Inps, Mastrapasqua si è dimesso

Inps, Mastrapasqua si è dimesso

Roma – Stretto tra un’inchiesta giudiziaria e la polemica sulle molteplici poltrone occupate e dopo il pressing del premier Enrico Letta Antonio Mastrapasqua si è dimesso da presidente dell’Inps, che guidava da luglio del 2008. Ora per l’Istituto nazionale di previdenza sociale, che nel 2012 ha incorporato l’Inpdap e l’Enpals dando vita al “Super-Inps”, si apre una fase di commissariamento.

«Una scelta saggia», ha detto Letta commentando ledimissioni e sottolineando che Mastrapasqua «ha colto l’iniziativa del governo: non si possono assumere incarichi così rilevanti senza esclusività». Un ente come l’Inps, aveva detto anche ieri al termine del Cdm, «dev’essere guidato in esclusiva, così come io esercito il mio ruolo in esclusiva».

La decisione di Mastrapasqua è arrivata comunque dopo le indagini avviate dalla Procura di Roma per presunte cartelle cliniche truccate fatture “gonfiate” dell’Ospedale Israelitico, di cui è direttore generale, che ha riportato alla ribalta il caso dei diversi incarichi ricoperti. Soprattutto, dopo le decisioni assunte ieri dal consiglio dei Ministri: il governo ha deciso di accelerare la riforma della governance dell’Inps (e dell’Inail) e ha approvato un Ddl (che verrà trasmesso al Parlamento con procedura d’urgenza) sull’incompatibilità per i vertici degli enti pubblici nazionali con altre poltrone, prevedendo un regime di esclusività per prevenire conflitti di interesse.

Questa mattina, Mastrapasqua ha raggiunto l’ufficio del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, per rassegnare le dimissioni: il ministro gli ha espresso, «anche a nome del governo, apprezzamento per la sensibilità dimostrata» e lo ha ringraziato per il lavoro svolto in questi anni.

L’ormai ex numero uno dell’Inps (il cui incarico sarebbe scaduto a fine 2014) ha presentato le dimissioni con decorrenza immediata (a parte l’eventuale necessità di sbrigare per qualche giorno ancora l’ordinaria amministrazione). Ora, tecnicamente, il passo successivo è rappresentato dal commissariamento dell’Inps: già la prossima settimana, nella prima riunione utile del consiglio dei Ministri, il governo potrebbe decidere di commissariare l’ente, e quindi indicare il commissario straordinario (tra i nomi che circolano, quelli degli ex ministri del Lavoro, Cesare Damiano, e di Tiziano Treu, quest’ultimo è da molti indicato come il più accreditato). Una persona, dunque, che guiderà l’istituto in attesa che si completi la lunga procedura di nomina del presidente (con l’indicazione del ministro del Lavoro, sentito il ministro dell’Economia, e ottenuti i pareri delle commissioni Lavoro di Senato e Camera, il passaggio in Cdm e quindi il decreto del presidente della Repubblica) e soprattutto che si concluda l’iter per l’ok alla nuova governance, su cui Letta è tornato ad auspicare che «ci sia un’accelerazione dei tempi», e alle nuove regole del Ddl per l’esclusività dell’incarico e lo stop a conflitti di interesse.

Su questi punti, già dalla prossima settimana Giovannini convocherà anche le parti sociali.

partiti, a incominciare dal Pd, hanno mostrato di apprezzare la volontà di mettere fine agli incarichi multipli negli enti pubblici nazionali e di riformare in tempi stretti la governance dell’Inps. E anche i sindacati da tempo ne sollecitano la revisione.

Inps, Mastrapasqua si è dimessoultima modifica: 2014-02-02T12:33:47+01:00da vitegabry
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