Archivi giornalieri: 2 marzo 2015

Rassegna stampa del 02/03/2015

Rassegna stampa
Nota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.
anno precedentemese precedente
Marzo 2015
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31
Se hai problemi di visualizzazione dei file PDF scarica l’ultima versione di Adobe Acrobat.

ricerca avanzata
Rassegna stampa del 02/03/2015

Novità e approfondimenti

 

RSS

Novità e approfondimenti

Lavoro a chiamata

Riforma Contratti Jobs Act: il nuovo part-time

Nuovi tetti per il lavoro supplementare e straordinario, congedo parentale, gravi malattie, diritti di precedenza per cure parentali: il part-time nel decreto Riforma Contratti del Jobs Act. »

made in italy

Piano per il Made in Italy: PMI, EXPO 2015 e non soloMappa globale delle migliori opportunità di internazionalizzazione nel Piano per il Made in Italy da 260 mln al 2017: decreto attuativo Governo, misure per PMI, anche in vista di EXPO 2015. »

Part time

Contratto di lavoro part-time: diritti e obblighiCaratteristiche e tipologie del contratto di lavoro part-time, diritti del lavoratore e obblighi dell’azienda in materia di retribuzione, welfare e assunzione con passaggio al tempo pieno. »

Pinterest

Pinterest per le imprese: consigli ed esempi praticiIn che modo si può utilizzare il social network Pinterest per la comunicazione d’impresa: esempi pratici e consigli utili per andare oltre il sito vetrina. »

Altre News

TFR in busta paga: al via da marzoParte la possibilità di chiedere l’anticipo del TFR in busta paga per i dipendenti del privato assunti da almeno sei mesi: per le PMI, un finanziamento agevolato in banca. »

Mutui, pensioni, assicurazioni: dati al Fisco per il 730 precompilatoBanche, intermediari finanziari, assicurazioni ed enti previdenziali inviano le comunicazioni all’Anagrafe Tributaria utili per il 730 precompilato entro lunedì 2 marzo: dati da inviare e modalità. »

Studi di Settore

Studi di Settore: ufficiali le revisioni 2015Saranno 70 gli Studi di Settore revisionati e applicabili al periodo d’imposta 2014, dei quali tre avranno un evoluzione anticipata in funzione dell’elevato grado di innovazione tecnologica. »

Comunicazione IVA

Comunicazione IVA 2015: scadenze di marzoIn scadenza la presentazione della Comunicazione dati IVA 2015: ecco chi riguarda l’adempimento e chi invece è esonerato. »

Ritardo pagamenti PA

Modello F24: 4 imprese su 5 ricorrono al ravvedimento operosoSecondo le stime Unimpresa 4 aziende su 5 effettuano in ritardo i pagamenti con modello F24 per adempimenti fiscali, contributivi e previdenziali. »

Facebook Advertising

Mobile advertising: Facebook lancia Ads Manager appDopo Ads Manager mobile, Facebook lancia Ads Manager app per la gestione delle campagne di advertising da mobile. »

News regionali

Jobs Act

Jobs Act: al via il Tour Legale in tutta Italia

Il Tour Legale promosso da Randstad e Lablaw per informare le imprese sulle novità del Jobs Act: 18 tappe in tutta Italia da marzo a giugno. »

Camera di Commercio delle Riviere Liguri

Nasce la Camera di Commercio delle Riviere Liguri

Gli enti camerali di La Spezia, Savona e Imperia si fondono nella Camera di Commercio delle Riviere della Liguria: un unico organismo con quasi 100mila imprese. »

Pagamenti

Pagamenti imprese: segnali positivi in Emilia Romagna

Migliora la puntualità nei pagamenti tra le imprese in Emilia Romagna: i dati del 2014 svelati dal report Euler Hermes-Allianz. »

e-learning

Internazionalizzazione: corsi e-learning a Bari

Il programma formativo gratuito offerto da UniCredit in collaborazione con la Camera di Commercio di Bari: focus su internazionalizzazione e mercati esteri. »

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE02/03/2015

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 gennaio 2015, n. 1112FISCALE

Tributi (in generale) – Contenzioso tributario (disciplina posteriore alla riforma tributaria del 1972) – Procedimento – In genere

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 gennaio 2015, n. 203LAVORO

Lavoro subordinato – Licenziamento collettivo – Riduzione e criteri di scelta del personale – Condizioni

