Un sistema carcerario inaccettabile

 

· I vescovi brasiliani dopo gli incidenti in un istituto nel Maranhão ·

11 febbraio 2014

  

In Brasile è quanto mai «urgente» una riforma del sistema carcerario per evitare che il sovraffollamento degli istituti di pena possa scatenare nuovi sanguinosi episodi di violenza e possano quindi ripetersi episodi come quelli avvenuti nel complesso di Pedrinhas, nello Stato del Maranhão, dove sessantatré detenuti sono stati uccisi nel corso dell’ultimo anno. È quanto si legge in un comunicato dell’episcopato brasiliano nel quale si sottolinea come sia «deplorevole» che lo Stato e la società si occupino della situazione carceraria quando accadono vicende spaventose, come appunto quelle del Maranhão.

Secondo i presuli, le «soluzioni d’emergenza» proposte dalle autorità, come per esempio il trasferimento dei detenuti più pericolosi in strutture federali di massima sicurezza, «non affrontano il problema alle radici e non portano a quelle riforme strutturali richieste dall’attuale sistema di giustizia penale». Secondo il documento, «il fallimento del nostro sistema di giustizia penale è dovuto dalla politica dell’incarcerazione di massa ed è dimostrato da condizioni di detenzione disumane», con pratiche che si avvicinano alla «tortura» e una «mancanza di preparazione dei funzionari carcerari». Incontrando i giornalisti, il vescovo ausiliare di Brasília e segretario generale dell’episcopato, monsignor Leonardo Ulrich Steiner, ha spiegato che il 40 per cento dei cinquecentomila detenuti del Paese è ancora in attesa di giudizio, mentre migliaia di altri hanno già scontato la loro pena, ma incredibilmente restano in carcere. «Le nostre prigioni, così come sono, non sono fatte per una vita dignitosa, né per il reinserimento sociale dei detenuti», ha aggiunto il vescovo. Secondo l’episcopato è dunque «urgente una riforma del sistema carcerario» e ciò comporta l’individuazione di «chiari obiettivi» per la soluzione del problema, nonché «la creazione di un gruppo o di un programma di monitoraggio sull’attuazione di questi obiettivi».

Un sistema carcerario inaccettabileultima modifica: 2014-02-12T17:50:45+01:00da vitegabry
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