Osservatore Romano

Ai piedi dell’altare anche Benedetto XVI

 
 

Uno a uno i nuovi porporati sono saliti all’altare della Confessione, si sono inginocchiati davanti a Papa Francesco e hanno ricevuto dalle sue mani le insegne cardinalizie. È stato il momento culminante della celebrazione del concistoro ordinario pubblico per la creazione di 19 cardinali, svoltasi sabato mattina, 22 febbraio, festa della cattedra di San Pietro, nella basilica vaticana. All’appello mancava solo l’arcivescovo Loris Capovilla, quasi centenario; riceverà la berretta nei prossimi giorni nella sua terra natale. Ai piedi dell’altare, accanto ai cardinali dell’ordine dei vescovi, aveva preso posto Benedetto XVI. Lo aveva accolto un lungo e prolungato applauso. Lo stesso Papa Francesco, al suo ingresso in basilica, prima di dare inizio alla celebrazione si è avvicinato a lui e lo ha abbracciato.

All’inizio del rito il segretario di Stato Pietro Parolin — il primo dei cardinali — ha rivolto al Pontefice un breve saluto a nome dei nuovi porporati. Dopo il segretario di Stato, all’altare sono saliti tutti gli altri. Il cardinale Kutwa, sulla sedia a rotelle, ha atteso ai piedi dell’altare Papa Francesco. Quindi ognuno di loro ha ricevuto dal maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Guido Marini, la bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del titolo, a significare la partecipazione alla sollecitudine pastorale del vescovo di Roma per la sua diocesi. Pochi istanti prima avevano prestato il loro giuramento di fedeltà secondo la formula liturgica: «Io cardinale di Santa Romana Chiesa, prometto e giuro di rimanere da ora e per sempre finché avrò vita, fedele a Cristo e al suo Vangelo… nel mio servizio alla Chiesa».

Osservatore Romanoultima modifica: 2014-02-23T18:46:27+01:00da vitegabry
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