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 gennaio 2015, n. 1120LAVORO, FISCALE

Mediazione – Provvigione – Diritto alla provvigione – Nesso di causalità tra l’attività svolta e la conclusione dell’affare – Portata – Fattispecie

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 febbraio 2015, n. 3662FISCALE

ICI – Enti locali – Rappresentanza in giudizio anche in capo al funzionario comunale

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 3984LAVORO

Lavoro subordinato – Contestazione disciplinare – Licenziamento – Mancata audizione del lavoratore – Illegittimità del recesso

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 3986LAVORO

Lavoro subordinato – Licenziamento disciplinare – Inosservanza di direttive aziendali – Natura ritorsiva – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 3989LAVORO

Rapporto di lavoro – Sicurezza – Danno da superlavoro – Presupposti – Organici concertati con i sindacati – Colpa del datore di lavoro – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 4041FISCALE

Tributi – Reddito d’impresa – Deducibilità dei costi – Limiti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 4060LAVORO, FISCALE

Tributi – Imposte dirette – Irap – Commercialista – Prelievo dell’imposta – Compensi elevati a terzi

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 4122FISCALE

Tributi – Imposte dirette – IRPEF – Dichiarazioni di terzi – Giudizio – Ammissione – Sussiste

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 26 febbraio 2015, n. C144/13FISCALE

«Rinvio pregiudiziale – Imposta sul valore aggiunto – Detrazioni – Esenzioni – Forniture di protesi dentarie»

TRIBUNALE

ORDINANZA

TRIBUNALE DI MILANO – Ordinanza 02 febbraio 2015LAVORO

Lavoro – Licenziamento per giusta causa – Malattia – Assenza dall’abitazione – Partecipazione contemporanea a gare sportive – Illecito disciplinare – Mera sanzione conservativa

LEGISLAZIONE

AAMS

PROVVEDIMENTO

AAMS – Provvedimento 24 febbraio 2015, n. 22242FISCALE

Criteri per la determinazione di somme una tantum per la trattativa privata

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 13 febbraio 2015FISCALE

Esonero dall’obbligo di certificazione dei corrispettivi per talune prestazioni di servizi rese da soggetti concessionari del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – Decreto ministeriale 13 gennaio 2015FISCALE

Concessione di un credito d’imposta per le spese per nuovi investimenti sostenuti per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico, in favore delle imprese che producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura di cui all’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 24 febbraio 2015LAVORO, FISCALE

Modificazioni al decreto 26 gennaio 2015 inerente criteri e modalità per il deposito telematico dei titoli della proprietà industriale

LEGGE

LEGGE 27 febbraio 2015, n. 11LAVORO, FISCALE

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

RISOLUZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 27 febbraio 2015, n. 23/EFISCALE

Aliquota IVA per cessioni di acqua ossigenata al 3 per cento

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 27 febbraio 2015, n. 52LAVORO

Disposizioni attuative dell’Accordo Nazionale sul progetto di telelavoro domiciliare

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE02/03/2015

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 gennaio 2015, n. 203COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato – Licenziamento collettivo – Riduzione e criteri di scelta del personale – Condizioni

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 3986COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato – Licenziamento disciplinare – Inosservanza di direttive aziendali – Natura ritorsiva – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 febbraio 2015, n. 3989COOPERATIVE, EDILIZIA

Rapporto di lavoro – Sicurezza – Danno da superlavoro – Presupposti – Organici concertati con i sindacati – Colpa del datore di lavoro – Esclusione

TRIBUNALE

ORDINANZA

TRIBUNALE DI MILANO – Ordinanza 02 febbraio 2015COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Licenziamento per giusta causa – Malattia – Assenza dall’abitazione – Partecipazione contemporanea a gare sportive – Illecito disciplinare – Mera sanzione conservativa

LEGISLAZIONE

LEGGE

LEGGE 27 febbraio 2015, n. 11COOPERATIVE, EDILIZIA

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative

8marzo

8 marzo: Modena, in Cgil dibattito su parità salariale e pensionistica

Alle donne servono 2 mesi di lavoro in più per guadagnare lo stesso salario di un uomo a parità di mansione. Il differenziale retributivo tra i due sessi, a scapito delle donne, rilevato dalla Commissione Europea nel 2014 nel vecchio continente è del 16,4%. Questo il dato di partenza attorno a cui ruota il dibattito promosso dalla Cgil e dal Coordinamento Donne del sindacato pensionati Spi/Cgil che si terrà il 6 marzo a Modena, in occasione della Giornata internazionale della donna. L’appuntamento è in agenda dalle 9 alle 12 nel salone Corassori della Cgil, in piazza Cittadella 36.

