Archivi giornalieri: 6 febbraio 2013

Istat

Istat – Nel 2011 reddito famiglie +0,4% sul 2008

Nel 2011 il reddito disponibile delle famiglie, misurato in valori correnti è risultato, su base nazionale, superiore dello 0,4% rispetto al 2008, cioè prima della crisi degli ultimi anni. Lo rileva l’Istat nel rapporto sul “Reddito disponibile delle famiglie nelle Regioni italiane”.

Il valore medio nazionale, sottolinea l’Istituto di statistica, è risultato pari a circa 18 mila euro. Per le famiglie residenti al Sud il reddito disponibile per abitante è quindi inferiore di un quarto rispetto al risultato complessivo del Paese, mentre il divario diventa del 35,7% nel confronto con il Nord.
   
Guardando alla concentrazione della ricchezza nel 2011 il reddito disponibile delle famiglie italiane si distribuisca per il 30,8% nel Nord-ovest, per il 22,3% nel Nord-est, per il 25,7% nel Mezzogiorno e per il restante 21,2% nel Centro.
   
Analizzando le componenti nel reddito, nel 2011 i guadagni da lavoro dipendente su base nazionale hanno segnato un aumento del flusso pari all’1,7% rispetto al 2010, con l’Abruzzo che ha raggiunto il rialzo maggiore (+4%). In crescita è risultato
anche il reddito “misto”, frutto dell’attività imprenditoriale svolta dalle famiglie nella loro veste di produttori. E lo stesso vale per il reddito che deriva dalla proprietà di abitazioni, voce principale del risultato lordo di gestione aumentato del 4,6%. Invece hanno fatto segnare un calo i redditi da capitale (-0,9%), che comprendono interessi, dividendi e altri utili distribuiti dalle società e dalle quasi-società (oltre ai fitti di terreni e ai rendimenti imputati delle riserve gestite dalle imprese di assicurazione in favore e per conto degli assicurati).

ansa

Esodati

Esodati. Mastrapasqua: Ok prime 25 mila lettere, presto le altre

In un’intervista a Canale 5, il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, ha annunciato che venerdì scorso sono partite le prime 25 mila lettere del primo contingente di 65 mila esodati che, quindi, presto potranno andare in pensione con le vecchie regole come salvaguardati. 

Il presidente dell’Istituto previdenziale ha anche aggiunto che “nei prossimi giorni partiranno le altre e poi ci sarà il secondo scaglione di 55 mila e così via”. 

“Su questi – ha ricordato – è stato fatto uno screening con il ministero del Lavoro.” Mastrapasqua ha anche sottolineato come “tutte le forze politiche in campagna elettorale si sono dette impegnate a studiare, affrontare e risolvere il problema. L’Inps è pronto e disponibile ad aiutare chiunque voglia affrontarlo.

(ANSA).

Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi


Con la circolare n. 16 del 1 febbraio 2013 l’INPS ha finalmente risolto la questione relativa al mantenimento del diritto a pensione di vecchiaia con 15 anni di contribuzione per i seguenti soggetti:
 
– autorizzati ai versamenti volontari alla data del 31 dicembre 1992;
 – titolari di 15 anni di contribuzione alla data del 31 dicembre 1992;
 -dipendenti discontinui con almeno 25 anni di assicurazione e occupati per almeno 10 anni, anche non consecutivi, per periodi inferiori a 52 settimane nell’anno solare.

L’INPS con la circolare n. 35 del 14 marzo 2012 era stata costretta, dietro esplicito parere dei Ministeri Vigilanti, ad affermare che dal 2012 il diritto alla pensione di vecchiaia si conseguiva solo con 20 anni di contribuzione,non ritenendo più operanti le deroghe previste per i soggetti sopraindicati dall’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 503 del 1992. Abbiamo contestato questa interpretazione dal momento che la legge 214 del 2011 non ha abrogato le deroghe previste dal decreto legislativo 503/1992. Con la circolare INPS si mette finalmente fine a questa triste storia che ha colpito moltissime lavoratrici ma anche tanti lavoratori, che si sono trovati da un momento all’altro e per quasi un anno in questa situazione: senza avere più il diritto a pensione e senza poter chiedere la restituzione di quanto versato. Non si trattava solo di mancato rispetto dei diritti acquisiti ma anche di un vero e proprio furto legalizzato a danno delle lavoratrici e dei lavoratori.
 
Appare veramente fuori luogo quindi l’atteggiamento di grande soddisfazione espresso dal Ministro Fornero ed anche il volersi attribuire il merito della soluzione adottata: il problema per l’INPS non esisteva, è stato il Ministero del Lavoro insieme a quello dell’Economia, che lo ha creato,generando un fortissimo disagio sociale. In realtà il Ministro è stata costretta a tornare indietro rispetto ai suoi precedenti convincimenti grazie all’impegno e alle mobilitazioni sindacali.

