Pensioni

Pensioni: Inps, sale l’età, donne a riposo tre anni più tardi

L’età di pensionamento, nel periodo 2009-2015, sale per le pensioni di vecchiaia e per quelle di anzianità. Ma per le donne l’allungamento è più pesante di 2,9 anni. Si passa infatti da un’età media alla decorrenza di 61,3 anni nel 2009 ai 64,2 anni del 2015. Più contenuto invece l’aumento per gli uomini, che passano dai 65,7 anni del 2009 ai 66,4 del 2015, con una differenza di 0,7 anni.

E’ quanto riporta l’Osservatorio Inps che fa il punto sulle pensioni vigenti al 1 gennaio 2015 ma liquidate nel 2014. L’età media dei pensionati comunque si aggira sui 73,6 anni con una differenziazione per genere di più di 4 anni (71 per gli uomini e 75,4 per le donne). Per la categoria vecchiaia, il 22,3% delle pensioni è erogato a soggetti di età compresa tra 65 e 69 anni.

Il 47,1% dei titolari di sesso maschile delle pensioni di invalidità previdenziale ha un’età compresa tra 50 e 69 anni, mentre le donne hanno per il 61,1% un’età superiore o uguale a 80 anni. Per quanto riguarda l’invalidità civile, il 53,3% dei titolari di sesso maschile ha un’età inferiore a 60 anni; percentuale che scende al 31% per le donne, che invece presentano una concentrazione molto alta nelle età avanzate (47% per età uguali o superiori a 80 anni).La differenza di età per la pensione di anzianità è invece di 1,1 anni per gli uomini (che passano dai 59,4 anni del 2009 ai 60,5 del 2015) e di 0,8 anni per le donne (59,1 anni nel 2009 e 59,9 anni nel 2015).

Geograficamente parlando infine, il 48,2% delle pensioni è percepito nell’Italia settentrionale (305 pensioni ogni 1000 residenti), il 19,1% al centro (281 su 1000) e il 30,3% al Sud e Isole (262 su 1000). Il restante 2,4%, 427.597 pensioni, è erogato a soggetti residenti all’estero.

Il Nord ha un numero di pensioni per residente maggiore per le categorie vecchiaia e superstiti, seguito da Centro e Sud, mentre l’ordine si inverte per le invalidità previdenziali e per le prestazioni assistenziali. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli importi erogati, si osserva che il 55% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale, il 24,7% all’Italia meridionale e isole, il 19,7% all’Italia centrale e lo 0,6% ai soggetti residenti all’estero. L”importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.098 euro, con un valore più elevato al Nord, pari a 1.174,25 euro.

AdnKronos

Pensioniultima modifica: 2015-05-05T13:27:46+02:00da vitegabry
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