I lavori saranno aperti dalle relazioni introduttive della segretaria della Cgil di Modena Tamara Calzolari e dalla segretaria dello Spi-Cgil di Modena Luisa Zuffi segretario Spi/Cgil Modena. A seguire l’intervento della docente dell”Università di Modena e Reggio Emilia Tindara Addabbo che illustrerà, dati statistici alla mano, le differenze retributive salariali tra uomo e donna sotto la Ghirlandina e a livello nazionale.

A portare le loro testimonianze saranno anche le delegate e le pensionate. Quindi, nel corso del dibattito, i problemi sollevati dalla platea e le proposte del sindacato verranno discussi insieme a Ingrid Caporioni assessore al Lavoro e Pari Opportunità del Comune di Modena e dalla parlamentare Pd Manuela Ghizzoni. Le conclusioni sono affidate, invece, ad Anna Salfi responsabile Donne Cgil regionale.

Riprendendo lo storico slogan ”Lotto marzo”, la Cgil dedica quest’anno l’8 marzo “all’impegno e alla mobilitazione a favore dei diritti delle donne nel mondo del lavoro, diritti che la crisi ha colpito in maggior misura determinando maggiore fragilità nel reddito, più precarietà lavorativa, peggioramento delle possibilità di conciliazione dei tempi di vita-lavoro e aggravio del lavoro di cura”.

A questo proposito, anticipa il sindacato in una nota, “aumenta anche a Modena il numero di donne costrette a rinunciare al lavoro e a sobbarcarsi un maggior lavoro di cura (anziani, minori) per le difficoltà economiche delle famiglie”.

All’iniziativa del 6 marzo è stata invitata anche Ayse Duran rappresentante del Movimento delle donne Kurde in Italia, che porterà la testimonianza sul contributo delle guerrigliere kurde nella liberazione di Kobane, città assediata a lungo dalle forze armate dell’Isis.

Sicurezza sul lavoro

Sicurezza sul lavoro, aumentano le imprese irregolari

Meno violazioni, ma più imprese irregolari. E grande disattenzione da parte delle aziende alla sorveglianza sanitaria e alla formazione dei lavoratori. Questo il quadro delle ispezioni del ministero del Lavoro secondo il Rapporto annuale diffuso sull’attività di vigilanza in materia svolta nel 2014. Il primo dato che balza agli occhi è l’incremento del tasso di irregolarità: è del 68,4 per cento, ben tre in più dell’anno precedente. Le violazioni riscontrate sono state complessivamente 26.998, con una flessione del 18,4 rispetto al 2013.

Approfondendo nello specifico il settore edile, il Rapporto annuale del ministero del Lavoro segnala che il numero di illeciti di carattere prevenzionistico è sostanzialmente invariato. Al riguardo, il 37 per cento delle violazioni riscontrate nelle costruzioni sono connesse a rischio di caduta dall’alto, mentre il 19 per cento si riferisce a rischio elettrico, utilizzo di attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione collettivi e individuali. In diminuzione, invece, le sanzioni comminate con riferimento ai rischi relativi alle operazioni di investimento e seppellimento (pari al 3 per cento).

L’analisi dei dati, inoltre, evidenzia anche diversi punti critici nelle aziende. Il primo è l’insufficiente attenzione dei datori di lavoro riguardo i loro obblighi in materia di sorveglianza sanitaria dei lavoratori, formazione e informazione del personale (ciascuno pari al 12 per cento), seguito dalla carenza nella realizzazione di una completa e articolata valutazione dei rischi aziendali e interferenziali (oggetto del 7 per cento delle violazioni riscontrate). Infine, rimangono invariate le criticità connesse all’osservanza degli obblighi previsti in capo ai committenti e ai coordinatori negli appalti sia pubblici sia privati (cui è riferito il 10 per cento degli illeciti rilevati).

