Amnesty

Amnesty torna a denunciare condizioni di lavoro in Qatar

La difficile situazione dei lavoratori stranieri nella costruzione delle strutture per la Coppa del mondo di calcio in Qatar non è migliorata, come è tornata a denunciare l’organizzazione per i diritti umani Amnesty International.

Nonostante le promesse fatte ai lavoratori invitati dall’emirato del Golfo, secondo il rapporto pubblicato da Amnesty International, la maggior parte non gode dei diritti umani fondamentali. “Le speranze di un reale progresso stanno diminuendo”, spiega il rapporto. Le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori stranieri che arrivano nel paese, che ospiterà la Coppa del Mondo nel 2022, sono condizioni fortemente criticate. Amnesty aveva suggerito al governo del Qatar, un anno e mezzo fa, un pacchetto di misure per migliorare le condizioni dei lavoratori. “In pratica, tuttavia, non vi è stato alcun progresso significativo”, ha spiegato l’investigatore di Amnesty, Mustafa Kadri.

La denuncia afferma che i lavoratori non possono lasciare il paese senza un permesso speciale, che le condizioni di lavoro e di salute sono pessime e che in molti casi non ricevono neanche i salari concordati. Amnesty chiede alla Fifa che dia impulso ad una vera riforma delle leggi sul lavoro repressive che ci sono in Qatar.

“Finora la Fifa non ha mostrato nessuna volontà reale per assicurarsi che Qatar 2022 non sia costruito sulle fondamenta di sfruttamento e abuso”, ha rimarcato Kadri. Ore prima che il rapporto di Amnesty fosse reso noto, due degli sponsor più importanti della Coppa del Mondo, Coca Cola e Visa, hanno chiesto alla Fifa di verificare le condizioni di lavoro dei lavoratori in Qatar.

Amnestyultima modifica: 2015-05-21T18:20:09+02:00da vitegabry
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