Archivi giornalieri: 18 aprile 2014

Rassegna Stampa del 18/04/2014

Rassegna Stampa del 18/04/2014

Politica
Polveriera Pd, si spera in Ganau
Pd, bagarre per il candidato sindaco
Europee, Di Battista ai sardi: sosteneteci
M5S, Maurilio Murru in corsa per Palazzo Ducale
«Serve più autonomia per l’isola»
Sa Die, chiuso il caso con la giunta
Incontro Pigliaru-sindaci: «Ritardi nel piano Sulcis»
I sindaci del Sulcis: attenzione ai territori
Moby, mozione su tragedia in Consiglio
Credito/Finanza
L’allarme dei sindacati: vogliono scippare Sardaleasing
Nuova Sardaleasing, i sindacati temono tagli all’occupazione
I consiglieri regionali di opposizione: «Un ignobile scippo»
Trasporti
Ryanair rilancia in Sardegna: in volo 270 milioni di dollari
Ryanair alla Regione: «Investiremo di più»
Dialogo tra Meridiana e giunta
Voli, la bolgia di Pasqua
Pili: impossibile viaggiare da Milano e Roma per Pasqua
«Obbligati a mettere altri aerei»
Onorato ci riprova: nuovo assalto a Tirrenia
Treni a scartamento ridotto
Lavori pubblici/Urbanistica
Statale 131, l’Anas accelera
Meloni scrive a Maninchedda: la Regione deve intervenire
Carceri, protestano gli operai senza stipendio
Acqua/Risorse idriche
I sindacati annullano lo sciopero di Abbanoa
Industria
L’appello: l’industria è strategica
«Le fabbriche non sono il male»
Portovesme. Il confronto con l’assessore all’Industria
Cultura/Sport/Spettacolo
Festival di Sant’Efisio. Tra Mozart e Barocco anche le voci dell’isola

Rassegna della stampa sarda

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Rassegna della stampa nazionale

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Gli speciali

Amianto

Eternit: Cavagnolo, parte civile respinge “indennizzo finto”

Lo ha chiamato “un risarcimento finto”, l’avvocato di parte civile, quello che tre imputati di un processo per il caso Eternit, a Torino, hanno proposto alla famiglia di una persona deceduta per amianto: accettare, in pratica, avrebbe impedito di ricevere gli indennizzi dovuti dall’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny nel filone giudiziario principale dopo la condanna a 18 anni di
carcere.

La vicenda è emersa oggi in tribunale alla ripresa del processo in questione, legato al decesso di alcuni ex lavoratori della Saca di Cavagnolo. Tre imputati hanno proposto all’avvocato patrocinante di una delle famiglie, di ritirare la costituzione di parte civile in cambio di 60 mila euro; però avrebbe dovuto liberare da qualsiasi azione giudiziaria gli amministratori di altre società della galassia Eternit, fra le
quali, come ha accertato il legale, alcune riconducibili direttamente a Schmidheiny, dal quale attendono una somma di gran lunga superiore. “Sono esterrefatto”, ha commentato il legale. “Introdurre la pretesa di rinunciare ai propri diritti su un altro processo e su un altro avvocato, in cambio di una cosa che viene chiamata ”indennizzo” senza esserlo, è qualcosa che non avevo mai visto”.

UE

Ue: Parlamento approva nuove regole per lavoratori distaccati

Il Parlamento ha inserito nella nuova normativa sui lavoratori dislocati un elenco non esaustivo di criteri con cui individuare se un distacco è autentico o se è solo un tentativo di aggirare la legge, attraverso società fittizie stabilite nei paesi che richiedono un basso livello di protezione sociale o tramite la figura del ”falso autonomo”. I lavoratori autonomi non sono infatti soggetti a diverse norme previste della direttiva.

Per evitare abusi, il Parlamento ha indicato una serie di misure nazionali di controllo e verifica: i governi dovranno
notificare alla Commissione i sistemi di monitoraggio che intende attuare, potendo però realizzarli con una certa flessibilità, ossia senza dover richiedere l’autorizzazione preventiva di Bruxelles. 
Misure rafforzate ad hoc per l’edilizia, il settore a maggior rischio di abusi. Nei cantieri, la responsabilità per qualsiasi mancato pagamento viene estesa dal subappaltatore diretto all’appaltatore principale. Ogni Stato membro potrà estendere queste misure ad altri settori produttivi. Strasburgo ha infine inserito clausole per assicurare un migliore e più ampio accesso alle informazioni sulle legge, tanto per i lavoratori che per le imprese, ed alle denunce. 

Le norme approvate oggi modificano la direttiva del 1996 sulle condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati da un paese dell’Ue all’altro, un aggiornamento resosi necessario anche per l’ingresso dei nuovi paesi dell’est Europa, in cui il costo del lavoro è molto inferiore a quello dei vecchi Stati membri. Sono 1,2 milioni i lavoratori dislocati nella Ue, i più importanti paesi di origine sono Polonia, Germania, Francia, Romania, Ungheria, Belgio e Portogallo, quelli ricettori Germania, Francia, Olanda, Belgio, Spagna, Italia ed Austria.