Archivi giornalieri: 12 marzo 2015
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L’OSSERVATORE ROMANO
dal il Fatto Quotidiano
Berlusconi assolto, Vittorio Feltri: “C’è poco da festeggiare, partito al lumicino”
Vittorio Feltri, questa adunata dei fan di Silvio a Palazzo Grazioli che cosa le sembra: rinascita o funerale politico?
Né l’una né l’altro. Mi pare del tutto normale che un imputato assolto definitivamente festeggi l’evento.
Lui sì. Ma gli altri?
Gli altri, pure. I tanti miracolati da Silvio hanno un’occasione per dimostrare una gratitudine che in Forza Italia è spesso mancata. Capisco che in tanti osservino questo fatto come se avesse dei significati reconditi, ma io sinceramente non ce li trovo, anche perché non c’è niente di fresco in Forza Italia. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a uno sfarinamento del partito fino a ridurlo al lumicino. Quindi, c’è poco da festeggiare.
Ci sarà almeno da sperare.
Ma sì, che Berlusconi, assolto dall’obbligo di assistere i vecchietti a Cesano Boscone, possa dedicare più tempo al partito in maniera da rimettere insieme i cocci. Sa, io tiro sempre fuori la metafora del salamino.
Sarebbe?
La prima fetta l’ha tagliata Casini, la seconda l’ha tagliata Fini, la terza fetta l’ha tagliata Alfano, una fettina l’ha tagliata la Meloni, un’altra fettina è sul punto di tagliarla anche Fitto… è ovvio che a Silvio è rimasto solo il culetto.
Difficile vincere le elezioni con un culetto…
I voti per avere un risultato brillante nel centrodestra ci sarebbero, ma non vedo chi sia in grado di raccoglierli.
Ma non è che tutte queste fette sono state tagliate perché Berlusconi non ha mai permesso l’emergere di un delfino?
Certo, c’è anche questo. Se il partito si è spezzettato così, le prime responsabilità sono del capo: qui non c’è Cassazione che tenga. Però è anche vero che i leader non si trovano: emergono da sé. Non è che Matteo Renzi sia stato trovato da Bersani. Si è imposto, è diventato segretario e poi premier.
Dobbiamo dedurne che in Forza Italia non c’è mai stato uno con la forza di Renzi.
Alfano ci ha anche provato, ma si ricorda cosa disse Silvio il giorno della nomina a segretario del partito? “È un bravo ragazzo, ma gli manca il quid”. Però, intendiamoci: non è che sia colpa di Berlusconi, se non c’è uno in grado di menare il torrone.
Salvini ce l’ha, il quid?
Direi di sì. Anche lui non è mica stato nominato da Bossi. Si è imposto da solo e ha rivitalizzato una Lega che era con un piede nella fossa.
E quindi Berlusconi deve fare un bel Patto di via Bellerio?
Non direi. Da segretario della Lega a capo del centrodestra di strada ce n’è da fare. Quanti sono gli elettori del Sud disposti a votare un centrodestra con le idee di Salvini?
Mi pare che il problema della leadership sia più aperto che mai.
Certamente. Nel centrodestra c’è Berlusconi, che a settembre compirà 79 anni. Mi pare che abbia già dato abbastanza, ma un signore in grado di sostituirlo e di fare il lavoro necessario per ricostruirlo io non lo conosco.
Dobbiamo concludere che l’unico vero erede di Berlusconi sia Matteo Renzi?
Al momento Renzi è riuscito a portare una ventata di pseudo aria fresca e non ha praticamente rivali. Ma gli eredi devono avere il tuo Dna. E contrariamente a quel che si dice, io sono convinto che Renzi non abbia nulla in comune con Berlusconi, se non la voglia di comandare e di imporre la sua volontà. Per il resto i due hanno una visione completamente diversa del mondo e della vita. Ammesso che Berlusconi ne abbia ancora una.
