straordinaria perspicacia nella scelta dei pastori di anime, diede il colpo di grazia alla setta degli ariani. Questi eretici, riconoscendo Gesù Cristo solo come uomo, negavano recisamente la sua divinità.

Ma se potenti erano gli eretici, più potenti furono i difensori suscitati da Dio per la integrità della fede.

Sant'Ambrogio Battezza Sant'Agostino

autore Luca Giordano anno XVII sec titolo Sant’Ambrogio Battezza Sant’Agostino

Frutti insperati raccoglieva il Santo coi suoi sermoni: va ricordata in modo speciale la conversione di S. Agostino.

Stando una volta l’imperatore Teodosio nel presbiterio della chiesa, posto riservato unicamente ai sacerdoti, coraggiosamente mandò ad avvertirlo, ma con tale carità, che Teodosio ringraziò il santo vescovo di tale avvertimento.

Allorché lo stesso imperatore osò entrare in chiesa dopo la strage di Tessalonica, Ambrogio glielo impedì, e quando l’imperatore per scusarsi addusse l’esempio del re Davide, il santo Vescovo coraggiosamente rispose: Se avete imitato Davide nel peccato, imitatelo anche nella penitenza.

Sant'Ambrogio Battezza Sant'Agostino

autore Camillo Procaccini anno XVII secolo titolo Sant’Ambrogio che ferma Teodosio

Finalmente, dopo molte lotte e sacrifici, andò a ricevere la corona delle sue fatiche in cielo, il 4 aprile dell’anno 397.

PRATICA. Facciamo penitenza dei nostri peccati finchè siamo in vita, se non vogliamo farla in Purgatorio.

PREGHIERA. O Signore che nell’elezione e nella vita del vescovo Ambrogio hai dato al tuo popolo un esempio della tua immensa misericordia e provvidenza, fa’ che per i meriti di Gesù Cristo un giorno siamo compagni di colui che ora veneriamo in terra.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ambrogio, vescovo di Milano e dottore della Chiesa, che si addormentò nel Signore il 4 aprile, ma è venerato in particolare in questo giorno, nel quale ricevette, ancora catecumeno, l’episcopato di questa celebre sede, mentre era prefetto della città. Vero pastore e maestro dei fedeli, fu pieno di carità verso tutti, difese strenuamente la libertà della Chiesa e la retta dottrina della fede contro l’arianesimo e istruì nella dev