Pensioni – legge Fornero –

Pensioni: Cgil, non bastano ritocchi, cambiare legge Fornero

Sulla riforma Fornero delle pensioni va “aperto un confronto con il governo al più presto. Il tema va affrontato, è di emergenza sociale. E’ arrivata l’ora di intervenire”: lo afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, ricordando che Cgil, Cisl e Uil hanno elaborato una piattaforma previdenziale che “rimette in discussione l’intera struttura” della legge Fornero. “Non basta qualche ritocchino”, aggiunge. Il segretario confederale della Cgil sottolinea anche che “la questione esodati non è vero che è chiusa” e che, anzi, “ci saranno tanti nuovi esodati”.

“Bisogna allentare la rigidità della legge Fornero, che crea un blocco anche nel mercato del lavoro”, afferma Lamonica. Bisogna partire – spiega – dalla necessità di “garantire flessibilità in uscita” e di “accorciare l’età lavorativa”, considerando il presupposto che “ci sono tipi di lavoro diversi” e il dovere di pensare anche al futuro dei giovani di oggi, per evitare loro “pensioni da fame”.

INAIL

Sicurezza. Appello dell’Inail per la sorveglianza sanitaria

L’Inail ricorda che entro il 31 marzo, i medici competenti devono comunicare i dati attinenti la sorveglianza sanitaria svolta nel 2014.

Entro tale data, i medici competenti devono inviare all’Inail i dati aggregati sanitari e quelli di rischio riguardanti i lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria.

La comunicazione, sottolinea l’Istituto assicuratore contro gli infortuni e le malattie professionali, va fatta esclusivamente in via telematica dal portale Inail e il mancato adempimento comporta l’applicazione di una sanzione che varia dai 1.096 euro a 4.384. 

Assegni familiari

Assegni familiari e di maternità: le nuove soglie ISEE

Con la circolare n.48/2015 l’INPS ha comunicato le soglie ISEE 2015 ricalcolate con i nuovi criteri previsti dalla riforma dell’Indicatore della situazione economica equivalente e rivalutate in base all’inflazione per chi percepisce dal Comune assegni familiari e di maternità. Si tratta di nuovi massimali riferiti alle domande presentate nel 2015, ma per prestazioni relative al 2014.

Assegno di maternità

Per quanto riguarda l’assegno di maternità, il nuovo importo dell’assegno mensile è pari, nella misura intera, a 338,21 euro per cinque mensilità, per complessivi 1.691,05 euro. La soglia ISEE sotto la quale sussiste il diritto è pari a 16.921,11 euro.

Questi valori riguardano le domande presentate dopo il primo gennio 2015, solo se la nascita del figlio, oppure l’affidamento preadottivo o l’adozione senza affidamento è avvenuta nel 2014. Per le nascite, l’affidamento o l’adozione avvenuta invece nel 2015, saranno successivamente comunicate delle nuove soglie ISEE, con un apposito Comunicato del Dipartimento della famiglia, a cui seguirà una specifica circolare.

Assegno familiari

Per gli assegni al nucleo familiare con almeno tre figli minorenni, sempre per le domande presentate nel 2015 ma relative all’anno 2014, la somma da corrispondere è pari a 141,02 euro, mentre il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente è di 8.538,91 euro. Anche qui, in questi casi, i valori valgono per le domande presentate nel corso del 2015 per prestazioni riferite al 2014. Le soglie 2015 saranno comunicate successivamente.

Nuove soglie ISEE

In entrambi i casi, le nuove soglie ISEE sono calcolate prendendo a riferimento i valori  2013 contenuti nella circolare 171 del 2014, in base alla Riforma ISEE prevista da Dpcm 159/2013, che sono pari a 8.446 euro per gli assegni di maternità e a 16.737 euro per quelli familiari con almeno tre figli minori, rivaluti dell’1,1%.

