Archivi giornalieri: 23 gennaio 2015
il manifesto
BCE
BCE: Camusso, da Draghi un segnale per politica e investimenti
“Quello della Bce è un segnale per la politica”. E’quanto sostiene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che da Milano commenta il provvedimento preso oggi dalla Banca centrale europea sul quantitative easing, che prevede un massiccio acquisto di titoli di Stato fino alla fine di settembre 2016.
Un provvedimento, secondo Camusso, che “dice soprattutto che una politica di restrizione non serve. C’è la necessità di non limitarsi alla interpretazione della parola flessibilità, ma di aprire una nuova stagione”.
Secondo Camusso “non ci sono più scuse per continuare in una situazione di restrizione del credito visto che il provvedimento riguarda non solo l’acquisizione di titoli da parte delle banche”.
Un altro commento analogo viene espresso da Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil: “Finalmente la Bce si è decisa ad intervenire veramente con l’unico strumento che può garantire una certa efficacia contro la stretta recessiva e deflattiva che sta soffocando l”eurozona”.
Il segretario confederale della Cgil poi aggiunge: “L”intervento conferma gli errori della politica economica europea e della stessa Bce compiuti fino ad oggi, che si è reso necessario in quanto l’economia dell’eurozona è bloccata, nonostante le false promesse dell’austerità espansiva. L’errore è sempre stato quello di sottovalutare la natura strutturale di questa crisi, rifiutandosi di programmare una vera politica espansiva”.
“Tuttavia – avverte lo stesso Barbi – “il quantitative easing varato dal Consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte non sarà sufficiente a garantire la crescita e la ripresa dell’occupazione e non sarà in grado, come invece è stato per l’esperienza americana, di promuovere una politica di crescita per l’insieme dell”eurozona”.
Per Barbi, dunque, “tocca alla Commissione Europea cambiare la politica economica, passando dall’austerità ad una politica di investimenti pubblici e privati e superando il Fiscal Campact”.
Rassegna stampa del 23/01/2015
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | 4 | |||
5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 |
12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 |
19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 |
26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | |
-
Prima pagina
-
Politica
-
Economia
-
L’UNIONE SARDA
-
-
Istituzioni, Europa, Enti Locali
-
Ambiente e territorio
-
Sanità e affari sociali
-
L’UNIONE SARDA
-
-
Trasporti e infrastrutture
-
Cultura e istruzione
-
L’UNIONE SARDA
-
-
Cronache
il Fatto Quotidiano
la riforma Fornero va modificata
Pensioni: il ministro Poletti riconosce che la riforma Fornero va modificata
Dopo le reiterate proteste dei sindacati contro la legge di riforma delle pensioni, targata Fornero, il ministro Poletti riconosce la necessità di introdurre nella normativa previdenziale uno “strumento flessibile” che consenta a chi è vicino alla pensione e ha perso o rischia di perdere il lavoro di andare in pensione. Lo ha detto il ministro del Lavoro, aggiungendo che “in assenza di interventi sulla
riforma Fornero si rischia di avere un problema sociale”.
“Noi sappiamo – ha detto Poletti a margine di un convegno alla Luiss – che esiste un problema che riguarda, in particolare, quelle persone che sono vicine alla pensione e che, nella situazione attuale di difficoltà, hanno perso o possono perdere il posto di lavoro e non hanno la copertura di ammortizzatori sociali sufficiente fino a maturare la pensione”.
“Credo – ha detto ancora – che qui uno strumento flessibile che aiuti queste persone a raggiungere i requisiti bisognerà sicuramente produrlo perché diversamente avremo un problema sociale”.
Poletti non ha anticipato quali potrebbero essere gli interventi del governo ma, alla domanda se l’ipotesi possa riguardare il prestito previdenziale, ovvero la possibilità di andare in pensione in anticipo avendo un piccolo taglio sulla pensione, ha precisato che è una delle molte ipotesi allo studio.
news
|
rassegna.it
Newsletter del 23/01/2015
|
Sant’ Emerenziana
Sant’ Emerenziana
Secondo un racconto di autore ignoto della passione di Sant’Agnese, Emerenziana era tra i fedeli che parteciparono ai funerali della giovane martire Agnese “Emerentiana, quae fuerat collactanea eius, virgo sanctissima, licet cathecumena”.
Unimprovvisa aggressione da parte di pagani disperse i cristiani accorsi alle esequie di Agnese. Emerenziana, invece di fuggire, apostrofò coraggiosamente gli assalitori, ma finì uccisa dai colpi di pietra; e in tal modo battezzò col suo stesso sangue i suoi assassini.
I genitori di Agnese seppellirono Emerenziana “in confinio agelli beatissimae virginis Agnes” cioè nel cimitero, a poche centinaia di metri dal luogo dove era stata deposta la loro figlia.
PRATICA. Oh Gloriosa Santa Emerenziana donaci il tuo coraggio per affrontare gli ostacoli della nostra difficile vita
PREGHIERA. Madre dei Cieli grazie di averci donato la nostra Santa Emerenziana e che ci possa guidare sempre nei momenti di difficoltà
NEWSLETTER LAVORO n. 658 del 22 gennaio 2014
|