Da Il Fatto Quotidiano del 12 marzo 2015
ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE12/03/2015
GIURISPRUDENZACOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALESENTENZACOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE MILANO – Sentenza 02 marzo 2015, n. 1971FISCALETributi – Invito al pagamento – Impugnabilità – Sussiste – Art. 13, co. 6-quater e art. 16 D.P.R. n. 115/2002 – Illegittimità costituzionale – Eccezione infondata CONSIGLIO DI STATOSENTENZACONSIGLIO DI STATO – Sentenza 06 febbraio 2015, n. 608LAVOROPermesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato a tempo indeterminato CORTE DI CASSAZIONEORDINANZACORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 marzo 2015, n. 4818FISCALETributi – ICI – Rapporto di continenza, ex art. 39, co. 2, cod. proc. civ., tra le cause aventi ad oggetto l’impugnazione, rispettivamente, della cartella di pagamento e dell’avviso di accertamento – Esclusione SENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 febbraio 2015, n. 2229FISCALETributi – Imposta sulle successioni – Dichiarazione – Errori del contribuente – Emendabilità – Ammissibilità – Fondamento – Scadenza del termine per la presentazione – Irrilevanza CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 marzo 2015, n. 4691LAVORO, FISCALETributi – IRPEF – Ritenute su incentivo alle dimissioni – Istanza di rimborso – Termine di decadenza – Art. 38, DPR n. 602/1973 – Dies a quo – Imposta dichiarata incompatibile con il diritto comunitario dalla Corte di Giustizia – Prevalenza normativa nazionale CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2015, n. 10214FISCALETributi – Reati fiscali – Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte – Sequestro per equivalente – Profitto del reato – Valore dei beni sottratti CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2015, n. 4862FISCALETributi – IVA – Contenzioso tributario – Procedimento – Appello proposto da ufficio diverso – Ammissibilità – Sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2015, n. 4874LAVOROLavoro – Licenziamento – Reintegra – Sentenza di primo grado – Ripresa del servizio – Irreversibilità – Sussiste. CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2015, n. 4879LAVOROLavoro subordinato – Obblighi di sicurezza – Infortunio – Riconoscimento di prestazioni assicurative – Responsabilità – Sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2015, n. 4884LAVORORapporto di lavoro – Licenziamento disciplinare – Accesa discussione con un superiore – Aggressione verbale – Non sussiste LEGISLAZIONEAGENZIA DELLE ENTRATEPROVVEDIMENTOAGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 11 marzo 2015, n. 35112/2015FISCALEObbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento PRASSICONSIGLIO NAZIONALE CDLCIRCOLARE E PROVVEDIMENTOFONDAZIONE STUDI CDL – Circolare 11 marzo 2015, n. 6LAVOROTutele crescenti: l’analisi delle novità INPSCIRCOLAREINPS – Circolare 10 marzo 2015, n. 53LAVOROConvenzione fra l’INPS e l’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori (U.N.S.I.C.) per la riscossione dei contributi di assistenza contrattuale, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n.311. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti INPS – Circolare 10 marzo 2015, n. 54LAVOROConvenzione tra l’INPS e la Federazione Autonoma dei Sindacati dei Piccoli Imprenditori (F.A.S.P.I.) per la riscossione dei contributi associativi delle aziende assuntrici di manodopera e dei piccoli coloni e compartecipanti familiari (P.C.C.F.), ai sensi della legge 12 marzo 1968, n.334. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti. INPS – Circolare 11 marzo 2015, n. 57LAVORO, FISCALEContributi volontari anno 2015: lavoratori dipendenti non agricoli, lavoratori autonomi ed iscritti alla Gestione separata. INPS – Circolare 11 marzo 2015, n. 58LAVORO, FISCALEGestione separata – Liberi professionisti. Modifica aliquote contributive anno 2015 MESSAGGIOINPS – Messaggio 11 marzo 2015, n. 1757LAVOROCostituzione Poli specialistici per la liquidazione e la gestione degli assegni straordinari dei Fondi di solidarietà di settore di cui all’articolo 3 della legge n. 92/2012. |
Varie
Reverse Charge IVA: ricorso UE di Confindustria
La denuncia di Confindustria alla Commissione Europea contro l’estensione del reverse charge prevista dalla Legge di Stabilità 2015.