Domande entro il 31/12/2014

Per quanto riguarda invece le domande arrivate entro il 31 dicembre 2014, sempre riferite all’anno 2014, le soglie ISEE e il livello delle prestazioni sono quelle dell’anno scorso, precedenti all’entrata in vigore della riforma (quindi calcolate con diversi criteri), che sono contenute nella circolare 29/2014:

•assegni di maternità: l’importo della prestazione non cambia, ed è quindi pari a 338,21 al mese per cinque mensilità, per complessivi 1.691,05 euro. La soglia massima ISEE invece è molto diversa, pari a 35.256,84 euro;

•assegni familiari con almeno tre figli minori: anche qui il valore della prestazione è lo stesso (141,02 euro), mentre la soglia ISEE è pari a 25.384,91 euro.

da www.pmi.it

 

Leggi per area tematica

Leggi per area tematica

Affari Costituzionali

Risultati 1 – 10 di 110 totali
Legge 30 Maggio 2014 n. 82

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro

Pubblicazione:

G.U. n. 125 del 31 Maggio 2014

Iter e lavori preparatori
19 marzo 2014:
approvato
assorbe S.1030
28 maggio 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 22 Aprile 2014 n. 65

Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, recante norme per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, in materia di garanzie per la rappresentanza di genere, e relative disposizioni transitorie inerenti alle elezioni da svolgere nell’anno 2014

Pubblicazione:

G.U. n. 95 del 24 Aprile 2014

Iter e lavori preparatori
T.U. con S.1256S.1304S.1305
20 marzo 2014:
approvato in testo unificato
09 aprile 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 27 Febbraio 2014 n. 15

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative

Pubblicazione:

G.U. n. 49 del 28 Febbraio 2014

Testo coordinato:

G.U. n. 49 del 28 Febbraio 2014

Iter e lavori preparatori
29 gennaio 2014:
approvato
17 febbraio 2014:
approvato con modificazioni
26 febbraio 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 21 Febbraio 2014 n. 13

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, recante abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore

Pubblicazione:

G.U. n. 47 del 26 Febbraio 2014

Testo coordinato:

G.U. n. 47 del 26 Febbraio 2014

Iter e lavori preparatori
12 febbraio 2014:
approvato
20 febbraio 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 07 Gennaio 2014 n. 1

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati

Pubblicazione:

G.U. n. 11 del 15 Gennaio 2014

Iter e lavori preparatori
assorbe C.326C.893C.1043
11 luglio 2013:
approvato
assorbe S.242S.815
18 dicembre 2013:
approvato definitivamente. Legge
Legge 19 Luglio 2013 n. 87

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Pubblicazione:

G.U. n. 175 del 27 Luglio 2013

Iter e lavori preparatori
T.U. con C.887C.1001
12 giugno 2013:
approvato in testo unificato
assorbe S.93S.656S.722S.827
18 luglio 2013:
approvato definitivamente. Legge
Legge 17 Gennaio 2013 n. 246

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione

Pubblicazione:

G.U. n. 14 del 17 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
assorbe S.2181
12 settembre 2012:
approvato
11 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge
Legge 31 Dicembre 2012 n. 246

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione

Pubblicazione:

G.U. n. 14 del 17 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
assorbe S.2181
12 settembre 2012:
approvato
11 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge
Legge 31 Dicembre 2012 n. 245

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Buddhista Italiana, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione

Pubblicazione:

G.U. n. 14 del 17 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
assorbe S.2104
12 settembre 2012:
approvato
11 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge
Legge 31 Dicembre 2012 n. 232

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 18 dicembre 2012, n. 223, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni politiche nell’anno 2013

Pubblicazione:

G.U. n. 2 del 03 Gennaio 2013

Testo coordinato:

G.U. n. 2 del 03 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
21 dicembre 2012:
approvato
28 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge

Sant’ Agnese di Boemia

Sant’ Agnese di Boemia


Sant' Agnese di Boemia

Nome: Sant’ Agnese di Boemia
Titolo: Principessa, badessa
Ricorrenza: 02 marzo

Tredicesima figlia di Otakar, re di Boemia, nacque nel castello reale di Praga nel 1211. La sua adolescenza fu segnata da varie proposte di matrimoni regali. Da alcuni frati minori giunti a Praga ebbe notizie su santa Chiara e sulla comunità delle seguaci di san Francesco.

Dopo aver distribuito i suoi beni ai poveri, fece edificare un monastero femminile e accanto un convento per i frati. Quindi, nella solennità della pentecoste del 1234, entrò in clausura accompagnata da alcune giovani della nobiltà boema.

