Da LIbERAZIONE del 5.2.2014

Camusso chiede “la testa” di Landini

 

Non ha precedenti, in tutta la storia della Cgil pur densa di confronti politici anche aspri, in particolare fra confederazione e sindacato dei metalmeccanici, che il capo di quest’ultima chieda la testa del segretario generale della propria più forte e combattiva categoria. E’ questo un segno drammatico dello stato di confusione, di deriva politica, culturale e ormai anche morale, che sta minando nelle fondamenta il sindacato di Corso d’Italia, tanto impotente nell’imbastire uno straccio di iniziativa contro la crisi, quanto violento nel gestire il dissenso interno attraverso la clava dei provvedimenti amministrativi. E’ impensabile che in un contesto di rapporti politici e personali così logorato possa resistere l’alleanza fra Confederazione e Fiom nella mozione congressuale di maggioranza. Un paradosso che rischia di mettere all’angolo soprattutto il sindacato di Landini che ha sin qui cercato di mimetizzare negli emendamenti al documento di Camusso un contrasto che diviene ogni giorno più acuto.
di D.G.

Da LIbERAZIONE del 5.2.2014ultima modifica: 2014-02-06T09:32:30+01:00da vitegabry
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