Dolore e inquietudine a Tunisi

 

 

Cordoglio del Papa per le vittime dell’attacco terroristico ·

 

Dolore, sdegno e inquietudine si sommano in queste ore nelle reazioni tunisine e internazionali al cruento attacco terroristico che mercoledì ha provocato la morte di ventuno persone, in massima parte turisti stranieri, nel museo del Bardo di Tunisi.

Fiori deposti su una macchia di sangue davanti al museo del Bardo a Tunisi (Afp)

Il cordoglio e la vicinanza di Papa Francesco alle vittime, insieme con la ferma condanna «di tutti gli atti contro la pace e la sacralità della vita», sono stati espressi in un telegramma, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato all’arcivescovo di Tunisi, monsignor Ilario Antoniazzi. Questi, da parte sua, ha parlato a Radio Vaticana di «dolore, sconcerto e umiliazione», sottolineando che «il popolo tunisino, accogliente e buono, non capisce in queste ore come sia possibile che siano state uccise e ferite delle persone». La popolazione è scesa in piazza per manifestare sostegno al Governo nella determinazione a combattere il terrorismo. Intanto, il ministero tunisino degli Affari religiosi ha invitato gli imam a sottolineare i valori della fratellanza e della tolleranza nei loro sermoni del venerdì. Un invito che oggi è stato raccolto in tutte le moschee del Paese. Alla stampa locale, mentre l’assalto era ancora in corso, era arrivata la rivendicazione di un gruppo jihadista tunisino. Nelle ore successive se ne è detto responsabile il cosiddetto Stato islamico (Is), attivo in Iraq e in Siria, ma al quale hanno dichiarato adesione diverse formazioni, in particolare quelle che operano in Libia.

Dolore e inquietudine a Tunisiultima modifica: 2015-03-21T11:09:09+01:00da vitegabry
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