Come Santa Chiara, la prima seguace di Francesco, anche Agnese dovette lottare per vedere riconosciuta dalla Chiesa la sua volontà di vivere nell’altissima e santa povertà. Alla fine ottenne dal Papa un documento molto simile al privilegio della povertà concesso alle damianite di Assisi: “Vinti completamente dalle vostre preghiere e dalle vostre lacrime, con la presente autorità vi concediamo che d’ora innanzi non possiate essere costrette contro la vostra volontà a ricevere alcun possesso” (Gregorio IX).

Negli anni della clausura si diede a severe pratiche ascetiche per riprodurre nella sua vita le sofferenze di Cristo. Morì agli inizi di marzo del 1282. Gli altri santi.

PRATICA. Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome; 

PREGHIERA Mostraci, Signore, la tua misericordia

Alcuni articoli su Sant’ Agnese di Boemia

  • santino incisione1700 S.AGNESE DI BOEMIA klauber

    Visualizza

  • santino-holy card*S.AGNESE DI BOEMIA

    Visualizza

  • santino-holy card*S.AGNESE DI BOEMIA

    Visualizza

  • A. MARINI – AGNESE DI BOEMIA – ISTITUTO STORICO DEI CAPPUCCINI 1991

    Visualizza

  • AGNESE DI BOEMIA

    Visualizza

Ti può interessare anche:

Sant' Agnese

– Sant’ Agnese
Vergine e martireFra le innumerevoli vergini che hanno sacrificato la vita per la fede di Gesù Cristo, emerge quale fiore Sant’Agnese. Nacque a Roma da genitori cristiani,…
Sant' Agnese Segni di Montepulciano

– Sant’ Agnese Segni di Montepulciano
VergineAgnese Segni di Montepulciano (Gracciano, 1268 circa – Montepulciano, 20 aprile 1317) è stata una religiosa italiana, appartenente al secondo Ordine…