La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto diverse novità in tema di IVA, tra cui l’estensione del meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) – per cui l’obbligo IVA riguarda l’acquirente e non il venditore – anche alle prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative a edifici, trasferimenti di quote di emissioni di gas a effetto serra, trasferimenti di altre unità che possono essere utilizzate dai gestori per conformarsi alla direttiva 2003/87/CE e di certificati relativi al gas e all’energia elettrica, cessioni di gas e di energia elettrica a un soggetto passivo rivenditore, cessioni di beni effettuate nei confronti di ipermercati, supermercati e discount alimentari, cessioni di bancali in legno (pallet) recuperati ai cicli di utilizzo successivi al primo. La novità però non piace aConfindustria che, in attesa che il meccanismo diventi operativo, ha presentato ufficialmente alla Commissione Europea una denuncia contro il reverse charge per il versamento dell’IVA relativa alle forniture nei confronti di supermercati, ipermercati e discount alimentari.
=> Reverse Charge IVA: le operazioni soggette
Nella nota stampa di Confindustria si legge:
“Le imprese italiane sono molto preoccupate perché se la misura venisse autorizzata produrrebbe pesanti conseguenze finanziarie per tutti i fornitori della grande distribuzione organizzata, considerata la mole di crediti IVA che matureranno. Il sistema produttivo è già notevolmente esposto dagli altri meccanismi di reverse charge e di split payment introdotti con la Legge di Stabilità: per cui è necessario incrementare la soglia di compensazione dei crediti IVA fino a 1 milione di euro e assicurare fondi adeguati per i rimborsi”.
A preoccupare è soprattutto il fatto che l’Italia:
LE NOVITA’ AL 12/03/2015 diritto di famiglia
LE NOVITA’ AL 12/03/2015
COMMENTI ED OPINIONI
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INCA
Colombini (Presidenza Inca): ricorsi del patronato Inca Cgil contro il rigetto Inps pensioni reversibilità vedove slave
Hanno diritto alla pensione di reversibilità dei mariti, italiani residenti nei territori della ex Jugoslavia, in particolare in Slovenia e Croazia, ai sensi della legislazione vigente prima del 2004, che prevedeva alcune modalità, poi modificate dalla legge successive, ma l’INPS nicchia e poi la nega perché non rispondenti agli attuali principi normativi.
In tal senso, spiega ad Italialavorotv/Italiannetwork Fulvia Colombini, esponente del Collegio di Presidenza del Patronato INCA CGIL e responsabile dell’Area Previdenza ed Assistenza, l’INPS violando il principio della legge che istituisce la pensione di reversibilità e che riguarda una titolarità soggettiva di una persona il cui diritto deriva – moglie o marito che sia – dalla titolarità della pensione diretta del de cuius. Motivo per cui non si richiede l’ennesimo controllo dei requisiti contributivi per i quali il de cuius aveva accesso alla pensione diretta L’INPS, dunque, contravviene a tale principio negando la pensione andando a controllare i requisiti contributivi per i quali la pensione era erogata. Requisiti che rispondevano, però, alla normativa del 2004.
Di qui il “ricorso” del Patronato INCA e siamo ormai arrivati in Cassazione perché l’INPS non demorde e non intende corrispondere queste pensioni. “In realtà – fa notare Colombini – l’INPS sta operando una disparità di trattamento, perché, invece, con la Svizzera questo non succede. E quindi, ci si domanda quale sia il ragionamento che sottostà a questa decisione dell’INPS. Forse che a fronte dei contributi versati – si tratta di vecchie pensioni, aveva affermato poco prima l’esponente del Patronato INCA – hanno già erogato sufficientemente? Ma questo non è un’analisi che risponda a criteri giuridici ! Ecco perché stiamo ricorrendo per tutte queste donne, per le quali la pensione di reversibilità fa economicamente una concreta differenza. Anche se si tratta di pensioni molto basse, spiega la sindacalista della CGIL (in genere intorno ai 150 euro). Però per una persona che vive in territorio croato o sloveno è un incremento sostanziale per il proprio tenore di vit”a.
“Persone che spesso – fa notare Colombini – cadono nelle mani di faccendieri, che sono andati in giro per quei territori promettendo mari e monti, facendosi pagare indebitamente e creando un mercato che va contro la trasparenza degli iter burocratici e gli stessi diritti di queste persone”.
da Italian Network
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Newsletter del 12/03/2015
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