Archivi giornalieri: 25 luglio 2013

Giovani CGIL

Cgil – Giovani non + disposti a tutto ….

Mancano poche ore alla scadenza che dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo a 300 mila stagisti e ai tanti giovani che si affacciano al mondo del lavoro.

Entro mercoledì  24 luglio, infatti, le Regioni sono chiamate a recepire le nuove ”Linee guida per la regolamentazione dei tirocini”, chiamati anche stage, approvate dalla conferenza Stato Regioni lo scorso gennaio, così  come previsto dalla riforma Fornero.

Sono i giovani della Cgil a ricordare questa cruciale scadenza che arriva dopo una lunga mobilitazione, da loro promossa in questi mesi, contro gli stage truffa ”Datevi una regolata!”, accompagnata da precise proposte.

Come ricorda Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovanili del sindacato di corso d”Italia, l’obiettivo della campagna promossa, nonché  delle effettive deliberazioni in materia di stage da parte delle Regioni, “è quello di contrastare l”uso improprio dei tirocini, favorire l’inserimento lavorativo e garantire una indennità minima per gli stagisti. Troppo spesso infatti lo stage è una forma di lavoro gratuito e non facilita affatto l’inserimento: basti pensare che secondo i dati di Unioncamere solo 1 su 10 viene assunto al termine dello stage”.

Ma al momento fra le Regioni se Toscana e Abruzzo si erano avvantaggiate facendo da apripista con proprie leggi, ad oggi hanno recepito le linee guida solo 7 Regioni: Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata. Si attende la definizione della nuova normativa in Liguria, Marche, Trentino, Sardegna, Lombardia, Calabria, Molise, dove è in atto la concertazione con le parti sociali o la discussione in Consiglio Regionale.

Nel merito delle decisioni assunte, i giovani della Cgil rilevano come la maggior parte delle regioni ha introdotto una indennità minima di 400 euro, salvo il Piemonte con 600 euro rimodulabili a seconda dell”impegno orario e il Veneto che ha preferito optare per 300 euro comprensivi di buono pasto in alternativa ai 400. L’indennità, inoltre, è a carico dell’azienda ospitante, salvo l’eventuale cofinanziamento della Regione. In alcune Regioni poi sono stati previsti incentivi alle assunzioni per chi ha terminato il tirocinio e misure di controllo e monitoraggio sulla qualità dei tirocini. Le normative regionali infine si discostano tra di loro sulla durata massima dei tirocini di inserimento (6 o 12 mesi) e sul numero minimo di dipendenti necessario per ospitare un tirocinante.

Non hanno ancora risposto all’appello regioni come l’Umbria, il Friuli Venezia Giulia, la Valle D’Aosta e la Sicilia dove, nonostante le numerose richieste di incontro, non è partito il confronto.

“Proprio in Sicilia – aggiunge Lani – i giovani della Cgil avevano presentato una legge di iniziativa popolare per regolamentare i tirocini e hanno annunciato, in assenza di risposte, una manifestazione con tanto di accampamento davanti alla sede dell’Ars, alla vigilia della scadenza, martedì 23 Luglio”.

Ultimo passaggio, infine, il rapporto tra la mancata adozione delle Linee guida e il recente decreto lavoro, in questi giorni all”esame del Senato. Il dl, spiega Lani, “in assenza di norme regionali fa salva la legislazione nazionale antecedente, ma a ben vedere la discordanza tra le differenti discipline mette a serio rischio la parita” di trattamento sul territorio nazionale. Occorre quindi – conclude – garantire regole uniformi e reali opportunità di inserimento, piuttosto che moltiplicare e reiterare il malcostume degli stage truffa”.

Sostegno al reddito

Inps – In 10 anni spesa raddoppiata per prestazioni sostegno al reddito

La spesa per i trattamenti di disoccupazione, in 10 anni, è più  che raddoppiata; nello stesso periodo il trattamento d’integrazione salariale straordinaria è cresciuto di 10 volte. Complessivamente, le prestazioni per il mantenimento al reddito, lo scorso anno, sono arrivate a sfiorare i 10 miliardi di euro, con una crescita del 230,8% in dieci anni. E’ quanto risulta dai dati, elaborati dall’Adnkronos, contenuti nelle tabelle nell’ultimo rapporto annuale dell”Inps.

L’istituto di previdenza dal 2002 al 2012 ha erogato 58,5 miliardi di euro in prestazioni per il mantenimento del salario. La crisi ha avuto un peso determinante nell”andamento della spesa: infatti negli ultimi 4 anni sono state assorbite oltre la metà  delle risorse complessive stanziate negli ultimi 10 anni (il 57,2%).

L’andamento dei trattamenti di disoccupazione, d’integrazione salariale straordinaria, della mobilità, ha registrato un trend costante dal 2002 fino al 2008. Successivamente, con l’inizio della crisi economica, si è  verificata una forte impennata: negli ultimi 4 anni le spese complessive sono aumentate del 108% rispetto al quadriennio precedente.

Un forte incremento, in particolare, si evidenzia per i trattamenti di disoccupazione, che sono aumentati del 115,6%; negli ultimi quattro anni la crescita è stata del 158,7% rispetto al quadriennio precedente. Nell”ultimo anno la spesa per le voci ”standard” è  stata di 2,5 mld, mentre la quota a carico della ”gestione prestazioni temporanee” è  stata di 5 mld, per un totale di 7,5 mld. Passando alle altre voci che compongono la spesa destinata alle prestazioni per il mantenimento del salario, l”incremento maggiore si è  registrato per i trattamenti d’integrazione salariale straordinaria, che in 10 anni sono cresciuti del 998,5%. Durante la crisi la crescita è stata del 307,8% rispetto ai quattro anni prevedenti, arrivando lo scorso anno a quota 4,4 mld.

Infine i trattamenti di mobilità  hanno registrato una crescita, dal 2002 al 2012, del 104,6% con una spesa arrivata a quota 2.825 mld. L’incremento, durante la crisi, è  stato ”solo” del 44,6%.