Emilio Lussu

HOME PAGE

Federalismo e pacifismo: il messaggio di Lussu

1 marzo 2015

lussu
Francesco Casula

Il 5 marzo prossimo ricorre il quarantesimo anniversario della morte di Emilio Lussu. Ebbene in Sardegna, la sua terra, nessuna pubblica istituzione né partito pare che intenda ricordarlo. Gli è che i politici – ma anche le istituzioni culturali, le Università per esempio – sono impegnati in ben altri riti. Lussu rimane ancora un personaggio “scomodo” e disadatto ad ogni incorporazione storica dei vincitori, anche post mortem. Così, anche quando lo si celebra e lo si ricorda, si cerca di sterilizzare il suo pensiero, la sua eredità morale, politica e persino letteraria. E’ successo così negli ultimi decenni, in cui dopo anni di colpevole silenzio, molti, troppi in Sardegna si sono scoperti e riconosciuti “sua figliolanza” (l’espressione è della moglie Joyce). Magari quelli stessi che in vita hanno combattuto Lussu e le sue idee. Ed hanno cercato, tutti, di tirare Lussu per la giacchetta, cercando di “convertirlo”, di purgare le parti più scomode del suo pensiero, per mitizzarlo e imbalsamarlo. Una volta sterilizzato e ridotto a “santino”, innocuo e rassicurante, si può anche “mettere nella nicchia” (anche quest’espressione è di Joyce) per diventare dio protettore dei sardi e della Sardegna.
Si dimenticano costoro chi era Lussu, uomo di parte. Sempre dalla parte del popolo lavoratore sardo, pacifista e federalista, nemico giurato dello Stato burocratico e accentratore, degli ascari e mediatori locali e delle clientele, della politica ridotta a mera gestione del potere. Nel 1945, quando era Ministro del Governo Parri, Vittorio Foa suo compagno di partito, una volta andò a chiedergli di mettere una firma sotto un’autorizzazione per aiutare finanziariamente il suo Partito. Lussu rispose: “puoi chiedermi di montare a cavallo ed andare in via Nazionale a rapinare l’oro della Banca d’Italia e io, per il Partito, lo faccio subito. Ma mettere una firma sotto una cartaccia mai!” Questo era Lussu, sempre e non solo nel 1945. Rientrato nel 1919 dal fronte, viene trattenuto in servizio di punizione alla frontiera iugoslava per aver dimostrato che un generale si era arricchito vendendo cavalli e altri beni dell’esercito. Una bella lezione a molti politici di oggi, immersi nell’affarismo e nella melma della corruzione.
Scomodo è anche il suo lascito ideale, culturale e di pensiero: ad iniziare dalla sua teoria federalista che si coniuga in modo inscindibile con i valori forti della libertà e dei diritti, della democrazia diretta e dell’autogoverno, della partecipazione e del controllo popolare. Scrive in un saggio del 1933, pubblicato nel n. 6 di «Giustizia e Libertà»: ”Frequentemente accade di parlare con uno che riteniamo federalista perché si professa autonomista e scopriamo invece, che è unitario con tendenze al decentramento”.
E precisa: ”Ora la differenza essenziale fra decentramento e federalismo consiste nel fatto che per il primo la sovranità è unica ed è posta negli organi centrali dello Stato ed è delegata quando è esercitata dalla periferia; per l’altro è invece divisa fra Stato federale e Stati particolari e ognuno la esercita di pieno diritto”. Quando Lussu parla di sovranità “divisa” fra Stato federale e Stati particolari – o meglio federati, aggiungo io – di “frazionamento della sovranità”, pensa quindi alla rottura e alla disarticolazione dello stato unitario “nazionale” che deve dar luogo a una forma nuova di Stato di Stati, in cui “per Stati non si intendono più gli Stati nazionali degradati da Enti sovrani a parti di uno stato più grande, ma parte o territori dello stato grande elevati al rango di stati membri”: l’intera frase virgolettata è tratta da «Federalismo” di Norberto Bobbio, “Introduzione a Silvio Trentin».
Altra lezione a chi oggi, lungi da imboccare la strada della riforma dello Stato in senso federalista, attacca le Autonomie locali e, delirando, pensa di abolire le Regioni, per ritornare a uno Stato centralista e centralizzatore.
La terza lezione lussiana è quella pacifista. Oggi quanto mai attuale e opportuna, specie in un momento in cui nuove inquietanti fosche e minacciose avvisaglie di guerra sembrano apparire nell’orizzonte.
Interventista convinto e “chiassoso” – parteciperà alla Prima Guerra con entusiasmo, giustificandola “moralmente e politicamente” – al fronte sperimenterà sulla propria pelle l’assurdità e l’insensatezza della guerra: con la protervia e stupidità dei generali che mandano al macello sicuro i soldati; con i miliardi di pidocchi, la polvere e il fumo, i tascapani sventrati, i fucili spezzati, i reticolati rotti, i sacrifici inutili. Ma soprattutto con l’olocausto degli uomini sfracellati e le foreste di crani nei cimiteri militari; con i 13.602 sardi morti su 100 mila pastori, contadini, braccianti chiamati alle armi: i figli dei borghesi, proprio quelli che la guerra la propagandavano come “gesto esemplare” alla D’Annunzio o, cinicamente, come “igiene del mondo” alla futurista, alla guerra non ci sono andati..
La retorica patriottarda e nazionalista sulla guerra come avventura e atto eroico, va a pezzi. “Abbasso la guerra”, “Basta con le menzogne” gridavano, ammutinandosi con Lussu, migliaia di soldati della Brigata Sassari il 17 Gennaio 1916 nelle retrovie carsiche, tanto da far scrivere allo stesso Lussu – in «Un anno sull’altopiano» – “Il piacere che io sentii in quel momento, lo ricordo come uno dei grandi piaceri della mia vita”. Anche perché, in cambio dei 13.602 sardi morti in guerra, (1386 morti ogni diecimila chiamati alle armi, la percentuale più alta d’Italia, la media nazionale infatti è di 1049 morti) – per non parlare delle migliaia di mutilati e feriti – ci sarà il retoricume delle medaglie, dei ciondoli, delle patacche. Ma la gloria delle trincee – sosterrà lo storico sardo Carta- Raspi – “non sfamava la Sardegna”.
Nascerà dalla sua esperienza sul fronte l’opposizione netta, radicale, decisa di Lussu alla guerra:” Di guerre non ne vogliamo più – scriverà – e vogliamo collaborare e allontanare la guerra vita natural durante nostra e dei nostri figli e a renderla impossibile per sempre, disarmandola”.

– See more at: http://www.manifestosardo.org/federalismo-e-pacifismo-il-messaggio-di-lussu/#sthash.1SoCbTZQ.CAVy8t14.dpuf