Circolari INPS

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Sono stati trovati circa 7132 risultati nella categoria Circolari

 

Circolare n. 18 del 05-02-2013

Oggetto: Scioglimento del Patronato INFORMAFAMIGLIA

 

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Categoria: Circolari

Circolare n. 17 del 05-02-2013

Oggetto: Determinazione per l’anno 2013 delle retribuzioni convenzionali di cui all’art. 1 e 4, co.1, del decreto-legge 31.7.1987, n. 317, convertito con modificazioni in legge 3.10.1987, n. 398 per i lavoratori all’estero in Paesi non legati all’Italia da accordi in materia di sicurezza sociale. Regolarizzazioni contributive.

 

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Categoria: Circolari 
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Circolare n. 16 del 01-02-2013

Oggetto: Art. 2, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503: deroghe all’elevazione dei requisiti di assicurazione e di contribuzione.

 

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Categoria: Circolari

Circolare n. 15 del 30-01-2013

Oggetto: Integrazione organizzativa del soppresso Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo (ENPALS) – gestione delle risorse umane e regolamentazione del rapporto di lavoro – conclusione della prima fase transitoria di cui alla Circolare 8 giugno 2012, numero 78.

 

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Categoria: Circolari

Circolare n. 14 del 30-01-2013

Oggetto: Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità, indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI ed assegno per attività socialmente utili relativi all’anno 2013.

 

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Categoria: Circolari

Circolare n. 13 del 28-01-2013

Oggetto: Anno 2013. Sintesi delle principali disposizioni in materia di contribuzione dovuta dai datori di lavoro in genere e dalle aziende agricole per gli operai a tempo determinato e indeterminato.

 

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Categoria: Circolari

Circolare n. 12 del 25-01-2013

Oggetto: Gestione ex Inpdap. Determinazione Presidenziale del 30 maggio 2012n. 95. “Presentazione e consultazione telematica in via esclusiva – Decorrenza”. Nuove modalità di presentazione delle istanze per il riconoscimento del servizio militare, per l’accredito figurativo dei periodi di congedo di maternità, per l’autorizzazione della prosecuzione volontaria,per i riscatti di periodi o servizi ai fini pensionisticie per il computo dei servizi.

 

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Circolare n. 11 del 24-01-2013

Oggetto: Calcolo automatizzato delle retribuzioni figurative da attribuire agli eventi registrati negli estratti conto. Nuove modalità di esercizio del diritto di accredito figurativo. Ridefinizione dei criteri di calcolo della retribuzione figurativa e risoluzione di alcune problematiche connesse alle modalità di calcolo fissate dall’art. 8 della legge 23 aprile 1981, n. 155.

 

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Circolare n. 10 del 17-01-2013

Oggetto: Lavoratori domestici. Domande di emersione ai sensi dell’ art. 5 del decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109. Chiarimenti e disposizioni.

 

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Categoria: Circolari 
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Circolare n. 8 del 10-01-2013

Oggetto: Art. 3bis, comma 11, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 , sentenza della Corte costituzionale n. 119 del 7 maggio 2012 – modalità di computo del trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici nominati direttore generale, amministrativo o sanitario delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere.

 

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Categoria: Circolari

Notizie dal ministero del lavoro

Primo piano
 
 
 

Lavoratori ‘Salvaguardati’ 
Emanata la circolare n. 6 del 25 gennaio 2013, attuativa del Decreto interministeriale dell’8 ottobre 2012. Contiene le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro ed è corredata dalla modulistica ed in particolare dal modello di ISTANZA che dovrà essere presentata dal lavoratore


Il Ministro Elsa Fornero
 

Riforma degli ammorizzatori sociali 
Con l’entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari. La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) e fondi di solidarietà bilaterali


Fiorello
 

Nuovo Apprendistato 
Al via uno spot con Fiorello e un portale dedicato al contratto di apprendistato, attraverso il quale i giovani possono entrare nel mondo del lavoro per formarsi e lavorare in una prospettiva di stabilità


 

Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2012 
Frutto della collaborazione tra Ministero del Lavoro, Inps e Istat, il Rapporto presenta informazioni statistiche sui diversi settori che compongono il quadro della coesione sociale: dal mercato del lavoro al capitale umano, dalla povertà e esclusione sociale alle politiche di sostegno al reddito, dalle politiche attive del lavoro a quelle previdenziali


Immagine Ministro Fornero
 

La riforma del mercato del lavoro 
In vigore dal 18 luglio 2012, il provvedimento si propone di realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, di ridurre i tempi della transizione tra scuola e lavoro, di contribuire alla crescita della produttività e della competitività delle imprese e di creare un sistema di tutele più universalistico


 

La riforma delle pensioni 
Con il Decreto Salva Italia sono state poste le basi per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale, primo e fondamentale tassello di una riforma più ampia che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali. In questa sezione è disponibile una guida sintetica per orientarsi nelle nuove regole


 
Notizie
 
 

05/02/2013

Cinque per mille 
Estratto della decisione del Consiglio di Stato in merito alla natura del Cinque per mille

05/02/2013

Conferenza internazionale sulla messa al bando delle mutilazioni genitali femminili 
Disponibile il discorso del Ministro Fornero tenuto nel corso della sessione conclusiva

05/02/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

04/02/2013

Rapporto ISEE 
Nell’edizione 2012 un capitolo dedicato alla proposta di riforma

01/02/3013

Italia e Germania: siglata la dichiarazione di intenti sull’apprendimento duale 
Firmato l’accordo per favorire la mobilità transnazionale e combattere la disoccupazione giovanile

Assicurazione INAIL

Marittimi – Assicurazione INAIL estesa agli atti di pirateria

E’ indennizzabile sia l’infortunio che occorra al marittimo vittima dell’evento lesivo nel corso di un’azione di pirateria, sia la patologia dallo stesso contratta o sviluppata a causa di tale azione.
L’INAIL con circolare  n.9/2013,  ha deciso di estendere la copertura assicurativa contro i rischi di pirateria per gli equipaggi di navi italiane che compiono rotte internazionali.

Finora la copertura assicurativa è stata volontaria, tramite il pagamento di un premio supplementare. Nel 2009 infatti l’Ipsema – le cui competenze, ricordiamo sono state trasferite all’INAIL con Legge n.122/2010 – a causa del ripetersi di attacchi soprattutto a navi mercantili ma anche nei confronti di navi passeggeri, aveva previsto la possibilità del pagamento di un premio aggiuntivo pari al 5% .
L’estensione della copertura veniva incontro ad un’esigenza concreta di protezione dei lavoratori marittimi, più volte manifestata da numerosi armatori.

La novità della recenti disposizioni dell’INAIL consiste nel far rientrare il rischio pirateria nell’ambito dei rischi lavorativi, coperti quindi dal premio ordinario.
L’Istituto è giunto a tale decisione partendo dalla considerazione che, in base al consolidato orientamento giurisprudenziale “ogni rischio ricollegabile, anche in modo indiretto, all’attività lavorativa è protetto, atteso che il requisito dell’occasione di lavoro, richiesto dall’art. 2 del T.U.1124/1965, postula la necessità di un nesso di causalità tra la prestazione lavorativa e l’infortunio o la malattia professionale, nel senso che l’evento lesivo deve dipendere da un rischio assicurato inerente al compimento dell’attività lavorativa stessa. Ne consegue che, ai fini dell’indennizzabilità, il sinistro va riferito ad ogni accadimento infortunistico che sia ascrivibile in concreto all’occasione di lavoro,  configurabile anche al di fuori del rischio specifico della lavorazione in ragione della quale il soggetto è assicurabile”.

La riconduzione del rischio pirateria nell’ambito dei rischi lavorativi comporta quindi che, sia l’infortunio che occorra al marittimo vittima dell’evento lesivo nel corso di un’azione di pirateria, sia la patologia dallo stesso contratta o sviluppata a causa di tale azione, è indennizzabile.

Possono pertanto essere presi in esame anche eventuali casi precedenti per i quali siano in atto controversie amministrative o giudiziarie o, comunque, non prescritti o decisi con sentenza passata in giudicato.

Lavoro

Lavoro – Irregolarità nel 56% dei cantieri edili piemontesi

Nel 56% dei 618 cantieri edili piemontesi controllati dagli ispettori del lavoro sono state riscontrate irregolarità di natura amministrativa e/o penale. 
Le aziende edili controllate sono state 3.091 e a 2.376 di queste (il 76% del totale) sono stati contestati illeciti di diversa natura relativi ad irregolarità della posizione lavorativa di 1.191 lavoratori su 4.395 complessivamente occupati.

Altre tipologie di irregolarità riscontrate con maggiore frequenza sono quelle relative alle violazioni della disciplina in materia di orario di lavoro (2.592), seguite dai casi in cui è stata disposta una riqualificazione dei rapporti di lavoro (1.123) non corrispondenti alla realtà con “una scorretta applicazione di forme contrattuali atipiche e flessibili, come contratti di lavoro intermittente, vouchers, contratti part-time, collaborazioni coordinate e continuative anche a progetto, associazioni in partecipazioni, partite Iva” e dalle violazioni della normativa appalti illeciti e somministrazione (1.054).
   
I controlli effettuati hanno consentito di accertare contributi previdenziali e premi Inail evasi, per un importo complessivo di circa 27.380.000 euro. A questo importo vanno aggiunti circa 9.132.000 euro per sanzioni amministrative effettivamente introitate.  

ansa